Domenico Sottile
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WEC, John Elkann darà il via alla 24 Ore di Le Mans 2021
La Ferrari tornerà nell’Endurance solo nel 2023 con la sua nuova hypercar. Ma intanto si prende già tutta la scena per l’edizione del 2021 della 24 Ore di LeMans. Sarà infatti il presidente John Elkann a sventolare la bandiera che darà inizio all’edizione numero 89 della classica del Circuit de la Sarthe, in programma il 21 e il 22 agosto.
Un grande onore e un ruolo prestigioso che spiana la strada fuori e dentro il circuito al Cavallino rampante, che qui ha già trionfato ben nove volte, comandando la classifica generale con l’ultimo trofeo aggiudicato ormai nel 1965.
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Una storia di passione, emozione a tinte Rosso Ferrari
L’obiettivo per Elkann è quello di riportare la Rossa ad alti livelli anche nel WEC, oltre che in Formula 1: “Sventolare la bandiera che dà il via alla 24 Ore di Le Mans, una delle corse automobilistiche più iconiche del mondo, è un privilegio davvero eccezionale e ricco di emozioni per me. Le Mans è molto più di una sfida di resistenza meccanica. È uno spazio unico nel tempo che riporta alla memoria alcune delle più grandi rivalità automobilistiche del passato e crea nuove storie e leggende ogni anno.
La storia della Ferrari, che ci lega anche a queste 24 ore, è una storia di passione, emozione e successo a Le Mans iniziata nel 1949. Ma soprattutto, è una storia di innovazione, audacia tecnologica e drammatica sfida sportiva ai massimi livelli. Tutto questo spiega anche la nostra recente decisione di riportare la Ferrari nella classe Hypercar e a Le Mans nel 2023. L’attesissima gara di quest’anno riaccoglie i fan, la cui presenza è fondamentale per la sua magia. Vorrei ringraziare l’Automobile Club de l’Ouest per il suo incredibile lavoro e naturalmente per questo eccezionale privilegio“.
Entusiasmo condiviso anche da Pierre Fillon, Presidente dell’Automobile Club de l’Ouest: “Vorrei ringraziare John Elkann per il suo impegno nella 24 Ore di Le Mans di quest’anno. Dato l’entusiasmo generale a cui si è assistito quando la Ferrari ha annunciato il suo ritorno, è particolarmente appropriato che sia lui a dare il via alla gara. Avere costruttori prestigiosi come la Ferrari che si uniscono alla classe Hypercar delinea un futuro scintillante per le gare di endurance. Sono estremamente onorato che John Elkann dia il via alla 24 Ore di Le Mans quest’anno”.
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L’emozione di Jean Todt
A evidenziare quanto la Ferrari col suo presidente siano motivo d’orgoglio è anche Jean Todt, presidente della FIA ed ex indiemnticabile amministratore delegato della Rossa, sempre molto legato a Maranello.
Sul suo profilo Twitter ha ripostato subito la notizia, senza tradire una grande emozione: “Sarà molto commovente vedere John Elkann dare il via all’89° edizione della 24 Ore di LeMans. Visto quello che la Ferrari rappresenta nella storia delle corse automobilistiche“.
It will be moving to see John Elkann kicking off the 89th Edition of the @24hoursoflemans, given what @Ferrari represents in the history of motor racing#LeMans24 #WEC @FIAWEC @FerrariRaces https://t.co/DPwWLAwiRU
— Jean Todt (@JeanTodt) July 7, 2021 LEGGI TUTTO - in Motori
Ferrari rubata nel 1995 a Rimini: è riapparsa ora in Giappone
Avere nel garage una Ferrari è un qualcosa che molti sognano e che Pierluigi Righi, imprenditore cesenate attivo nel campo delle macchine per cucire, era riuscito a trasformare in realtà. Tuttavia, nell’estate del 1995, sul lungomare di Rimini, il suo gioiello di Maranello – una Ferrari F355 – fu preso e fatto sparire e da quel momento non venne mai più ritrovato.
Oggi però, a distanza di 26 anni, quella stessa Ferrari rosso fiammanete è stata ritrovata in Giappone, dove diversi giorni fa è stata segnalata alle autorità da una concessionaria in cui era stata portata per fare il classico tagliando.
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La chiamata che non ti aspetti
Chissà che faccia avrà fatto il signor Righi, oggi in pensione, dopo aver appreso la notizia direttamente dal comando di Polizia di Rimini. Quello stesso comando dove oltre vent’anni fa fu presentata la denuncia di furto.
A riferire l’assurda storia è stato proprio il figlio del signor Pierluigi, Vincenzo: “Mio padre è un grande appassionato di Ferrari, ne ha avute otto nel corso della sua vita. Non sono mancati due furti, compresa questa che gli venne rubata sul lungomare di Rimini nel luglio del 1995”.
Nonostante la denuncia fatta all’epoca, però, del bolide di Maranello si persero subito le tracce. Ovviamente, fino a qualche giorno quando è arrivata la fatidica telefonata: “Siamo stati chiamati dalla Questura di Rimini e ci hanno detto che l’auto era stata ritrovata in Giappone”.
Presto rientrerà in Italia
Ora, dunque, non resta altro che aspettare l’importazione della vettura dal paese del Sol levante. Un’operazione complessa che eseguirà la compagnia assicurativa del signor Righi, divenuta all’epoca dei fatti proprietaria del veicolo, e dalla quale lo stesso imprenditore ricevette il risarcimento nel ’95.
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Fast&Furious, i bolidi della saga all'asta in attesa del 9° film
I possenti bolidi di Fast&Furious all’asta da Catawiki. Una di quelle occasioni imperdibili per benestanti appassionati della saga, che con un piccolo sforzo economico potranno riuscire a mettere le mani su una delle vetture viste sul set. In attesa del nono capitolo, dunque, modelli rari e d’epoca saranno messi a disposizione dal sito d’aste per celebrare l’ultimo film della saga. Guarda la galleryFast&Furious: le auto della saga all’asta
Rarità per appassionati
Per esempio la Chevrolet Camaro del 1968 nera lucida con strisce bianche, che è apparsa in quattro episodi tra cui i primi due. Il valore degli esperti è di 90.000 euro. Due anni più “giovane”, invece, la Playmouth Road Runner Superbird – classe 1970 – che vanta tre apparizioni in Fast & Furious: il valore della muscle car è di 245.000 euro. Dagli anni Cinquanta un’altra perla Chevrolet, il furgoncino Apache Fleetside Custom del ’58 che appare in Fast & Furious 4 nella scena della rapina alla pompa di benzina. Il veicolo è stato restaurato e sfoggia vari optional rispetto alla sua versione originale, per un valore di 45.000 euro.
La Mustang di Tokyo Drift
Classe 1967, la Ford Mustang Fastback ha rubato la scena in Tokyo Drift: 78.000 la quotazione per l’auto guidata da Sean Boswell e ora all’asta. È l’ultima chicca dal sapore vintage su Catawiki, mentre gli ultimi due modelli sono più recenti. La “Big Bird”, cioè la Nissan Skyline GT-R 33 guidata da Leòn nel primo episodio, è stata realizzata nel 1997 e si presenta in livrea bianca con una valutazione di 60.000 euro. Ultima, ma non è un’auto, la Bmw HP2 Sport è la moto da collezione quotata 21.000 euro che completa l’offerta dell’asta, che terminerà il 18 luglio. C’è ancora un po’ di tempo per puntare uno di questi gioielli, anche se le cifre in ballo non sono uno scherzo.
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