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    ePrix Monaco, la pole position è di Da Costa

    Montecarlo accoglie la Formula E sulla tracciatura “lunga” ed è una qualifica scritta sui centesimi di secondo. Differenze minime tra i migliori della Superpole, dove DS Techeetah accede con entrambe le macchine: Vergne si qualifica con il quinto tempo dal Gruppo 2, Da Costa con il quarto e dal Gruppo 3. È il portoghese a firmare il giro più veloce, in 1’31″317, trovando un miglioramento di mezzo secondo rispetto al tempo della fase a Gruppi.
    Alle sue spalle c’è la sorpresa relativa di Robin Frijns, solidissimo con Envision Virgin Racing, motorizzata Audi. L’olandese di ferma a 12 millesimi di secondo. Notevole la prestazione di Frijns poiché è entrato in Superpole con un tempo ottenuto nel primo Gruppo, così come Mitch Evans. Terzo crono per il pilota Jaguar, il migliore dei piazzati nel mondiale Piloti nella qualifica che precede l’ePrix di Monaco, via previsto alle 16:00. In seconda fila sarà affiancato da Jean Eric VErgne, poi la terza con Maximilian Guenther e Oliver Rowland. 
    Guenther su BMW è stato l’unico pilota a non migliorare il tempo in Superpole, dove è stato 2 decimi più lento. Rowland si è migliorato di 3 decimi ma il crono è stato cancellato per un’infrazione nei tempi di uscita dalla pitlane: è transitato sulla linea dell’uscita dalla corsia box con il semaforo rosso. Tempo cancellato e sesto posto in griglia. L’1”31″547 sarebbe valso la quinta posizione.
    La cronaca della qualifica a Gruppi
    La fase a Gruppi segnala due importanti colpi di scena. Dal primo gruppo, Nick De Vries su Mercedes non va oltre l’1’33”070, malissimo il giro di qualifica del pilota olandese, che partirà nelle retrovie, penultimo. Nel Gruppo 4, invece, Sergio Sette Camara è andato a sbattere in ingresso alla Anthony Noghes, portando all’interruzione della qualifica quando mancavano pochi secondi e, Blomqvist e Buemi, erano nel loro giro veloce
    . Il pilota NIO e quello di Nissan hanno potuto effettuare nuovamente il tentativo di qualifica, senza ottenere riscontri significativi: 13° crono per Buemi – contro il 6° di Rowland, a portare Nissan in Superpole -, 21° per Blomqvist. Una sessione caratterizzata da distacchi minimi, con 20 piloti in 7 decimi e i primi sei della Superpole in 2 decimi.
    Norman Nato, autore del decimo tempo, partirà 12° per la penalizzazione di 2 posizioni inflitta dalla direzione gara, per aver tamponato Sette Camara nel corso delle prove libere 1 – rimasto fermo in pista in uscita dalla Rascasse – nonostante le bandiere gialle esposte. 
    La griglia di partenza dell’ePrix di Monaco

    Da Costa – 1’31”317
    Frijns – 1’31”329 
    Evans – 1’31”368
    Vergne – 1’31”376
    Guenther – 1’32”039 
    Rowland – 1’31”547 tempo cancellato
    Cassidy – 1’31”853 
    Wehrlein – 1’31”900 
    Lynn – 1’31”952 
    Rast – 1’32”125 
    Sims – 1’32”146
    Nato – 1’31”964 (+2 pos. Pen.)
    Buemi – 1’32”209 
    Dennis – 1’32”247
    Vandoorne – 1’32”277
    Bird – 1’32”281
    Di Grassi – 1’32”303
    Mortara – 1’32”329
    Lotterer – 1’32”339 
    Mueller – 1’32”334
    Blomqvist – 1’32”630
    Turvey – 1’32”633
    De Vries – 1’33”070 
    Sette Camara – s.t. LEGGI TUTTO

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    Dalla fuga in auto alle siepi per nascondere la droga, ma gli ritirano la patente

    Prima ha tentato di scappare in auto, salvo poi parcheggiarla e provare a nascondersi dietro delle semplici siepi. Evidentemente, avendo qualcosa da nascondere. Ma la “grande fuga”non è andata a buon fine per un ragazzo italiano di 26 anni, protagonista di una vicenda tragicomica a Parma.
    Non ha la patente e guida un’auto rubata, la sanzione è salatissima
    Fuga tentata, Carabinieri all’inseguimento
    I Carabinieri stavano effettuando dei controlli lungo via Emilia Est, di sera, dopo le 22, l’orario in cui scatta il coprifuoco, quando hanno notato un’auto spegnere repentinamente i fari ed effettuare una manovra improvvisa, evidentemente per evitare il controllo. La vettura ha così tentato la fuga attraverso le strade limitrofe, venendo inseguita dalle forze dell’ordine.
    Dalle siepi alla sanzione
    La macchina è stata poi trovata in via Sidoli, parcheggiata in un’area privata. I Carabinieri hanno poi individuato il fuggitivo nascosto dietro alcune siepi. Fermato, è stato perquisito: aveva con sé una piccola quantità di sostanze stupefacenti. Il ragazzo è stato sanzionato con il ritiro della patente e anche una multa per aver trasgredito alle regole del coprifuoco anti-pandemia.
    Folle inseguimento contromano e tra semafori rossi: fugge con la droga in Fiat Bravo LEGGI TUTTO

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    Non ha la patente e guida un'auto rubata, la sanzione è salatissima

    Rischia di farsi 8 anni in carcere, un 22enne fermato dalle forze dell’ordine in seguito a un controllo di routine, che è poi sfociato in una tentata fuga.
    Folle inseguimento contromano e tra semafori rossi: fugge con la droga in Fiat Bravo
    Non si ferma al posto di blocco e scappa
    L’episodio è avvenuto nelle scorse ore a Corigliano-Rossano, comune calabrese in provincia di Cosenza. Protagonista un 22enne che ha deciso di non fermarsi all’alt delle forze dell’ordine, che avevano notato la presenza di una targa prova, tentando la fuga a bordo della sua auto. L’inseguimento è durato due chilometri, e una volta fermato, i Carabinieri hanno cominciato la perquisizione.
    La vettura era stata rubata
    Ne è venuto fuori, grazie ai controlli sul numero di telaio, che la vettura era stata rubata quattro mesi fa a Piacenza e che era priva di assicurazione. Il giovane inoltre guidava senza patente, e non ha saputo motivare la presenza di una lunga mazza in plastica ritrovata a bordo della macchina. La sanzione è stata pesantissima: il 22enne rischia 8 anni di carcere, ma nel frattempo dovrà pagare 6.000 euro di multa.
    Esce da carcere e ruba auto, arrestato LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Resto a casa se non sono competitivo”

    ROMA – Marc Marquez ha le idee chiare sul futuro e non ha paura a sbilanciarsi. Il pilota spagnolo spiega cosa farà quando anche lui, come sta accadendo in questo avvio di Mondiale a Valentino Rossi, faticherà a essere competitivo per le posizioni che contano. Il nativo di Cervera non cita il ‘Dottore’, ma rivela cosa farebbe in una situazione simile: “Io sono felicissimo di poter correre di nuovo – racconta – e spero di farlo ai massimi livelli per altri anni e, in secondo luogo, perché non ho idea se voglio o meno rimanere legato al Mondiale quando mi ritirerò. Adesso sono qui, gareggio, sono ancora nel Mondiale perché voglio vincere. Il giorno in cui sentirò che non sono competitivo, che non posso vincere, resterò a casa”.
    “Sorpassare è sempre più difficile”
    Sull’holeshot in rettilineo, Marquez analizza l’utilità dal punto di vista dello spettacolo e della sicurezza: “La MotoGp è cambiata, sorpassare è sempre più difficile e spesso diventa necessario inventare manovre al limite, in tratti particolarmente tortuosi, correndo anche qualche rischio di troppo. La Safety Commission è sempre attenta ai miglioramenti e alle aree da sistemare, mantenendo sempre il dialogo con i piloti, ma è evidente che ci sono circuiti più vecchi di altri dove è impossibile ampliare le vie di fuga”, le sue parole a Radio Catalunya.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Il giorno in cui non potrò vincere, resterò a casa”

    ROMA – Marc Marquez ha le idee chiare sul futuro, quando anche lui come sta accadendo in questo avvio di Mondiale a Valentino Rossi, faticherà a essere competitivo per le posizioni che contano. Il pilota spagnolo non cita il ‘Dottore’, ma rivela cosa farebbe in una situazione analoga: “Io sono felicissimo di poter correre di nuovo e spero di farlo ai massimi livelli per altri anni e, in secondo luogo, perché non ho idea se voglio o meno rimanere legato al Mondiale quando mi ritirerò. Adesso sono qui, gareggio, sono ancora nel Mondiale perché voglio vincere. Il giorno in cui sentirò che non sono competitivo, che non posso vincere, resterò a casa”, le sue parole. 
    Il cambiamento della MotoGp
    Marquez si è poi soffermato sull’utilità dell’holeshot in rettilineo, dal punto di vista dello spettacolo e della sicurezza: “La MotoGp è cambiata – dichiara ai microfoni di Radio Catalunya -, sorpassare è sempre più difficile e spesso diventa necessario inventare manovre al limite, in tratti particolarmente tortuosi, correndo anche qualche rischio di troppo. La Safety Commission è sempre attenta ai miglioramenti e alle aree da sistemare, mantenendo sempre il dialogo con i piloti, ma è evidente che ci sono circuiti più vecchi di altri dove è impossibile ampliare le vie di fuga”. LEGGI TUTTO