Focus Mazda: motore Skyactiv-G con disattivazione dei cilindri
Per la Casa di Hiroshima, efficienza e basse emissioni non prescindono mai dal puro piacere di guida, grazie anche alla sofisticata tecnologia impiegata LEGGI TUTTO
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ROMA – “Alla fine si è sempre sentito dire che la moto è fatta per Marc, io non ci credo tanto. Il pilota fornisce alcune linee guida e gli ingegneri portano alcune componenti che tutti i piloti del marchio testano”. Pol Espargarò non è d’accordo con chi pensa che la RC213V sia stata progettata per Marc Marquez, compagno di box nella prossima stagione. “Ognuno in Honda sceglie una strada diversa. Jorge Lorenzo ha provato milioni di cose e alla fine ha avuto una Honda sua”, prosegue Espargarò. E sul ritorno in pista dello spagnolo: “Mi piacerebbe poter fare una stagione insieme a Marc Marquez per dare il massimo, per sapere se sto andando al 100% – spiega a Motorsport.com –. Non posso occuparmi di sviluppare una moto che non conosco”.
Marquez su Pol
L’arrivo di Pol Espargarò non impensierisce Marc Marquez che – poco prima di entrare in sala operatoria per la terza volta in cinque mesi – parla del suo nuovo compagno di box. “Proviene dalla KTM, un progetto che ha sofferto per alcuni anni e che ora sta facendo buone gare”, ha raccontanto ai microfoni di DAZN. “Con Pol ti assicuri un pilota che è regolarmente tra i primi 6 o 7, che lotta per i podi e, perché no, che lotta per i campionati, che è quello che si viene a fare in HRC. Sarà interessante, penso sia un buon passo per Honda, per Pol… non so. Non gli ho chiesto se se ne pente, perché ovviamente, vedendo come sta adesso la KTM, potresti pensare ‘Perché non sono rimasto?'”. LEGGI TUTTO
L’ormai ex pilota della KTM parla della nuova sfida in Honda e del confronto con Marc Marquez LEGGI TUTTO
Nuova Nissan Qashqai ha aperto le porte per un primo tour alla scoperta della sua terza serie. L’appuntamento è fissato al 2021, quando su strada andrà un suv compatto un po’ cresciuto nelle dimensioni, con un livello di assistenza alla guida avanzato, un ibrido a trazione elettrica e-Power e la totale riscrittura estetica e tecnologica dell’abitacolo.
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Le anticipazioni sono accompagnate da teaser che indicano le scelte stilistiche compiute in plancia, con l’intenzione di offrire una qualità percepita superiore, dall’impiego di rivestimenti con cuciture a contrasto, la possibilità di avere sedili anche in pelle Nappa, la seduta di guida regolabile nell’inclinazione, i programmi massaggianti.
Abitacolo spazioso e comfortevole
Tante attenzioni in più al comfort, inserite in un abitacolo che offre più spazio grazie alla maggiore distanza (15 mm) tra i sedili anteriori e in relazione ai centimetri liberi all’altezza delle ginocchia di chi siede dietro.
Un sostanziale progresso si registra alla voce capacità di carico del bagagliaio, ben 74 litri in più derivano da una Qashqai 2021 che avrà sì dimensioni marginalmente superiori – il passo tra questi – ma anche una differente configurazione di sospensioni posteriori. Tra il Qasqhqai due ruote motricie la versione quattro ruote motrici cambierà lo schema, MacPherson nel primo caso, multilink nel secondo.
Passare a sospensioni MacPherson ha permesso l’abbassamento del pianale di carico di 20 mm rispetto alla precedente generazione. Il volume complessivo atteso sarà, quindi, superiore ai 500 litri. La funzionalità del suv compatto sarà in attenzioni come la duplice illuminazione del vano e la presa da 12v, che completa una dotazione all’interno con prese USB-A e USB-C, oltre alla possibilità di ricarica wireless dello smartphone, interfacciabile con l’auto via Android Auto cablato o Apple CarPlay (anche wirelss).
Strumentazione e infotainment
Il comparto infotainment ruoterà intorno ai NissanConnect Services, soluzioni accessibili via app come dallo schermo del display in plancia, da 9 pollici e affiancato alla strumentazione da 12,3 pollici,configurabile nelle informazioni rappresentate. Terza rappresentazione in marcia delle info utili, un head up display da 10,8 pollici.
Al volante del nuovo Qasqhai si stringerà tra le mani una corona con razze dai comandi touch, dai quali attivare le funzioni del Nissan ProPilot con Navi-Link per l’assistenza alla guida. Domotica e tecnologia connessa a bordo “parleranno” attraverso l’assistente Google e Alexa, con operazioni home-to-car possibili ad esempio nell’invio di una destinazione al navigatore.
Detto dell’aggiornamento del sistema over-the-air, Nissan introduce sul nuovo Qashqai la funzione Stolen Vehicle Tracking, che consente la segnalazione del furto dell’auto alla polizia direttamente via app, con possibilità di tracciamento e ritrovamento dell’auto.
Sempre tra i NissanConnect Services vi sarà la possibilità di impostare limiti all’utilizzo dell’auto, che siano per fasce orarie, aree geografiche, limiti di velocità massima: si riceverà un alert ogniqualvolta verranno “infranti” da chi guida l’auto.
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Sarà possibile, poi, ricevere indicazioni dettagliate sullo status del veicolo e la necessità, ad esempio, di effettuare la manutenzione. LEGGI TUTTO
Un’auto adatta alla pista e alla strada, un progetto comune che guarda al 2021, e che si proietta già ai cordoli delle corse, tra cui la Porsche Supercup.
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Nuova Porsche 911 GT3 Cup è la lettura da pista di quel che 911 GT3 porterà su strada. E i punti di contatto sono evidenti tra i muletti. Il 12 dicembre scopriremo la scheda tecnica dell’ultima nata a Weissach, dove lo shakedown nel 2019 si è risolto in 30 giri veloci, altro che pochi chilometri. Poi ancora pista, Lausitzring, Monza, Nurburgring, per mettere a punto il progetto.
911 GT3 stradale avrà il motore boxer 4 litri da 510 cavalli, zona rossa a 9.000 giri/minuto, tanta efficienza in più rispetto al passato e un miglioramento ulteriore di ciò che era possibile, ancora, perfezionare. La scocca della 911 generazione 992, l’alleggerimento per arrivare ai 1.400 kg circa, poi tanta ricerca aerodinamica.
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Porsche 911 GT3 Cup
GT3 stradale e GT3 Cup: aerodinamica condivisa
Pista e strada, ed ecco ripetere l’ala posteriore a collo di cigno nei supporti della 911 stradale sulla 911 GT3 Cup, oppure l’apertura all’avantreno per le masse radianti – con gli sfoghi d’aria calda sul cofano – e le canalizzazioni laterali.
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I muletti camuffati rivelano svariati punti di contatto tra i due progetti, distanti in quelle che sono le specifiche di sicurezza imposte dalla FIA per l’omologazione, quindi rollcage interno, per cominciare. Diverse anche nella gommatura, slick per moltiplicare trazione e aderenza. LEGGI TUTTO
Argomento su cui è lecito interrogarsi, quello del bollo moto: a causa di un anno del tutto eccezionale, è necessario fare dei chiarimenti sulle tasse da pagare nel 2021 e sulle scadenze da rispettare. Se qualcuno si aspettava agevolazioni, sospensioni, proroghe, forse rimarrà deluso.
Il bollo, ovvero la tassa di proprietà sui veicoli, si paga per tutti i mezzi a due ruote iscritti al Pubblico Registro Automobilistico. Sono esclusi dalla tassazione i ciclomotori e i quadricicli inferiori a 50 cc, sui quali è imposta una tassa sulla circolazione: la differenza con il bollo è che sui 50 cc si paga in base all’utilizzo, mentre l’altra tassa è riferita al possesso.
BOLLO SU KW E CLASSE AMBIENTALE
Calcolare l’importo del bollo è una pratica che consigliamo di lasciare all’ACI e alle singole Regioni, tramite elaboratore automatico, ma le regole sono abbastanza chiare: il bollo va in base ai kW del veicolo e alla classe ambientale (Euro 1, 2, 3 etc). Se sulla carta di circolazione non è espresso il valore dei kW, si applica lo stesso metodo alla potenza massima in Cv. Esistono però delle variabili in base al regolamento delle varie Regioni, specialmente quelle autonome, per cui consigliamo di rivolgersi alle autorità competenti per stabilire la cifra esatta. Invece per le cilindrate inferiori a 50 cc la tassa di circolazione è forfettaria, mentre in alcune regioni come la Lombardia è addirittura assente.
A GENNAIO E LUGLIO
Veniamo al punto: il bollo moto si paga in genere una volta l’anno, con due regole fondamentali: il primo bollo di una moto nuova va pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione; il rinnovo annuale si paga entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. In caso la moto sia usata, le regole restano le stesse: se il bollo è ancora valido, si pagherà il rinnovo alla scadenza naturale; se la tassa è stata sospesa, la normativa segue le indicazioni valide per i veicoli nuovi.
Le scadenze sono generalmente a gennaio e luglio (pagabili dunque fino a fine febbraio e fine agosto), con dovute eccezioni in base alle Regioni. In ogni caso, sulla ricevuta di pagamento del bollo è espressa la successiva data di scadenza. E per il 2021?
DISPOSIZIONI IN EXTREMIS?
Nonostante la funesta particolarità del 2020, non ci sono disposizioni eccezionali riguardo la tassa di possesso dei motocicli. Alcune regioni e province autonome hanno disposto delle proroghe, durante il lockdown primaverile, ma a meno di nuove disposizioni in arrivo con i prossimi Dpcm o con la Legge di Bilancio, le scadenze previste dovrebbero rimanere le stesse senza sconti o rinvii.
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Dai cancelli della factory, infatti, è uscita l’ultima hypercar della Rossa con pesanti camuffature per coprire i dettagli della carrozzeria, segno che si tratta di un muletto usato per la prova di nuova componentistica.[embedded content]
Dettagli evidenti
Quello che le bardature non hanno nascosto sono alcuni elementi esterni. Il paraurti anteriore ha una nuova impostazione, perché manca l’elemento centrale che sulla vettura del 2012 separava a metà la calandra, sostituita da due elementi verticali che dividono la “bocca” in 3 aprendo sui lati due piccole prese d’aria supplementari.
Sul muso sembra mancare l’S-Duct, la presa d’aria di derivazione F1 che pesca il flusso dal fondo per soffiarlo sul cofano e generare più deportanza. Inoltre, sulla fiancata, si può notare come le prese d’aria siano più piccole, ma è un po’ tutta questa zona, compresi lunotto e paraurti posteriore ad avere proporzioni e forme differenti rispetto alla LaFerrari originale.
Sarà V12 ibrida?
Capitolo motore. Il layout di questo prototipo non lascia dubbi: il propulsore è in posizione posteriore-centrale, ma di quale frazionamento si tratta? Non si percepisce abbastanza sound per lanciare un’ipotesi, ma è certo che il V12 non è scartato perché, come scrivevamo qui, la tecnologia per renderlo più efficiente e meno obsoleto già c’è. Di sicuro sarà abbinato a un modulo ibrido, vista la presenza dei segnali specifici di pericolo di scossa elettrica stampati e ben visibili su tutta la carrozzeria.
Futuro a Le Mans
L’appuntamento è rimandato al 2022, ma l’attesa è resa ancora più spasmodica dalla rivoluzione che sta per attraversare la F1 e influisce direttamente con la Gestione Sportiva della Ferrari. Con il tetto massimo di spese fissato e uguale per tutti per coprire i costi di realizzazione della monoposto di Leclerc e Sainz, in Ferrari hanno deciso di non licenziare i tecnici che rischierebbero di rimanere tagliati fuori, ma di dirottarli su altri progetti.
Questa vettura, quindi, diventa centrale non solo dal punto di vista del prodotto, ma anche per il reparto sportivo. Infatti, non è un segreto che, con le nuove regole del Mondiale Endurance, aperte alle hypercar, a Maranello stiano pensando a un ritorno in grande stile per tornare a vincere la classifica assoluta la gara più bella di tutte, la 24 ore di Le Mans. E chissà, magari lo farà proprio con questa vettura, oggi camuffata, ma domani base per futuri trionfi… LEGGI TUTTO
Di notizie sulla violazione della quarantena, da marzo a oggi, ne abbiamo sentite molte. Purtroppo, sono in tanti a non capire la gravità di questa azione. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato un 36enne di Livorno per il quale l’Asl aveva disposto la quarantena domiciliare. L’uomo, invece, ha deciso di prendere lo scooter e uscire, ma è stato fermato dalla polizia che ha scoperto anche che il mezzo su cui viaggiava era senza assicurazione e revisione.
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Violazione delle normi anti Covid
In sella al suo scooter, l’uomo è stato fermato in città da una pattuglia della polizia che stava eseguendo dei controlli anti-Covid. Alla vista degli agenti, il 36enne – consapevole di star trasgredendo la legge – ha provato a eludere il posto di blocco, ma la sua fuga è stata breve, appena qualche secondo. Durante il controllo, la polizia ha scoperto la verità: l’uomo, oltre a non poter uscire perché in quarantena, era privo di assicurazione e revisione (scaduta nel 2017) allo scooter. Il mezzo è stato sequestrato, è scattata la multa perché il cittadino non aveva con sé la patente e poi denunciato per violazione delle norme anti contagio attualmente in vigore.
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