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    MotoGp, Marc Marquez: “Devo raggiungere il traguardo”

    ROMA – “Grazie a tutti per i messaggi di sostegno! A poco a poco mi sento meglio, ma la cosa piu’ importante in questa gara è raggiungere il traguardo, e ci riusciremo!”. Così Marc Marquez – attraverso un post sul proprio profilo Twitter – ha voluto ringraziare i suoi fan che gli hanno augurato una pronta guarigione dopo essersi sottoposto al terzo intervento al braccio destro. Il pilota della Honda potrebbe tornare a gareggiare non prima del maggio 2021, perdendo quindi le prime gare del prossimo Mondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, dalla Spagna: “Marquez potrebbe essere operato di nuovo”

    ROMA – “Le infezioni ossee sono a volte difficili da curare, i germi si accumulano nell’osso, che è un tessuto che ha pochissimi vasi sanguigni e, quindi, le nostre difese hanno poco accesso, come accade con gli antibiotici che usiamo per combatterli e che allo stesso modo devono raggiungere la fonte dell’infezione attraverso il sangue”. Esordisce così Angel Villamor nella sua intervista rilasciata ad As, per mezzo della quale ha spaventato tutti i tifosi di Marc Marquez. Il noto traumatologo, infatti, non ha escluso che dopo l’infezione al braccio operato il pilota spagnolo di MotoGP possa essere sottoposto all’ennesimo intervento chirurgico: “La complicazione principale è che i germi impediscono la formazione del callo e quindi provocano pseudoartrosi o incapacità di guarire e questo porta alla necessità di nuovi interventi chirurgici. A volte siamo costretti a intervenire nuovamente per rimuovere il materiale metallico perché è un altro punto focale in cui il germe può depositarsi, anche più facilmente che nell’osso”.

    Le parole di Angel Villamor
    Secondo il prestigioso luminare, però, non è ancora il momento per valutare se davvero servirà un’ulteriore operazione per lo sfortunato pluricampione della Honda: “Ci vorrà almeno una settimana per capire se sarà necessaria un’operazione. Successivamente, deve essere iniziato il trattamento antibiotico, che può richiedere alcuni giorni di somministrazione endovenosa e poi diverse altre settimane per via orale. È possibile che l’antibiotico e le difese naturali di Marc possano con il germe senza la necessità di ulteriori interventi chirurgici. È sempre difficile sapere se l’infezione proviene dalla sala operatoria o ha raggiunto la frattura attraverso il flusso sanguigno da un altro focolaio infettivo. Il ritardo che sta subendo la formazione del callo potrebbe avere un’origine infettiva, ma potrebbe anche essere un fattore meccanico che è stato risolto con quest’ultimo intervento”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez resta in ospedale: infezione alla frattura

    ROMA – Marc Marquez perseguitato dalla sfortuna. Il pilota spagnolo, che poche ore fa si è sottoposto a un intervento chirurgico al braccio per la terza volta in pochi mesi, sarà costretto a restare in ospedale a causa di un’infezione alla frattura, che come spiega in un comunicato ufficiale il team Honda Hrc, comporterà una cura antibiotica per il pluricampione di MotoGP.

    La nota di Honda Hrc
    Come si legge nel comunicato della casa giapponese, “il quadro clinico post-operatorio è soddisfacente, tuttavia le analisi hanno confermato la presenza di un’infezione pregressa alla frattura”. Per questo motivo, il pilota spagnolo sarà costretto a una degenza più lunga presso l’ospedale Ruber International “per sottoporsi nelle prossime settimane a un trattamento antibiotico specifico”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Dal 2020 ho imparato tanto, tornerò quando sarò pronto”

    ROMA – Dopo la terza operazione al braccio nel giro di pochi mesi, Marc Marquez è tornato a parlare del suo stato di forma e ha ammesso di aver commesso degli errori nel corso di questo 2020 maledetto per lui che lo hanno poi portato a saltare tutto il Mondiale di MotoGP per via di una ricaduta: “Quest’anno mi ha insegnato tante cose, a partire dal mio infortunio al braccio. Il mio ritorno è stato affrettato, perché è vero che mi sono rotto la placca al braccio aprendo una portafinestra in casa che ho in giardino, ma è altrettanto ovvio che non si è rotta per quel movimento ma per averla stressata durante il ritorno in moto a Jerez. Quello fu un errore da cui ho imparato”. Il pilota spagnolo, a ogni modo, conferma di essere andato a Jerez 2 rassicurato dai medici, senza immaginare che pochi giorni dopo avrebbe dovuto operarsi per la seconda volta: “Sono andato a Jerez convinto che la placca avrebbe resistito e che tutto era a posto perché così mi avevano detto. Sono stato il primo a chiedere se fosse tutto ok – racconta ai microfoni di Dazn – perché sono coraggioso ma non incosciente. Se mi avessero detto che la placca avrebbe potuto rompersi, non sarei salito in moto. Quando torno devo essere pronto ad andare al 100%, il mio corpo deve essere pronto a correre gli stessi rischi perché è il mio DNA ed è ciò che mi ha portato a raggiungere cio’ che ho ottenuto e a commettere gli errori che ho fatto, ma alla fine le due cose si compensano”.

    Il commento sulla vittoria di Mir
    Con l’assenza del campione del mondo in carica, il Motomondiale è andato a Joan Mir. Marquez riserva parole di stima nei confronti del connazionale della Suzuki: “E’ stato il più regolare ed è diventato meritatamente campione del mondo perché in questo mondiale sembrava che la costanza fosse la cosa piu’ importante; senza fare cose dell’altro mondo, ha finito per conquistare il campionato. Penso che al suo secondo anno di Motogp sia di enorme valore diventare già campione e, tra i favoriti teorici che c’erano, o quelli che sembravano piu’ adatti per il titolo, lui senza fare tanto rumore ha finito per conquistare questo mondiale”. LEGGI TUTTO