MotoGp, la previsione di Crutchlow: “Vincitori a sorpresa anche nel 2021”
Il britannico sulla prossima stagione: “Qualche pilota capisce meglio le nuove gomme di qualcun altro, ma si abitueranno e potranno essere più competitivi” LEGGI TUTTO
Il britannico sulla prossima stagione: “Qualche pilota capisce meglio le nuove gomme di qualcun altro, ma si abitueranno e potranno essere più competitivi” LEGGI TUTTO
ROMA – “Credo che avremo vincitori a sorpresa, molti piloti diversi sul podio durante il 2021, perché in concreto hanno tutti una moto ufficiale”. Così Cal Crutchlow analizza quella che sarà la prossima stagione di MotoGp. Il pilota britannico prevede che, anche se si riuscirà a rispettare il calendario completo e si corra in circostanze normali, il prossimo anno avrà nuove sorprese. “Carmelo Ezpeleta – spiega Crutchlow in un’intervista riportata da Motorsport.com – ha fatto un lavoro fantastico con il regolamento per avere gare così serrate con tutta la griglia in lotta. Ora tutti hanno una buona moto. Qualche pilota capisce meglio le nuove gomme di qualcun altro, ma quelli che hanno avuto un po’ più di difficoltà si abitueranno e potranno essere più competitivi. Quest’anno, nei 14 gran premi, abbiamo visto grande gare e sono sicuro che continueremo a vederle anche l’anno prossimo, anche se sarà un campionato normale. Però penso che ci saranno molti vincitori diversi”.
Il sogno di Crutchlow
Crutchlow vorrebbe veder vincere il suo amico Jack Miller con la Ducati nel 2021 e non vede alcun motivo per cui non possa lottare per il titolo: “Voglio vedere Jack vincere. Penso che abbiamo dimostrato di essere in grado di farlo. È stato lì nelle ultime gare. Non c’è alcun motivo per cui non possa pensare di lottare per il titolo il prossimo anno. Spero che Marc Marquez torni, perché ha dominato negli ultimi anni e merita di essere sulla griglia di partenza”. LEGGI TUTTO
Arriva su Blaze (canale 124 di Sky) da giovedì 21 gennaio alle 21.50, in prima visione assoluta, ROAD HAUKS: MOTORI DA PAURA, la serie in cui l’esperto d’auto, Kenny Hauk, accompagna gli spettatori alla scoperta dei veicoli d’epoca più impensati abbandonati in garage malridotti.
Kenny Hauk è un vero proprio mago dei motori. Riesce a trasformare un qualsiasi rottame a quattro ruote in un gioiello d’epoca. Kenny, proprietario e fondatore della Hauk Designs, con la sua crew di meccanici e costruttori esperti, costruisce veicoli unici prendendo ispirazione da stili e design provenienti dal passato americanoa. Kenny sa che ogni veicolo ha una sua storia da raccontare. È per questo motivo che il suo lavoro si differenzia da tantissimi altri meccanici. Ogni restauro di Hauk prende sempre in considerazione le tecniche e i materiali del tempo in cui l’auto venne ideata e costruita.
Kenny Hauk proviene da una famiglia di costruttori. Sin da piccolo, suo padre Ken gli ha insegnato il valore di una lavorazione di qualità e l’attenzione per i dettagli. Kenny ha trascorso la sua adolescenza nel campo dell’edilizia ed il suo mezzo di trasporto ai tempi era una Jeep Wrangler. Così è iniziata la sua passione per i “fuoristrada” ed ha iniziato a pensare a come migliorare le capacità del suo veicolo e ad acquistarne gli accessori. In questo modo, raccogliendo i pezzi di cui aveva bisogno nel garage dei suoi genitori, ha incominciato a dedicarsi alla progettazione di prodotti di alta qualità per il mercato del fuoristrada. All’inizio molti clienti erano i suoi amici che gli chiedevano parti personalizzate per i loro truck. Successivamente Kenny si è cimentato nella costruzione di alcuni tra i migliori 4×4 “chiavi in mano” del pianeta.
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Road Hauks: motori da paura, la serie TV LEGGI TUTTO
ROMA – Luca Marini è una delle nuove leve più interessanti del motociclismo e dopo il secondo posto ottenuto al termine della stagione 2020 si è guadagnato la possibilità di correre in MotoGP in sella alla Ducati Avintia. In un’intervista rilasciata a Corsedimoto il giovane classe 1997 racconta tutta l’emozione per questo salto di categoria: “Essere in MotoGP è bellissimo, un sogno che si realizza. Ma certo un punto di partenza. Esserci veramente è incredibile. Mi devo abituare visto che non ho ancora provato la moto, quindi non ho ancora vissuto il mondo di quella categoria. Non vedo l’ora di iniziare con i primi test, sono molto carico, ma senza fretta. So che ci saranno tantissime cose da imparare, come gomme, elettronica… Poi la Ducati dicono tutti che non è una moto semplice, quindi so che non sarà facile”.
Problema alla caviglia quasi alle spalle
Il fratellastro di Valentino Rossi ha dovuto fare i conti nella seconda parte della stagione con un infortunio alla caviglia che lo ha un po’ limitato: “In questo momento sto bene. Ho continuato con la fisioterapia e la riabilitazione alla caviglia sinistra. Non sono in grado di correre, ma in vista della preparazione invernale devo cercare di arrivare al 100%. Ancora non lo sono, anzi avverto tutt’ora fastidio alla caviglia, soprattutto in questi giorni freddi, quindi ci sto lavorando assieme al fisioterapista. Non ci sono fratture, parliamo però di qualche problema ai legamenti. Non credo mi darà fastidio in sella in seguito, ma in vista della preparazione devo cercare di recuperare al meglio. LEGGI TUTTO
ROMA – “Essere in MotoGP è bellissimo, un sogno che si realizza. Ma certo un punto di partenza. Esserci veramente è incredibile. Mi devo abituare visto che non ho ancora provato la moto, quindi non ho ancora vissuto il mondo di quella categoria. Non vedo l’ora di iniziare con i primi test, sono molto carico, ma senza fretta”. Luca Marini è pronto e carico a mille in vista dell’esordio in MotoGP che arriverà nel 2021 dopo l’ottima stagione in Moto2 chiusa al secondo posto della classifica piloti e, nell’intervista concessa a Corsedimoto, sottolinea tutta l’emozione di poter guidare una Ducati: “So che ci saranno tantissime cose da imparare, come gomme, elettronica… Poi la Ducati dicono tutti che non è una moto semplice, quindi so che non sarà facile”.
Il recupero dal problema alla caviglia
Il fratellastro di Valentino Rossi ha dovuto fare i conti nella seconda parte della stagione con un infortunio alla caviglia che lo ha un po’ limitato: “In questo momento sto bene. Ho continuato con la fisioterapia e la riabilitazione alla caviglia sinistra. Non sono in grado di correre, ma in vista della preparazione invernale devo cercare di arrivare al 100%. Ancora non lo sono, anzi avverto tutt’ora fastidio alla caviglia, soprattutto in questi giorni freddi, quindi ci sto lavorando assieme al fisioterapista. Non ci sono fratture, parliamo però di qualche problema ai legamenti. Non credo mi darà fastidio in sella in seguito, ma in vista della preparazione devo cercare di recuperare al meglio. LEGGI TUTTO
ROMA – Come sempre senza peli sulla lingua, Chico Lorenzo ha affrontato nel corso di una diretta sul proprio canale Youtube Motogepeando il tema del divorzio in MotoGP tra Andrea Dovizioso e la Ducati, analizzando il rapporto tra il forlivese e il direttore Gigi Dall’Igna: “Prima della loro più grande opportunità di essere campioni, gli ego sono stati al di sopra di ciò che sono i numeri, di ciò che è il lavoro, del modo professionale di fare le cose. Dovizioso ha vinto le gare con quella Ducati che ha contribuito a sviluppare, ma Dall’Igna è stato colui che ha diretto tutto lo sviluppo”.
Il padre di Jorge spiega chi ha ragione
Dovendo rispondere su chi tra il pilota e il direttore generale della casa di Borgo Panigale ha sbagliato di più, Lorenzo senior non sembra avere dubbi particolari: “Chi è stato il meno intelligente dei due qui? Penso Dovizioso. Alla fine, passerà alla storia come un pilota che è stato secondo classificato più volte ma non è stato un campione. Penso che Dovizioso sia stato il meno intelligente qui, perché non cambierai Dall’Igna, soprattutto con i record che ha. È un tecnico che sa come sviluppare una moto. Ha vinto campionati in Superbike, con l’Aprilia, ed è lui che ha fatto funzionare la Ducati. Ci sono anche altri personaggi che hanno il loro ego e che contano, anche quando si tratta di ottenere risultati”. LEGGI TUTTO
ROMA – “Prima della loro più grande opportunità di essere campioni, gli ego sono stati al di sopra di ciò che sono i numeri, di ciò che è il lavoro, del modo professionale di fare le cose. Dovizioso ha vinto le gare con quella Ducati che ha contribuito a sviluppare, ma Dall’Igna è stato colui che ha diretto tutto lo sviluppo”. Inizia così una lunga analisi di Chico Lorenzo, il padre di Jorge, che nel corso di una diretta sul proprio canale Youtube Motogepeando ha affrontato il tema del divorzio in MotoGP tra Andrea Dovizioso e la Ducati, contrapponendo alla figura del forlivese quella di Gigi Dall’Igna.
Lo strappo tra il forlivese e Ducati
Dovendo rispondere su chi tra il pilota e il direttore generale della casa di Borgo Panigale ha sbagliato di più, Lorenzo senior non sembra avere dubbi particolari: “Chi è stato il meno intelligente dei due qui? Penso Dovizioso. Alla fine, passerà alla storia come un pilota che è stato secondo classificato più volte ma non è stato un campione. Penso che Dovizioso sia stato il meno intelligente qui, perché non cambierai Dall’Igna, soprattutto con i record che ha. È un tecnico che sa come sviluppare una moto. Ha vinto campionati in Superbike, con l’Aprilia, ed è lui che ha fatto funzionare la Ducati. Ci sono anche altri personaggi che hanno il loro ego e che contano, anche quando si tratta di ottenere risultati”. LEGGI TUTTO
ROMA – Lucio Cecchinello è ormai da anni legato alla Honda per il suo team LCR come cliente della casa giapponese. Questa partnership con HRC proseguirà per i prossimi due anni in MotoGP e l’ex pilota italiano lo conferma: “Di solito faccio contratti di un anno con HRC. Ma quest’anno abbiamo già raggiunto un accordo per i prossimi due anni. Quindi nel 2021 e nel 2022 gareggeremo con la Honda in MotoGP”.
Trattative del passato
Cecchinello, nell’intervista concessa a Speedweek, rivela di essere stato vicino a cambiare produttore negli scorsi anni. Dopo essere stato contattato da altri marchi, però, ha sempre deciso di continuare con Honda: “In passato, io stesso non ho cercato discussioni con altre case. Ma nella primavera del 2016 sono stato contattato da Suzuki, Aprilia e KTM. Sono stati dialoghi molto brevi e concisi. Tuttavia, siamo sempre stati molto interessati a ricevere notizie sui programmi futuri di altri marchi. Ma a essere sincero, sono contento della mia situazione con la Honda. Se Honda mi darà l’opportunità di lavorare con loro anche dopo il 2022, continuerò a essere leale e continuerò a competere per questo produttore in futuro”. LEGGI TUTTO