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    Nascita Stellantis, il CEO Tavares: “È un momento storico”

    Si è chiusa una parte importante per quanto riguarda le procedure messe in atto per la creazione di Stellantis. Oggi, infatti, si è svolta l’assemblea straordinaria per il closing da parte dei Gruppi FCA e PSA. Quella in cui gli azionisti sono stati chiamati a dare l’ultimo giudizio sulla fusione nella nuova società. Un traguardo molto importante e commentato con eccitazione da Carlos Tavares, CEO designato di Stellantis. 

    “Oggi vi parlo con emozione e grande eccitazione, è un momento storico” ha dichiarato Tavares, che ha poi voluto affermare come il primo obiettivo del nuovo Gruppo sia quello di “proteggere i lavoratori e garantire il futuro della società”. Il manager ha poi speso alcune parole anche per gli azionisti “che hanno una visione chiara dell’avvenire e hanno dimostrato di sapersi adattare alle diverse condizioni, spirito collaborativo, costruttivo e maturo”.
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    “SAREMO CAPACI DI AFFRONTARE LE SFIDE”
    Tavares, che nei prossimi mesi sarà impegnato nel difficile compito di armonizzare le esigenze dei due Gruppi e varare il nuovo piano industriale, ha spiegato che la nascita di Stellantis rappresenta “la risposta alle sfide e alle opportunità del futuro della mobilità e dell’industria dell’auto. La nostra prima priorità sarà raggiungere le sinergie di 5 miliardi di euro l’anno. Stellantis investirà in maniera massiva per preparare un futuro brillante per la compagnia”.
    Consapevole del momento di profondo cambiamento che l’auto sta attraversando e della crisi economica che sta mettendo in difficoltà il settore, Tavares ha voluto rassicurare dipendenti e investitori: “Saremo capaci di affrontare le sfide”, ha concluso.
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    Monopattini elettrici, come viaggiare più sicuri con cinque regole

    La “saga” dei monopattini elettrici continua. Da quando i mezzi della micromobilità green sono apparsi sulle strade italiane diventando di fatto protagonisti, infatti, sembra quasi di assistere a una serie tv. Tra incidenti, polemiche, appelli alla sicurezza e a un buon uso, i monopattini sono ormai al centro delle cronache.

    Monopattini elettrici, pericolo o nuova mobilità? Il confronto
    Guidare un monopattino in sicurezza: cinque norme da rispettare
    Oggi, a scrivere un nuovo (e utile) capitolo è l’Automobile Club Milano, che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato le cinque regole fondamentali per guidare il monopattino in sicurezza, senza il rischiare di provocare danni a se stessi o alle altre persone e, perché no, senza il rischio di incorrere in pesanti sanzioni. Eccole.
    Un monopattino elettrico può circolare liberamente ai margini della carreggiata se non ha un motore con potenza superiore ai 500 watt;
    I monopattini elettrici si intendono omologati solo ed esclusivamente se guidati in piedi e, quindi, privi di sellino. Quelli provvisti di seduta non sono da considerarsi a norma;
    Durante la circolazione è vietato spostarsi in monopattino con zaini, sacchetti o altri oggetti ingombranti attaccati al manubrio: la loro presenza potrebbe compromettere l’equilibrio del mezzo, che quindi è opportuno condurre da soli;
    Benchè i monopattini non sono soggetti ad assicurazione perché non provvisti di targa, se circolano sulla carreggiata devono attenersi scrupolosamente alle regole del Codice della Strada;
    Il monopattino elettrico, secondo la Legge, è equiparato a un velocipede, per cui è sottoposto a sanzione se va contro le norme del CdS. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Fausto Gresini, condizioni ancora gravi ma stabili

    ROMA – “Le condizioni di salute generali di Fausto Gresini, seppure ancora gravi, sono stabili. Sono stati sospesi i farmaci anche se è ancora sedato e collegato ad un respiratore meccanico per ottenere una quantità di ossigeno nel sangue adeguata. Nei prossimi giorni verranno eseguite indagini radiologiche per verificare lo stato evolutivo della malattia”. È questo il breve comunicato rilasciato dall’ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna che informa riguardo le condizioni di Fausto Gresini, alle prese con il Covid-19. Per il team principal della Gresini Racing farmaci sospesi, ma è ancora sedato e collegato ad un respiratore meccanico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Fausto Gresini stabile: è sedato, ma farmaci sospesi

    ROMA – “Le condizioni di salute generali di Fausto Gresini, seppure ancora gravi, sono stabili. Sono stati sospesi i farmaci anche se è ancora sedato e collegato ad un respiratore meccanico per ottenere una quantità di ossigeno nel sangue adeguata. Nei prossimi giorni verranno eseguite indagini radiologiche per verificare lo stato evolutivo della malattia”. È questo il breve comunicato rilasciato dall’ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna che informa riguardo le condizioni di Fausto Gresini, alle prese con il Covid-19. Per il team principal della Gresini Racing farmaci sospesi, ma è ancora sedato e collegato ad un respiratore meccanico. LEGGI TUTTO

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    Stellantis in assemblea straordinaria verso il closing con Elkann Presidente

    Il nuovo anno si apre con Stellantis. Infatti, durante la giornata di oggi, lunedì 4 gennaio, avverrà l’assemblea straordinaria degli azionisti PSA e FCA che – come già reso noto alcune settimane fa – è stata di fatto indetta per riuscire a concludere la trattativa sulla fusione che darà vita al quarto Gruppo automobilistico del mondo, con 180 miliardi di fatturato.

    FCA-PSA, ufficializzato il Cda di Stellantis
    JOHN ELKANN PRESIDENTE E TAVARES A.D.
    Ovviamente, come già anticipato da PSA in una nota, a causa della pandemia da covid l’assemblea – rispettivamente a Parigi alle 11,00 e ad Amsterdam alle 14,30 – si terrà da remoto e con gli azionisti dei due gruppi pronti a collegarsi in streaming per dare l’ok all’ultimo passaggio della grande fusione. Dopodiché, mancheranno all’appello solamente le formalità per la quotazione alle Borse di Milano, Parigi e New York, con l’iter burocratico che con tutta probabilità si completerà entro la fine di gennaio.
    Oggi, dunque, avverrà l’atto finale di uno degli accordi più importanti per il mondo dell’automotive, quello che darà finalmente vita a Stellantis e che vedrà John Elkann presidente del nuovo Cds, Carlos Tavares amministratore delegato e Manley a capo delle Americhe.
    INTEGRAZIONE DA 5 MILIARDI ALL’ANNO
    Dopo il closing la nuova società – che possiede già da tempo un nuovo logo – manterrà attivi tutti e quindici i brand dei due Gruppi, ma dirotterà la sede principale in Olanda. L’integrazione porterà sinergie pari a 5 miliardi di euro all’anno con il primo azionista che sarà Exor con il 14,4%, seguito dalla famiglia Peugeot che avrà il 7,2%, lo Stato francese che deterrà il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%. Tra le novità ci sarà l’ingresso nel board di rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori. LEGGI TUTTO

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    Tito Rabat: “All'inizio non accettavo di dover lasciare la MotoGp”

    ROMA – “All’inizio non avevo accettato di essere fuori, ma il mio tempo in MotoGP è passato, una tappa che non è stata la più felice della mia vita. Negli ultimi due anni ho avuto brutto periodo”. Tito Rabat non correrà in MotoGP nel 2021. Il pilota catalano, infatti, ha concluso la propria avventura con il team Avintia, accettando però la proposta della Ducati di passare in Superbike. Nel Motomondiale lascerà però tanti amici, tra cui gli ultimi due campioni del mondo Mir e Marquez:“Joan è un bravo ragazzo, con i piedi per terra. E’ un tipo organizzato, lento. Non ha in mente il titolo. Marc lo ho visto che seguiva il fratello Alex mentre faceva motocross. Aveva il braccio al collo ma Marc è Marc e quando tornerà in moto andrà a tutta birra”. 

    La nuova avventura in Superbike
    Rabat ha confermato nel corso dell’intervista concessa ad As che la Ducati gli ha promesso una moto competitiva, anche se la concorrenza in Superbike sarà spietata:“Ho potuto parlare con Ciabatti e Dall’Igna e penso che il progetto valga la pena. Sono andato a incontrare la squadra in Italia e ho avuto ottime sensazioni. Mi ha ricordato un po’ i  tempi nel team Marc VDS. Tutta la squadra è venuta a trovarmi un paio di settimane fa e sono tornato dall’Italia con il sorriso sulle labbra. Correrò senza ingaggio, ma non pagherò nulla per correre. Voglio poter dimostrare il mio potenziale, lottare per il podio. In Ducati mi hanno promesso una moto per stare davanti, ma non mi faccio illusioni perché è la stessa cosa che mi avevano promesso prima in Honda e poi in Ducati. In questo caso però Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti mi hanno promesso che se sarò davanti non mi mancherà nulla”. LEGGI TUTTO

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    Tito Rabat: “Il mio tempo in MotoGP è passato, Marquez tornerà alla grande”

    ROMA – “Joan è un bravo ragazzo, con i piedi per terra. E’ un tipo organizzato, lento. Non ha in mente il titolo. Marc lo ho visto che seguiva il fratello Alex mentre faceva motocross. Aveva il braccio al collo ma Marc è Marc e quando tornerà in moto andrà a tutta birra”. Tito Rabat non sarà ai nastri di partenza del campionato di MotoGP nel 2021, ma lascia tanti amici tra cui il campione uscente Mir e Marc Marquez che considera ancora come il pilota da battere. La Ducati Avintia gli ha dato il benservito, ma la casa di Borgo Panigale ha immediatamente trovato per lui un posto in Superbike e, dopo alcuni tentennamenti, il catalano ha accettato dopo aver metabolizzato il mancato rinnovo: “All’inizio non avevo accettato di essere fuori, ma il mio tempo in MotoGP è passato, una tappa che non è stata la più felice della mia vita. Negli ultimi due anni ho avuto brutto periodo”.

    Le parole del pilota catalano
    Rabat ha confermato nel corso dell’intervista concessa ad As che la Ducati gli ha promesso una moto competitiva, anche se la concorrenza in Superbike sarà spietata:“Ho potuto parlare con Ciabatti e Dall’Igna e penso che il progetto valga la pena. Sono andato a incontrare la squadra in Italia e ho avuto ottime sensazioni. Mi ha ricordato un po’ i  tempi nel team Marc VDS. Tutta la squadra è venuta a trovarmi un paio di settimane fa e sono tornato dall’Italia con il sorriso sulle labbra. Correrò senza ingaggio, ma non pagherò nulla per correre. Voglio poter dimostrare il mio potenziale, lottare per il podio. In Ducati mi hanno promesso una moto per stare davanti, ma non mi faccio illusioni perché è la stessa cosa che mi avevano promesso prima in Honda e poi in Ducati. In questo caso però Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti mi hanno promesso che se sarò davanti non mi mancherà nulla”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dovizioso: “Lorenzo, Pedrosa e Stoner? Campioni con dei limiti”

    ROMA – Andrea Dovizioso si lascia andare a complimenti e critiche a tre grandi campioni del passato. Il forlivese, quarto nella classifica piloti dell’ultima stagione di MotoGP, commenta in poche battute la carriera di Stoner, Lorenzo e Pedrosa: “Tutti e tre sono campioni di grande talento – rivela -. Hanno caratteristiche molto diverse tra loro che ai loro tempi li hanno resi imbattibili. Se dovessi scegliere un pilota, lo farei in base alla moto, all’attrezzatura e ai tecnici. Tutti e tre hanno grandi limiti, anche se sono tra quelli che hanno vinto di più“.

    “La qualità della vita non ha prezzo”
    “Come tutti gli italiani o di altra nazionalità, ovviamente non mi piace pagare tante tasse – continua Dovizioso su temi legati alla vita fuori dalla pista al magazine OnePercent -. Si sente parlare di quanto guadagnano i piloti, ma poi bisogna pagare più del 50% di tasse. Dopo aver vissuto in Inghilterra la mia mentalità è che non ho bisogno di essere ricco per stare bene. La qualità della vita dove voglio vivere non ha prezzo, anche se mi costa milioni. Non condivido chi va a vivere altrove per risparmiare un sacco di soldi“. LEGGI TUTTO