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    MotoGp, la Dakar nel futuro di Petrucci? Ktm lo appoggia

    ROMA – Danilo Petrucci ha ammesso il suo interesse verso la Dakar nelle scorse settimane, complice anche un presente tutt’altro che semplice nel motomondiale. L’esperienza in Ktm è stata ricca di incomprensioni in questo primo scorcio di 2021, anche con il compagno di box Iker Lecuona, e perciò non è da escludere che il pilota di Terni possa lasciare la top class a fine stagione: “Fino ai 15 anni praticavo motocross e spesso dicevo che il mio sogno era correre nella Dakar, nel raid. Sono abbastanza grande per la MotoGP, ma abbastanza giovane per la Dakar. Forse è arrivato il momento di farla”, ha recentemente confermato il talento umbro. 
    Le parole di Beirer
    Pit Beirer parla in maniera cauta, evidenziando comunque il sogno nel cassetto di Petrucci: “In primo luogo, voglio dire che ancora abbiamo del lavoro da fare in questo paddock, non è finito, non chiudiamo questa tappa senza aver trionfato insieme. È un grande obiettivo a livello personale. È una brava persona, ci piace molto, ci piace lavorare con lui. Ci piace suo padre perché lo conosciamo da molti anni, da quando lavorava in KTM. Quindi se vuole fare un raid, sicuramente lo faremo insieme”, le parole del direttore generale del team a Motorsport.com. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci e il possibile futuro in Dakar: Ktm lo sostiene

    ROMA – “Fino ai 15 anni praticavo motocross e spesso dicevo che il mio sogno era correre nella Dakar, nel raid. Sono abbastanza grande per la MotoGP, ma abbastanza giovane per la Dakar. Forse è arrivato il momento di farla”. Così Danilo Petrucci aveva ammesso il suo interesse verso la Dakar nelle scorse settimane, complice anche un presente tutt’altro che semplice nel motomondiale. L’esperienza in Ktm è stata ricca di incomprensioni in questo primo scorcio di 2021, anche con il compagno di box Iker Lecuona, e perciò non è da escludere che il pilota di Terni possa lasciare la top class a fine stagione. 
    Le parole di Beirer
    Pit Beirer parla in maniera cauta, evidenziando comunque il sogno nel cassetto di Petrucci: “In primo luogo, voglio dire che ancora abbiamo del lavoro da fare in questo paddock, non è finito, non chiudiamo questa tappa senza aver trionfato insieme – le sue parole a Motorsport.com -. È un grande obiettivo a livello personale. È una brava persona, ci piace molto, ci piace lavorare con lui. Ci piace suo padre perché lo conosciamo da molti anni, da quando lavorava in KTM. Quindi se vuole fare un raid, sicuramente lo faremo insieme”. LEGGI TUTTO

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    ePrix New York: Guenther scatenato, in 7 minuti si prende gara1

    Per 38 minuti, Nick Cassidy, partito dalla pole nell’ePrix di New York, fa gara di testa, controllando un gruppetto con Jean Eric Vergne primo inseguitore. Mancano 7 minuti al pilota di Virgin Racing per completare l’opera. Ne approfitta Vergne? Non esattamente, perché dall’attacco al tornantino il più lesto è Maximilian Guenther, su BMW. Passa Vergne e Cassidy, corre da leader gli ultimi 7 minuti dell’ePrix e porta a casa una vittoria con margine sul pilota di DS Techeetah, a precedere Lucas Di Grassi, ancora sul podio dopo Puebla.

    Plot twist. @JeanEricVergne goes for a move into the lead BUT @maxg_official TAKES THE POSITIONClick here for live updates https://t.co/3p66k7GK3d2021 ABB #NYCEPrix @DSTECHEETAH @BMWMotorsport pic.twitter.com/048B4UcOU4
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) July 10, 2021

    Fionda Lynn al via

    ePrix avaro di grandi emozioni. Al via Cassidy tiene la posizione su Vergne, che in curva 1 vede la minaccia di Alex Lynn provare l’attacco. Il pilota Mahindra parte benissimo ma stacca con eccesso di ottimismo. Terzo in griglia, quasi secondo alla prima curva, deve ricostruire l’ePrix dalla quinta piazza. Si eclissa nel corso della gara, causa anche tamponamento subito da Wehrlein.

    OH NO! @alexlynnracing is spun by @PWehrlein dropping him back to P7Click here for live updates https://t.co/3p66k7GK3d2021 ABB #NYCEPrix @MahindraRacing @PorscheFormulaE pic.twitter.com/l4uVxDa9qg
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) July 10, 2021

    Attack Mode a somma zero

    Gli Attack Mode non spostano gli equilibri in modo decisivo. Piuttosto, Cassidy prova ad aprire un margine di vantaggio sugli inseguitori, ci riesce e porta con sé Vergne, ma pagherà il conto con una gestione dell’energia che lo porterà a dover fare parecchio coasting in frenata e ricompattare il gruppetto. Quattro in partita, Cassidy, Vergne, Guenther e Di Grassi. Da qui la manovra nel finale, che premia Guenther e BMW. 

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    Guenther, allungo facile

    “E’ stata una manovra dopo una fase in cui stavo amministrando l’energia. Quando hanno iniziato a battagliare ho capito che c’era un’opportunità e ho preso la posizione. Dopo è stato abbastanza semplice perché avevo più energia residua”, dice il tedesco.

    Frijns per il campionato

    Corrono bene nella top ten le due Nissan, con Rowland davanti a Buemi, posizione che i due scambieranno all’ultimo giro, con Buemi sesto e Rowland settimo. Entrambi chiudono alle spalle di Robin Frijns, bravo a recuperare da un via in 13° posizione, piazzamento a punti che consente all’olandese di agganciare Mortara in testa al mondiale Piloti. Il pilota Venturi, ultimo in griglia, non riesce a entrare in top ten, mentre il podio di Vergne lo porta terzo in campionato, a 3 punti dai primi due. Dietro le due Nissan chiudono Lotterer 8°, Bird 9° e Lotterer 10°. 

    DS Techeetah leader nel Costruttori

    Il primo dei due ePrix di New York riscrive anche la classifica Costruttori, proiettando DS Techeetah in testa, con 128 punti. Envision Virgin è seconda a 124 punti, davanti al fornitore del powertrain, Audi, con 115 punti. Mercedes arretra quarta, 113 punti, mai in gara De Vries e Vandoorne, come male va anche il week end di Jaguar, a 112 punti. Tolti i 2 punti di Bird, c’è solo il ritiro per problemi tecnici di Mitch Evans da registrare a New York.

    Domenica si replica, con gara-2 in programma alle 19:30 ora italiana, alle 15:30 le qualifiche.   LEGGI TUTTO

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    Qualifiche ePrix di New York, Cassidy conquistare la pole position di gara1

    Un giro perfetto, il più rapido della sessione, l’1’09″338, arrivato dopo che nella fase a Gruppi per Cassidy la miglior prestazione era stata di 1’09″672. Non ha saputo ripetersi Sebastien Buemi, protagonista del Gruppo 4 ma solo quinto in griglia, con 1’09″713. Partirà davanti a Pascal Wehrlein, autore di 1’09″752 su Porsche. 
    Accanto a Cassidy  – Envision motorizzata Audi e, ancora, a qualificarsi meglio dei piloti ufficiali – partirà Jean Eric Vergne, con DS Techeeah a 161 millesimi. Ottima qualifica anche per Alex Lynn su Mahindra, terzo e autore di 1’09″538. Accanto avrà la BMW di Maximilian Guenther, a girare in 1’09″614.
    In un’ottica di campionato, qualifica da dimenticare per Edoardo Mortara, con problemi di erogazione della potenza sulla Venturi, che ne hanno condizionato il giro nel Gruppo 1. Partirà ultimo, accanto a René Rast su Audi. Male Anche Vandoorne, Bird, De Vries ed Evans. 
    La cronaca della qualifica a Gruppi
    Dal Gruppo 1 da segnalare l’investigazione su Edoardo Mortara per aver rallentato un altro pilota (Rast), in quelli che sono stati due pessimi tentativi di qualifica. Mortara non ha potuto sfruttare la massima potenza del powertrain per un problema tecnico. 
    Quanto a Da Costa ha usato una strategia alternativa ai primi 5 in pista, attendendo a lungo ai box prima di lanciarsi per il giro veloce e realizzare la seconda prestazione a 93 millesimi da  Robin Frijns.
    Nel Gruppo 2 ha provato a qualificarsi per la Superpole Sam Bird, ma con una Jaguar in pessime condizioni d’assetto, nonostante il lavoro dei meccanici – a sostituire il telaio – per preparare la monoposto in tempo per la qualifica.
    Sessione caotica, con il finale che ha visto Rowland finire in testacoda e centrare la Jaguar di Bird, che procedeva lentamente. Bandiera rossa e sessione interrotta quando i piloti erano nel giro veloce. Un tentativo concesso nuovamente a tutti, dal quale escono meglio di tutti Vergne e Wehrlein, con Vandoorne che ha molto da recriminare per aver perso 1″3 da Vergne nel solo terzo settore.
    Del terzo Gruppo va detto della buona prestazione di Di Grassi, sesto e al limite dell’accesso in Superpole, in attesa del Gruppo 4. Solo Sims e Lotterer, ottavo e nono, non hanno ottenuto un tempo buono per un provvisorio posizionamento tra i primi 6.
    La “sorpresa” che toglie Di Grassi dai piloti con l’accesso in Superpole arriva da Sebastien Buemi, con Nissan stacca il miglior tempo in 1’09″531, 68 milesimi più rapido di Vergne. Sergio Sette Camara il secondo migliore del Gruppo 4, 12° in griglia.
    I tempi e la griglia di partenza

    Cassidy (Virgin) –  1’09″338 (G3) 
    Vergne (DS Techeetah) – 1’09″499 (G2)
    Lynn (Mahindra) – 1’09″538 (G3)
    Guenther (BMW) – 1’09″614 (G3)
    Buemi (Nissan) – 1’09″713 (G4)
    Wehrlein (Porsche) – 1’09″752 (G2)
    Di Grassi (Audi) – 1’09″759 (G3)
    Rowland (Nissan) – 1’09″891 (G2)
    Sims (Mahindra) – 1’09″892 (G3)
    Lotterer (Porsche) – 1’10″028 (G3)
    Frijns (Virgin) – 1’10″063 (G1)
    Sette Camara (Dragon) – 1’10″147 (G4)
    Da Costa (DS Techeetah) –  1’10″156 (G1)
    Turvey (NIO) – 1’10″181 (G4)
    Dennis (BMW) – 1’10″239 (G2)
    Evans (Jaguar) – 1’10″526 (G1)
    Blomqvist (NIO) – 1’10″530 (G4)
    De Vries (Mercedes) – 1’10″581 (G1)
    Nato (Venturi) – 1’10″658 (G4)
    Bird (Jaguar) – 1’10″934 (G2)
    Vandoorne (Mercedes) – 1’10″952 (G2)
    Eriksson (Dragon) – 1’11″036 (G4)
    Rast (Audi) – 1’11″271 (G1)
    Mortara (Venturi) – 1’11″690 (G1) LEGGI TUTTO