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    Triumph Scrambler 1200, un'edizione limitata per Steve McQueen

    Il mondo lo ha conosciuto come attore, come stuntman e anche come appassionato di auto da corsa. A lui in realtà piacevano, e non poco, anche le moto: e infatti è a Steve McQueen che è dedicata la nuova edizione limitata presentata da Triumph. Realizzata sulla base della Scrambler 1200 XE, la Steve McQueen Edition vanta una livrea dedicata e una serie di dettagli esclusivi.
    Elementi esclusivi, solo 1.000 esemplari
    Solo 1.000 unità per questo modello, ispirato all’originaria Triumph TR6 da competizione, resa celebre dalla scena del salto del filo spinato nel classico film del 1963 “La Grande Fuga”, con attore protagonista proprio McQueen. La moto, progettata in collaborazione con la famiglia dell’attore scomparso nel 1980, avrà un numero di serie inciso a macchina sul manubrio e un’esclusiva firma di Steve McQueen al laser. Inoltre, ogni esemplare verrà corredato da un certificato di autenticità, legato al numero identificativo del telaio della moto, firmato da Nick Bloor, CEO di Triumph, e dal figlio di Steve, l’attore Chad McQueen.
    Look classico
    Lo schema cromatico dedicato prevede serbatoio in Competition Green con incavi per le ginocchia spazzolati, raffinati filetti color oro dipinti a mano, loghi Triumph “heritage”, grafica serbatoio Steve McQueen, tappo serbatoio Monza in alluminio spazzolato e cinghia serbatoio in allumimio spazzolato. Gli accessori originali montati ex-fabrica includono il parafango anteriore in alluminio montato in posizione alta, in finitura Competition Green così come il parafango posteriore. Sono incluse anche le barre di protezione per il motore e una griglia addizionale a protezione del radiatore, montata di serie, che ottimizza il flusso d’aria. L’elegante sella marrone, con cucitura e logo Triumph, completa lo stile ‘classic’ della moto. LEGGI TUTTO

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    Principe Filippo: l’ultimo desiderio è un Land Rover Defender per il funerale

    Il principe Filippo d’Inghilterra ha voluto esprimere un ultimo desiderio per quello che tra pochi giorni sarà il suo funerale. Ovvero, percorrere l’ultimo viaggio, prima del definitivo addio a questa vita terrena, a bordo di un Defender esplicitamente richiesto da lui.

    Non è certo nuova la passione dell’ormai compianto duca di Edimburgo per le auto, specialmente quelle del Marchio inglese. Lo stesso, infatti, era un grandissimo appassionato e collezionista di vetture e anche per la sua cerimonia funebre non ha voluto rinunciare alle sue amate quattro ruote.

    Guarda la galleryLand Rover Defender 130 Gun Bus per i funerali del Principe Filippo

    Land Rover, ecco il nuovo Defender Works V8 Trophy

    Un Land Rover come carro funebre

    Niente affusto di cannone, quindi, ma una Land Rover Defender scoperta e modificata appositamente per trasportare il feretro del Duca dal Castello di Windsor alla cappella di San Giorgio. Ancora non ci sono grandi conferme sul modello in questione, ma secondo i tabloid inglesi con tutta probabilità si tratterà di un Land Rover Defender 130 Gun Bus (in copertina), commissionato dallo stesso principe nel lontano 2006 alla Foley Specialist Vehicles, una delle più antiche aziende inglesi dedicate esclusivamente all’elaborazione del modello Defender.

    In queste ore i tecnici e meccanici del Corps of the Royal Electrical and Mechanical Engineers, come confermano i rumors, stanno lavorando freneticamente su due esemplari del 130 Gun Bus. Secondo le ultime volontà del Duca, uno sarà nero e uno verde, con il primo, lo spare, che sarà il modello di riserva e verrà utilizzato in caso di imprevisti affinché nulla vada storto.

    I Defender 130 Gun Bus vengono prodotti su misura dalla società inglese infatti – come dichiarato dalla stessa – vengono confezionati interamente in base alle richieste dei clienti e, quindi, anche quello del principe Filippo probabilmente avrà un layout interno specificatamente prodotto per il suo ultimo saluto all’Inghilterra. LEGGI TUTTO

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    Skoda Kodiaq: il SUV ceco si aggiorna e diventa più sportivo

    Importanti aggiornamenti per il nuovo SUV della Casa boema. Il giro di boa di Skoda Kodiaq prevede notevoli upgrade lato carrozzeria – presente un nuovo disegno su paraurti e cofano motore – e allo stesso tempo sostenziosi cambiamenti anche per quel che riguarda il gruppo ottico dell’intera vettura. I nuovi fari, infatti, presentano una configurazione più sottile rispetto al passato e sono disponibili a richiesta anche nel formato Matrix LED. 
    Aggiornati anche i cerchi in lega, ora disponbili sia da 17″ che da 20″.
    Guarda la gallerySkoda Kodiaq, ecco il restyling
    Niente elettrico per il SUV
    In un momento in cui è l’elettrificazione a farla da padrona, e in attesa di sviluppi futuri, la gamma del Suv Skoda è quanto di più tradizionale ci si possa immaginare. Il fronte benzina prende forma grazie ad un 1.5 TSI da 150 cv. Unità destinata alla trazione anteriore e o integrale e provvista di cambio manuale a sei rapporti (in opzione il DSG a sette marce). Lo step successivo si chiama 2.0 TSI. In questo caso la cavalleria a disposizione è pari a 190 cavalli, il cambio è solo DSG e la trazione solamente a quattro ruote motrici. Uno schema analogo a quello disponibile sulla versione RS. Abbandonato il 2.0 TDI, opta per un rinnovato 2.0 TSI da 245 cv. Propulsore non solo più potente di 5 cavalli, ma soprattutto più leggero di 60 kg.
    Ovviamente non mancano i motori a gasolio. Il 2.0 TDI è disponibile sia in edizione da 150 cv che in quella da 200. Entrambe sono provviste di DSG e la più prestazionale vanta la sola trazione integrale.
    Sempre connesso 
    La nuova Skoda Kodiaq alimenta la propria quota cruelty free grazie al nuovo tessuto Eco (disponibile a richiesta) per i propri sedili. Si tratta di un materiale che deriva da materie riciclate. In tema di sedute, debuttano per la prima volta i sedili anteriori dotati di funzione massaggio, ma soprattutto di sistema raffreddante.
    Aggiornato il sistema di illuminazione a led di bordo che, oltre a vantare fino a dieci possibili colori, illumina pure zone un tempo dimenticate (come i vani portaoggetti delle portiere).
    I sistemi Bolero, Amundsen e Columbus sono sempre connessi grazie a una eSIM integrata. I primi due sono provvisti di uno schermo touch da 8 pollici, mentre sono 9,2 quelli riferiti al modello Columbus. Gli smartphone possono essere collegati senza fili tramite la tecnologia Wireless SmartLink, nonché Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink™.
    A richiesta è disponibile il Virtual Cockpit con display da 10,25 pollici. Sono 4 le schermate che possono essere configurate da chi siede al volante, che salgono a 5 sulle versioni RS e SportLine.
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    Incidente da brividi: BMW finisce contro il muro di una casa ed entra in salotto

    Un incidente così violento che è riuscito a sfondare il muro di una casa. Ieri, lunedì 12 aprile, nel comune di Galliera Veneta, nel padovano, e a rimetterci sono state una Kia Venga, una BMW 435. La vettura tedesca, infatti, dopo lo scontro in strada con la Kia non è riuscita ad evitare lo schianto contro l’abitazione adiacente alla strada, finendo per distruggere muro e infissi. 
    Ferrari appena comprata, poche ore dopo finisce a pezzi
    Spavento da brividi
    Repentino l’intervento dei Vigili del Fuoco, (come si vede dalle loro foto che riportiamo) che sono immediatamente intervenuti nel luogo del violento schianto. Fortunatamente, con grande sollievo da parte di tutti, la maggior parte delle persone coinvolte non ha riportato lesioni gravi.
    Senza ferite il conducente della BMW entrata con metà parte anteriore nella villetta di via Campagna e illesi anche gli abitanti presenti al momento dell’incidente. Lievi ferite, invece, per l’automobilista della Kia che si è ritrovato in ospedale dopo i primi soccorsi da parte dagli operatori sanitari del Servizio di Emergenza Medica (S.S.U.E.M.).
    Sono tuttora in corso i rilevamenti da parte dei Carabinieri e le varie operazioni che permetteranno di mettere in sicurezza il lato dell’abitazione colpita dalla BMW, con il puntellamento della balconata e lo sgombero dei vari detriti.
    Esce dall’autolavaggio ma non tiene la Ferrari: una 458 Italia finisce sul palo LEGGI TUTTO