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    Dubai, Batmobile originale abbandonata: la salvano alcuni ragazzi

    Tra le strade di Dubai capita spesso di vedere auto bellissime sfrecciare a tutta velocità. Eppure, nel contempo, moltissime di queste supercar vengono spesso abbandonate dai loro proprietari, ex fuggitivi fiscali o imprenditori in difficoltà. 
    Tuttavia, tra le moltissime vetture in stato di abbandono, alcuni ragazzi emiratini ne hanno scoperta una che mai ci saremmo aspettati di trovare: una delle quattro Batmobili originali impiegate da Bruce Wayne (interpretato da Christian Bale) nel film “The Dark Night – Il Cavaliere Oscuro” di Christopher Nolan.  
    Batman vende la sua Batmobile Ford del ’65 per 35mila euro
    Guarda la galleryScovata a Dubai una Batmobile originale della trilogia di Nolan
    L’originale!
    Esatto, proprio l’originale! Infatti, secondo quanto appreso dal proprietario dello stabilimento in cui è custodito, anche se malamente, il “bat-tank” non è una replica ma proprio uno degli esemplari originali comparsi nelle pellicole di Nolan dedicate al Cavaliere Oscuro.
    4 auto per un totale di 7 milioni di dollari
    La Batmobile della trilogia scovata a Dubai – stando ai dati rivelati da Moviecars –  è lunga in tutto 4,57 metri, larga 2,84 metri, pesa circa 2,8 tonnellate ed è a tutti gli effetti un incrocio tra una Lamborghini e un Hummer. Costruita insieme ad altre tre vetture – per un costo complessivo di 7 milioni di dollari – sotto al cofano monta, anche se non sappiamo se è ancora al suo posto o è stato smontato, un motore 5,7 litri V8 General Motors-Vauxhall da 500 cv capace di spingerla a 352 km/h e di farla scattare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi.
    Evra si traveste da Batman e la sua Mercedes diventa la “Patmobile” LEGGI TUTTO

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    Gordon Murray Automotive: in arrivo un'elettrica da città innovativa

    Le future T.50 e T.50s Niki Lauda stanno pian piano prendendo forma, ma Gordon Murray Automotive non vuole di certo adagiarsi sugli allori. Dopo le due incredibili hypercar, infatti, la Casa rilancia la posta in palio annunciando importanti investimenti sulle divisioni Design, Automotive, Ricerca e Sviluppo e su un nuovo comparto – chiamato Gordon Murray Electronics -, che si impegnerà nella futura progettazione di una vettura elettrica da città molto innovativa.Guarda la galleryGordon Murray T.50s omaggio a Niki Lauda
    L’elettrica di Murray
    Agli antipodi dell’estrema e pura Murray T.50 c’è la citycar e, per di più, elettrica. L’azienda del progettista sudafricano presenterà una piccola da città, elettrica, con carrozzeria suv. Avrà dimensioni inferiori ai 4 metri, sfruttati però con un’architettura innovativa. Una variante piccolo van, per le consegne urbane, completerà la gamma.
    Già in passato Gordon Murray ha sviluppato i concetti dell’architettura iStream modulare, che della leggerezza faceva il proprio punto di forza. Seguirà lo stesso principio per la progettazione futura, auto estremamente leggere pur essendo elettriche. Il mix può riuscire grazie all’architettura e ai materiali avanzati, insieme a pacchi batterie dimensionati il più possibile al ribasso: un’auto più leggera consuma meno energia e quindi sono necessari meno kWh. 
    Sempre innovativa
    Insieme alla progettazione di un’architettura leggera, gli investimenti del Gruppo Murray andranno sull’ottimizzazione dei processi produttivi, improntati alla semplificazione. Un business il più possibile snello, quindi.
    “Il futuro del mondo automobilistico sarà sempre più elettrificato ed è fondamentale che progettiamo le elettriche più leggere ed efficienti al mondo. Questo importante investimento in Gordon Murray Design e la creazione di Gordon Murray Electronics realizzerà tale obiettivo. Il lavoro in fase avanzata è già in corso e condivideremo presto ulteriori notizie sulla nostra piattaforma elettrica”, spiega il prof. Gordon Murray.
    Mai abbandonare il termico
    Il progettista che più di altri, nel panorama della produzione industriale automobilistica, incarna i concetti di purezza estrema, dall’aerodinamica al peso estremamente ridotto, fino al motore termico aspirato, non si converte certo al credo del solo elettrico. 
    “La T.50 sarà rilevante per altri versi, gran parte di quanto appreso dalla T.50 su materiali avanzati, leggeri, e la costruzione avranno un ruolo chiave nelle auto elettriche che andremo a sviluppare. Ma non stiamo abbandonando il motore termico, continueremo a creare l’apice delle auto per guidatori, con motori V12 fintanto che le normative lo consentiranno. In futuro svilupperemo anche i nostri motori ibridi ed elettrici”, rassicura Murray. LEGGI TUTTO

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    Viritech Apricale, l'hypercar a idrogeno arriva dall'Inghilterra

    Non solo elettrico nei piani delle case automobilistiche. Infatti, nonostante il grande passo in avanti fatto da questo tipo di propulsione, non si ferma nemmeno lo sviluppo dell’alimentazione a idrogeno. Merito anche di piccole startup, come l’inglese Viritech, che ha da poco avviato la produzione di una hypercar a idrogeno da oltre 1000 cv e 320 km/h orari di velocità dichiarata. 
    Verso il futuro
    Sebbene sia stata messa in ombra dagli investimenti sulle auto elettriche, la tecnologia a idrogeno costituisce tuttora una grande speranza per i Costruttori di auto, e non solo. Le Case che lavorano su questo fronte sono numerose, e comprendono grandi nomi come Mazda, Toyota, BMW, Hyundai, Daimler e Volvo. Anche in Italia l’attenzione sull’idrogeno si è risvegliata, come testimoniano i fondi destinati a questa tecnologia nel recente Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è quello di arrivare a poter offrire propulsori ecologici ma adatti anche in quegli ambiti dove l’elettrico mostra i suoi limiti, come ad esempio nei mezzi pesanti e nei truck.
    Oltre ai grandi Costruttori, anche molte altre piccole aziende stanno lavorando all’idrogeno, e molte continuano a nascerne. Da Nikola, specializzata in pick-up e camion, per arrivare alle supersportive di Hyperion e alle vetture premium di Hopium. A questa schiera si è ora aggiunto un altro ambizioso partecipante: la startup inglese Viritech, che punta alla leadership dei motori a idrogeno e ha già diffuso le immagini in 3D del suo primo modello.
    Recovery Plan: auto elettriche, colonnine e mobilità sostenibile
    1.100 cv e velocità di 320 km/h
    Sebbene sia per ora solo una startup, Viritech punta a diventare “il principale sviluppatore mondiale di soluzioni di propulsori a idrogeno per i settori automobilistico, aerospaziale, marino e di distribuzione dell’energia”. Per dimostrare la propria determinazione e le proprie competenze, Viritech ha deciso di cominciare realizzando una vettura ad altissime prestazioni, che possa mostrare al mondo il valore dell’azienda e dell’alimentazione a idrogeno.
    L’hypercar si chiamerà Apricale, dal latino “apricus”, cioè “toccato dal sole”, in riferimento al fatto che la nostra stella è costituita in massima parte proprio da idrogeno. L’auto è stata mostrata al pubblico in una serie di immagini virtuali che ne fanno apprezzare le linee estreme e l’aerodinamica studiata nei minimi dettagli per favorire le prestazioni e garamntire stabilità anche ad alte velocità. Per ora non sono state tuttavia ancora date informazioni tecniche sulla vettura, se non che avrà circa 1.100 cavalli e che sarà in grado di raggiungere i 320 km/h. Inoltre, è stato annunciato che i serbatoi per l’idrogeno, realizzati in grafene, saranno integrati nel telaio, in modo da contenere al massimo il peso.
    Attualmente in fase di sviluppo presso il MIRA Technology Park, non distante da Birmingham, la Apricale verrà presentata l’anno prossimo come prototipo per poi arrivare sulle strade nel 2023. la produzione prevista è di 8-12 esemplari all’anno, per un prezzo che si aggirerà intorno agli 1,7 milioni di euro. Ma sarà solo il primo passo, perché Viritech ha già messo in cantiere anche un camion e un Suv, anch’essi alimentati a idrogeno. LEGGI TUTTO

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    Enock Balotelli, a Napoli con la nuova Ferrari 458 Spider: “Sto a piedi”

    L’umorismo in casa Balotelli cammian di pari passo con la passione per il calcio e le auto costose. Dopo aver raccontato pochi giorni fa del garage di Super Mario, infatti, ecco che anche suo fratello Enock non è voluto essere da meno e sul suo profilo Instagram ha postato una foto con il suo ultimo acquisto a quattro ruote: una Ferrari 458 Spider. 
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    Nuova Rossa per Enock
    “In giro per Napoli a piedi” recita la didascalia sotto la foto con il gioiellino di Maranello. Una frase goliardica, certo, ma che nonostante tutto descrive in maniera diretta quanto le supercar siano sempre molto apprezzati dai Balotelli.
    La vettura di Enock, tuttavia, non è proprio l’ultimissimo modello uscito dai cancelli di della fabbrica. La 458 Spider, infatti, venne lanciata sul mercato nel lontano 2011, ma nonostante questo ancora oggi porta con sé alcune innovazioni tecniche da far invidia.
    Guarda la galleryEnock Balotelli: nuova Ferrari 458 Spider nel suo garage
    I dettagli della 458 Spider
    La 458 Spider è stata la prima auto della storia a far coabitare un motore centrale-posteriore e un tetto rigido ripiegabile, con prestazioni di tutto rispetto che mai prima erano state raggiunte da una spider.
    Sotto al cofano, infatti, si trova un motore V8 aspirato da 570 cv capace di raggiungere picchi di velocità massima dichiarati di 320 km/h e di bruciare i 100 km/h in appena 3,4 secondi. Niente male per una vettura che in assenza di tettuccio basa tutta la sua deportanza sulle pinne posteriori e il cofano motore. Create e disegnate insieme a Pininfarina proprio per ovviare alle turbolenze altrimenti generate sulle vetture spider.
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    Guarda la galleryBalotelli, tutte le auto del suo garage da sogno LEGGI TUTTO