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    Dacia e Udinese, proseguono la collaborazione e cambiano il look

    A settembre 2020 è stata rinnovata per le tre stagioni consecutive la decennale collaborazione tra Dacia e Udinese Calcio. Adesso, in attesa dell’inizio della nuova stagione di Serie A sono state presentate alcune novità: all’interno della Dacia Arena, oltre alla presentazione del nuovo Dacia Duster, è stato svelato anche il logo del Marchio che sarà sulle maglie della squadra. 
    Dacia Spring, il piccolo SUV elettrico per ripartire
    I nuovi modelli 
    Grazie alla Nuova Dacia Sandero, Duster e Nuova Dacia Spring, il Marchio ha raggiunto buoni risultati nella prima parte del 2021. Partiamo dalla Nuova Sandero, costruita sulla nuova piattaforma CMF-B, con la quale “registriamo un vero salto generazionale” fanno sapere: nei primi sei mesi di quest’anno il modello ha fatto registrare 20.000 ordini. Bene anche la Nuova Dacia Spring, la prima vettura del marchio 100% elettrica della Casa che si è presentata sul mercato green con un ottimo rapporto qualità/prezzo (caratteristica tipica di Dacia) e sono stati oltre 4.000 gli ordini in meno di quattro mesi.
    Nuovo logo per l’Udinese
    Ma le novità sono anche per l’Udinese. Sulla maglia arriva anche il nuovo Logo Dacia (presente sulle vetture a partire dal secondo semestre 2022) che è l’elemento al centro della Nuova Identità Visuale, che simboleggia il legame tra la società calcistica e l’azienda automobilistica. “Il rapporto con Dacia – spiega il Vice Presidente di Udinese Calcio Stefano Campoccia – è storico e va oltre una partnership standard. Condividiamo con Dacia valori forti ed iniziative, come quella di oggi, che rinsaldano la sinergia dei rispettivi brand, sfruttando anche il volano della Dacia Arena. E’ un piacere, dunque, che sulle nostre maglie sia presente il nuovo logo Dacia. All’insegna di una costante condivisione di valori come, ad esempio, quello della sostenibilità ambientale ancora una volta esaltato anche dal nuovo away kit firmato Macron. Sapere di poter essere veicolo di messaggi positivi come questo e di riuscire a coinvolgere brand così importanti in questa direzione è per noi motivo di grande orgoglio”.
    La novità Dacia Duster
    Un’altra novità riguarda il Nuovo Duster. Il Suv mantiene inalterati stile e indole, ma si aggiorna. I nuovi gruppi ottici sono dotati di luci diurne a forma di Y, forma inedita da cui traggono ispirazione i rilievi 3D della nuova griglia della calandra cromata. Il frontale quindi è nuovo: più moderno e in grado di dare maggiore personalità alla vettura. Il sistema di illuminazione permanente dei gruppi ottici anteriori (di tipo ECOLED) e posteriori comprende la nuova firma luminosa di Dacia. E per la prima volta su un modello del Marchio arrivano anche gli indicatori di direzione a LED (all’anteriore), per ridurre il consumo elettrico e offrire una migliore illuminazione. Le novità non finiscono qui: nuovo design (progettato nella galleria del vento) per lo spoiler posteriore e nuovi cerchi in lega da 16” e 17”. Il Nuovo Duster, inoltre, garantisce una riduzione fino a 5,8 g di CO2 nella versione a quattro ruote motrici.
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    Euro 2020: Vespa, Aprilia e Ducati per sbancare a Wembley

    Con la finale di Wembley alle porte tutta Italia si sta aggrappando con speranza e un pizzico di ottimismo ai ragazzi della Nazionale guidata da Roberto Mancini. Tuttavia, per cercare di calarci ancora di più nell’atmosfera sportiva e allo stesso tempo stemperare la tensione accumulata, abbiamo provato a stilare una lista di possibili Case motocilcistiche italiane per un eventuale e immaginario match motocilcistico in quel di Londra, così da trasformare il rettangolo verde di Wembley in un rettangolo d’asfalto fumante. 
    Ecco le Case titolari al  fischio d’inizio…
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    Reparto difensivo d’esperienza
    Tuffiamoci per un attimo nelle mode nazional-popolari che turbinano nei bar e nelle case di tutta Italia di questi tempi e proviamo a mettere in campo una formazione. Ovviamente a modo nostro. Con buona pace dei ragazzi allenati da Roberto Mancini e dei puristi della palla tonda.
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    Beh, in porta starebbe bene Piaggio Vespa. In un ruolo dove l’anagrafe non è importantissima quanto la solidità a l’affidabilità Vespa è il numero 1. Tanta esperienza, conoscitore del suo ruolo, Vespa nonostante il tempo che passa si mantiene vispo e brillante. Una garanzia che infonde sicurezza. Il posto è suo.
    Difesa: elemento granitico al centro è senza dubbio Moto Guzzi. Anche per lui esperienza da vendere e ultimamente, nonostante la lunga carriera, sembra vivere una seconda giovinezza. Ha la solidità di una roccia e sa come si affrontano gli avversari. Inoltre sembra avere grande fiducia nelle proprie capacità. Potrebbe fare coppia con Moto Morini. Perché no!? Morini sembrava defunto sotto il peso degli acciacchi, invece pian piano sta trovando la sua dimensione. Merita fiducia perché sa che la gente si attende molto da lui e non teme la responsabilità di dovere dimostrare quanto vale. Anche qui si punta sulla esperienza e con Guzzi potrebbero trovarsi a meraviglia giocando in un ruolo simile ma senza pestarsi piedi.
    A completare la fase difesa vedremmo bene Fantic e Scrambler: forze fresche dinamiche e che all’occorrenza sanno spingere sulle fasce in scioltezza. Come i “terzini” di una volta. Vogliamo mettere?
    In mezzo al campo tanta grinta
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    Qui ci vogliono figure che attaccano ed anche che sanno reggere l’urto degli avversari. Mmmm… Chi mettiamo? Mmmm… Ma sentite: qui ci vuole Energica. Il nome nuovo, che già sa che tutti gli daranno addosso per il suo essere ancora acerbo, ma è una novità che potrebbe spiazzare gli avversari. Ha già un buon bagaglio di esperienza mondiale e mette in campo scatto e prestazioni. Inoltre spicca per impegno ed intuizione.
    Potrebbe però avere qualche problema sul finire di partita, forse ha i 90 minuti nelle gambe, ma se poi andiamo ai supplementari? Calma, una cosa alla volta… magari potrebbe subentrare Benelli, oriundo, outsider che sa farsi rispettare. Poco appariscente forse, ma di grande sostanza e temperamento, e che quatto quatto sta facendo le scarpe a molti campioni strapagati.
    Come elemento basso di centrocampo MV Agusta è quello che serve. Arriva da un lungo infortunio, è vero, ma sembra aver lasciato i malanni alle spalle ed è in forte spolvero. Non è ancora ai fasti di un tempo ma pare che abbia intrecciato una nuova relazione che a quanto sembra gli sta portando bene. Ha la classe dalla sua e bei tocchi di palla. Inoltre, il che non guasta mai, è pure bello da vedere. Sai che successo su Instagram, se si vince?
    Sulle fasce mettiamo Bimota. Da qualche stagione gioca in Giappone, e conosce bene il suo ruolo. Spingere cercando di sorprendere gli avversari. Magari da lì qualche assist arriva . Fascia destra… piazziamo TM, che dite? Capace a modo suo ancora di sorpendere e nel suo piccolo sa come sorvegliare quella zolla di campo.
    Bomber d’attacco
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    Beh qui giochiamo facile: Ducati e Aprilia. Ducati è senza dubbio il bomber, quello che il gol lo sa fare. Difficile che sbagli e quando ci si mette non guarda in faccia a nessuno. Talento, fantasia, eleganza ed efficacia sotto porta. Ai Mondiali fino ad ora ha regalato sprazzi di luce fortissima, segnando parecchio nonostante la vittoria finale ci sia mancata. Ma Ducati è temuta in tutto il mondo. Fa paura ai difensori solo a guardarla. Di che parliamo…?
    Di fianco Aprilia, una seconda punta che non è a volte brillantissima ma è cresciuta parecchio e che sta lì ad attaccare. Spesso vicina al gol ma peccato che poi si perda al momento buono. Però mette sul piatto grinta e volontà ed ultimamente sembra aver ripreso convinzione nei suoi mezzi. Chissà che la finale non le dia morale. Certo non siamo sicuri che tra lui e Ducati il feeling sia altissimo, ma tant’è…
    Insomma, buone possibilità di vittoria, rischio calcolato e classe mista a talento ed esperienza, con quel pizzico di follia che non guasta. Che dite? Possiamo giocarcela a Wembley?
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    Fiat Punto S1600 Rally: per 135 mila euro comprereste lei o una Ferrari?

    Completamente elaborata per affrontare le più dure e impervie competizioni rallystiche, la Punto messa in vendita da “Ruote da Sogno” non è la classica berlina da città del Marchio Torinese, ma una vera furia da competizione portata fino alla vittoria del Campionato Italiano di Rally 2003 da Paolo Andreucci con il “Procar Rally Team”. Si tratta, infatti, della Punto S1600 Rally (Telaio 064). Guarda la galleryFiat Punto S1600 Rally in vendita al prezzo di una Ferrari
    215 cv tutti da competizione
    La base di partenza per lo sviluppo della S1600 Rally fu la Fiat Punto HGT, dalla quale deriva il motore 4 cilindri in linea 16 valvole da 1.800 cc, ridotto a 1.600, capace di sviluppare 215 cv a 8.250 giri/minuto.
    Immacolata, con cambio Hewland 6 rapporti sequenziale, verniciatura azzurra e interni neri completamente adattati alle competizioni, la Punto S1600 con numero di telaio 064 è stata condotta su numerosi podi di Rallies Nazionali ed Internazionali, riuscendo nel 2004 anche a vincere il Rally del Ciocco e Valle del Serchio sempre con al volante Paolo Andreucci.
    Prezzo da capogiro
    Un palmares, quello messo in bacheca dalla vettura, che insieme alla sua esclusività ne fanno schizzare il prezzo di vendita a 135 mila euro; quasi quanto alcune Ferrari. O Almeno questo è quanto chiede “Ruote da Sogno” per potersela portare a casa così come la vedete in foto.
    Ferrari rubata nel 1995 a Rimini: è riapparsa ora in Giappone LEGGI TUTTO