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    Con Michelin l’esperienza di guida è a zero emissioni

    Auto elettriche e pneumatici ad hoc, pensati e progettati appositamente per le vetture a zero emissioni. Un matrimonio che s’ha da fare, grazie all’esperienza e alla tecnologia sempre più all’avanguardia messe sul campo. Ma cosa distingue uno pneumatico tradizionale da quello per un’auto elettrica? Quest’ultimo deve essere più scorrevole e silenzioso perché, quando si parla di quattro ruote EV, va trovato un buon equilibrio tra tenuta di strada, comfort e, appunto, scorrevolezza e silenziosità. A cui va aggiunto anche un altro fattore: il peso. Un’auto elettrica, infatti, pesa in media il 30% in più rispetto a una con motore termico (la meccanica è semplificata, ma c’è una presenza massiccia di batteria).
    PILOT SPORT EV
    A segnare la strada in questo settore c’è Michelin, che ha anticipato i tempi studiando e progettando già da un po’ pneumatici appositi per auto elettriche, come la gamma Pilot in cui spicca Pilot Sport EV che si ispira proprio all’esperienza della multinazionale francese nelle competizioni di Formula E. Questo pneumatico offre una guida piacevole, eco-responsabile e silenziosa su veicoli sportivi elettrici.

    GUIDA PIACEVOLE E SICURA
    Michelin Pilot Sport EV porta in dote maneggevolezza e sicurezza, con il 10% in più di rigidità in curva anche ad alta velocità. Lo pneumatico estivo offre un’aderenza sul bagnato duratura grazie alla mescola ElectricGrip con un profilo centrale molto rigido, per un’efficiente trasmissione della coppia. In questo modo, il conducente può vivere a pieno il potenziale del proprio veicolo elettrico ad alte prestazioni in estate, senza rinunciare alla sicurezza.
    ESPERIENZA ECO-RESPONSABILE
    Grazie alla tecnologia MaxTouch Construction, Pilot Sport EV riesce a massimizzare il contatto con la strada: vengono, infatti, distribuite in maniera uniforme le forze di accelerazione, frenata e sterzata per una elevata durata chilometrica del battistrada. Da aggiungere che questo pneumatico è a neutralità carbonica al momento dell’acquisto, come parte del programma di finanziamento di Michelin per progetti volti ad assorbire o evitare le emissioni di CO2 che l’azienda, nei suoi siti industriali, ha ridotto del 25% dal 2010. Ma l’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
    AUTONOMIA
    I vantaggi si hanno anche per quanto riguarda l’autonomia del veicolo elettrico su cui lo pneumatico Michelin viene montato. Grazie alla mescola GreenPower, che permette un’elevata efficienza sulle spalle di Pilot Sport EV e una tela di sommità più sottile con meno materie prime utilizzate, si può avere un’autonomia supplementare fino a 60 km in più.
    PIÙ SILENZIO
    Attenzione all’ambiente, sicurezza, maggiore autonomia e anche una riduzione del 20% del livello di rumore percepito. Una caratteristica distintiva resa possibile dalla tecnologia Acoustic per attutire la risonanza del rumore.
    60: I km di autonomia in più
    Grazie alla mescola GreenPower, di cui è dotato lo pneumatico Michelin Pilot Sport EV, è possibile avere un’autonomia supplementare fino a 60 km in più LEGGI TUTTO

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    PSG, Kean festeggia il gol in Ligue 1 sulla sua Porsche 911: “Dammi un minuto”

    Novità a quattro ruote per il garage di Moise Kean, che le belle auto le apprezza e le sfoggia sui suoi profili social. L’ultima novità è una Porsche 911 cabrio, protagonista dell’ultimo post su Instagram dell’attaccante italiano. E cosa c’è di meglio per festeggiare il gol e il poker segnato dal Psg allo Strasburgo se non con una supercar con un prezzo da listino da più di 127mila euro?

    Porsche 911 bianca

    Entusiasta Moise posta due foto, con una didascalia divertente: “Just gimme a minute”, la cui traduzione ricorda il famoso brano dei Pooh: “Dammi solo un minuto”, è la traduzione e con tutta probabilità l’attaccante del Paris Saint-Germain conoscerà Roby Facchinetti e compagnia cantante, ma l’associazione di parole è più un nostro siparietto che un riferimento effettivo. Nella prima foto, la 911 spicca nella sua livrea bianca con tettuccio rosso mentre il calciatore sembra leggere un messaggio sul suo smartphone; nella seconda foto, invece, Moise sfreccia a bordo della Porsche sfocata in movimento. Sembra quindi che abbia risposto così a chi lo cercava al telefono: era forse in ritardo?

    C’è tempo per la collezione

    Non è la prima volta che un’auto di lusso compare sul profilo del giocatore: già nel 2020 una Bentley nera ha fatto capolino tra le foto social. Non sappiamo altro del garage di Kean, ma c’è anche da dire che siamo davanti a un classe 2000: è ancora neo-patentato, ma di tempo per coltivare la sua passione per i motori ne ha un bel po’.

    Muriel, da 488 GTB a F8 Tributo è sempre amore per la Ferrari LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez entusiasta per il rientro: le reazioni sui social

    ROMA – Marc Marquez non vede l’ora di tornare in pista. In un post pubblicato sul suo profilo Twitter, il pilota catalano ha dimostrato tutto l’entusiasmo per il suo imminente rientro nella MotoGp nel Gran Premio di Portimao, in Portogallo, da cui spera di partire per lanciare l’assalto al titolo. “Engines on. It’s race week!”, ha scritto il 6 volte campione MotoGp, che viene da 9 mesi fuori a causa dell’infortunio riportato al braccio destro a Jerez lo scorso anno. Adesso, con il nuovo Motomondiale arrivato ormai alla terza gara, Marquez ha ricevuto il parere favorevole dei medici, e può finalmente tornare in pista. L’obiettivo è la rimonta al primo posto, attualmente occupato da Zarco, che dista però 40 punti. L’impresa non è semplice, ma Marquez ha già compiuto rimonte simili in passato, e farà di tutto per conquistare il 7° titolo.
    I commenti dei colleghi
    Nel frattempo, sui social sale l’attesa per il rientro di Marc. “Se il campionato era interessante la notizia del rientro di Marquez colloca la competizione in un’altra dimensione”, scrive Jorge Lorenzo su Twitter. E in molti altri, colleghi e non, hanno fatto gli auguri a Marquez per il rientro: tra questi Fernando Alonso, Pau Gasol e Carlos Sainz. Entusiasmo anche fra i tifosi. “Non vediamo l’ora di vederti Marc”, scrivono, e c’è anche chi scherza con gli altri piloti, come un utente che scrive: “Ora per voi sono problemi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez pronto al rientro: la rimonta è dura, ma lo ha già fatto in passato

    ROMA – Marc Marquez pronto al rientro. Dopo 9 mesi fuori a causa dell’infortunio al braccio, il 6 volte campione MotoGp tornerà a correre a Portimao nella terza gara del Motomondiale. Grande attesa, ma anche tanti interrogativi sullo stato di forma del pilota della Honda, che nonostante i problemi proverà da subito a recuperare punti in classifica. L’obiettivo resta uno solo: vincere il titolo. L’impresa è complicata, visto che lo spagnolo dovrà recuperare i 40 punti che lo separano dal primo posto, al momento occupato da Zarco. Il gap è importante, ma se arriveranno prestazioni convincenti sin da subito, lo spagnolo può puntare davvero alla rimonta e alla conquista del 7° titolo nella classe regina, e al 9° considerando anche quelli vinti in 125 e in Moto2.
    Un’impresa già compiuta in passato
    La situazione, per altro, non è nuova al fenomeno catalano, che nel 2017 è riuscito in un’impresa analoga: in quell’occasione era infatti arrivato alla terza gara con 37 punti di svantaggio da Vinales, per poi conquistare il titolo a fine anno, vincendo la prima gara proprio al terzo appuntamento stagionale. Nel 2011, invece, Marquez si era presentato al terzo gran premio sempre con zero punti, ma non riuscì quell’anno a vincere il titolo. A conquistarlo fu infatti Bradl, proprio lo stesso pilota che in questi mesi lo ha sostituito e che ora è pronto a lasciargli il posto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez punta al titolo: obiettivo rimonta come nel 2017

    ROMA – Dopo 9 mesi di stop, domenica prossima a Portimao la MotoGp vedrà il ritorno di Marc Marquez. Grande attesa, ma anche tanti interrogativi sullo stato di forma del pilota della Honda, che rientra dall’infortunio al braccio destro. Nonostante questo però, l’obiettivo resta uno solo: vincere il Mondiale. L’impresa è complicata, visto che lo spagnolo dovrà recuperare i 40 punti che lo separano dal primo posto in classifica, al momento occupato da Zarco. Il gap è importante, ma se arriveranno prestazioni convincenti sin da subito, lo spagnolo può puntare davvero alla rimonta e alla conquista del 7° titolo nella classe regina, e al 9° considerando anche quelli vinti in 125 e in Moto2.
    Il precedente
    La situazione, per altro, non è nuova al fenomeno catalano, che nel 2017 è riuscito in un’impresa analoga: in quell’occasione era infatti arrivato alla terza gara con 37 punti di svantaggio da Vinales, per poi conquistare il titolo a fine anno, vincendo la prima gara proprio al terzo appuntamento stagionale. Anche nel 2011 Marquez era arrivato al terzo gran premio con zero punti, ma in quell’occasiono non riuscì nella rimonta, e a conquistare il Mondiale fu Bradl, lo stesso che lo ha sostituito in questi 9 mesi e che domenica gli lascerà il posto in gara. LEGGI TUTTO