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    MotoGp, Rossi: “Nel 2022 ci sarò solo se quest'anno lotterò per il podio”

    ROMA – Valentino Rossi non molla e vuole continuare a stupire all’età di 42 anni. Il nuovo pilota della Petronas ha messo sul banco le condizioni che gli permetterebbero di gareggiare anche nel 2022: “Io penso di essere ancora competitivo. Voglio vedere se posso ancora lottare per il podio: se così fosse continuerei ancora un altro anno, altrimenti no – spiega il ‘Dottore’ -. Deciderò durante l’estate. Il mio obiettivo sarà quello di dare il massimo per ottenere una buona posizione in classifica alla fine del mondiale, lottando costantemente con i migliori per i posti che contano. In Petronas vedo meno gente attorno alla moto ma ci si può concentrare sullo sviluppo e sulla performance. È una situazione che conosco già”. 

    Sul compagno di squadra Morbidelli
    “Con Franco siamo amici da molti anni – dichiara Rossi su Morbidelli durante una conferenza stampa – ma il tuo compagno è il tuo primo rivale, quindi sappiamo che non sarà facile tra noi. Siamo consapevoli anche che il bene per tutti è cercare di andare più forte possibile. Il fatto di avere al mio fianco un compagno giovane, veloce e che conosco bene come Franco Morbidelli renderà la nostra coppia di piloti molto interessante”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Continuerò solamente se potrò lottare per il podio”

    ROMA – “Io penso di essere ancora competitivo. Voglio vedere se posso ancora lottare per il podio: se così fosse continuerei ancora un altro anno, altrimenti no. Deciderò durante l’estate. Il mio obiettivo sarà quello di dare il massimo per ottenere una buona posizione in classifica alla fine del mondiale, lottando costantemente con i migliori per i posti che contano. In Petronas vedo meno gente attorno alla moto ma ci si può concentrare sullo sviluppo e sulla performance. È una situazione che conosco già”. Valentino Rossi non ci sta a svolgere un ruolo da comprimario nel Mondiale 2021 di MotoGp e dichiara di voler lottare per il vertice anche all’età di 42 anni. 

    Le parole di Rossi su Morbidelli
    Sul rapporto con il nuovo compagno di squadra, Franco Morbidelli, si è pronunciato senza mezzi termini: “Siamo amici da molti anni – ammette durante una conferenza stampa – ma il tuo compagno è il tuo primo rivale, quindi sappiamo che non sarà facile tra noi. Siamo consapevoli anche che il bene per tutti è cercare di andare più forte possibile. Il fatto di avere al mio fianco un compagno giovane, veloce e che conosco bene come Franco Morbidelli renderà la nostra coppia di piloti molto interessante”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Catalogna 2009? Rossi vinse con una bricconata”

    ROMA – “Il Gran Premio di Catalogna del 2009 è stata la gara più uguale a livello di competitività piloti/moto. Ha vinto Rossi in frenata e con una bricconeria. Un peccato, ma è una gara storica”. Così Jorge Lorenzo ha commentato sui social network il Gran Premio di Catalogna 2009 di MotoGp. L’ex pilota numero 99 ha chiesto ai suoi follower i momenti più importanti della sua carriera sulle due ruote, commentando poi a sua volta le gare più significative. Un commento anche su Marco Simoncelli: “Nel bene e nel male Marco era unico. Coraggio talento e personalità. Ci mancherà sempre”.

    I ricordi di Lorenzo
    Dodici stagioni in MotoGp e tre Mondiali conquistati. Jorge Lorenzo ha sicuramente tante belle esperienze da ricordare nonostante un finale non bello come avrebbe meritato. Un’altra gara che ricorda bene è quella del Gran Premio d’Italia 2016 al Mugello, quando ebbe la meglio di pochissimo su Marc Marquez: “Bellissimo, duello fra due titani con finale inatteso”. LEGGI TUTTO

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    Hyundai Bayon, arriva sul mercato il nuovo crossover

    Nel sud-ovest della Francia, a un passo dai Pirenei, c’è una cittadina di nome Bayonne, nota alle cronache sportive per essere tappa del Tour de France. Ed è da questa cittadina che prende in prestito il nome il nuovo crossover urbano di Hyundai, Bayon. Un modello che nasce per rafforzare la presenza del Marchio nel segmento B dei suv. Più spazio di un’utilitaria come i20 e una posizione di guida alta.

    Quanto è grande il nuovo crossover?
    C’è già Kona? Beh, il profilo sembrerebbe essere diverso. Per le dimensioni di Hyundai Bayon, sostanzialmente più bassa in altezza e stretta in larghezza, così come molto più capiente nel volume del bagagliaio: ben 411 litri.
    In 4,18 metri di lunghezza ha un passo uguale a nuova i20, 2,58 metri, a fronte di un’altezza di 150  centimetri (7 meno di Kona) e 177 centimetri in larghezza. Misure che si traducono in uno stile dotato di una sua unicità come ogni Hyundai.
    Ha stilemi, richiami familiari, tuttavia l’interpretazione ha un’originalità specialmente nel trattamento del volume posteriore. Il crossover urbano avrà un occhio attento alla funzionalità, tra cerchi in acciaio da 15 pollici e motore 1.2 litri aspirato da 84 cavalli, soluzioni con le quali tenere il prezzo d’attacco basso.

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    Hyundai Bayon, il nuovo crossover

    I motori di Hyundai Bayon
    Altro profilo ha Bayon con i motori turbo benzina 1.0 T-GDI mild hybrid da 100 e 120 cavalli, con cambio 6 marce iMT o doppia frizione 7 marce. L’unità da 100 cavalli potrà scegliersi anche priva del mild-hybrid a 48 volt, assistenza dello starter-generatore in grado di abbattere consumi ed emissioni, fino a un valore di 118 g/km (Bayon 1.0 T-GDI 100 cv mild), dove l’aspirato 1.2 litri arriva a 143 g/km.
    Se il design può far discutere per alcune scelte adottate al retrotreno, la dotazione tecnica mette d’accordo con le soluzioni di vaglia sviluppate dal marchio. C’è il sistema di controllo della durata d’apertura delle valvole CVVD, introdotto da Hyundai con l’1.6 litri turbo benzina.
    C’è l’automazione della frizione sul cambio manuale 6 marce, iMT trasmissione intelligente e in grado di disaccoppiare cambio e motore nelle fasi di coasting. È qualcosa solitamente riservata alle trasmissione automatiche, replicata su un cambio manuale con un attuatore elettrico sulla frizione. Il dispositivo permette un coasting a motore spento o al regime minimo di giri.
    A dispetto dei due livelli di potenza – per prestazioni sempre soft, adeguate al profilo del crossover – il valore di coppia dei tre cilindri turbo è comune: 175 Nm, chiamati a muovere una massa poco superiore ai 1.000 kg nella configurazione più leggera,
    Livello avanzato di assistenza
    All’interno del crossover urbano si legge chiara l’influenza di nuova Hyundai i20, per il trattamento delle superfici e per i contenuti tecnologici. Allo schermo della strumentazione, da 10,25 pollici, si affianca un infotainment da 8 o 10,25 pollici, già dallo step base con Apple CarPlay e Android Auto wireless. “Senza fili” è anche la ricarica, mentre i servizi connessi Bluelink e Live accompagnano l’unità top di gamma.
    Dotazione che ricalca il meglio dei sistemi presenti sul segmento B Hyundai, dalla navigazione connessa per un calcolo sempre aggiornato delle condizioni di traffico fino alle info sui parcheggi su strada, costo compreso. Non mancano i comandi vocali con scambio dati via cloud né la sincronizzazione con i calendari Google e Apple, né la possibilità di invio di un punto di interesse o destinazione dalla  app per smartphone al navigatore dell’auto. La localizzazione dei veicolo e il controllo di alcune funzioni da remoto completano il pacchetto.
    Un’altra “suite”, dei dispositivi di assistenza alla guida Smartsense, include un livello avanzato di assistenza. La frenata anticollisione rileva pedoni e ciclisti, nonché le fasi di attraversamento di un’altra corsia di marcia. Il cruise control adattivo è potenziato dai dati del navigatore satellitare, mentre il mantenimento attivo del centro della corsia rende più comfortevole la guida guida in autostrada.
    Altri Adas utili sono nel sistema anti-collisione durante le manovre in retromarcia, l’automatismo di parcheggio con frenata d’emergenza, fino a una eCall automatica in caso di attivazione degli airbag.
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    Mazda RX-500: come un proiettile

    Il primo dato che si va ad osservare, quando si analizzano le performance di un mezzo, è quasi sempre la potenza massima. Eppure, c’è un altro fattore in grado di fare la differenza. Lo sanno bene in Mazda, dove da sempre, la leggerezza legata al concetto di sportività è un mantra progettuale. Una filosofia che ha portato alla nascita di alcune delle auto più affascinanti dell’ultimo secolo. Ma anche di concept-car sportive e radicali, capaci di scatenare pruriti racing al primo sguardo, come la spettacolare RX-500 svelata durante il Motor Show di Tokyo del 1970.

    MAZDA RX-500: UNA PIUMA DA CORSA
    Diversa da qualunque cosa vista in precedenza, questo mezzo si sviluppava attorno al motore rotativo 10A, un doppio rotore Wankel da 982 cc, montato sull’asse posteriore, in grado di sviluppare la potenza massima di 247 CV. Non era tanto quest’ultimo dato a sbalordire. Anche la concorrenza europea, infatti, in quel periodo si stava dando da fare (basti guardare alla Mercedes C111, concettualmente molto vicina alla giapponese, anch’essa con un Wankel a bordo, ma con qualche cavallo in più, 350). Il numero più interessante della RX-500, infatti, era quello relativo al peso di appena 850 kg. E chiunque ami la guida sportiva, sa perfettamente quanto il fattore leggerezza sappia regalare in termini di puro godimento al volante. Un’auto capace di raggiungere la velocità massima di 241 km/h.
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    MAZDA RX-500: DESIGN A CUNEO
    Altro elemento di fascino di questa aggressiva concept a due posti, con le porte che si aprivano in avanti ad ala di farfalla, era il carattere indiscutibile del design. Le linee futuristiche della RX-500 dovevano rappresentare una sorta di vetrina per la meccanica e le tecnologie a bordo. Un mezzo sportivo a forma di cuneo, dal fortissimo impatto estetico, con motore centrale a trazione posteriore, a cui si accedeva attraverso coperchi ad ali, questa volta di gabbiano. Il design della carrozzeria, tipico di quei tempi, sarebbe diventato presto sinonimo di prestazioni e performance a 360° (basta guardare, ancora oggi, le “macchinine” con cui giocano i bambini).
    MAZDA RX-500: NON SOLO PRESTAZIONI
    Sportività a parte, per Mazda questo concept doveva svolgere anche un altro importante ruolo: quello di laboratorio mobile per raccogliere dati preziosi sulla sicurezza stradale. Le luci posteriori multicolore, ad esempio, avevano lo scopo di informare le altre vetture che l’auto stava frenando, curvando o accelerando. A quei tempi, decisamente un’idea innovativa, che faceva presagire il futuro impegno in questo campo, con tecnologie sempre più evolute.
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    MotoGp, Morbidelli: “Mi sto allenando meglio di un anno fa”

    ROMA – Franco Morbidelli proverà di nuovo l’assalto al titolo nel Mondiale 2021 di MotoGp. Il pilota classe 1994, secondo dietro a Joan Mir nell’ultimo campionato, è tra i favoriti per la lotta al titolo, anche se quella in arrivo si prospetta una stagione ben diversa dall’ultima. “Spero di riuscire a fare risultati migliori dell’anno scorso, mi sto allentando esattamente come ho fatto un anno fa se non addirittura meglio – ha detto Morbidelli in una sessione zoom con i giornalisti -. Ho più conoscenza di me stesso e più fiducia nei miei mezzi, oltre a conoscere ancora di più il pacchetto a disposizione. C’è sempre spazio per migliorarsi: proverò a fare meglio di quanto fatto la passata stagione. Non so se ci riuscirò, ma ci proverò”. Cercherò di replicare le performance, se ci riuscirò potrò lottare per il titolo o comunque per le posizioni che contano a fine campionato e non solo per dei piazzamenti nelle singole gare. Il gap, ammesso che ci sia, rimarrà simile rispetto all’anno passato rispetto agli altri competitors. Spero che dovrò essere io a metterci qualcosa in più e non la moto”.

    Le critiche al sistema contrattuale
    Morbidelli ha poi parlato del sistema di contratti della classe regina: “L’approccio di Yamaha con me è sempre stato molto buono e mi sono trovato bene con tutte le persone. Ho grande stima di Jarvis e Meregalli. Capisco le loro scelte, non li biasimo, piuttosto biasimo l’andamento generale della MotoGP odierna. Il trend è anticipare tanto le scelte e possono capitare sorprese di questo tipo, ovvero che un pilota che pensavi non essere all’altezza come me te lo ritrovi improvvisamente favorito per il mondiale dell’anno dopo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Cercherò di lottare per il titolo”

    ROMA – “Spero di riuscire a fare risultati migliori dell’anno scorso, mi sto allentando esattamente come ho fatto un anno fa se non addirittura meglio. Ho più conoscenza di me stesso e più fiducia nei miei mezzi, oltre a conoscere ancora di più il pacchetto a disposizione. C’è sempre spazio per migliorarsi: proverò a fare meglio di quanto fatto la passata stagione. Non so se ci riuscirò, ma ci proverò”. Lo ha detto Franco Morbidelli durante una sessione zoom in cui ha risposto alle domande dei media in vista dell’avvio ufficiale alla stagione 2021 di MotoGp. “Cercherò di replicare le performance, se ci riuscirò potrò lottare per il titolo o comunque per le posizioni che contano a fine campionato e non solo per dei piazzamenti nelle singole gare – ha proseguito il pilota del team Petronas -. Il gap, ammesso che ci sia, rimarrà simile rispetto all’anno passato rispetto agli altri competitors. Spero che dovrò essere io a metterci qualcosa in più e non la moto”.

    “Non mi piace l’andamento della MotoGp”
    Morbidelli ha poi parlato del sistema di contratti della classe regina: “L’approccio di Yamaha con me è sempre stato molto buono e mi sono trovato bene con tutte le persone. Ho grande stima di Jarvis e Meregalli. Capisco le loro scelte, non li biasimo, piuttosto biasimo l’andamento generale della MotoGP odierna. Il trend è anticipare tanto le scelte e possono capitare sorprese di questo tipo, ovvero che un pilota che pensavi non essere all’altezza come me te lo ritrovi improvvisamente favorito per il mondiale dell’anno dopo”. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen Golf, per gli amanti del calcio c'è l'app We Score

    Per tutti gli appassionati di calcio arriva We Score, la nuova applicazione ideata da Volkswagen e implementata sulla nuova Volkswagen Golf per non far perdere neanche una news sullo sport più bello del mondo ai clienti del Marchio: tabellini, le notizie e i risultati in tempo reale restando comodamente alla guida della Hot hatch tedesca.

    ANCHE PER EURO 2020
    Pur stando al volante, nessuno si perderà gli aggiornamenti della propria squadra – fino a tre club e una nazionale: inutile distrarsi mentre si è al volante, le notizie sono comunicate in tempo reale grazie al sistema di notifica nell’auto. L’applicazione We Score include le partite delle due principali serie più le coppe sia della lega italiana che delle più importanti straniere. Ma non solo: anche Champions League ed Europa League sono incluse nel pacchetto; anche Euro 2020 coinvolgerà il pubblico della Casa, che della competizione per nazionali è Official Mobility Partner.
    SCARICABILE DALL’INFOTAINMENT
    L’applicazione We Score è ottenibile facilmente e soprattutto gratis, attraverso l’infotainment della Golf: basta solamente registrarsi sul sito ufficiale per scaricarla ed essere sempre al passo minuto per minuto.
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    Volksawagen ID.3 Cabrio: rendering in cerca di consensi LEGGI TUTTO