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    Aubameyang, troppo oro nella sua Lamborghini Aventador e… la cambia di nuovo

    Il garage di lusso completamente iridescente di Pierre-Emerick Aubameyang, capitano e attaccante dell’Arsenal, da oggi dovrà contare su una vettura in meno. Non tanto perché è stata venduta, ma perché il calciatore classe ’89 pare abbia deciso di volerla riportare al suo colore originale. Guarda la galleryAubameyang: la sua Lamborghini Aventador non è più dorata

    Nuova colorazione in vista?

    Per effettuare il downgrade il calciatore gabonese classe ’89 si è rivolto direttamente ad una delle tante officine specializzate in Inghilterra, precisamente la Yannimize, azienda che da oltre vent’anni si occupa di customizzare le vetture di famose celebrità.

    Come si può vedere dalle stories postate sul profilo Instagram dell’officina londinese, per rimuovere la pellicola dorata dalla Aventador di Aubameyang, che finalmente ha potuto mostrare una volta per tutte il suo originalissimo colore nero, le ragazze e i ragazzi di Yannimize hanno utilizzato solamente una pistola termica.

    Tuttavia, vista l’indole fuori dalle righe del calciatore dell’Arsenal e la sua sfrenata passione per le colorazioni iridescenti, quasi sicuramente pensiamo che la Lambo non rimarrà a lungo per le strade con il suo colore originale.

    “I vestiti, le macchine e tutto ciò che è bello – dice sempre l’attaccante-. Mi piace vivere in questo modo. Come si suol dire ‘vivi solo una volta’”. Chissà, quindi, che Aubameyang non ci stupisca a breve con una nuova pellicola particolare…

    Vendevano auto di lusso ai calciatori: la frode da capogiro coinvolge Higuain, Rincon e Laxalt

    Guarda la galleryAubameyang, un garage di lusso fuori dall’ordinario: le immagini LEGGI TUTTO

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    MV Agusta Brutale 1000, il furto da 43mila euro è in realtà una truffa

    I dettagli fanno la differenza quando c’è di mezzo un reato. Grazie ai dettagli, infatti, è stato scoperto un centauro sessantenne del torinese accusato di truffa dopo aver denunciato il furto della sua MV Agusta Brutale 1000.
    43mila euro di valore
    Il motociclista, appassionato collezionista, aveva sporto denuncia per il furto della sua moto in edizione limitata e numerata il 25 maggio 2020, così l’assicurazione gli aveva liquidato 43.000 euro. La polizia, intanto, ha avviato un’indagine a riguardo e pian piano ha scoperto dettagli particolari. Tre mesi dopo la denuncia, un turista francese ha pubblicato su Facebook delle foto di una moto molto simile a quella rubata: il casco personalizzato nell’immagine, quindi pezzo unico, era identico a quello del centauro che aveva subito il furto, il quale nel frattempo pubblicava altre foto su una moto diversa ma con lo stesso casco. La carenata era sempre una MV Agusta, ma con targa diversa ad identificare una cilindrata inferiore: una Brutale 910.
    Moto sequestrata
    Il Pm ha chiesto informazioni a MV Agusta, scoprendo che sulla Brutale 1000 rubata era installato un gps legato al telaio. Rintracciando il segnale del gps, gli agenti hanno trovato la moto sparita, che in realtà era sempre rimasta nel garage del suo proprietario: il numero di telaio era stato abraso, ma il mezzo è stato sequestrato dalla polizia che ora indaga anche sugli altri modelli nel garage del collezionista truffaldino.
    Terence Hill: dà gas con la sua BMW e ringrazia Haaland e il Dortmund LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vietti: “Rossi un idolo fin da subito, sono un pilota grazie a lui”

    ROMA – Valentino Rossi è il mentore di tanti suoi attuali colleghi, oltre che di numerosi giovani con il sogno di approdare in MotoGp. Uno di questi è Celestino Vietti, all’esordio nella classe intermedia, che ha ammesso quanto sia stata importante la figura del ‘Dottore’ nel suo cammino verso il motomondiale: “La prima volta che ho visto Valentino Rossi è stato nel 2004, con la mia famiglia davanti alla tv. Abbiamo visto una delle sue prime gare con la Yamaha, è diventato subito il mio idolo. Uno dei primi ricordi che ho è lo lo show che fece dopo la bandiera a scacchi, fu così divertente ed emozionante. E io ho subito pensato che volevo essere lì, che volevo essere un pilota nel mio futuro”, le sue parole. 
    Le parole di Vietti
    Vietti, sin dai primi passi fatti in Moto3 nel 2018, non ha mai nascosto la propria stima verso Rossi. Quest’anno per il classe 2001 è arrivato un settimo posto in Qatar come miglior risultato stagionale: “Ho visto tutte le gare di Valentino – prosegue Celestino -, mi ricordo bene il sorpasso su Gibernau a Jerez, il sorpasso a Laguna Seca su Casey Stoner. Poi ho cominciato ad andare nei circuiti, a fare le prime gare con con le mini moto. Quando sono entrato nella VR46 Academy nel 2015 ho realizzato un sogno, non avrei mai pensato di poter diventare un pilota da campionato del mondo”. LEGGI TUTTO

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    smart, in attesa del 2023 una prima occhiata al SUV elettrico

    Primi elementi 
    L’architettura SEA sarà alla base di un modello che dovrebbe posizionarsi nel segmento dei suv urbani ed è strutturata per operare con un sistema elettrico a 800 volt.
    AutomotiveLab 2021, scopri il futuro con Auto
    Altre specifiche tecniche si scopriranno a settembre, quel che conta al momento è leggere l’interpretazione del design, sebbene enfatizzata da tratti ultra-caratterizzati, come sempre nel caso delle show car.
    Come appare: lo stile
    Gli sbalzi corti sono l’indizio di un’auto nativa elettrica, che offrirà tanto spazio a bordo in rapporto agli ingombri esterni. Esterno che propone quasi un richiamo alle bombature che furono della smart roadster, con gli archi passaruota, mentre la fascia dei gruppi ottici anteriori è unica. 
    Altro tratto distintivo dello stile è l’andamento del tetto, con l’effetto “sospeso” ottenuto anche sui montanti anteriori, sul concept mascherati da una vetratura all’apparenza unica, tra parabrezza e finestrini. Ricercatezze da show car, che dovrebbe creare visivamente un collegamento ideale tra montanti e barre al tetto. LEGGI TUTTO

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    Mercedes-AMG SL, scocca inedita con più materiali

    Introduce un’architettura sviluppata da zero, senza alcun punto di condivisione con la precedente generazione di SL né tantomeno con la AMG GT Roadster. La scocca è un mix di materiali, tra alluminio prevalente, acciaio nei punti cruciali, magnesio. Materiali lavorati con metodologie differenti, come l’impiego di parti in fusione d’alluminio là dove è necessario poter variare gli spessori e garantire comunque la massima resistnza nei punti di maggior scarico delle forze. 
    Il risultato è un progetto del 18% più rigido torsionalmente, il 50% di rigidità in più rilevata in senso trasversale rispetto a Mercedes-AMG GT Roadster e iun valore di +40% nella rigidità longitudinale.
    Guarda la galleryMercedes SL 2022, appaiono i muletti
    Architettura della 2+2
    I tecnici Mercedes-AMG in meno di tre anni sono passati dalla fase dell’incarico della progettazione alla realizzazione dei primi esemplari di preserie. Mercedes-AMG SL sarà una 2+2 e, tra gli obiettivi della fase di progettazione, la richiesta ai tecnici di predisporre un’architettura versatile per una potenziale offerta di diversi powertrain, lasciando aperta la porta a un’ibridizzazione futura, ad esempio. 
    Il peso della scocca, priva di cofano motore, portiere e bagagliaio, è di appena 270 kg, ottenuti dall’abbinamento di alluminio spaceframe con struttura autoportante a componenti in materiali compositi, passando per il magnesio utilizzato per l’ancoraggio della plancia, fino all’acciaio utilizzato con elementi tubolari nella cornice del parabrezza.
    Piacevole da guidare
    I valori di rigidità prima elencati sono frutto anche di accorgimenti come l’installazione di bracci supplementari, nel sottoscocca in corrispondenza degli assi come nel cofano motore.
    Una roadster piacevole da guidare, lussuosa, questo sarà Mercedes-AMG SL 2022, “curata” a tal proposito nell’abbassamento del baricentro attraverso punti di attacco del motore e delle sospensioni collocati più in basso possibile. Detto dei materiali dei quali si compone la scocca, Mercedes ha dettagliato anche le soluzioni di saldatura MIG, al laser, parti rivettate, per mettere insieme la nuova architettura. LEGGI TUTTO