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    MotoGP, Lucio Cecchinello: “Con Honda per i prossimi due anni”

    ROMA – “Di solito faccio contratti di un anno con HRC. Ma quest’anno abbiamo già raggiunto un accordo per i prossimi due anni. Quindi nel 2021 e nel 2022 gareggeremo con la Honda in MotoGP”. Lucio Cecchinello conferma l’accordo biennale con la Honda per il suo team LCR che dunque continuerà a essere cliente della casa giapponese nel 2021 e nel 2022 in MotoGP: nel prossimo anno, peraltro, con due piloti importanti come Alex Marquez (che sostituisce Cal Crutchlow) e il confermato Takaaki Nakagami.

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    I retroscena sugli scorsi anni
    Cecchinello, nell’intervista concessa a Speedweek, rivela di essere stato vicino a cambiare produttore negli scorsi anni. Dopo essere stato contattato da altri marchi, però, ha sempre deciso di continuare con Honda: “In passato, io stesso non ho cercato discussioni con altre case. Ma nella primavera del 2016 sono stato contattato da Suzuki, Aprilia e KTM. Sono stati dialoghi molto brevi e concisi. Tuttavia, siamo sempre stati molto interessati a ricevere notizie sui programmi futuri di altri marchi. Ma a essere sincero, sono contento della mia situazione con la Honda. Se Honda mi darà l’opportunità di lavorare con loro anche dopo il 2022, continuerò a essere leale e continuerò a competere per questo produttore in futuro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Non posso vivere senza un obiettivo”

    ROMA – “Non posso vivere senza un obiettivo, una motivazione. Se hai un obiettivo, allora hai una motivazione, puoi svegliarti ogni mattina con qualcosa in mente“. Intervenendo al consueto Honda Thanks Day con un video registrato alcuni giorni fa, Marc Marquez non nasconde tutta la sua ambizione per il possibile ritorno in MotoGP dopo un anno di fatto trascorso a casa e in ospedale a causa dei tre interventi chirurgici subiti al braccio infortunato nella prima gara.

    Le parole del pilota spagnolo
    Se il fuoriclasse spagnolo non avesse intrapreso la carriera di pilota motociclisto, con tutta probabilità sarebbe comunque dentro a questo mondo: “Sarei un meccanico di motociclette, o qualcosa legato alle motociclette, perché è quello che mi piace di più“. E sul ricordo più emozionante in carriera: “Il 2019 è stato un buon momento, quando ho vinto il campionato, ma anche la mia prima gara in MotoGP con HRC è stata molto bella“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Bisogna migliorare per competere con Marquez nel 2021”

    ROMA – Per Joan Mir è già finito il tempo di festeggiare un titolo di MotoGP inaspettato e meritato. Il pilota spagnolo, infatti, sprona già la Suzuki a migliorare sotto ogni punto di vista per potersi ripetere in un 2021 in cui – col probabile ritorno di Marquez – non sarà facile lottare di nuovo ai vertici: “La pressione dà e toglie. Infatti nel 2021 sarò un favorito, ma avrò già la tranquillità di aver vinto un titolo. Per competere in un Mondiale con il duo Marc Marquez-Honda dobbiamo migliorare la velocità della moto ed essere un po’ più competitivi, con più pole position e più vittorie. Abbiamo altri punti di forza come l’affidabilità, ma dobbiamo vincere più gare. Nel 2020 abbiamo sfruttato il 100% del nostro potenziale in gara, ma non in qualifica e dobbiamo migliorare nell’esplosività”.

    Lo spagnolo riavvolge il nastro
    Nell’intervista concessa al Mundo Deportivo, il pilota spagnolo riavvolge il nastro della sua ancor breve carriera: “Sono le parole che avrei voluto leggere o sentire da tutta la vita. Ho fatto tanti sacrifici quando ero più giovane perché ho sempre preso le corse molto sul serio, ho sempre pensato che far festa non fosse compatibile con questo sport. Sono sempre stato molto concentrato sul percorso che credevo fosse l’unico possibile per arrivare a oggi. E sì, ho lasciato molte esperienze da parte: ricordo quando dovevo rifiutare l’invito al compleanno dei miei amici perché dovevo allenarmi. Ma ora a posteriori non mi manca nulla di quel periodo in realtà“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Nel 2021 dobbiamo far meglio in qualifica”

    ROMA – “La pressione dà e toglie. Infatti nel 2021 sarò un favorito, ma avrò già la tranquillità di aver vinto un titolo. Per competere in un Mondiale con il duo Marc Marquez-Honda dobbiamo migliorare la velocità della moto ed essere un po’ più competitivi, con più pole position e più vittorie. Abbiamo altri punti di forza come l’affidabilità, ma dobbiamo vincere più gare. Nel 2020 abbiamo sfruttato il 100% del nostro potenziale in gara, ma non in qualifica e dobbiamo migliorare nell’esplosività”. Il campione del mondo in MotoGP nel 2020, Joan Mir, guarda già al futuro e dopo la strepitosa e inaspettata vittoria iridata in sella alla sua Suzuki, punta già al 2021 con l’obiettivo di migliorare soprattutto in qualifica.

    Una carriera ancora agli inizi
    Nell’intervista concessa al Mundo Deportivo, il pilota spagnolo riavvolge il nastro della sua ancor breve carriera: “Sono le parole che avrei voluto leggere o sentire da tutta la vita. Ho fatto tanti sacrifici quando ero più giovane perché ho sempre preso le corse molto sul serio, ho sempre pensato che far festa non fosse compatibile con questo sport. Sono sempre stato molto concentrato sul percorso che credevo fosse l’unico possibile per arrivare a oggi. E sì, ho lasciato molte esperienze da parte: ricordo quando dovevo rifiutare l’invito al compleanno dei miei amici perché dovevo allenarmi. Ma ora a posteriori non mi manca nulla di quel periodo in realtà“. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Gresini: “Valentino Rossi? Ogni cosa ha il suo tempo”

    ROMA – Fausto Gresini non ha mai nascosto di essere un grande ammiratore di Valentino Rossi, ma in un’analisi della stagione di MotoGP da poco andata in archivio il dirigente motociclistico non può nascondere il proprio disappunto nel vedere il pilota italiano lottare per posizioni di rincalzo: “Di Valentino si è detto di tutto e di più. Lo sappiamo, Vale è un grande pilota e lo sta dimostrando tuttora alla sua età. Certe volte mi capita di pensare: sarebbe bello vederlo vincere, ma è triste vederlo tredicesimo o quindicesimo“.

    Il commento sul pilota italiano
    Il dirigente sportivo del team omonimo, che peraltro dal 2022 rienterà nel Motomondiale, stima il “Dottore”, ma riflette sul fatto che tanti ventenni stanno prendendo il sopravvento nel Motomondiale a discapito di chi ha qualche primavera in più: “Rossi lo considero uno dei più grandi, va ancora forte, ma in MotoGP c’è gente di vent’anni, mentre lui il prossimo ne avrà 42. Ogni cosa ha il suo tempo, è brutto da dire ma è la realtà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Gresini: “Triste vedere Valentino Rossi così indietro”

    ROMA – “Di Valentino si è detto di tutto e di più. Lo sappiamo, Vale è un grande pilota e lo sta dimostrando tuttora alla sua età. Certe volte mi capita di pensare: sarebbe bello vederlo vincere, ma è triste vederlo tredicesimo o quindicesimo“. E’ questa l’opinione di Fausto Gresini sul momento che sta vivendo Valentino Rossi, reduce da una stagione di MotoGP molto negativa ma ancora in pista nel 2021 con la Yamaha Petronas.

    L’opinione sul “Dottore”
    Il dirigente sportivo del team omonimo, che peraltro dal 2022 rienterà nel Motomondiale, stima il “Dottore”, ma riflette sul fatto che tanti ventenni stanno prendendo il sopravvento nel Motomondiale a discapito di chi ha qualche primavera in più: “Rossi lo considero uno dei più grandi, va ancora forte, ma in MotoGP c’è gente di vent’anni, mentre lui il prossimo ne avrà 42. Ogni cosa ha il suo tempo, è brutto da dire ma è la realtà”. LEGGI TUTTO