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    Audi RS Q8, rinvenuto il SUV da 600 cv usato per rapine

    Rinvenuto nelle scorse ore il SUV da 600 cv protagonista di alcune rapine messe a segno negli ultimi mesi tra Ancona e Roma. L’Audi RS Q8 – questa la vettura in questione, valutata circa 200 mila euro – è stata rinvenuta alla periferia di Roma e al suo interno erano presenti anche diversi oggetti usati per i furti con scasso. 

    “Scoperti” e impuniti: in Italia 5 milioni di auto non assicurate
    Colpi nelle Marche e a Roma
    Per fortuna le scorribande dei presunti criminali sono state interrotte due notti fa dai militari dalla Squadra Mobile di Ancona, quando – dopo oltre tre mesi di ricerche e sopralluoghi – sono riusciti a ritrovare l’Audi RS Q8 con motore V8 quattro litri biturbo da 600 cv del valore pari a 200 mila euro.

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    Audi RS Q8: le immagini

    Il SUV, dopo diversi colpi messi a segno nelle Marche, è stato rinvenuto all’intero di un garage condominiale di Roma. Infatti, la prestigiosa auto, nonostante fosse stata rubata dalla concessionaria Audi Domina di Ancona, veniva usata di frequente anche per mettere a segno grossi colpi in banca e utilizzata molto di recente – secondo quanto emerso dalle investigazioni – per razziare un centro commerciale della Capitale, usandola come ariete per frantumate vetrine e rubare smartphone e costosi profumi.
    Identificato un pregiudicato romano
    Il SUV, che aveva percorso appena 2 mila km, oltre a presentare diversi segni di usura su carrozzeria e interni – segno di un’evidente attività criminale – presentava al suo interno anche numerosi attrezzi atti allo scasso, come mazze e piedi di porco. Gli agenti, dopo aver messo sotto sequestro il mezzo, hanno anche identificato l’utilizzatore del veicolo in questione: un romano di 33 anni già deferito alla Procura della Repubblica capitolina per il reato di ricettazione.
    La giungla della strada: in aumento le aggressioni alle forze dell’ordine LEGGI TUTTO

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    MotoGp Zeelenberg: “Valentino Rossi occuperà il lato destro del box”

    ROMA – “Valentino Rossi è molto importante nel motorsport ma con lui siamo stati chiari sin dall’inizio: siamo noi a decidere la strategia”. Il team manager della Yamaha Petronas, Wilco Zeelenberg, è molto deciso nell’affermare come sarà la squadra malese, dove il prossimo anno correrà il nove volte campione del mondo, a prendere determinate decisioni.

    Spingersi a vicenda
    La trattativa per portare il numero 46 nel team satellite della Yamaha è stata lunga anche se, alla fine, l’accordo è stato trovato: “Sapevamo che Fabio Quartararo sarebbe finito nel team Factory” le parole di Zeelenberg a Speedweek. “Yamaha aveva promesso un posto a Valentino e sarebbe stato sciocco non accettare questa sfida insieme: per tutto il team è un onore averlo qui”.
    Il manager olandese ha chiarito però alcune dinamiche: “Naturalmente lui voleva portarsi dietro le sue persone ma gli abbiamo spiegato che avevamo delle responsabilità con la Petronas. Allo stesso modo, siamo stati chiari nel dire a Valentino che lui sarà nel lato destro del box e non nel sinistro dove era solito stare perché quello è di Franco Morbidelli. È un dettaglio piccolo ma significativo”.
    Zeelenberg ha poi lanciato uno sguardo al futuro: “L’intenzione è che i due piloti si spronino a vicenda per tirare fuori il meglio. Molto probabilmente la Petronas firmerà un contratto fino al 2026 con la Dorna. Abbiamo centrato sei vittorie stagionali in MotoGP e stiamo bene con la Yamaha ma dobbiamo essere realistici e se si presentasse un’alternativa saremo pronti a valutarla”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Zeelenberg: “Siamo stati chiari con Valentino Rossi”

    ROMA – “Valentino Rossi è molto importante nel motorsport ma con lui siamo stati chiari sin dall’inizio: siamo noi a decidere la strategia”. Wilco Zeelenberg, team manager della Yamaha Petronas, ha voluto chiarire alcuni aspetti in merito all’ingaggio del Dottore nel team malese.

    Lato destro
    La trattativa per portare il numero 46 nel team satellite della Yamaha è stata lunga anche se, alla fine, l’accordo è stato trovato: “Sapevamo che Fabio Quartararo sarebbe finito nel team Factory” le parole di Zeelenberg a Speedweek. “Yamaha aveva promesso un posto a Valentino e sarebbe stato sciocco non accettare questa sfida insieme: per tutto il team è un onore averlo qui”.
    Il manager olandese ha chiarito però alcune dinamiche: “Naturalmente lui voleva portarsi dietro le sue persone ma gli abbiamo spiegato che avevamo delle responsabilità con la Petronas. Allo stesso modo, siamo stati chiari nel dire a Valentino che lui sarà nel lato destro del box e non nel sinistro dove era solito stare perché quello è di Franco Morbidelli. È un dettaglio piccolo ma significativo”.
    Zeelenberg ha poi lanciato uno sguardo al futuro: “L’intenzione è che i due piloti si spronino a vicenda per tirare fuori il meglio. Molto probabilmente la Petronas firmerà un contratto fino al 2026 con la Dorna. Abbiamo centrato sei vittorie stagionali in MotoGP e stiamo bene con la Yamaha ma dobbiamo essere realistici e se si presentasse un’alternativa saremo pronti a valutarla”. LEGGI TUTTO

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    George Russell, dalla F1 alle auto di serie il destino è Mercedes

    Lewis Hamilton non potrà essere presente al prossimo GP del Bahrain causa Covid, e quindi il team F1 di Mercedes, per sostituire il 7 volte campione del mondo al volante della monoposto nera, ha scelto George Russell, pilota Williams. La notizia, ufficializzata stamattina, ha regalato un’immensa gioia a Russell, uno dei più veloci e apprezzati del Circus, che però a bordo di una Williams lontanissima dai tempi d’oro non si è mai potuto togliere soddisfazioni.

    Del resto, quello tra il pilota inglese e la Casa tedesca è un sodalizio annunciato e che dura da tempo. Il campione del mondo F2 2018 infatti è entrato nell’academy giovanile Mercedes già nel 2017, crescendo sotto gli occhi di Toto Wolff, team principal della scuderia, e debuttando su una monoposto, precisamente la W08, nelle prove libere del GP d’Ungheria 2017. E il suo nome, nel mercato piloti, è da sempre uno dei più ricorrenti qualora Mercedes decidesse di separarsi da uno dei suoi due attuali alfieri, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.
    Passione Mercedes per George
    Ma il connubio tra Russell e la Mercedes non si ferma alla pista, ma prosegue anche sulla strada. Essendo “legato” a stretto contatto con il marchio di Stoccarda, è inevitabile che come auto personali il pilota britannico abbia scelto proprio modelli Mercedes.

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    George Russell e le sue Mercedes: gli scatti

    Una delle prime in assoluto fu un esemplare di C 63 colore blu, che lui ha immortalato anni fa mentre si accingeva a un puntiglioso lavaggio a mano. Ma col tempo, le prestazioni sono salite nettamente, e Russell (dopo averla provata in pista per alcuni hot laps) ha deciso di portarsi a casa una AMG GT R argentata, sinuosa, filante, elegante e tremendamente potente. Lo stesso Russell, quando può, non perde occasione per renderla protagonista di qualche scatto, in garage, parcheggiata oppure facendo qualche selfie nell’abitacolo. E chissà se un giorno non vorrà parcheggiare nel giardino di casa anche “The Beast”, la Mercedes-AMG GT da 730 cv verniciata nero e verde che lui stesso ha guidato al Nürburgring.
    Insomma, quello tra Russell e la Mercedes è un binomio destinato a durare. Su strada, certamente. Vedremo presto se anche lungo i circuiti di F1 di tutto il mondo.
    La gamma Mercedes: consulta il listino completo di Auto! LEGGI TUTTO

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    MINI John Cooper Works, ecco il progetto di un'elettrica

    MINI elettrica John Cooper Works, conto alla rovescia iniziato. Si lavora sui concetti, per trovare il giusto equilibrioe riuscire a vederla presto su strada. Formato classico e non solo, perché nei piani del marchio c’è la novità di un crossover da città esclusivamente elettrico a batteria, oltre al rinnovamento di Countryman – più grande e allineata al progetto BMW X1, del quale già condivide l’architettura -.

    Cerchi un’auto usata? Sfoglia il listino di Auto
    Come lavori ai concetti? Prendendo il Nurburgring quale banco di prova e il meglio che puoi contare nella gamma, ovvero, MINI John Cooper Works GP di terza generazione. Pensare alle JCW elettriche non vuol dire dimenticare le declinazioni benzina, che continueranno a esserci come pure i diesel prestazionali e puliti. Arriverà una nuova generazione di MINI Cooper probabilmente un po’ più fedele al proprio dna, quindi più piccola e si spera anche più leggera.
    Elettrificazione e prestazioni
    Diversa sarà la seconda serie della Cooper elettrica, per architettura anzitutto, distinta dalla versione con motore endotermico. Non a caso con l’analisi dei concetti per le JCW elettriche si fa riferimento a future nuove architetture. “I modelli John Cooper Works con motori a combustione convenzionali continueranno ad avere un ruolo importante, per essere sicuri di soddisfare i desideri e le esigenze degli appassionati di tutto il mondo.

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    Nuova Mini John Cooper Works GP: tutte le immagini

    Con questa nuova attenzione alle prestazioni elettriche, stiamo anche creando l’opportunità per affinare il profilo distintivo del marchio John Cooper Works come mai prima d’ora”, commenta Bernd Körber, responsabile del marchio MINI.
    Tecnicismi ‘green’
    Massimo riserbo sl contenuto dei primi test condotti con la GP3 al Nurburgring, dalla calandra di MINI Cooper SE, senza scarico e con gomme 225/35 R18. L’elettrico ha il potenziale, per numeri assoluti – anzitutto di coppia –, in grado di produrre grandi accelerazioni, basti dire dei 270 Nm di coppia sviluppati dalla Cooper elettrica, 30 Nm meno di una Cooper S turbo benzina.

    Certo servirà lavorare al controllo della dinamica di marcia, neutralizzare la percezione degli oltre 1.400 kg del progetto elettrico del debutto, più di 100 kg di aggravio se paragonato alla John Cooper Works GP. Se il peso non puoi farlo sparire – ma contenerlo al minimo sì – certamente l’elettronica apre molteplici soluzioni per neutralizzarle gli effetti dai controlli elettronici dell’assetto e di erogazione della potenza.
    Sfoglia il listino MINI: tutti i modelli sul mercato
    A MINI il compito di proseguire la narrazione oltre la fase di concept e indirizzare il futuro sportivo John Cooper Works alla spina. LEGGI TUTTO

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    Fiat, elettrificazione vicina: entro il 2021 il 60 % della gamma sarà 'green'

    Un’elettrificazione, seppur leggera, ma presente. Fiat ha ormai intrapreso la direzione ‘green’. Il Marchio torinese ha un futuro chiaro. Definito da Luca Napolitano,di Marchi Fiat, Lancia e Abarth per l’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) a margine della presentazione di Fiat Panda e Fiat Tipo. con parole chiare.

    Fiat con Panda e 500 Hybrid è entrata al momento giusto. Entro la fine del 2021 il 60% della gamma Fiat sarà elettrificata. Meglio della media del mercato, la crescita dell’ibrido sarà esponenziale”. 
    Fiat a breve sarà leader del mercato italiano delle auto elettrificare. Nuova 500 è in commercio solo elettrica, 500 e Panda col mild hybrid hanno esordito lo scorso febbraio.
    L’ibrido leggero è la chiave, prezzo abbordabile per il cliente e costi non troppo alti per il produttore. Toccherà anche Tipo e 500X a stretto giro.

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    Fiat 500 elettrica 3+1: le immagini

    Infatti mild hybrid a 12 Volt ha dato smalto alle vendite di Panda e 500. “Panda in Italia sta crescendo più delle sue concorrenti. Anche per questo motivo. Faremo ancora affidamento su questo modello ancora per molto tempo. E’ sempre molto funzionale”. Ha detto Napolitano.
    L’ibrido progressivamente metterà all’angolo le motorizzazioni a gas. “Il mercato delle auto a metano è in forte contrazione, quasi regionale. Ma Panda Natural Power c’è. Il GPL ha una diffusione superiore e Panda a Gas di Petrolio Liquefatto è disponibile con una motorizzazione Euro 6D final. Ma senza dubbio Panda Hybrid sta prendendo quote alle altre”.
    Diesel addio sulle piccole
    “Su Panda e 500 aveva dei numeri poco significativi. Ma il 1.6 a gasolio l’abbiamo rinnovato su tutta la gamma delle compatte, con le potenze di 95 e 130 cavalli”. Ha chiosato Napolitano. LEGGI TUTTO

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    Ladri rubano lo scooter Deliveroo ma si fanno beccare dalla polizia con armi e droga

    Una vicenda serie e tragicomica allo stesso tempo, partita dal furto di un motorino Deliveroo. Che era però dotata di un sistema di localizzazione, che ha così condotto la polizia di Liverpool ad arrestare due uomini e a sequestrare droga e armi.  

    Uno scooter Honda con sistema di localizzazione…
    Due ladri hanno rubato un modello Honda all’esterno del ristorante Nando’s, a Queen’s Square, presumibilmente mentre il rider era dentro il locale per ritirare il cibo da consegnare. Ma i due delinquenti non hanno previsto che lo scooter fosse dotata di un sistema di localizzazione, che è stato prontamente utilizzato dalle forze dell’ordine per individuarlo.
    Top 5 scooter più venduti, c’è una sola regina
    Motorino rubato? Non solo…
    E la Honda si trovava a pochi chilometri di distanza, in un vicolo. La successiva perquisizione ha rivelato la presenza di un martello all’interno del vano sottosella e di una borsa contenente ecstasy all’interno di un barbecue. I due giovanissimi malviventi, inoltre, di 17 e 22 anni, sono stati beccati in possesso di armi.
    Honda SH 125i e 150i, stesso prezzo per entrambe le cilindrate LEGGI TUTTO