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    MotoGp, Morbidelli: “Nel 2022 avrò una moto ufficiale, ma non so quale”

    LE MANS – “La VR46 è entrata in maniera poderosa in MotoGP, ha smosso molto gli animi e non solo, portando con sé un grande sponsor e una grande immagine con Valentino Rossi. Ha smosso tutti gli animi della MotoGP, ci metto anche il mio”. Franco Morbidelli, intervistato da Sky Sport in vista del Gran Premio di Francia, guarda alla prossima stagione quando il team firmato VR46 entrerà nella MotoGp, con l’obiettivo di prendersi subito un posto importante. Il pilota italiano non cambierà squadra e rimarrà con Petronas, che però potrebbe non rimanere sotto Yamaha e cambiare moto.
    Sulla prossima moto
    Proprio di questo ha parlato Morbidelli, che da contratto nel 2022 correrà su una moto ufficiale: “Ho un contratto con il team Petronas, dove c’è scritto che avrò una moto ufficiale per il 2022 – ha affermato con franchezza -. Non si sa che moto sarà, ma sarà comunque una moto ufficiale. Per me la cosa più importante è rispettare il mio contratto con Petronas e continuare il mio percorso con loro, perché è un team nel quale mi trovo bene, qui riesco a sentirmi bene e a guidare bene in pista. Le altre scelte dovranno essere ponderate in separata sede, sono scelte che spettano a chi di dovere, io dovrò concentrarmi di più sulla guida”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Bello essere in testa al mondiale”

    LE MANS – Francesco Bagnaia si avvicina al prossimo Gran Premio in Francia da leader del Mondiale, per la prima volta in carriera. Un riconoscimento ottenuto nello scorso weekend di gara in Spagna, dove la Ducati ha centrato una storica doppietta: “Bello essere in testa al Mondiale, ma sono passate solo 4 gare, ancora è presto. Questa pista mi piace, sono pronto a gareggiare, sarà importante vedere quali saranno le condizioni meteo perché forse potrebbe piovere, in carriera ho fatto solo 6 gare con la pioggia, quindi potrei soffrire. Sul bagnato la nostra moto è forte, ma non è semplice con queste gomme difficili da gestire”, le sue parole. 
    Le parole di Bagnaia
    A Bagnaia dunque non spaventa il fatto che a Le Mans potrebbe piovere, come accaduto lo scorso anno quando a vincere fu Danilo Petrucci a sorpresa. ‘Pecco’ è convinto dei propri mezzi: “Tutti i piloti sperano di poter vincere su ogni pista, compresa questa, ma è difficile fare previsioni su una gara bagnata. Penso comunque che la nostra moto possa adattarsi su qualunque pista, quest’anno è una moto molto forte”, dichiara nella conferenza stampa della vigilia. Su Marc Marquez invece: “Per me non è stato facile guidare dopo così tanto tempo – dichiara -. A Portimao ha fatto un gran lavoro mentre a Jerez ha faticato. Se dovesse piovere sarebbe meglio per lui. Secondo me può anche rientrare nella lotta per il titolo”.  LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi, imprenditore di monopattini: arrivano i VR46 elettrici

    Valentino Rossi si lancia nella micromobilità? Ebbene sì. Il nove volte campione del mondo della MotoGP, tra gli sportivi italiani più famosi in tutto il mondo e anche imprenditore, ha messo la sua firma su una gamma di veicoli, monopattini e hoverboard, della nuova mobilità elettrica e urbana. La sua società VR46 ha già messo in commercio i mezzi che sono disponibili nei negozi di elettronica e negli store online.

    Monopattini e hoverboard

    L’accordo fatto con MT Distribution prevede la distribuzione di mezzi della nuova micromobilità urbana targati 46, il logo – ormai simbolo – del campione. Quali veicoli dobbiamo attendere? C’è il KD1, il monopattino elettrico realizzato per i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 16 anni. Sono tanti i giovanissimi che stanno crescendo col mito di Valentino Rossi: oggi possono salire a bordo del mezzo green che porta la firma del Dottore. Il KD1 ha un motore da 250W, una batteria da 216Wh e l’autonomia può arrivare fino a 15 chilometri, su tre livelli di velocità. La velocità massima, invece, tocca i 20km/h. È dotato di una ruota frontale da 8” con camera ad aria e sospensione, oltre a una doppia luce, anteriore e posteriore, e un display LCD integrato nel manubrio.

    C’è poi il Kiddy, per i più piccoli. È, infatti, pensato per i bambini dai 6 ai 10 anni di età e anche per questo le prestazioni sono differenti: 12 km/h la velocità massima. Infine, l’hoverboard Fun per gli sportivi in erba dai 6 ai 14 anni. L’autonomia può arrivare fino a 10 km/h e ci sono due importanti luci laterali a Led.

    Guarda la galleryValentino Rossi firma la sua linea di monopattini e hoverboard LEGGI TUTTO

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    Sinner, dal tennis alla passione per la Formula 1 e l'Alfa Romeo

    Jannik Sinner e la velocità. Un legame indissolubile visto che lancia i suoi sevizi con una media di 130 km/h. Ma nella vita del tennista altoatesino però c’è anche l’adrenalina allo stato puro: quella della quattro ruote, una passione che il talento ha fin da piccolo e che condivide con la sua famiglia.
    Sinner, Giovinazzi e Ricciardo
    In ogni intervista, le auto rappresentano un tema caldo per Jannik, che ha ereditato l’interesse per la velocità dal padre Hanspeter. E non a caso ha alcuni amici anche in Formula 1: “Mi piacerebbe molto andare più veloce in macchina ma purtroppo o per fortuna ci sono dei limiti da rispettare. Mi diverto ad andare sui kart, nel tempo libero.
    Un giorno mi piacerebbe provare a girare veloce, ma in sicurezza, in un vero circuito come fanno i miei amici Antonio Giovinazzi e Daniel Ricciardo, che sono due piloti appassionati di tennis. Con Antonio abbiamo fatto un accordo: lui mi insegna i trucchi del suo mestiere ed io del mio. Ogni tanto a Montecarlo incontro Leclerc, anche lui è molto simpatico”, ha detto al Corriere della Sera tempo fa. 
    Con Stelvio Sprint e Giulia
    Proprio in questo periodo, Sinner è stato impegnato negli Internazionali d’Italia dove è stato eliminato dalla leggenda Nadal. L’enfant prodige della racchetta ha lo sport nel sangue, con un passato (termine relativo, visto che parliamo di un classe 2001) da gigantista nello sci e un grande amore per la Casa del Biscione. 
    Alfa Romeo affianca Sinner negli spostamenti per le partite e per i tornei con i due modelli Giulia e Stelvio Sprint, nel segno dello slogan #matchingtalents coniato apposta per la collaborazione. Che il tennista altoatesino fosse uno dei migliori talenti al mondo era noto già da qualche tempo, ma il Marchio tricolore lo aveva capito ancora prima, proponendogli una partnership puntando sulla passione di Jannik, mai celata, per le auto del Marchio. 
    Che la strada da percorrere sia lunga ma in discesa, lo auguriamo al nostro talento del tennis e siamo certi che anche Alfa Romeo la pensi come noi.
    Guarda la galleryJannik Sinner, non resiste all’Alfa Romeo LEGGI TUTTO

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    Autostrade, ricarica ultra fast nelle aree di servizio con Free To X

    A breve viaggiare con l’auto elettrica in autostrada sarà sempre più facile: stanno per arrivare sui tratti della rete nazionale le nuove colonnine di ricarica HPC (Hig Power Charging) ultra fast targate Free To X. La prima installazione è quella dell’area di servizio Secchia Ovest, nei pressi di Modena. 
    Prima Modena, poi Roma
    Free To X, la controllata di ASPI (Autostrade per l’Italia), tra pochi giorni attiverà la seconda struttura a nord di Roma, prezzo l’area di servizio Flaminia Est. Un primo passo importante, con le colonnine in grado di ricaricare con potenza fino a 300 kW, ovvero di poter potenzialmente ridare la totale autonomia, o l’80% della capacità delle batterie alle auto elettriche, in tempo di circa 15-20 minuti.
    A brevi distanze
    Due primi passi, ai quali ne seguiranno altri. Il piano di installazione di Free To X  è previsto su 100 aree di servizio della rete, ognuno con quattro o sei colonnine HPC, gestiti dai principali operatori dell’energia e quindi pagando la ricarica con le relative app degli stessi, ma a breve sarà possibile saldare anche con carta di credito. Un piano articolato e con una logistica sviluppata: la distanza media tra un’area di ricarica e l’altra sarà di circa 50 km.
    Investimento milionario
    L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi ha commentato: “Stiamo lavorando con il massimo impegno per realizzare in tempi rapidi la più estesa infrastruttura del Paese per la ricarica ultra veloce dei mezzi elettrici. L’Italia sconta un ritardo sul fronte della mobilità sostenibile per questo abbiamo deciso di investire oltre 45 milioni di euro su questo fronte, con l’obbiettivo di rendere possibile, sia al nord che al sud, il viaggio in autostrada con l’auto elettrica, con gli stessi tempi di ricarica di un’auto tradizionale. La nostra strategia industriale è pienamente in linea con gli obbiettivi del Recovery Fund e della Legge di Stabilità e facilita gli spostamenti di medio-lungo raggio sulle quattro ruote, considerati prioritari da moltissimi cittadini a seguito della pandemia, attraverso una logica di massima sostenibilità. L’ambizione di Free To X è di andare anche oltre l’autostrada, mettendo a disposizione i propri servizi di mobilità integrata per le grandi aree urbane e le smart cities”.
    Mobilità elettrica: ecco i costi dei dispositivi di ricarica e delle infrastrutture LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso con Aprilia al Mugello: “Vorrei un'altra occasione”

    ROMA – Due giorni burrascosi per Andrea Dovizioso, che tra martedì e mercoledì è sceso in pista al Mugello con Aprilia, provando per la seconda volta la RS-GP, ma trovandosi sempre in condizioni di pista bagnata. Un test a metà, quindi, in attesa magari di altre occasioni per approfondire il rapporto tra l’ex pilota di MotoGp e il team di Noale. “Non siamo stati fortunati con il meteo, ma abbiamo comunque cercato di sfruttare questi due giorni di test – ha detto Dovizioso ai canali ufficiali di Aprilia, mostrandosi fiducioso per il futuro -. Il grip non era certo quello ideale per spingere, quindi ci siamo concentrati sul capire e migliorare il comportamento della RS-GP in queste condizioni. Alla fine del test precedente non ho espresso giudizi definitivi perché si è trattato di una semplice presa di contatto, e trovo sbagliato farlo ora dopo due giorni di pioggia. Ho qualche idea, chiaramente, ma credo che l’ideale sarebbe trovare un’altra occasione per approfondire la conoscenza dell’Aprilia”. Poi qualche parola su un possibile ritorno in classe regina: “Mi fa molto piacere l’interesse generato dal mio ritorno in sella ad una MotoGP ma, come già detto, non ho piani a lungo termine. Mi sto divertendo, sono sereno e valuterò le mie scelte un passo alla volta”.
    Le parole di Albesiano
    Anche Romano Albesiano, direttore tecnico di Aprilia, ha commentato l’esito della seconda esperienza di Dovizioso sulla RS-GP: “Anche con il meteo avverso sono state due giornate importanti. Intanto abbiamo provato per la prima volta la RS-GP sul bagnato e le indicazioni che abbiamo avuto da un pilota esperto come Andrea saranno preziose. E devo dire che in queste condizioni Andrea ha girato piuttosto bene, con tempi molto interessanti. Poi c’è un aspetto che è un po’ meno legato alla pura prestazione ed è la conoscenza reciproca che ovviamente migliora a ogni appuntamento. Le due giornate al Mugello sono state l’occasione per imparare meglio a conoscerci e a lavorare bene insieme”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso al Mugello con Aprilia: “Futuro? Dovrò valutare”

    ROMA – Andrea Dovizioso è tornato in pista con la Aprilia a circa un mese dalla prima esperienza di Jerez. Il forlivese è salito nuovamente in sella alla RS-GP, la moto utilizzata da Aprilia in MotoGp, sul circuito del Mugello, trovando però un meteo avverso e condizioni di bagnato per quasi tutta la durata dei test. Nonostante la sfortuna, l’ex ducatista si è detto contento dei due giorni in Toscana: “Non siamo stati fortunati con il meteo, ma abbiamo comunque cercato di sfruttare questi due giorni di test – ha detto Dovizioso ai canali ufficiali di Aprilia, mostrandosi fiducioso per il futuro -. Il grip non era certo quello ideale per spingere, quindi ci siamo concentrati sul capire e migliorare il comportamento della RS-GP in queste condizioni. Alla fine del test precedente non ho espresso giudizi definitivi perché si è trattato di una semplice presa di contatto, e trovo sbagliato farlo ora dopo due giorni di pioggia. Ho qualche idea, chiaramente, ma credo che l’ideale sarebbe trovare un’altra occasione per approfondire la conoscenza dell’Aprilia”. Poi qualche parola su un possibile ritorno in classe regina: “Mi fa molto piacere l’interesse generato dal mio ritorno in sella ad una MotoGP ma, come già detto, non ho piani a lungo termine. Mi sto divertendo, sono sereno e valuterò le mie scelte un passo alla volta”.
    La soddisfazione di Albesiano
    Anche Romano Albesiano, direttore tecnico di Aprilia, ha commentato l’esito della seconda esperienza di Dovizioso sulla RS-GP: “Anche con il meteo avverso sono state due giornate importanti. Intanto abbiamo provato per la prima volta la RS-GP sul bagnato e le indicazioni che abbiamo avuto da un pilota esperto come Andrea saranno preziose. E devo dire che in queste condizioni Andrea ha girato piuttosto bene, con tempi molto interessanti. Poi c’è un aspetto che è un po’ meno legato alla pura prestazione ed è la conoscenza reciproca che ovviamente migliora a ogni appuntamento. Le due giornate al Mugello sono state l’occasione per imparare meglio a conoscerci e a lavorare bene insieme”. LEGGI TUTTO

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    Denuncia il furto dello scooter per coprire la relazione “clandestina”

    Ha provato a nascondere la storia clandestina con una donna sposata, simulando il furto dello scooter e denunciandone anche la sparizione. Ma il 20enne di Piovene Rocchette, paesino in provincia di Vincenza, non è riuscito a portare avanti la farsa ed è stato presto scoperto dai carabinieri.
    Furto simulato, ma scoperto
    Il giovane si reca a una partita di calcio con il proprio scooter. Ma durante la gara, flirta un po’ troppo con una donna sposata, tanto da andare a casa di lei una volta terminato l’incontro sportivo. I due vengono beccati insieme dal marito rincasato prima del previsto, costringendo il giovane a darsi alla fuga e dimenticando di recuperare lo scooter parcheggiato nel cortile del condominio in cui abita la neo amante. Una volta arrivato a casa, a piedi, ha dovuto giustificare ai suoi genitori l’assenza del mezzo e così si è inventato il furto, poi denunciato – a carico di ignoti – dopo molte insistenze da parte della madre. La storia, però, non ha retto e ben presto i carabinieri sono risaliti alla verità. Adesso il 20enne è stato condannato per simulazione di reato.
    Furti moto a Milano: tre uomini arrestati, in piedi traffici per 100mila euro LEGGI TUTTO