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    MotoGp, Puig: “È stato un anno strano per la Honda”

    ROMA – “Penso che sia impossibile giudicare la nostra stagione, perché abbiamo perso uno dei nostri migliori piloti. Sarebbe una mezza valutazione, inoltre quando non hai uno dei tuoi migliori piloti sai già che i risultati non saranno buoni. Cosa che ha influenzato l’intero programma per il resto della stagione MotoGP”. Così Alberto Puig, manager del Repsol Honda, analizza la stagione 2020 riconoscendo che è stata una di quelle da dimenticare.

    Stagione strana per la Honda
    “Siamo passati dall’essere in grado di vincere a rendere quasi impossibile vincere. Con Marc potevamo vincere, senza di lui era impossibile – rivela Alberto Puig al sito ufficiale della MotoGp -. È stato un anno strano per tutti noi, non abbiamo avuto l’opportunità di vincere il titolo MotoGP in questa stagione”. Nonostante ciò si guarda con ottimismo al 2021. “Alex ha fatto un ottimo lavoro, all’inizio dell’anno molte persone non si fidavano di lui. A metà stagione ha fatto un passo avanti ed è tornato molto veloce. Dal punto di vista della Honda, è stato fatto un passo migliore di quanto ci aspettassimo. Siamo molto contenti dei suoi progressi”. LEGGI TUTTO

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    Bugatti, una Voiture Noire per festeggiare lo spirito del Natale

    Il Natale di quest’anno sarà sicuramente particolare per tutti, ma lo sarà ancora di più se accanto alle luminarie e gli addobbi sparsi per la città c’è una Bugatti La Voiture Noire. Cosa c’entra una one-off da 1.500 cv con il Natale? Scopriamolo insieme…

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    Bugatti, una Voiture Noire per mantenere intatto lo spirito del Natale

    Bugatti Chiron Sport Les Légendes du Ciel, omaggio “esclusivo” ai padroni del cielo
    NATALE FIRMATO BUGATTI
    La Casa automobilistica francese, per mantenere intanto lo spirito natalizio di Molsheim – sede storica del Marchio, che quest’anno non ha potuto tenere i tipici mercatini di Natale a causa del covid -, ha voluto offrire in esposizione il bolide nero accanto al tradizionale albero di Natale cittadino.
    “Sono molto grato a Bugatti per questo meraviglioso regalo alla nostra città. Ora tutti i residenti di Molsheim hanno l’opportunità molto speciale di ammirare questo capolavoro unico, La Voiture Noire, di cui Ettore Bugatti sarebbe stato sicuramente molto orgoglioso”, ha affermato Laurent Furst, sindaco di Molsheim durante l’inaugurazione avvenuta la scorsa settimana.
    “PER NOI È IMPORTANTE PORTARE GIOIA”
    La Voiture Noire, dunque, che ha celebrato la sua anteprima mondiale al Salone di Ginevra lo scorso anno in occasione del 110 ° compleanno del marchio Bugatti, sarà esposta nel centro città fino alla fine di marzo all’interno di una teca di vetro, così da dare un tocco personale e stiloso a questo Natale così particolare.
    Questa vettura supersportiva è stata prodotta interamente per rendere omaggio alla mitica Type 57 SC Atlantic di Jean Bugatti e sfodera lo stesso mastodontico motore W16 quadriturbo da 1.500 CV di Chiron, ma contornato da forme più aggressive sul lato carrozzeria e da ben sei terminali di scarico.

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    Bugatti La Voiture Noir, esemplare unico: le foto

    “Il marchio Bugatti è nato qui a Molsheim, la città in cui Ettore Bugatti ha ha iniziato a produrre le proprie automobili più di 110 anni fa. Molsheim è così diventata la culla del nostro successo, un successo che continua ancora oggi – ha dichiarato Christophe Piochon, Site Manager e Direttore generale della produzione e della logistica – Naturalmente, niente può sostituire il mercatino di Natale di Molsheim. Tuttavia, è importante per noi portare gioia alle persone della regione in questi tempi difficili.”
    La Bugatti che nasce in garage LEGGI TUTTO

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    Hennessey Venom F5, hypercar estrema da più di 500 km/h

    La produzione del primo dei soli 24 esemplari della Hennessey Venom F5 è cominciata da qualche ora. E quindi, con molta probabilità, alla contesa del primato di auto più veloce del mondo si può provare ad iscrivere un’altra vettura. Realizzata da Hennessey Special Vehicles, comparto separato dalla Casa madre Hennessey Performance Engineering, la nuova hypercar debutta con 1.817 cavalli, un abitacolo con caratteristiche da auto da competizione e una velocità promessa di ben 537 km/h, una cifra spaventosa e che, se mantenuta, renderebbe la Venom F5 la più veloce sul pianeta, più dell’attuale hypercar a detenere il record, la SSC Tuatara.

    SSC Tuatara è l’auto più veloce, una a 532,8 km/h
    Il primo esemplare è stato costruito a Silverstone, con la verniciatura Speed Devil Blue. A gennaio 2021 arriverà in Texas, quartier generale Hennessey, per poi in estate essere consegnata al proprietario, un fortunato signore del Montana. Fortunato e ricchissimo, dato che Venom F5 costa 2 milioni e 100.000 dollari.
    Dati tecnici: una F1 stradale

    Partiamo dalla motorizzazione, ovviamente il fiore all’occhiello della hypercar. Hennessey Venom F5 è spinta da un V8 biturbo da ben 6.6 litri capace di erogare 1.817 cv e 1.193 Nm di coppia – limitato elettronicamente a 8.200 giri/min – abbinato a un cambio manuale automatizzato a frizione singola e 7 marce, realizzato dalla CIMA, con differenziale a slittamento limitato e trazione posteriore. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 2,6 secondi, per una velocità massima dichiarata di 500 km/h (ma in Texas scommettono si possa puntare a superare il record della Tuatara…).
    Da un grande potere derivano grandi responsabilità
    Ci sono cinque driving mode: Sport, Wet, Track, Drag e F5 (la piena potenza è disponibile solo in quest’ultima modalità). In base alla modalità, cambiano diverse impostazioni: peso dello sterzo, punti del cambio marcia, ABS e traction control. La curiosità è che per sbloccare la modalità F5, bisogna andare a…scuola guida. Nel prezzo d’acquisto dell’auto infatti Hennessey ha compreso un programma di formazione da svolgere in un giorno alla pista privata del marchio, a Sealy, Texas, per ottenere la licenza F5 e acquisire le capacità per controllare e gestire una potenza di 1.817 cavalli. Per intenderci, in modalità F5 la macchina accelera da 0 a 300 km/h in 8,4 secondi e da 0 a 400 km/h in 15,5 secondi. Da un grande potere, derivano grandi responsabilità: certe macchine bisogna saperle guidare.
    Caratteristiche, stile e aerodinamica
    La struttura di Venom F5 è una monoscocca in fibra di carbonio da soli 85 kg di peso, con sospensioni indipendenti a doppio braccio oscillante e ammortizzatori Penske regolabili. Il servosterzo ha un sistema elettrico e non idraulico, le ruote sono forgiate in alluminio avvolte da pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2, pinze dei freni con dischi carboceramici da 15″ su tutti e quattro i lati. Hennessey Venom F5 pesa 1360 kg, con un rapporto peso/potenza incredibile: 0,61 cv per kg.
    Il design esterno è ispirato alla mitica McLaren F1, e non presenta molti cambiamenti rispetto al concept presentato nel 2017. La fibra di carbonio domina anche fuori, per un progetto ingegneristico sviluppato insieme alla britannica Delta Motorsport, mentre il lato aerodinamico è stato progettato in collaborazione con la TotalSim. Rispetto al concept, sono state ridimensionate l’alettone posteriore ed equilibrato l’aggressivo splitter anteriore, in modo da fornire un sufficiente carico aerodinamico alla massima velocità. I clienti possono scegliere anche l’allestimento Track Pack, da 100.000 euro, con cui ottenere l’alettone in dimensione maggiorata e lo splitter ancora più sportivo. Aggiungendo 300.000 euro si possono scegliere una diversa vernice e i pannelli della carrozzeria in fibra di carbonio.
    Quel volante da Formula 1…
    Nell’abitacolo, tutto è rivestito in pelle Muirhead e carbonio. Il volante è identico a quelli della Formula 1, sia nella forma che nei vari pulsanti e bottoni. Un quadro strumenti digitale da 7″ è completato da un sistema d’infotainment touchscreen Alpine da 9,3″ compatibile con AppleCarPlay e Android. Per gestire la climatizzazione, è disponibile un ulteriore touchscreen da 1,3″.
    Ne restano ancora 12 a disposizione
    Hennessey Venom F5 è stata omologata per la strada secondo la regola statunitense “Show or Display”, la stessa che ha dato il via libera alla McLaren Speedtail. La legge in pratica consente la circolazione alle supercar e hypercar dalle prestazioni molto elevate purché siano prodotte in edizione limitata e soddisfino uno standard di “grande significato storico o tecnologico”. La F5 ha finora venduto 12 dei suoi 24 esemplari, di cui 8 negli USA e 4 all’estero. Altre 12 sono ancora disponibili: servono “solo” 2 milioni e 100 mila dollari. Cifra “normale”, per la hypercar che punta a diventare l’auto più veloce al mondo. LEGGI TUTTO

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    Incidenti stradali, meno morti e feriti grazie al lockdown

    E chi l’avrebbe mai detto che la pandemia ha portato qualcosa di buono? Sembra paradossale, ma grazie al cosiddetto “effetto lockdown” da gennaio a settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ci sono stati in strada  -29,5% di incidenti con lesioni, -26,3% con vittime e -32% di feriti. In totale, secondo i dati Aci-Istat, si parla di 90.821 incidenti che hanno causato 1.788 morti e 123.061 feriti. 

    Incidenti mortali: quali le strade più pericolose in Italia? Lo spiega l’ACI
    Una riduzione non sufficiente  
    Sebbene la mortalità stradale in Italia sia diminuita in maniera significativa da gennaio a settembre 2020, questo non ha permesso di raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime della strada entro il 2020: i dati di quest’anno, infatti, parlano di un numero di morti calato del 43,1% rispetto al 2010 e del 66,4% rispetto al 2001.
    Incidenti quasi nulli in primavera
    A ciò è necessario aggiungere che la diminuzione del 2020 è dovuta in maggioranza alla pandemia da Covid-19 e al conseguente periodo di lockdown durante il quale gli spostamenti sono stati pressoché azzerati per buona parte degli italiani. Nessun premio per la guida corretta o comportamenti responsabili, insomma. C’è ancora molto da fare per far diventare la strada un luogo sicuro. Non a caso, la riduzione più importante si registra proprio tra marzo e maggio, i mesi di lockdown totale. Sempre nei primi nove mesi del 2020, anche le percorrenze medie sulle strade extraurbane principali sono calate: del 23%.
    Incidente gli provoca la fobia delle moto: meccanico risarcito con 68.000 euro LEGGI TUTTO

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    Bologna, sui binari del treno con l'auto: bloccata l'intera linea

    Se un’auto sui binari può sembrarvi reale solo all’interno di un film vi state sbagliando di grosso. A dimostrarlo ci ha pensato un giovane ragazzo di 27 anni che, ubriaco e al volante della sua Renault Megane, è stato sorpreso mentre percorreva alcuni metri lungo il tratto ferroviario nei pressi di Via Zanardi. Dopo aver superato il passaggio a livello, infatti, l’uomo ha pensato bene di svoltare lungo la ferrovia e percorrere i binari prima di essere fermato. 

    Auto rubata, ritrovata dopo mesi per le infrazioni commesse dai ladri
    FERROVIA BLOCCATA PER 2 ORE
    Ovviamente, la manovra sconsiderata ha avuto grosse ripercussioni sulla viabilità ferroviaria, tanto da provocare un blocco di oltre due ore sulla tratta Bologna-Venezia, con ritardi e cancellazioni. Tuttavia, tralasciando i disagi per i pendolari, nessuno ha avuto ripercussioni gravi. Infatti, nel preciso momento in cui l’uomo ha tentato la traversata dei binari non c’era nessun treno in transito.
    DENUNCIATO E MULTATO
    Ciononostante, per l’automobilista non c’è stato lieto fine. Infatti, dopo che alcuni passanti avevano diramato l’allarme intorno alle ore 18.00, sono intervenute le forze dell’ordine che, trovandolo in evidente stato di alterazione, non hanno potuto far altro che denunciarlo per guida in stato di ebrezza e multarlo per svariate infrazioni al codice della strada e al regolamento della Polizia Ferroviaria. Non bastasse, al condecente è stata sequestrata anche la macchina.
    Ciclabili: uno studio inglese le indica come causa di inquinamento e traffico LEGGI TUTTO

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    Monopattini sharing Torino, arriva la targa identificativa

    Sembra proprio che i numerosi appelli sulla richiesta di regolamentazione sui monopattini stiano iniziando a essere ascoltati. Dopo che alcuni servizi sharing hanno deciso di inserire controlli come l’alcol test o la pozione del parcheggio, sfruttando le app e l’avanzata tecnologia, anche i comuni si stanno muovendo – seppur lentamente – in questa direzione. Un esempio è la proposta del Comune di Torino, che sarà messa in pratica dal 2021, sulla targa identificativa per i monopattini sharing.

    Provvedimenti sul corretto utilizzo
    In molti (e non solo a Torino) si sono lamentati dei parcheggi selvaggi dei monopattini. Lasciati spesso sui marciapiedi a intralciare il passaggio di pedoni, con grande difficoltà anche per le persone disabili. L’assessore alla Mobilità della Città di Torino, Maria Lapietra, ha annunciato che a breve ci sarà una conferenza stampa durante la quale verranno spiegati i nuovi provvedimenti sul corretto utilizzo di questi mezzi. “Partirà una campagna di sanzioni con regole importanti in collaborazione con i gestori anche per rendere evidenti e chiare le regole per i clienti per quel che riguarda sia la circolazione sia il divieto di sosta sui marciapiedi. Siamo inoltre riusciti a rendere automatica la diminuzione della velocità sulle aree pedonali – ha precisato l’assessore Lapietra – e inoltre ogni monopattino sarà dotato di un contrassegno con un numero identificativo in modo che i vigili possano multare la persona scaricando la responsabilità dai gestori al cittadino che utilizza il mezzo in modo non corretto”.
    Monopattini Torino, entro l’anno parcheggi e strisce gialle dedicate LEGGI TUTTO

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    Prunas: “Qatar, calcio e Valentino Rossi”

    Intervista al nostro ambasciatore in Qatar: “I tifosi pensano solo ai Mondiali del 2022 e vanno in delirio per Vale”. Doha, in Qatar, ha accolto il premio Golden Boy. Il nostro inviato nell’occasione ha anche incontrato il rappresentate italiano Alessandro Prunas che svela da dove deriva la sua passione per il pallone: “Mio nonno è stato presidente del Cagliari. Da ragazzo parteggiavo proprio per i rossoblù” LEGGI TUTTO