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    Z Bike è realtà! Presentata la handbike sviluppata da Zanardi e Dallara

    Finalmente è stata presentata la handbike frutto dello sforzo congiunto tra Dallara – lo storico Marchio costruttore di vetture dedicate alle competizioni – e Alex Zanardi. Svelata a Roma, presso il centro sportivo Tre Fontane, la Z Bike è stata pensata per cercare di apportare un upgrade tecnico nel mondo del paraciclismo. 
    Forcella a traliccio in alluminio
    Nel mondo delle corse le cose migliorano costantemente, anno dopo anno. Ogni prodotto vincente deve essere quindi costantemente innovato per rimanere ai vertici e Dallara, grazie anche all’apporto tecnico ed emotivo di Alex Zanardi, è riuscita a portare a termine la missione di sviluppare una handbike con caratteristiche tali da migliorare le performance dei paraciclisti, nonché rendere ancora più accessibile la pratica di questo sport agli aspiranti atleti.
    Pensata da Alex Zanardi e sviluppata da Dallara, la Z Bike presentata a Roma – come fanno sapere gli stessi produttori – è un modello unico per ergonomia, dimensioni, versatilità, caratteristiche strutturali e peso. Completamente in fibra di carbonio, sul suo telaio possono essere applicate sia ruote da 20” che da 26”, il che la rende adattabile alle diverse esigenze e alle diverse competizioni. Inoltre, la forcella a traliccio tubolare in alluminio fa il resto, donando un ottimo rapporto tra rigidezza e peso.
    Frutto di un intenso lavoro
    Studiata all’interno degli stabilimenti Dallara per essere completamente customizzabile, la Z Bike può essere inoltre regolata in assetto come le vetture da competizione. Una skill che permette di adattare il mezzo a qualsiasi tipologia di percorso. Regolabili infatti sono lo schienale, la posizione del movimento centrale, il poggiapiedi, la barra anti intrusione, la distanza fra le manovelle e la loro lunghezza.
    Insomma, una handbike sulla quale tecnici e ingegneri Dallara hanno lavorato duramente  e che speriamo possa vedere presto anche Alex Zanardi.
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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non mi merito un altro anno di sofferenza”

    ROMA – Pol Espargaro è approdato in Honda per alzare il proprio livello e puntare a lottare per il Mondiale. L’obiettivo non si è però concretizzato nella prima parte di stagione, caratterizzata da risultati deludenti e addirittura al di sotto della precedente esperienza in KTM: “Quando racconto i miei problemi a Puig, noto che mi capisce e mi ascolta. Questo è molto positivo per il pilota. Non voglio passare un altro anno a soffrire, non è quello che voglio o che merito. Non meritiamo di lottare per i primi dieci, spero di essere come quando ero in KTM, a lottare per i primi cinque. E’ quello che Honda si aspetta da me e lotterò per ottenerlo“, lo sfogo del pilota spagnolo. 
    “Lo sviluppo si è fermato”
    Il fratello di Aleix lamenta un mancato sviluppo della Honda, soprattutto rispetto agli altri team: “Quando ho visto la Honda per la prima volta ho detto ‘questa è la mia moto, il mio stile di guida’. Tutti dicono che la Honda è una moto difficile da guidare, ma per me non lo è, tutte le moto sono difficili – ammmette in un’intervista a MotoGp.com -. Devi lavorare molto, tutto dipende dal tuo stile di guida. Nel mio caso mi piace lo stile di guida della Honda. Tuttavia il cambio alla carcassa della gomma ha fatto sì che la Honda non si adattasse come le altre. Lo sviluppo della Honda si è un po’ fermato negli ultimi due anni. Honda non sta lavorando duro come gli altri e ci sono problemi che non capisco”.  LEGGI TUTTO