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    MotoGp, Kuwata: “Siamo orgogliosi di Marquez”

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    Kymco Agility 125i R16+ e Agility 200i R16+, ora anche Euro 5

    Da Taiwan arrivano i nuovi Kymco Agility 125i R16+ e Agility 200i R16+, che si proiettano sul mercato italiano con l’importante aggiornamento Euro 5. Nonostante la riduzione lato emissioni, però, a caratterizzare le due nuove proposte sono anche i suoi colori in piena sintonia con il contesto urban: Blu Manerba (verde petrolio con sfumature bluastre) e Antracite Scais opaco. Ma andiamo a scoprire qualche dettaglio in più. 
    A caratterizzare i due scooter, oltre alla ruota 16” all’anteriore, è il look moderno e la praticità nel contesto urbano. E a proposito di praticità, Agility 125i R16+ e Agility 200i R16+ sono dotati di bauletto posteriore da 33 litri, di serie, in tinta che può ospitare un casco jet, ma anche di un ampio vano sottosella, di un vano portaoggetti anteriore ad apertura con chiave e infine della presa da 12V. Ma anche la tecnologia fa la sua parte. La strumentazione è analogico-digitale, troviamo: contachilometri, tachimetro, indicatore livello carburante, orologio digitale e indicatore “service”. Il gruppo ottico anteriore è a lampade alogene, le luci di posizione, invece, sono a Led. Nessuna modifica al cavalletto, che rimane doppio, sia centrale che laterale. La sella è ergonomica e ha posto per il passeggero.
    Dinamici in città

    Tra i punti di forza degli scooter Kymco c’è anche il loro essere perfetti per la città, che ne è un po’ il tratto distintivo. Sia Agility 125i R16+ che Agility 200i R16+ sono dotati del sistema sospensivo con forcella telescopica idraulica da 33 mm ed escursione di 95 mm all’anteriore e mono braccio oscillante con ammortizzatore idraulico regolabile da 81 mm di escursione al posteriore. Ma il sistema frenante è differente: nel 125 troviamo la frenata combinata CBS (Combinated Brake System) con freni a disco di diametro 260 mm all’anteriore e 240 mm al posteriore, mentre nel 200 c’è un sistema ABS a doppio canale con pinze a due pistoni sia all’anteriore sia al posteriore e dischi rispettivamente di 260 mm e 240 mm. Pneumatici da 100/80-16 all’anteriore e 120/80-14 al posteriore con cerchi rispettivamente di 2.5×16”e 3.00×14” in lega leggera a 5 razze sdoppiate per entrambi i modelli.
    Basse emissioni, bassi consumi

    Agility 125i R1+ e 200i R16+ montano un monocilindrico 4 tempi aggiornato Euro5, che permette di abbassare emissioni e consumi. La versione da 125cc ha una potenza massima di 6,4 kW (8,7 CV) a 7.500 giri/min e una coppia massima di 8,6 Nm a 7.000 giri/min per una velocità massima di 85 km/h. L’altra, che ha una cilindrata di 163cc, eroga 8,2 kW (11,2 CV) a 7.000 giri/min  e 11,8 Nm a 5.500 giri/min. La velocità, invece, arriva fino a 95 km/h.
    E i prezzi? Kymco Agility 125i R16+ (patente A1-B) è disponibile in tre diverse colorazioni (antracite scais opaco, grigio dossena e il nuovo blu manerba) al prezzo di 2.090 euro. Agility 200i R16+ (patente A2) è disponibile nel solo colore antracite scais opaco al prezzo di 2.590 euro.
    Kymco Like 125 Sport, linee leggere per la città LEGGI TUTTO

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    Maserati Levante Hybrid, elettrificazione mild-hybrid per il SUV

    Maserati Levante Hybrid, oggi presentato dalla Casa modenese, non è che un altro protagonista del nuovo programma del Marchio, che in attesa della MC 20 elettrica, la supersportiva a zero emissioni, ha deciso di abbandonare la produzione di auto a Diesel, spingendosi sempre più verso l’elettrificato. Levante Hybrid monta il medesimo sistema propulsivo che è già appannaggio della Ghibli, ovvero un due litri 4 cilindri con un sistema ibrido di 48 Volt con la possibilità di ricaricare l’energia in decelerazione e in frenata. Questo sistema ha permesso a Maserati di realizzare un sistema propulsivo che offre alte prestazioni, al pari delle versioni con il V6 benzina o Diesel, con una forte riduzione di emissioni di CO2, i cui valori ora sono compresi tra 231-252 g/km (ciclo WLTP).
    La potenza combinata è di 330 CV con una coppia massima di 450Nm che gli permette prestazioni sono di tutto rispetto, 240 km/h la velocità massima, e con una ripresa con partenza da fermo da 0 a 100 km/h in 6 secondi. Praticamente lo stesso tempo della versione con il V6 benzina e più basso della versione motorizzata con il Diesel. Il cambio è automatico a otto rapporti, trazione integrale con differenziale posteriore meccanico autobloccante a slittamento limitato, mentre il peso di 2090 kg è inferiore a quelli delle versioni con motore a 6 cilindri, benzina e Diesel. La vettura, che arriverà sul mercato nella versione GT, inoltre beneficia di una migliore ripartizione dei pesi sui due assi poiché la batteria, posta sul posteriore, equilibra il peso del motore sull’anteriore.
    Guarda la galleryMaserati Levante Hybrid
    SUV mild-hybrid
    Il sistema ibrido della nuova Levante è composto da quattro elementi: BSG, batteria, eBooster e un convertitore DC/DC. Il BSG (Belt Starter Generation) permette di recuperare l’energia e immagazzinarla nella batteria posta nel baule, quest’ultima alimenta l’eBooster di 48 volt di cui è dotato il motore. Il compressore elettrico ha lo scopo di supportare il turbocompressore classico, lavorando in serie con lo stesso, gestendo l’erogazione di potenza del motore ai bassi regimi. Il funzionamento del sistema ibrido permette quindi di avere sempre a disposizione la potenza fornita dall’eBooster, tramite la batteria o il BSG, quando la prima è scarica. Inoltre accoppiando BSG ed eBooster si ha una maggiore potenza anche quando il motore endotermico è ha pini regimi in modalità sport, mentre nelle altre modalità di guida, Normal, e Off Road – quella Corsa è prevista solo sulla versione Trofeo – permette di equilibrare i consumi con le prestazioni. Questa versione Hybrid della Levante però non ha perso il classico sound del motore, ottenuto lavorando sulla parte fluido dinamica degli scarichi e con dei risuonatori che vengono sintonizzati.
    Elementi di design
    In occasione del lancio della vettura ibrida è stato presentato un nuovo colore, un blu metallizzato tristrato chiamato Azzurro Astro, disponibile nella linea Maserati Fuoriserie. La Levante Hybrid si distingue dalle altre versioni di motorizzazioni anche per alcuni dettagli di design sia interni che esterni. Esternamente le prese d’aria laterali, le pinze dei freni e il logo posteriore sono in colore blu cobalto. Internamente questo colore, che Maserati ha scelto per identificare le vetture hybrid, lo ritroviamo nelle cuciture dei sedili.
    Sospensioni pneumatiche: i dettagli
    La Maserati Levanti Hybrid monta di serie le sospensioni pneumatiche che permettono di alzare o abbassare la vettura a seconda delle condizioni di strada che si affrontano e della velocità. La differenza tra l’assetto più basso a quello più alto è di 75 millimetri. Le sospensioni a seconda della velocità e della modalità di guida impostata variano l’altezza della vettura da terra. Per facilitare l’accesso e la discesa dall’auto a vettura in modalità park si ha un’ulteriore abbassamento di 10 millimetri, le sospensioni tornano nell’altezza della modalità Normal quando si raggiunge una velocità di 24 km/h. Nelle modalità di guida Normal e Sport il guidatore può scegliere di modificare l’assetto predefinito e portare la vettura all’assetto Aero 1 che risulta più bassa di 20 millimetri e con una maggiore rigidità delle sospensioni. Nella modalità Off Road la vettura si alza di 25 millimetri e utilizzando anche la versione Off Road 2 arriva ad un’altezza di 247 millimetri.
    L’aspetto della vettura
    Esternamente e internamente la linea della nuova Levante Hybrid non cambia dalle altre versioni, ad esclusione dei dettagli blu cobalto che la caratterizzano. Anche la capacità del bagagliaio resta di 580 litri, che diventano 1.625 con i sedili posteriori abbassati. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: rimandata l'operazione di Martin, salta Jerez?

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    Nuove regole per i monopattini: no minori, obbligo di casco e stop dopo il tramonto

    Discussioni tante, ma ancora poche riforme messe in campo per i monopattini elettrici. Tuttavia, da qualche giorno è trapelata la notizia di alcune nuove strette che presto protrebbero interessare i protaginisti indiscussi della micromobilità urbana, ma anche tutti gli altri mezzi di questo segmento in forte espansione. 
    Ad occuparsi della stretta e della diffusione di norme più chiare e severe lo stetto Parlamento, che nei giorni scorsi si è  impegnato nell’iter che dovrebbe portare a breve verso la tanto attesa riforma del Codice della strada. Ecco le novità. 
    La denuncia dell’Onlit: sono i monopattini i più pericolosi sulle strade
    Tutte le novità del Ddl
    Secondo i nuovi disegni di legge – presentati e discussi negli ultimi giorni sia alla Camera che al Senato –, per quel che riguarda i monopattini, la stretta riguarderà principalmente alcuni punti già ampiamente discussi in questi anni. Si parte con la guida riservata esclusivamente a persone maggiorenni, l’obbligo di casco e del giubbino catarifrangente quando si è alla guida e il divieto di circolazione dopo il tramonto.
    Tra i vari contenuti messi sul piatto, poi, anche il limite di velocità a 20 km/h, la possibilità di circolare su strade urbane e piste ciclabili con un limite di 30 km/h e il divieto di sosta sui marciapiedi, con l’eventuale rimozione forzata per chi non dovesse rispettare la norma.
    Insomma, nuove regole che sicuramente riusciranno a fermare i comportamenti impropri che molti utenti adottano sulle strade di tutta Italia in sella ai loro mezzi a due ruote.
    Copertura assicurativa?
    Da prendere in considerazione anche l’obbligo di assicurazione. Se in un primo momento, infatti, l’ipotesi era stata scartata, adesso la soluzione di una possibile polizza RC per monopattini torna a farsi sotto. Nulla è ancora deciso, ma già sappiamo che in estate partirà una sorta di sperimentazione condotta da due società private – VittoriaHub e SaveBiking -, che riguarderà in maniera effettiva la prima polizza RC dedicata alla micromobilità.
    Una opportunità, questa, in grado di tutelare gli infortuni e capace di fornire assistenza qualora sopraggiungesse un sinistro, ormai sempre più frequenti nelle grandi città italiane.
    Monopattini elettrici: assicurazione RC presto in arrivo LEGGI TUTTO

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    MotoGp, operazione rimandata per Martin: rischio forfait per Jerez

    ROMA – Jorge Martin rischia seriamente di saltare il Gran Premio di Spagna, quarta tappa della MotoGp, che si svolgerà tra meno di due settimane a Jerez. Il pilota del team Pramac, protagonista di un brutto incidente nelle terze prove libere a Portimao, avrebbe dovuto finire oggi sotto i ferri. La botta alla testa subita dall’iberico però ne ha sconsigliato, almeno per adesso l’anestesia totale, motivo per cui l’intervento è stato rinviato a mercoledì. “La cosa più importante ora è che Jorge si riprenda, prima di tutto devono operarlo e vedere come va il post-operatorio – ha detto il suo agente Albert Valera a Motorsport.com -. Ma non abbiamo alcuna fretta, se bisogna attendere Le Mans (la seguente gara il 16 maggio), aspetteremo. Non acceleriamo l’operazione per essere a Jerez, prima di tutto deve recuperare. Vedo molto difficile in questo momento che possa essere presente al Gran Premio di Spagna, quasi lo escludo. Anche se in queste cose non c’è mai nulla di sicuro al 100%”.
    Il saluto dall’ospedale
    Nella giornata di oggi, Martin ha voluto anche rassicurare gli appassionati delle due ruote, aggiornando sulla sua condizione dalla Clinica Quiron, dov’è arrivato con un volo privato da Portimao dopo l’incidente. “Il peggio è passato, concentrato per recuperare al 100%” – ha scritto sui social il rookie spagnolo, postando una sua foto sorridente con addosso il casco, oltre a due fermo-immagine della caduta di sabato. LEGGI TUTTO

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    Bollo auto, nuova scadenza in Piemonte: ecco la data

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