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    Skoda Octavia Sportline, wagon e berlina più dinamica

    Skoda Octavia Sportline è la nuova variante della wagon e berlina boema, un allestimento che si integra in gamma a Ambition, Executive, Style e RS. Una versione sportiva che aveva già esordito su altri modelli Skoda, e che oggi esordisce sulla nuova Octavia (leggi la prova su strada) per abbinarsi a tutte le motorizzazioni.Guarda la gallerySkoda Octavia Wagon, la prova FOTO
    Benzina, metano, turbodiesel, PHEV
    Livelli di potenza che oscillano tra i 115 cavalli del turbodiesel 2.0 TDI e i 204 cavalli dell’ibrido plug-in, passando per il benzina 1.5 litri mild hybrid 150 cavalli, il bifuel a metano Skoda Octavia G-Tec da 130 cavalli e le soluzioni diesel, tutte 2.0 TDI, da 150 e 200 cavalli.
    Il look
    La personalizzazione estetica interessa gli esterni con una serie di elementi in nero lucido, a cominciare dalla calandra – cornice e griglia – proseguendo con le applicazioni sul paraurti, le calotte degli specchietti, il finto diffusore con cromature e il lettering Skoda.
    Ampia la possibilità di scelta sul design e dimensioni dei cerchi in lega. I 17 pollici, con finitura lucida, sono il set di serie, in alternativa largo ai 18 pollici Vega e ai 19 pollici Taurus, specifici dell’allestimento Octavia Sportline.
    Dentro
    Detto dei contenuti di sicurezza e assistenza alla guida optional, dal Crew Protect Assistant al sistema Collision Avoid Assistant, a bordo di Octavia Sportine la novità è rappresentata dai sedili sportivi con poggiatesta integrato allo schienale e rivestimenti in Thermoflex. Il volante tre razze multifunzione è anch’esso un contenuto standard, mentre il controllo dell’assetto DCC, in grado di modificare tra gli altri anche la rigidità degli ammortizzatori, è offerto tra gli optional.
    Sul mercato italiano, Skoda Octavia Sportline verrà commercializzata a partire dal mese di maggio. LEGGI TUTTO

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    ePrix di Roma, Audi in cerca il riscatto

    Da Riad, Audi, è ripartita con un magro bottino. Punti buoni quelli portati da Rene Rast, soprattutto in gara-1, conclusa al quarto posto con Di Grassi nono: quinto posto nel Costruttori, ottavo Rast nel mondiale Piloti.
    L’ePrix di Roma attende, con il circuito dell’EUR, spettacolare come nessun altro in calendario, che si è regalato un maquillage a estenderne la lunghezza fino ai 3.385 metri – seconda tracciatura più lunga nella storia della Formula E, dopo Pechino -, preservare le caratteristiche sezioni veloci e con saliscendi. Sabato 10 e domenica 11 aprile sarà teatro di due ePrix di certo movimentati, come sempre accaduto finora con la Formula E nella Capitale.
    Sforzi da ripagare
    Verso Roma, Audi procede sapendo di aver reso sotto al potenziale della FE07, con il nuovo motore elettrico sviluppato interamente dai tecnici Audi Sport. Unità che sarà sul prototipo impegnato alla Dakar 2022.
    “I risultati finora non riflettono la nostra vera forza. Tuttavia, tutte le Audi e-tron FE07 sono state veloci a Diriyah (quelle del team ufficiale come – e di più – le Envision Virgin Racing di Frijns e Cassidy; ndr).
    Con l’esperienza della prima gara, dei test supplementari e una preparazione intensa, abbiamo guadagnato una fiducia supplementare una molla nell’avanzare. Adesso vogliamo premiare il duro lavoro con i trofei”, ha chiarito Allan McNish.
    Rast, replica gradita
    Roma momento clou del campionato, dove René Rast sarà al debutto e con l’aspetto positivo di correre due ePrix nel week end: “Mi darà l’opportunità di osservare i dati dopo la prima giornata e imparare qualcosa per la seconda gara.
    Anche se non avremo il pubblico a seguirci, non vedo l’ora che arrivi il week end: sono stato molte volte a Roma e la città è straordinaria, poter correre su quelle strade è qualcosa di molto speciale per me”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mandalika Street Circuit: sopralluogo di FIM e Dorna in Indonesia

    ROMA – Proseguono i progressi del Mandalika International Street Circuit per accogliere i campionati di MotoGp e Superbike. Il 7 aprile, dopo la prima prova del motomondiale a Doha, i rappresentanti della Fédération Internationale de Motocyclisme (FIM) e di Dorna Sports hanno fatto visita al circuito in fase di realizzazione sull’isola indonesiana di Lombok. La delegazione, composta dal FIM Gran Prix safety officer, Franco Uncini, dal rappresentante di Dorna in Direzione gara, Loris Capirossi e dallo Sports managing director di Dorna, Carlos Ezpeleta, ha verificato i progressi fatti ed è rimasta molto contenta di quanto fatto finora e dagli standard di sicurezza messi in campo. L’obiettivo resta quello di ospitare il 14 novembre 2021 il campionato di Superbike, mentre, anche a causa del Covid, le parti hanno concordato che il debutto della MotoGp sulla pista si terrà nella parte iniziale della prossima stagione, a marzo. Nel caso in cui però la MotoGp possa far tappa nel sud-est asiatico sul finire del 2021, si compieranno tutti gli sforzi possibili per svolgere in quel periodo un test della classe regina sul circuito.
    La fiducia da parte di Ezpeleta
    “La visita è andata molto bene – ha detto il Ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta – possiamo confermare che il circuito sarà uno degli eventi più importanti tra quelli presenti in futuro, e nel calendario di questa stagione ddi Superbike. L’Indonesia rappresenta un mercato chiave non solo per Dorna ma per tutti gli stakeholder del campionato. Siamo certi della grande partecipazione degli appassionati indonesiani e del fatto che i gran premi saranno tra i più spettacolari di tutto l’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: sopralluogo di FIM e Dorna al Mandalika Street Circuit in Indonesia

    ROMA – Il Mandalika International Street Circuit è a buon punto per accogliere la MotoGp e la Superbike. Dopo il Gran Premio di Doha i rappresentanti della Fédération Internationale de Motocyclisme (FIM) e di Dorna Sports hanno fatto visita al circuito in fase di realizzazione sull’isola indonesiana di Lombok. La delegazione, composta dal FIM Gran Prix safety officer, Franco Uncini, dal rappresentante di Dorna in Direzione gara, Loris Capirossi e dallo Sports managing director di Dorna, Carlos Ezpeleta, ha verificato i progressi fatti ed è rimasta molto contenta di quanto fatto finora e dagli standard di sicurezza messi in campo. L’obiettivo resta quello di ospitare il 14 novembre 2021 il campionato di Superbike, mentre, anche a causa del Covid, le parti hanno concordato che il debutto della MotoGp sulla pista si terrà nella parte iniziale della prossima stagione, a marzo. Nel caso in cui però la MotoGp possa far tappa nel sud-est asiatico sul finire del 2021, si compieranno tutti gli sforzi possibili per svolgere in quel periodo un test della classe regina sul circuito.
    Le parole di Ezpeleta
    “La visita è stata molto positiva, possiamo confermare che il Mandalika International Street Circuit sarà uno degli eventi più importanti tra quelli presenti in futuro, e nel calendario di questa stagione del World SBK – ha dichiarato il Ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta – Confidiamo nella grande partecipazione degli appassionati indonesiani e che i gran premi saranno tra i più spettacolari di tutto l’anno. L’Indonesia rappresenta un mercato chiave non solo per Dorna ma per tutti gli stakeholder del campionato” LEGGI TUTTO