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    MotoGp, Poncharal contro Lecuona: “Non funziona nulla”

    ROMA – Un punto in tre gare e prestazioni al di sotto delle aspettative. Iker Lecuona sognava un avvio di Mondiale diverso da quello che effettivamente è stato con una disastrosa trasferta in Qatar e il 15° posto a Portimao. Hervé Poncharal, team principal della Ktm Tech 3, non ci sta e si accanisce verbalmente con il proprio pilota: “L’unica cosa positiva in Portogallo è che ha ottenuto un punto, ma onestamente non so cosa dire in questo momento. Sono senza parole e penso che lo sia anche lui. L’anno scorso Iker era pieno di energia. A volte ha commesso degli errori, ma ha sempre spinto. Quest’anno non funziona nulla, non c’è più la scintilla”, le sue parole. 
    Il giudizio su Petrucci
    Sulle performance di Danilo Petrucci invece, Poncharal ci va più leggero. Il nativo di Terni, al primo anno con la Tech 3, si è classificato 13° nell’ultimo Gp portoghese: “Danilo è ancora in un processo di apprendimento – prosegue a Speedweek -. Dobbiamo capire sempre di più come possiamo aiutarlo a sentirsi più a suo agio. Abbiamo visto che la Ktm è competitiva; Brad Binder è arrivato quinto a Portimao, quindi la moto funziona. Non vogliamo parlare troppo di cose tecniche, dobbiamo far sentire meglio i nostri piloti e renderli più affamati. Speriamo che a Jerez il lavoro dia i suoi frutti, ma tutti devono svegliarsi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari 812 Versione Speciale, appuntamento il 5 maggio

    Qualche voce voleva la presentazione della Ferrari 812 Versione Speciale il 21 aprile, o il nome di Ferrari 812 Imola. Per adesso entrambi i rumors sono infondati. La data in cui il modello verrà svelato lo è certamente perché oggi a Maranello rivelano il linguaggio stilistico-aerodinamico, in attesa che i dati tecnici vengano approfonditi, insieme alle prestazioni dinamiche e velocistiche, e annunciano che la presentazione ci sarà in diretta streaming, sui social Ferrari, il 5 maggio alle 14:30.
    Motore V12
    Il punto focale dello sviluppo è il motore V12 6.5 litri aspirato con bancate a 65 gradi. Molti componenti sono stati riprogettati, il sistema di fasatura delle valvole ha soluzioni innovative, sono nuovi i terminali di scarico. Il risultato si concreta negli 830 cavalli e 9.500 giri/min espressi dal V12, mai un dodici cilindri Ferrari stradale ha girato tanto in alto.
    La tecnica
    E sarà un canto celestiale, in attesa di scoprire come, in futuro, il simbolo della Rossa, il V12, verrà interpretato. Della tecnica serve dire, sul fronte della dinamica, delle ruote posteriori sterzanti indipendenti, sottolineatura che può far pensare a un angolo di incidenza differenziata tra ruota esterna e interna alla curva. Ne sapremo di più il 5 maggio. L’elettronica del Side Slip Control è evoluta, arriva alla versione 7.0.
    Detto dell’approfondito lavoro di alleggerimento, con adozione di numerose parti in fibra di carbonio, c’è il design e c’è l’aerodinamica inedita da introdurre.
    Lo stile
    Due elementi su tutti prendono la scena. All’avantreno è il cofano motore, interrotto da una fascia a tutta larghezza, in carbonio, con feritoie di sfogo dell’aria calda. Aria che va ad alimentare i flussi che corrono sul tetto e in coda.
    Nell’interpretazione estetica e “proporzionale”, la fascia ha il merito di interrompere l’ampiezza del volume anteriore, offrendo una visione più compatta del cofano motore.
    Il tetto è sagomato per guidare l’aria verso il lunotto interamente in alluminio. È una soluzione brevettata da Ferrari e non certo per il materiale quanto piuttosto per l’installazione di generatori di vortici in fibra di carbonio.
    L’impressione è che vadano a interagire con i flussi che corrono laterali sulle superfici della Ferrari 812 Versione Speciale, lasciando libero il canale centrale che alimenta lo spoiler molto pronunciato, parte centrale più sensibile nel generare carico verticale. Quali siano gli effetti dei generatori di vortice lo racconteranno i tecnici Ferrari alla presentazione, si può immaginare una maggiore pulizia del flusso centrale, sigillato dai vortici.
    La configurazione aerodinamica lavora in simbiosi con nuovi convogliatori di flussi all’avantreno, bocche completate da un passaruota con pinne integrate alle estremità, al di sopra dello splitter. Guidano verso l’esterno i flussi aerodinamici, fiancata dove un ulteriore elemento aerodinamico è installato davanti alle ruote posteriori. Quasi un vero “fondo”, con soluzioni raffinatissime.
    Massima elaborazione
    L’estrattore ha una progettazione inedita, con terminali di scarico posti alle estremità e orientati verso l’esterno, ancora per ragioni di controllo dei flussi, liberi e costanti soprattutto nella parte centrale e periferica entro le ruote. Un complesso elaboratissimo, che ha nei passaruota ventilati un altro elemento chiave, alimentato dalle turbolenze delle ruote posteriori. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen Polo, svelato il restyling della piccola tedesca

    L’attesa intorno alla nuova Volkswagen Polo era tanta, specialmente dopo il teaser con cui si annunciava il restyling e che faceva intuire uno stile ispirato alla sorella maggiore Golf. Con la presentazione ufficiale ci siamo resi conto che non si è certo trattato di un lavoro di “cosmesi”, come spesso accade per i restyling.
    Ad esempio, la lunghezza è sì rimasta invariata a 4,05 metri, come pure la larghezza di 1,75 e l’altezza di 1,44, ma la vettura nella vista laterale mostra uno slancio maggiore, ciò è dovuto agli sbalzi ridotti in seguito a un aumento del passo che sale a 2,564 metri da 2,469.
    Sempre in tema di look che ha riflessi sui contenuti tecnici, va ricordato che in un frontale ampiamente rivisto, abbiamo un’esile fascia luminosa a LED che fa da collegamento tra i nuovi gruppi ottici a LED, di serie su tutta la gamma, che a richiesta possono essere anche con tecnologia a matrice di LED. L’evoluzione stilistica ha riguardato, ovviamente, anche la parte posteriore che richiama anch’essa la Golf.
    Guarda la galleryNuova Volkswagen Polo 2021: il restyling
    Tecnologia
    Nella ridefinizione della gamma, che prevede, oltre alla versione di accesso, Life, Style, ed R-Line, si nota che l’innalzamento dei contenuti ha fornito una buona dotazione già all’entry level che dispone, ad esempio, di digital cockpit da 8″ e infotainment con monitor da 6,5″. Mentre, salendo nella gamma troviamo: il digital cockpit da 10″25, l’infotainment, basato sul software MIB3, con il monitor da 8″, con compatibilità Appla Car Play e Android Auto.
    Aumentano i contenuti tecnici
    L’evoluzione dei contenuti tecnici ha portato a proporre, a richiesta, pacchetti come il Travel Assist che offre, tra l’altro, cruise control predittivo e adattivo, il mantenimento attivo della corsia e la frenata d’emergenza. La Polo garantisce così un’assistenza alla guida di livello 2, fatto inusuale per una vettura di questo segmento.
    Addio ai diesel
    Escono dal listino i propulsori a gasolio, mentre si continua a puntare sull’alimentazione a gas naturale, sono state inoltre escluse forme di elettrificazione, incluso il semplice mild-hybrid. Così l’offerta motoristica per il lancio prevede il tre cilindri di 1.0 litro con potenze di 80 cv (aspirato), 95 e 110, questi ultimi turbo. Il cambio DSG a doppia frizione con 7 rapporti è disponibile come optional per la 95 cv, mentre è di serie sulla 110. Abbiamo inoltre la TGI, alimentata a metano, che dispone di una potenza di 90 cv. In una fase successiva, arriverà una GTI con circa 200 cv.
    Prezzo a partire da 16.000 euro 
    Per vedere le prime consegne si dovrà attendere la fine dell’estate, in stand-by è anche il listino ufficiale. Va però detto che, dal tono con cui nella conferenza di presentazione è stato sottolineato che il prezzo di partenza in Germania sarà di 16.000 euro, c’è da aspettarsi un listino… aggressivo, specie se si pensa che l’attuale gamma ha un’entry level proposta a 18.250 euro. LEGGI TUTTO