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    Alex Ferguson, automobilista ribelle: parcheggia la Mercedes in curva e in sosta vietata

    Arrivato nel Cheshire, contea a pochi chilometri da Manchester, a bordo della sua Mercedes Classe S 350d da oltre 100 mila euro, l’ex allenatore e leggenda del Manchester United stava per rovinare la sua giornata di shopping con una bella multa. Proprio così, perché Sir Alex Ferguson è stato immortalato da alcuni fotografi mentre era alle prese con un parcheggio sopra le Double Yellow Line – doppia linea gialla che in Inghilterra identifica il divieto di sosta e fermata – e per di più in curva. 
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    Divieto di sosta, che rischio per Sir Alex…
    Fortunatamente, però, per l’ex Manchester United non è scattata nessuna multa. Secondo quanto riportato dal Sun, infatti, lo scozzese è riuscito a riprendere la sua auto prima che qualche bobby tirasse fuori il taccuino delle multe.
    Niente sanzione, quindi, per il buon vecchio Sir Alex, anche se sarebbe stata meritata vista l’infrazione commessa. C’è da dire che non avrebbe fatto molta fatica a pagarla. In Inghilterra, infatti, una multa per divieto di sosta può costare agli automobilisti tra le 50 e le 70 sterline (circa 60 – 80 euro al cambio attuale). 
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    Rc Auto: istruttoria Antitrust su imprese assicurative e comparatori di prezzo

    Non c’è pace per le polizze Rc Auto. Dopo la multa di 2 milioni di euro inflitta a Telepass, infatti, ecco che l’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha avviato una istruttoria verso imprese assicurative e comparatori di prezzo. 
    Tantissime le società messe sotto la lente d’ingrandimento (6Sicuro, Segugio, Daina Finance, ComparaMeglio, Facile.it, Allianz Direct , Admiral Intermediary Services, B2C Innovation, Bene Assicurazioni, Compagnia Assicuratrice Linear, Compagnia Italiana di Previdenza, Assicurazioni e Riassicurazioni, FIT S.r.l. Società Benefit, Genertel, HDI Assicurazioni, Prima Assicurazioni, Quixa, Verti e Zurich) e individuate come presunte colpevoli di aver offerto servizi alterati da un’intesa restrittiva della concorrenza tramite uno scambio di informazioni sensibili.
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    Info sensibili su condizoni economiche
    Sotto la lente dell’Antitrust, dunque, sarebbe finito questo probabile scambio di informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita diretta delle polizze per la responsabilità civile auto.
    Secondo quanto affermato dall’Autorità, le società avrebbero infatti intrapreso con regolarità e costanza uno scambio di informazioni sensibili attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo.
    Attività anche durante il lockdown
    Tuttavia, a pesare ancora di più ci sarebbe anche la questione temporale. L’intesa tra le parti, infatti, pare sia stata finalizzata almeno dal 2012 e si sarebbe verificata anche durante il periodo del primo lockdown imposto dal Governo per contrastare il diffondersi del Covid-19, con le imprese assicurative messe in condizione di praticare ai consumatori premi più elevati per le polizze RCA tramite politiche di sconti ridotti dalla conoscenza delle strategie commerciali dei concorrenti della vendita diretta.
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    MotoGp: il Gp ad Assen sarà a porte aperte

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