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    Energica, nuovo progetto con l’intelligenza artificiale

    Novità in casa Energica. L’azienda modenese,  dopo aver aumentato le prestazioni dei suoi modelli di serie con nuovi protocolli software, ora è pronta a migliorare la comunicazione tra pilota e moto grazie all’implementazione di intelligenza artificiale. D’altronde, la tecnologia e le sue evoluzioni stanno entrando sempre più in contatto con il mondo dei motori, e la notizia di Energica ne è la conferma.

    Il progetto, avviato in collaborazione con Cellularline e Alascom, verrà inizialmente sviluppato sulle moto del Marchio modenese, ma in futuro – promette l’azienda – sarà facilmente adattabile ad ogni veicolo elettrico.
    Controllare la moto 
    Stando a quanto dichiarato dalla Casa, la nuova soluzione sarà incentrata interamente sullo sviluppo di un protocollo di comunicazione tra i motociclisti Energica e i prodotti Cellularline-Interphone attraverso l’app Alascom scaricata sul cellulare.
    In poche parole, il pilota, tramite il collegamento tra l’app fornita da Alascom e la funzione “Ok Google” o “Hey Siri” presenti sul proprio telefono, potrà interagire con la moto grazie all’interfono. La stessa, poi, risponderà tramite bluetooth e il pilota potrà facilmente ascoltarla.
    “Grazie a questo innovativo sistema di comunicazione – fa sapere Energica Motor Company – il pilota potrà facilmente reperire informazioni sul proprio veicolo senza distrazioni di guida.”
    “Alascom – ha poi continuato Marco Scuri, CEO Alascom – utilizza l’intelligenza artificiale per creare un assistente vocale, così da migliorare l’emozione di guida del motociclista con comandi vocali intuitivi per gestire e controllare le caratteristiche essenziali della moto.” LEGGI TUTTO

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    Milano, auto e moto sulle piste ciclabili: regna il caos

    Da Roma a Milano, la mobilità crea sempre qualche grattacapo. Nella Capitale è scoppiata la polemica per le multe prese dagli automobilisti costretti a spostarsi sulla corsia preferenziale a causa dei troppi mezzi in doppia fila, nel capoluogo lombardo, invece, sono i ciclisiti a lamentarsi. Il motivo? Le piste ciclabili, recentemente realizzate per dare la possibilità ai cittadini di spostarsi in bici e non affollare i mezzi pubblici, sono invase dalla sosta selvaggia di auto e moto. I cicilisti che ogni giorno percorrono corso Buenos Aires o corso Venezia sono stanchi e hanno scatenato una protesta via social, “Ciclabili, non parcheggi”.

    Piste ciclabili, numeri record: Torino allunga di 15 km
    Sette multe al giorno per parcheggio sulla ciclabile
    Dalle situazioni descritte, nessun mezzo pare esente dal parcheggio selvaggio sui tratti di strada adibiti alle bici: auto, moto, scooter, addirittura qualche furgone. Un’abitudine a cui il Comune di Milano ha deciso di rispondere a suon di multe: il bilancio, nell’ultimo anno, è di 2.581 multe staccate per violazioni del codice della strada sulle piste ciclabili. Si tratta di una media di oltre 200 al mese e 7 al giorno.
    Una situazione pericolosa
    La realizzazione delle piste ciclabili, circa 35 km, volute dal Comune dopo il Covid-19 non ha trovato d’accordo gli automobilisti, che hanno visto diminuire i parcheggi e hanno deciso di trovare “soluzioni alternative” per la sosta dei loro mezzi. Così facendo, però, i ciclisti sono costretti a pericolosi zig zag tra le vetture, rischiando di allargarsi troppo e finire nelle altre corsie. Il record di violazioni, spiega la vicesindaco con delega alla Sicurezza Anna Scavuzzo, sono state rilevate sulla ciclovia di corso Buenos Aires: “Qui si contano 394 verbali; di questi, 375 per divieto di sosta”. Sulla pista di corso Venezia, invece, le “violazioni sono state 58”, soprattutto per i posteggi selvaggi.
    Bici in città, assegnati i primi riconoscimenti FIAB: Torino in vetta LEGGI TUTTO

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    Monopattini sharing per misurare lo smog: la proposta da Torino

    I nuovi modelli irrompono sul mercato, gli italiani acquistano, i problemi restano (compresi gli incidenti mortali), ma qualcuno prova a dare una soluzione e a proporre nuove idee. L’ultima proposta arriva dal Club Monopattini Torino direttamente Comune di Torino, che suggerisce di utilizzare i monopattini sharing per misurare il livello di smog in città (un po’ come è stato fatto con Voiager 4).

    Centraline mobili per rilevare le sostanze inquinanti
    Il Club Monopattini Torino è un’associazione nata lo scorso novembre, con già 1350 iscritti, e l’idea presentata al Comune (non sappiamo ancora se diventerà qualcosa di concreto) ha l’obiettivo di rendere il capoluogo piemontese più green, oltre a incentivare la mobilità sostenibile. I monopattini, quindi, verrebbero utilizzati come una sorta di centraline mobili per rilevare le sostanze inquinanti nell’aria e per farlo, dicono dal Club, si dovrebbe posizionare un misuratore di Pm10, Pm2,5 e CO2 all’interno dei monopattini a noleggio per una precisa misurazione della qualità ambientale. Qualora la proposta venisse messa in atto e si rivelasse vincente, niente vieta di installare i sensori anche in eventuali stazioni di ricarica dei mezzi, sparse nella città. “Sarebbe anche un modo – spiegano i rappresentanti del Club Monopattini – per evitare di mandare in giro i furgoni che recuperano i monopattini per ricaricarli, così da ridurre ulteriormente l’inquinamento. Inoltre potrebbero essere utilizzati come panchine, sistemandoli magari alle fermate dei mezzi pubblici, anche quelle in disuso, o nei luoghi di aggregazione. Potrebbero essere posizionati anche dai privati, magari nel cortile di un negozio o di un locale che voglia supportare questo tipo di mobilità”.
    Kobra, l’e-scooter made in Italy con 100 km di autonomia LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Joan Mir tra le rivelazioni dell'anno ai Laureus Awards

    ROMA – Joan Mir è presente nella lista delle sei rivelazioni sportive del 2020. Ai Laureus Awards, che verranno proclamati a maggio, c’è anche il pilota della Suzuki che ha vinto il suo primo titolo Mondiale precedendo Franco Morbidelli, approfittando inoltre dell’assenza per infortunio di Marc Marquez. La concorrenza è spietata. Mir dovrà vedersela con talenti quali Ansu Fati, calciatore del Barcellona, Patrick Mahomes (football americano), Tadej Pogacar (ciclismo) e i tennisti Iga Swiatek e Dominic Thiem. 

    Tutti i premi
    Non sarà solamente il premio per la rivelazione dell’anno a essere assegnato. I Laureus Awards riguardano anche lo sportivo dell’anno al maschile (Duplantis, Cheptegei, LeBron James, Hamilton, Nadal e Lewandowski), la sportiva dell’anno al femminile (Van Der Breggen, Stewart, Kosgei, Brignone, Osaka e Renard), il team dell’anno (Argentina di Rugby, Bayern Monaco di calcio, Kansas City Football, Liverpool di calcio, Los Angeles Lakers di basket e Mercedes di F1) e il ‘ritorno’ (comeback) dell’anno in cui sono compresi Morgan, Smith, Bard, Momota, Parrot e Shiffrin.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Laureus Awards: Joan Mir tra le rivelazioni dell'anno

    ROMA – Joan Mir è inserito nella lista delle sei rivelazioni sportive del 2020 ai Laureus Awards. Il pilota della Suzuki si è laureato campione del mondo di MotoGp davanti a Franco Morbidelli. Un successo a dir poco inaspettato alla vigilia del Mondiale, agevolato sicuramente dall’assenza di Marc Marquez. A ‘competere’ per il trofeo con Mir ci sono alcuni dei più grandi talenti emersi negli scorsi 12 mesi: Ansu Fati, calciatore del Barcellona, Patrick Mahomes (football americano), Tadej Pogacar (ciclismo) e i tennisti Iga Swiatek e Dominic Thiem. 

    Gli altri premi
    I Laureus Awards saranno proclamati a maggio. Nel frattempo sono state rese note tutte le nomination, che comprendono anche lo sportivo dell’anno al maschile (Duplantis, Cheptegei, LeBron James, Hamilton, Nadal e Lewandowski), la sportiva dell’anno al femminile (Van Der Breggen, Stewart, Kosgei, Brignone, Osaka e Renard), il team dell’anno (Argentina di Rugby, Bayern Monaco di calcio, Kansas City Football, Liverpool di calcio, Los Angeles Lakers di basket e Mercedes di F1) e il ‘ritorno’ (comeback) dell’anno in cui sono compresi Morgan, Smith, Bard, Momota, Parrot e Shiffrin.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: a Barcellona alcuni piloti in pista, c'è Mir

    ROMA – Sul circuito catalano di Barcellona, nella giornata di oggi alcuni piloti scendono in pista per prendere confidenza con le moto in vista dell’avvio del Mondiale 2021 di MotoGp e dei primi test della classe regina, in programma a inizio marzo sul circuito di Losail, in Qatar. I piloti presenti sono presenti Joan Mir, Alex Rins, Jack Miller, Fabio Quartararo, Pol Espargaro, Aleix Espargaro, Johann Zarco, Takaaki Nakagami e Alex Marquez.

    Presenti anche piloti delle altre categorie
    Non solo MotoGp in Catalogna. Sulla pista di Barcellona presenti anche i piloti di Moto2 Jaume Masia, Tito Rabat, Dominique Aegerter e Ana Carrasco e quelli di Moto3 Remy Gardner, Raul Fernandez, Albert Arenas e Marcos Ramirez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: alcuni piloti in pista a Barcellona

    ROMA – Giornata in pista per alcuni piloti di MotoGp. Sul Circuit de Barcelona-Catalunya nella giornata di oggi alcuni protagonisti della classe regina hanno scelto di girare in attesa dei primi test ufficiali per il Motomondiale 2021, in programma sul circuito qatariota di Losail nella prima settimana di marzo. I piloti presenti sono presenti Joan Mir, Alex Rins, Jack Miller, Fabio Quartararo, Pol Espargaro, Aleix Espargaro, Johann Zarco, Takaaki Nakagami e Alex Marquez.

    Presenti anche piloti di Moto2 e Moto3
    Non solo MotoGp in Catalogna. Sulla pista di Barcellona presenti anche i piloti di Moto2 Jaume Masia, Tito Rabat, Dominique Aegerter e Ana Carrasco e quelli di Moto3 Remy Gardner, Raul Fernandez, Albert Arenas e Marcos Ramirez. LEGGI TUTTO

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    Moto2 e Moto3: un minuto di silenzio per Gresini a Valencia

    ROMA – Le squadre di Moto2 e Moto3, al momento a Valencia per i test sul circuito Ricardo Tormo, si sono riunite per osservare un minuto di silenzio in ricordo di Fausto Gresini, scomparso all’età di 60 anni dopo due mesi di ricovero all’Ospedale Maggiore di Bologna per Covid. Al centro del cerchio sono state poste le moto e i piloti del team guidato dal manager ed ex pilota. Tutti i presenti hanno quindi osservato un minuto di silenzio.

    Il team Gresini partecipa ai test
    Le ultime ore sono state tutt’altro che facili per il team di Gresini, con una notizia tragica da metabolizzare e tanto lavoro da fare. Nonostante il momento, la squadra ha però deciso di scendere ugualmente in pista a Valencia per i test con uno speciale adesivo sulle proprie moto, come riporta un comunicato: Dopo un’attenta riflessione, i team Gresini di Moto2 e Moto3 presenti a Valencia hanno deciso di partecipare ai test di oggi. In nome e in onore di Fausto, useranno tutti questo leggendario adesivo”. LEGGI TUTTO