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    Maradona, una Harley-Davidson custom nel suo patrimonio

    Dopo poco più di un mese dalla sua scomparsa, le notizie legate a Diego Armando Maradona continuano a susseguirsi. L’ultima la riportabil quotidiano spagnolo Mundo Deportivo: è stato scoperto un container pieno di oggetti appartenuti a Diego Armando Maradona e tra questi spunta anche la Harley-Davidson che il Diez ha ricevuto in dono dalla Dynamo Brest nel 2019, come augurio di pronta guarigione dopo l’operazione al ginocchio.

    “Yo soi El Diego”

    La moto è una Fat Bob 107 customizzata secondo le indicazioni del club calcistico bielorusso, di cui Maradona era presidente onorario dal 2018: il modello si chiama “Yo soi El Diego” e racchiude, secondo le intenzioni di chi l’ha disegnata, l’essenza del mito con la numero 10. Livrea “albiceleste”, con i colori che richiamano all’Argentina ma anche ai colori sociali della Dynamo Brest e del Napoli; sulla ruota anteriore spicca un cerchione ispirato al Pallone d’Oro (che Diego non ha mai vinto perché, fino al 1994, destinato solo ai calciatori europei); sella griffata dall’autografo del campione sudamericano. Un gioiello di alto valore economico, ma dallo stile molto eccentrico.
    El Pibe in una moto
    Il valore della Fat Bob si attesta tra i 25.000 e i 33.000 euro: la Dynamo Brest l’ha commissionata a Yuri Shif, chiedendogli di immaginare come sarebbe stato El Pibe se fosse stato una motocicletta. Un modello quindi celebrativo, tra i regali più particolari che la società bielorussa ha fatto al suo membro onorario dopo l’anello da 250mila euro, la villa a Minsk e il mezzo anfibio extra-lusso. Resta da vedere a chi sarà intestata la “Yo soi El Diego”, ma utilizzarla senza farsi notare sarà un’impresa praticamente impossibile.  
    Un “trike” per Babbo Natale: folle “slitta” con motore Ford V8 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Valentino Rossi in Petronas? Non cambieranno le dinamiche”

    ROMA – “Valentino Rossi manterrà il supporto da pilota ufficiale con una sua moto e le stesse specifiche dei titolari. Non è spostandosi nel box a fianco che le cose cambieranno”. Il numero uno della Yamaha Lin Jarvis analizza alcuni punti in vista della prossima stagione quando il nove volte campione del mondo correrà in sella alla Petronas.

    Raccolta dati
    Il Dottore dunque non farà più parte del team factory della Yamaha: “Lui è stato per 15 anni nella squadra ufficiale, il che è straordinario in termini di carriera” le parole di Jarvis riprese da Motorsport.com. “Lo ha fatto in due parti, prima dal 2004 al 2010, poi dal 2013 dopo l`avventura in Ducati. Ora cambierà aria, ma non è che spostandosi nei box a fianco le cose saranno troppo diverse. Chiaramente gli sviluppi primari li condurranno loro, ma anche Rossi sarà molto importante nella raccolta dati”.
    Il manager britannico è convinto che il supporto di tutte e quattro i top rider sarà fondamentale per lo sviluppo: “È molto importante avere più piloti in pista a svolgere questo lavoro e gli ingegneri potranno analizzare tutte le informazioni raccolte da Fabio, Maverick e Valentino in modo da sviluppare e migliorare la moto ufficiale. Sarà anche molto interessante sapere le impressioni che avrà Franky Morbidelli con la moto vecchia. Penso che non ci sarà un grossissimo cambiamento o un problema nel modo in cui svilupperemo la moto” conclude Jarvis. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Valentino Rossi avrà il supporto da pilota ufficiale”

    ROMA – “Valentino Rossi manterrà il supporto da pilota ufficiale con una sua moto e le stesse specifiche dei titolari. Non è spostandosi nel box a fianco che le cose cambieranno”. Lin Jarvis, boss della Yamaha, fa chiarezza in merito al futuro del nove volte campione del mondo dal prossimo anno in Petronas.

    Stesse specifiche
    Il Dottore dunque non farà più parte del team factory della Yamaha: “Lui è stato per 15 anni nella squadra ufficiale, il che è straordinario in termini di carriera” le parole di Jarvis riprese da Motorsport.com. “Lo ha fatto in due parti, prima dal 2004 al 2010, poi dal 2013 dopo l`avventura in Ducati. Ora cambierà aria, ma non è che spostandosi nei box a fianco le cose saranno troppo diverse. Chiaramente gli sviluppi primari li condurranno loro, ma anche Rossi sarà molto importante nella raccolta dati”.
    Il manager britannico è convinto che il supporto di tutte e quattro i top rider sarà fondamentale per lo sviluppo: “È molto importante avere più piloti in pista a svolgere questo lavoro e gli ingegneri potranno analizzare tutte le informazioni raccolte da Fabio, Maverick e Valentino in modo da sviluppare e migliorare la moto ufficiale. Sarà anche molto interessante sapere le impressioni che avrà Franky Morbidelli con la moto vecchia. Penso che non ci sarà un grossissimo cambiamento o un problema nel modo in cui svilupperemo la moto” conclude Jarvis. LEGGI TUTTO

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    Nuova Ford Mondeo, spuntano le prime foto su Instagram

    Si cambia per andare incontro a un’interpretazione crossover, sempre presidiando il segmento D, con un progetto atteso al debutto nel 2022 e che, nel corso del 2021, potrebbe rivelare altro dell’aspetto definitivo. Un buon indizio di quel che sarà nuova Mondeo – o la denominazione ad hoc che avrà il modello che la rileverà – arriva dalle prime foto spia con carrozzeria definitiva.
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    I muletti sono apparsi a lungo sulle strade con carrozzeria provvisoria, di una Focus station wagon piuttosto rialzata da terra (e una soluzione di sospensione posteriore originale), ora con l’avvistamento pubblicato da Cochespias su Instagram c’è una direzione molto più chiara verso il modello definitivo.

    Dettagli da Mustang
    I tratti più vicini al suv saranno nel frontale, la calandra ispirata al Ford Edge, geometrie riprese – in modo diverso – anche da Mustang Mach-E. Inedito per il marchio è il raccordo tra i fari anteriori, a correre parallelo al bordo del cofano motore.
    È, tuttavia, dalle immagini che ritraggono il tre quarti posterioreche si ha completa visione del cambiamento. La filosofia progettuale è tra il crossover e la fastback, un volume posteriore particolarmente rastremato in coda, con il lunotto molto inclinato in avanti, utile a creare l’impronta dinamica di nuova Ford Mondeo.
    Il portellone, piuttosto ampio nell’estensione, interpreta il ruolo funzionale di una soluzione con elevata capacità di carico.
    Elementi dal sapore premium
    Gli alloggiamenti dei fari sembrano introdurre forme anche qui vicine al mondo Mustang, mentre la prima visione degli interni è radicalmente diversa da ogni altra lettura stilistica prodotta da Ford con il sistema di infotainment SYNC di ultima generazione.
    La presenza di un unico pannello a tutta larghezza in plancia, incastonato tra le bocchette del clima esterne, è un elemento dal sapore premium, in un ambiente con pochi tasti fisici e un particolare trattamento ondulato del cruscotto alla base del parabrezza.
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    Il progetto che sostituirà l’attuale Ford Mondeo sarà, inevitabilmente – visto l’impegno Ford su più anni, per 13 miliardi di dollari in investimenti sull’elettrificazione – anche ibrido. Dettagli sulle motorizzazioni che emergeranno nei prossimi mesi, di avvicinamento alla presentazione. LEGGI TUTTO

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    Australia, dal casco del motociclista spunta un ragno gigante

    Cosa sarebbe successo se fosse capitato qui in Italia? Probabilmente non quello che è accaduto in Australia, dove gli abitanti sono costantemente alle prese con specie di animali ed insetti che noi possiamo solo immaginare o guardare nei documentari. Ma un ragno gigante dovrebbe destare stupore e una bella dose di spavento anche ai cuori più coraggiosi e avvezzi.

    GROSSO MA… INNOCUO
    L’Australia è quel luogo dove trovano madrepatria gli animali e gli insetti più particolari al mondo. Per i motociclisti autoctoni, dunque, non c’è tutto questo clamore se un esemplare di Giant Huntsman (nome originale Heteropoda Maxima) finisce dentro un casco. Il ragno in questione è stato scoperto soltanto nel 2001 ed è la specie più grande del mondo. Niente paura, però: il Gigante non è velenoso.

    SEGNALATO SU FACEBOOK
    Mark Anderson, motociclista di Sidney, era a bordo della sua due ruote in direzione ufficio, quando ha sentito un fastidio dentro al casco. Con la coda dell’occhio si è accorto di una presenza… insolita, si è fermato per controllare ed è rimasto di sasso: un Giant Huntsman si era infilato all’interno, deciso ad accompagnare il centauro a lavoro. Anderson stesso ha fotografato il ragno nel casco e ha inviato le immagini alla pagina Facebook “Australian Spider Identification”, che si occupa di riconoscere le varie specie di aracnidi e scoprire eventuali pericoli di avvelenamento.

    SALVATAGGIO… PER IL RAGNO
    Lo stesso protagonista ha raccontato sul social la sua avventura e come ha risolto la questione: “Volevo condividere questa esperienza che ho avuto mentre andavo al lavoro in una mattina di sole a Sydney. Mentre cercavo un posto dove parcheggiare la mia moto, ho notato qualcosa vicino alla visiera che si muoveva… così ho accostato, mi sono tolto il casco e ho visto che avevo un ‘passeggero’. Sono sceso dalla moto, ho scattato qualche foto al mio nuovo amico e poi l’ho sistemato con cura su un albero vicino… mi è venuto in mente che questa piccola creatura molto probabilmente si trovava già sulla moto e si è spostata su di me per avere una presa migliore e si è aggrappata per sopravvivere durante i 10 km di corsa”.
    Honda, nuovo brevetto riporta in auge la storica Dax? LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Viñales: “La pausa mi sta facendo bene: carico per il 2021”

    FIGUERES – “Mi sento più forte che mai e non vedo l’ora di ricominciare. Ho ancora fiducia al 100% nelle mie capacità e sono sempre motivato”. Vuole vivere assolutamente una stagione 2021 da incorniciare Maverick Viñales dopo che il mondiale di MotoGP da poco concluso non lo ha certo visto tra i protagonisti.

    Indicazioni per il 2021
    Il pilota spagnolo della Yamaha, indicato a inizio stagione come uno dei favoriti al titolo, ha invece terminato il mondiale in sesta posizione centrando una sola vittoria e due podi. Dopo Valencia e Portimao, quando non aveva nascosto la propria frustrazione, Viñales sembra invece pronto per nuovo battaglie: “La pausa mi sta facendo bene. Sono stato a casa per cercare di capire cosa dobbiamo migliorare” le parole del numero 12 della Yamaha al sito spagnolo Europa Press. “Dovevo mandare via i cattivi pensieri e pensare a come lavorare in prospettiva: ora la cosa più importante è dare indicazioni alla squadra per migliorare in vista del 2021”.
    A proposito della moto di Iwata, il 25enne di Figueres ha affermato: “La Yamaha ha delle potenzialità ma abbiamo bisogno di una miglior trazione al posteriore. So che miglioreremo perché siamo un marchio di successo e stiamo facendo tutto il possibile per tornare ai nostri livelli” conclude Viñales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Viñales: “Sono più forte che mai: la Yamaha ha potenzialità”

    FIGUERES – “Mi sento più forte che mai e non vedo l’ora di ricominciare. Ho ancora fiducia al 100% nelle mie capacità e sono sempre motivato”. Maverick Viñales, dopo la deludente annata in MotoGP, è pronto a gettarsi nuovamente nella mischia.

    Voglia di riscatto
    Il pilota spagnolo della Yamaha, indicato a inizio stagione come uno dei favoriti al titolo, ha invece terminato il mondiale in sesta posizione centrando una sola vittoria e due podi. Dopo Valencia e Portimao, quando non aveva nascosto la propria frustrazione, Viñales sembra invece pronto per nuovo battaglie: “La pausa mi sta facendo bene. Sono stato a casa per cercare di capire cosa dobbiamo migliorare” le parole del numero 12 della Yamaha al sito spagnolo Europa Press. “Dovevo mandare via i cattivi pensieri e pensare a come lavorare in prospettiva: ora la cosa più importante è dare indicazioni alla squadra per migliorare in vista del 2021”.
    A proposito della moto di Iwata, il 25enne di Figueres ha affermato: “La Yamaha ha delle potenzialità ma abbiamo bisogno di una miglior trazione al posteriore. So che miglioreremo perché siamo un marchio di successo e stiamo facendo tutto il possibile per tornare ai nostri livelli” conclude Viñales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci: “Triste per la fine con Ducati ma KTM grandissima moto”

    TERNI – “Sicuramente ho fallito il mio obiettivo con la Ducati però sono felice che mi abbiano detto tutto ad inizio stagione così ho avuto la possibilità di firmare per un team importante come il Tech3 KTM”. Onestamente Danilo Petrucci analizza i suoi sei campionati con Borgo Panigale ma appare emozionato dall’avventura che lo attende con il team austriaco.

    Moto rivelazione
    Il pilota ternano, così come Andrea Dovizioso, è stato sostituito nel team factory dalla coppia della Pramac formata da Jack Miller e Pecco Bagnaia. Un colpo duro per il numero 9 rosso ma che, almeno nelle tempistiche, si è rivelato una fortuna: “È stato un anno strano a cominciare dalle dinamiche del mio licenziamento. So di aver fallito con la Ducati e quando Dall’Igna mi ha comunicato la decisione ero molto triste. Però averlo saputo così presto è stato anche un bene perché mi ha dato la possibilità di firmare per un team importante come quello di Herve Poncharal” le parole di Petrux.
    La KTM, tra factory e Tech3, ha centrato tre vittorie in stagione dimostrando di essere una moto molto competitiva: “Nessuno, quest’anno, pensava che la moto austriaca sarebbe stata così veloce. Certo ora non potrò provarla prima di febbraio a Sepang per i test ufficiali ma già dalla prossima settimana lavorerò nella galleria del vento” conclude Petrucci. LEGGI TUTTO