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    eprix di New York, Bird Vince e va in testa al mondiale

    Pronti, via e in 23 imboccano curva 1, manca Vergne all’appello, fermo sulla piazzola numero 24, con problemi tecnici alla DS Techeetah. Safety Car per rimuovere la monoposto e si riparte. 

    WHAT A START!New York City, you do not disappoint. Round 11 is on ??Click here for live updates https://t.co/3p66k7GK3d2021 ABB #NYCEPrix #DriversOfProgress @ABBgroupnews pic.twitter.com/EaFSuzpMaF
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    Controllo totale
    Ma accade davvero poco nelle posizioni di testa, in una gara che vede Bird ed Evans guidare il gruppo, con Cassidy in terza posizione – dopo una partenza all’attacco di Evans, senza successo – e un Sette Camara che resta nelle posizioni alte con Dragon finché può. Non sono posizioni da poter contendere. Così, l’evoluzione della gara dopo 15 minuti vede le due Porsche di Werhlein e Lotterer salire quarto e quinto, con un Da Costa settimo.
    È il portoghese ad avviare la scalata verso il podio. Settimo in griglia, chiude in terza posizione, alle spalle di Cassidy.
    Wehrlein-Lotterer, AM “sprecato”
    Bird fa un’altra gara e già dopo il secondo Attack Mode corre con margine sul gruppetto con Evans a badare le velleità di Cassidy e Da Costa, soprattutto. Più staccate le due Porsche, con una gestione non ideale della fase in cui Wehrlein si è trovato a utilizzare il secondo Attack Mode, speso a lungo dietro Lotterer.
    Mentre nelle retrovie, in lotta per il piazzamento in decima posizione, Di Grassi sbaglia le misure e spedisce Buemi in testacoda (penalità di 10 secondi per il pilota Audi), davanti l’ePrix corre via con Bird leader, oltre 2″ di margine sul terzetto Evans-Cassidy-Da Costa, poi un gap sulle Porsche di Wehrlein e Lotterer, che i due chiudono ai meno 7 minuti dalla bandiera. 

    We’re into the closing stages of the race and the battle for those last two podium places is VERY close ??Click here for live updates https://t.co/3p66k7GK3d2021 ABB #NYCEPrix pic.twitter.com/TNeRnRcDhk
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    Addio doppietta ai meno 2 minuti
    Proprio quando l’ePrix di New York sembra destinato a un naturale epilogo, fuori da curva 7 la Jaguar di Evans rallenta e cede la posizione a Cassidy e Da Costa, poco dopo anche le Porsche saltano la Jaguar del neozelandese.
    Gli ultimi 2 minuti di gara sono un provare a resistere per conquistare almeno dei punti, ma la missione non va a buon fine. Evans sotto il traguardo è solo 13°. Da secondo all’arrivo sarebbe stato secondo anche nel mondiale Piloti, dove Bird con la vittoria a New York prende la testa del campionato, con 81 punti.
    Così, Bird-Cassidy-Da Costa sul podio, poi Wehrlein e Lotterer, seguiti da Sims, Nato, Frijns, Lynn e Guenther.
    Tra due settimane la Formula E torna in Europa, per gli ePrix di Londra, altra tappa con due appuntamenti nel week end. LEGGI TUTTO

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    Qualifiche ePrix New York gara2, Bird porta Jaguar in pole position

    Con 1’08″572, quasi tre decimi meglio del primo tentativo, Bird precede Evans, autore di 1’08″662. Sfuma per un millesimo la prima fila per Nick Cassidy, poleman del sabato e oggi, gara-2 a New York, il seconda fila, affiancato da Pascal Wehrlein. Il pilota Porsche grossomodo replica il tempo della fase a Gruppi, migliorando solo di 8 centesimi. 
    La sorpresa più grande è però la presenza della Dragon di Sergio Sette Camara, quinto e ottima conferma della prestazione che dal Gruppo 4 lo ha portato in Superpole. Tutt’altra qualifica rispetto al sabato anche per Andr° Lotterer, che partirà sesto.
    Disperso nelle retrovie Guenther, vincitore dell’ePrix di sabato, come disperso è Frijns, leader di campionato insieme a Mortara. Partirà 21° l’olandese, 14° lo svizzero di Venturi. Ancora molto male le due Mercedes e malissimo Vergne, ultimo per problemi tecnici alla DS Techeetah. 
    La cronaca della fase a Gruppi
    ePrix tutto in salita per Vergne, che dal Gruppo 1 è uscito senza tempo, per un problema tecnico che lo ha costretto a rallentare e rientrare al box. Gruppo 1 dove Mitch Evans è stato il più veloce, davanti a Da Costa e Rast. Male anche la prestazione di Robin Frijns, co-leader di campionato con Mortara, solo 1’10″341 per lui, il più lento del Gruppo.
    Condizioni di aderenza che cambiano per i piloti del Gruppo 2, con le prime gocce di pioggia sul tracciato. Non ancora abbastanza per condizionare pesantemente i tempi, vista la prestazione di Di Grassi, quarto tempo, quella di Rowland, sesto e provvisoriamente in Superpole. Male, ancora, le due Mercedes, con Vandoorne ottavo tempo assoluto e De Vries 10°. Male anche il vincitore di gara-1, Guenther su BMW non va oltre l’11° crono.
    Dal Gruppo 3 quale arrivano ben 4 piloti in top-6 provvisoria. Bird segna 1’08″855 ed è il miglior tempo della fase a Gruppi, seguito da Wehrlein a 43 millesimi, poi Cassidy – poleman di ieri – quarto tempo davanti a Lotterer, sulla seconda Porsche. Bene anche le Mahindra, settima e ottava con Lynn e Sims.
    A sorpresa, dal Gruppo 4 accede in Superpole Sergio Sette Camara, su Dragon, la prestazione vale il sesto crono ed elimina Da Costa dai giochi per la pole. Non va oltre il 13° tempo Buemi, ieri il più veloce della fase a Gruppi.
    I tempi della qualifica e la griglia di partenza

    Bird (Jaguard) – 1’08″572 – 1’08″855 (G3)
    Evans (Jaguar) – 1’08″662 – 1′ 08″914 (G1)
    Cassidy (Virgin Racing) – 1’08″663 – 1’08″847 (G3)
    Wehrlein (Porsche) – 1’08″818 – 1’08″898 (G3)
    Sette Camara (Dragon) – 1’08″988 – 1’08″938 (G4)
    Lotterer (Porsche) – 1’09″201 – 1’09″012 (G3)
    Da Costa (DS Techeetah) – 1’09″052( G1) 
    Lynn (Mahindra) – 1’09″166 (G3)
    Sims (Mahindra) – 1”0″229 (G3)
    Nato (Venturi) – 1’09″236 (G4)
    Rast (Audi) – 1’09″256 (G1)
    Di Grassi (Audi) – 1’09″328 (G2)
    Buemi (Nissan) – 1’09″339 (G4)
    Mortara (Venturi) – 1’09″393 (G1)
    Eriksson (Dragon) – 1’09″495 (G4)
    Rowland (Nissan) – 1’09″499 (G2)
    Turvey (NIO) – 1’09″620 (G4)
    Blomqvist (NIO) – 1’09″649 (G4)
    Dennis (BMW) – 1’09″969 (G2)
    Vandoorne (Mercedes) – 1’10″089 (G2) 
    Frijns (Virgin Racing) – 1’10″341 (G1)
    De Vries (Mercedes) – 1’10″599 (G2)
    Gunther (BMW) – 1’10″637 (G2)
    Vergne (DS Techeetah) – 1’21″673 (G1) LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la Dakar nel futuro di Petrucci? Ktm lo appoggia

    ROMA – Danilo Petrucci ha ammesso il suo interesse verso la Dakar nelle scorse settimane, complice anche un presente tutt’altro che semplice nel motomondiale. L’esperienza in Ktm è stata ricca di incomprensioni in questo primo scorcio di 2021, anche con il compagno di box Iker Lecuona, e perciò non è da escludere che il pilota di Terni possa lasciare la top class a fine stagione: “Fino ai 15 anni praticavo motocross e spesso dicevo che il mio sogno era correre nella Dakar, nel raid. Sono abbastanza grande per la MotoGP, ma abbastanza giovane per la Dakar. Forse è arrivato il momento di farla”, ha recentemente confermato il talento umbro. 
    Le parole di Beirer
    Pit Beirer parla in maniera cauta, evidenziando comunque il sogno nel cassetto di Petrucci: “In primo luogo, voglio dire che ancora abbiamo del lavoro da fare in questo paddock, non è finito, non chiudiamo questa tappa senza aver trionfato insieme. È un grande obiettivo a livello personale. È una brava persona, ci piace molto, ci piace lavorare con lui. Ci piace suo padre perché lo conosciamo da molti anni, da quando lavorava in KTM. Quindi se vuole fare un raid, sicuramente lo faremo insieme”, le parole del direttore generale del team a Motorsport.com. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci e il possibile futuro in Dakar: Ktm lo sostiene

    ROMA – “Fino ai 15 anni praticavo motocross e spesso dicevo che il mio sogno era correre nella Dakar, nel raid. Sono abbastanza grande per la MotoGP, ma abbastanza giovane per la Dakar. Forse è arrivato il momento di farla”. Così Danilo Petrucci aveva ammesso il suo interesse verso la Dakar nelle scorse settimane, complice anche un presente tutt’altro che semplice nel motomondiale. L’esperienza in Ktm è stata ricca di incomprensioni in questo primo scorcio di 2021, anche con il compagno di box Iker Lecuona, e perciò non è da escludere che il pilota di Terni possa lasciare la top class a fine stagione. 
    Le parole di Beirer
    Pit Beirer parla in maniera cauta, evidenziando comunque il sogno nel cassetto di Petrucci: “In primo luogo, voglio dire che ancora abbiamo del lavoro da fare in questo paddock, non è finito, non chiudiamo questa tappa senza aver trionfato insieme – le sue parole a Motorsport.com -. È un grande obiettivo a livello personale. È una brava persona, ci piace molto, ci piace lavorare con lui. Ci piace suo padre perché lo conosciamo da molti anni, da quando lavorava in KTM. Quindi se vuole fare un raid, sicuramente lo faremo insieme”. LEGGI TUTTO

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    ePrix New York: Guenther scatenato, in 7 minuti si prende gara1

    Per 38 minuti, Nick Cassidy, partito dalla pole nell’ePrix di New York, fa gara di testa, controllando un gruppetto con Jean Eric Vergne primo inseguitore. Mancano 7 minuti al pilota di Virgin Racing per completare l’opera. Ne approfitta Vergne? Non esattamente, perché dall’attacco al tornantino il più lesto è Maximilian Guenther, su BMW. Passa Vergne e Cassidy, corre da leader gli ultimi 7 minuti dell’ePrix e porta a casa una vittoria con margine sul pilota di DS Techeetah, a precedere Lucas Di Grassi, ancora sul podio dopo Puebla.

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    Fionda Lynn al via

    ePrix avaro di grandi emozioni. Al via Cassidy tiene la posizione su Vergne, che in curva 1 vede la minaccia di Alex Lynn provare l’attacco. Il pilota Mahindra parte benissimo ma stacca con eccesso di ottimismo. Terzo in griglia, quasi secondo alla prima curva, deve ricostruire l’ePrix dalla quinta piazza. Si eclissa nel corso della gara, causa anche tamponamento subito da Wehrlein.

    OH NO! @alexlynnracing is spun by @PWehrlein dropping him back to P7Click here for live updates https://t.co/3p66k7GK3d2021 ABB #NYCEPrix @MahindraRacing @PorscheFormulaE pic.twitter.com/l4uVxDa9qg
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    Attack Mode a somma zero

    Gli Attack Mode non spostano gli equilibri in modo decisivo. Piuttosto, Cassidy prova ad aprire un margine di vantaggio sugli inseguitori, ci riesce e porta con sé Vergne, ma pagherà il conto con una gestione dell’energia che lo porterà a dover fare parecchio coasting in frenata e ricompattare il gruppetto. Quattro in partita, Cassidy, Vergne, Guenther e Di Grassi. Da qui la manovra nel finale, che premia Guenther e BMW. 

    The moment we went green in New York City for Round 10! ??Click here for live updates https://t.co/3p66k7GK3d2021 ABB #NYCEPrix #DriversOfProgress @ABBgroupnews pic.twitter.com/kNYxIy09xL
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    Guenther, allungo facile

    “E’ stata una manovra dopo una fase in cui stavo amministrando l’energia. Quando hanno iniziato a battagliare ho capito che c’era un’opportunità e ho preso la posizione. Dopo è stato abbastanza semplice perché avevo più energia residua”, dice il tedesco.

    Frijns per il campionato

    Corrono bene nella top ten le due Nissan, con Rowland davanti a Buemi, posizione che i due scambieranno all’ultimo giro, con Buemi sesto e Rowland settimo. Entrambi chiudono alle spalle di Robin Frijns, bravo a recuperare da un via in 13° posizione, piazzamento a punti che consente all’olandese di agganciare Mortara in testa al mondiale Piloti. Il pilota Venturi, ultimo in griglia, non riesce a entrare in top ten, mentre il podio di Vergne lo porta terzo in campionato, a 3 punti dai primi due. Dietro le due Nissan chiudono Lotterer 8°, Bird 9° e Lotterer 10°. 

    DS Techeetah leader nel Costruttori

    Il primo dei due ePrix di New York riscrive anche la classifica Costruttori, proiettando DS Techeetah in testa, con 128 punti. Envision Virgin è seconda a 124 punti, davanti al fornitore del powertrain, Audi, con 115 punti. Mercedes arretra quarta, 113 punti, mai in gara De Vries e Vandoorne, come male va anche il week end di Jaguar, a 112 punti. Tolti i 2 punti di Bird, c’è solo il ritiro per problemi tecnici di Mitch Evans da registrare a New York.

    Domenica si replica, con gara-2 in programma alle 19:30 ora italiana, alle 15:30 le qualifiche.   LEGGI TUTTO