More stories

  • in

    Martin vuole accelerare: “Vacanze? Ho lavorato!”

    TORINO – Due corsari contro la Ducati. L’Aprilia scalpita per la ripresa del campionato di MotoGP, che avviene questo fine settimana a un mese dall’ultimo GP, disputato in Repubblica Ceca con i primi punti iridati per Noale di Jorge Martin e il quarto podio nelle ultime sei gare di Marco Bezzecchi. Un momento positivo dopo le enormi difficoltà di inizio stagione (gli infortuni a r LEGGI TUTTO

  • in

    Petrucci sale su una Bmw: “Punto a vincere il titolo”

    Danilo Petrucci scende dopo tre stagioni dalla Ducati del team Barni e sale sulla M1000RR ufficiale della Bmw. Il 34enne pilota ternano dal 2026 sarà un pilota della casa tedesca, raccogliendo di fatto il testimone di Toprak Razgatlioglu che farà il grande salto in MotoGP. Da capire chi sarà il suo compagno di squadra visto che l’altro pilota del team, Michael van der Mark, è in scadenza di contratto a fine stagione. Dunque i LEGGI TUTTO

  • in

    Verstappen rimane, la Red Bull cambia

    Una metamorfosi. Come il Gregor di Kafka, anche il ruolo di Christian Horner in Red Bull si è trasformato, diventando qualcosa di diverso dalla sua natura originaria: da guida brillante e propulsiva a figura totalizzante, percepita col tempo come un peso che limitava il cambiamento e l’agilità del team. Il suo addio, tuttavia, è solo il primo passo di una ristrutturazione ben più ampia e complessa, una trasformazione strutturale e culturale c LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike: Razgatlioglu, il Mondiale in mano. Ma Bulega non si arrende

    La terza tripletta di fila, undici successi nelle ultime dodici manches e la ciliegina del trionfo nella manche numero 1000 della Superbike, dopo aver fatto sue anche le gare 800 e 900: Toprak Razgatlioglu ha rafforzato il ruolo al vertice delle derivate dalla serie dominando a Balaton Park. Alla pausa estiva, dopo due terzi di stagione, il turco della BMW ha allungato a +26 su Nico LEGGI TUTTO

  • in

    Calendario MotoGP 2026: il programma provvisorio con tutti i Gran Premi. Mugello e Misano le gare in Italia 

    La MotoGP ha ufficializzato il calendario provvisorio del Mondiale 2026, con 22 gare. La stagione prenderà il via nel weekend dal 27 febbraio all’1 marzo in Thailandia, sul circuito del Buriram, e si concluderà come da tradizione a Valencia, dal 20 al 22 novembre. Tra le novità più rilevanti c’è il ritorno del Gran Premio del Brasile, che si correrà all’Autodromo Internacional Ayrton Senna di Goiania, subentrato a Termas de Rio Hondo, in Argentina. Quest’ultimo tornerà nel 2027, ma con una nuova sede: Buenos Aires. LEGGI TUTTO

  • in

    Calendario MotoGP 2026: il programma provvisorio con tutti i Gran Premi. Mugello e Misano le gare in Italia 

    La MotoGP ha ufficializzato il calendario provvisorio del Mondiale 2026, con 22 gare. La stagione prenderà il via nel weekend dal 27 febbraio all’1 marzo in Thailandia, sul circuito del Buriram, e si concluderà come da tradizione a Valencia, dal 20 al 22 novembre. Tra le novità più rilevanti c’è il ritorno del Gran Premio del Brasile, che si correrà all’Autodromo Internacional Ayrton Senna di Goiania, subentrato a Termas de Rio Hondo, in Argentina. Quest’ultimo tornerà nel 2027, ma con una nuova sede: Buenos Aires. LEGGI TUTTO

  • in

    Capirossi esclusivo: “Bagnaia si può rialzare, ma non ascolti nessuno”

    Oggi è il rappresentante della Dorna nella Direzione Gara, con una delega che riguarda in primis la sicurezza, un incarico che svolge dall’alto dell’indiscutibile esperienza maturata in pista, in oltre un ventennio da protagonista prima come baby fenomeno – più giovane campione del Mondo, nel 1990 a diciassette anni – poi nella rivalità con Max Biaggi prima che con Valentino Rossi, e infine nel ruolo di primo piano nella generazione che ha lanciato la classe regina a quattro tempi. Loris Capirossi ha amato i propri tempi ma non è nostalgico: «La MotoGP odierna sta offrendo un grande spettacolo – dice il 52enne imolese – perché è vero che Marc Marquez sta dominando, mostrando tutto il suo talento. Ma al contempo abbiamo visto grandi cose anche da Marco Bezzecchi e dall’Aprilia, capaci di mettere pressione a Marquez, apprezzo la capacità di reazione di Pecco Bagnaia, che non si perde mai d’animo. Inoltre le pole di Fabio Quartararo hanno confermato una Yamaha che a sprazzi è davvero veloce».

    Si aspettava un tale dominio da Marquez?

    «Al giorno d’oggi chi mette in dubbio il suo talento, devo dirlo, non capisce niente di moto. Marc ha enormi qualità, la Ducati è la miglior moto in pista, le due parti hanno trovato la sincronia, il matrimonio sta funzionando al 100% e quando le cose vanno bene ti carichi anche di più e fai la differenza. Per me non è una sorpresa, perché lo conosco bene».

    Sul lato opposto del box, c’è Pecco Bagnaia. Lei ha vissuto un’annata simile quando affiancò Stoner sempre in Ducati: come si gestisce un compagno così scomodo?

    «Secondo me Pecco non ha bisogno di consigli da parte di nessuno, è un pilota molto intelligente, che ha dimostrato il suo valore. Deve ritrovare il feeling nella moto, direi anche il feeling con se stesso, e dare gas. Non sono io a dovergli dire cosa fare, lui ritornerà senza problemi».

    Quanto è dura tenere la barra dritta dopo alcuni GP che hanno portato risultati deludenti?

    «Nella vita devi credere sempre in te stesso, qualsiasi cosa accada. Lungo la tua carriera puoi incontrare persone “scomode”, ma devi sempre credere in te stesso, andare dritto per la tua strada, e avere il tuo focus. Bagnaia non deve ascoltare ciò che dicono gli altri, ma seguire il suo cuore. Non ha bisogno di dimostrare di essere un campione, perché lo ha già fatto, e può farlo ancora. Pecco ha grandissimo talento, ora deve soltanto ritrovare il feeling ideale con la sua moto».

    Qual è stata la rivelazione del Mondiale?

    «Penso all’Aprilia, Bezzecchi sta facendo molto bene: una vittoria, alcuni podi, lui è bravo, è un periodo di forma, sta portando l’Aprilia sulla strada giusta, sta crescendo».

    Da chi si aspettava di più?

    «Forse dalla Honda, poiché a parte la vittoria di Johann Zarco a Le Mans, in condizioni estreme, e il suo podio a Silverstone, pensavo di vedere qualcosa in più. La Yamaha, partita da una condizione simile, sembra che ne stia venendo fuori». LEGGI TUTTO