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    Sesso a bordo dell'auto di servizio: aperta l'indagine per i due vigili di Roma

    Erano appostati a controllare il campo rom della zona di Tor di Quinto, zona nord di Roma. Due vigili, lei quarantenne, lui con qualche anno di più. Travolti dalla passione, i due hanno cominciato a fare sesso. Peccato che nella foga del momento abbiano, a quanto pare, lasciato la radio accesa.
    Nuova Fiat Tipo e Tipo Cross: il restyling col vecchio logo Fiat anni 60′
    Sesso a bordo della Fiat Tipo di servizio: adesso si indaga
    E qualcuno ha registrato un file audio, che adesso è a disposizione del comandante della Polizia Municipale della Capitale, Stefano Napoli, come “prova”. Perché il caso è finito sotto indagine.
    La vicenda è stata rivelata dai colleghi di Leggo.it e in seguito ripresa da diverse testate giornalistiche: i due vigili sono in servizio presso il XV Gruppo, zona Cassia. E adesso attendono l’esito delle indagini.
    Fiat Tipo More: gli scatti  LEGGI TUTTO

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    Jeep Compass dalla Cina, le prime anticipazioni sul restyling

    Prime visioni cinesi per Jeep Compass restyling 2022. Il suv sbarca al Salone di Guangzhou e rivela alcuni dei tratti distintivi che ritroveremo nel corso del prossimo anno sul mercato europeo.
    Restyling del frontale
    Interventi estetici e non solo, che iniziano con ritocchi ai fari, full led e dalla differente grafica per le luci diurne, nonché una geometria del proiettore con uno scalino più pronunciato nel raccordo con la griglia, che al centro nasconde una nuova camera frontale, riposizionata rispetto all’elemento sulla fascia paraurti del Compass attualmente in vendita (e a noleggio). Fascia paraurti che, al centro, rivela un nuovo sensore radar, con la possibilità che a bordo il restyling introduca Adas avanzati.
    Interni, nuovo infotainment
    Di certo introduce un nuovo disegno della plancia e il sistema di infotainment con schermo da 10,1 pollici su tecnologia Uconnect 5, un display completato dalla strumentazione digitale da 10,25 pollici. Sono i contenuti di maggior novità del restyling Jeep Compass, dai quali deriveranno servizi connessi potenziati e accompagnati da uno sviluppo dalla plancia ora meglio integrato nel complesso. LEGGI TUTTO

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    Lamborghini contro Mercedes, sfida tra le super car alleggerite

    La premessa d’obbligo parte da un dato di fatto: è molto probabile che quale tra le due, tra Lamborghini Huracan STO e Mercedes-AMG GT Black Series, possiate permettervi di scegliere, il potenziale tecnico disponibile sarà di gran lunga maggiore di quanto le vostre doti di pilotaggio vi consentiranno di sfruttarne. Progetti ispirati dalle corse, categorie GT dove Lamborghini e Mercedes incrociano spesso le traiettorie, nelle varie classi e con Lamborghini Squadra Corse a poter vantare un dominio da Triplete alla 24 Ore di Daytona.
    Dalle corse alla strada, le supercar estremizzano la base di partenza, accomunate da una ricerca aerodinamica spinta e da soluzioni tecniche piuttosto diverse tra loro. Diversissime per architettura, dove Huracan STO è un progetto a motore posteriore centrale mentre AMG GT Black Series posiziona il V8 dietro le ruote anteriori. Giocano su molti campi della scheda tecnica a carte scoperte, non tutti.
    Di Huracan STO sappiamo come sia stata alleggerita di 43 kg rispetto al progetto Performante, arrivando a 1.339 kg ripartiti al 41:59 tra i due assi, con oltre il 75% dei pannelli della carrozzeria realizzati in fibra di carbonio e molti in elementi unici, per maggiore integrità strutturale; della Black Series non sappiamo esattamente quanto in giù vada l’asticella rispetto ai 1.600 kg di Mercedes-AMG GT R.
    Motore, filosofie opposte

    Sappiamo, però, come produce i 730 cavalli e 800 Nm di coppia motrice. Il V8 4 litri biturbo è oggetto di un attento processo di elaborazione che coinvolge l’albero motore, passa da una configurazione dell’albero a gomiti a croce a una del tipo flat, con manovellismi a 180 gradi. Un’altra sostanziale evoluzione del motore AMG rispetto alle precedenti specifiche è nell’adozione di due turbocompressori dalla girante del compressore maggiorata, in grado di generare una portata d’aria di 1100 kg/ora contro i 900 kg/ora della Mercedes-AMG GT R.
    Tutt’altro schema sceglie Lamborghini, fedele all’aspirato V10 5.2 litri, per potenza si colloca al di sotto del V8 biturbo, dichiarando 640 cavalli e 565 Nm di coppia a 6.500 giri/min. Cuori diversissimi da guidare come racconta proprio il dato di coppia, dove il V8 AMG eroga gli 800 Nm già a 2.000 giri/min e costanti fino ai 6.000 giri/min.
    Percorsi tecnici che non potrebbero essere più diversi, accomunati logicamente dall’avere una lubrificazione a carter secco, come si conviene per supercar spesso da portare in pista.
    Prestazioni sovrapponibili

    Le differenze sostanziali di potenza massima non si traducono in valori assoluti della prestazione così distanti, anzi. Lamborghini Huracan STO (rapporto peso/potenza di 2,09 kg/cv) accelera in 3” netti da zero a cento orari, in 9” tocca i 200 km/h, per una velocità massima dichiarata in 310 km/h. Mercedes-AMG GT Black Series accelera in 3”2 sullo scatto breve, meno di 9” sullo 0-200 orari, a fronte di una velocità massima di 325 km/h. Quest’ultimo dato è di certo aiutato dalla maggior potenza massima e deve considerare un fattore cruciale su entrambi i progetti: l’aerodinamica.
    L’importanza di essere Aero
    Più deportanza vuol dire anche maggior drag, resistenza all’avanzamento. Entrambe adottano configurazioni variabili dell’incidenza alare, a regolazione manuale su Huracan STO, del tipo meccanico ed elettrico per Black Series. I tecnici Lamborghini hanno affinato la gestione dei flussi sin dall’avantreno, con il “Cofango” – il pezzo unico, in carbonio, composto da cofano anteriore, fascia e parafanghi – a canalizzare l’aria, scaricarla dalle prese superiori e guidarle verso l’ala posteriore, regolabile manualmente su 3 livelli che variano l’incidenza del flap centrale e privilegiano tre configurazioni di carico.
    Lavora in sinergia con la pinna longitudinale, importante per raddrizzare i flussi verso l’aria in curva e, in questo frangente, stabilizzare la dinamica in imbardata dell’auto – la rotazione intorno al proprio asse verticale –. Un contributo all’efficienza aerodinamica, migliorata del 37% rispetto a Huracan Performante, arriva dall’aria scaricata dai passaruota anteriori, turbolenze ridotte e di conseguenza una diminuzione della portanza.
    Le scelte aerodinamiche di Mercedes-AMG GT Black Series passano da un controllo su due posizioni dello splitter anteriore, a generare un diffusore che incrementa la quantità d’aria nel sottoscocca, estratta dal diffusore. L’ala posteriore, diversamente dallo schema Lambo, prevede un mix di regolazione meccanica del profilo inferiore – lavora con i flussi che lambiscono la carrozzeria – ed elettronica, del flap mobile principale, su 4 diversi step e fino a 20° di incidenza. È integrato con l’elettronica della dinamica veicolo e svolge compiti anche di aerofreno.
    Sappiamo come Black Series sviluppi 400 kg di deportanza a 250 orari, della Huracan STO il maggior carico del 53% se confrontato con Huracan Performante.
    Prezzo, un gap da qualche decina di migliaia di euro
    Al comparto sospensivo, entrambe adottano doppi triangoli sovrapposti, con molle su ammortizzatori idraulici controllati elettronicamente e ampie possibilità di intervento per modificare gli angoli caratteristici delle ruote. Entrambe adottano impianti frenanti carboceramici, con Huracan STO a impiegare un sistema Brembo CCM-R e dischi da 390 mm all’avantreno e 360 mm al retrotreno.
    Un confronto che, dulcis in fundo, passa anche dal prezzo e non solo dalle specifiche tecniche: Huracan STO – al netto delle personalizzazioni del programma Lamborghini Ad Personam – va su strada a partire da 249.412 euro tasse escluse, Mercedes-AMG GT Black Series vola a 335.240 euro con l’iva al 19% del mercato tedesco. Differenze nette nell’ordine dei 40 mila euro. LEGGI TUTTO

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    DR 5.0, il SUV low cost con il doppia frizione

    DR 5.0 Turbo, il SUV italo-cinese guadagna potenza, con il plus del cambio a doppia frizione a sei marce. E’ la nuova versione di DR 5.0, strettamente imparentata con la Chery Tiggo 5X.
    Commercializzata d’azienda di Macchia d’Isernia, ha un prezzo di partenza di 21.900 euro, disponibile anche in versione a GPL (con serbatoio di gas aggiuntivo da 44 litri effettivi) a 1.000 euro in più.
    DR 5.0 Turbo, lungo 4,32 metri, che costa tremila euro in più rispetto alla 1.5 aspirata da 116 cavalli, è a trazione anteriore. Il motore sovralimentato eroga 154 cavalli e 210 Nm di coppia.
    Il prezzo superiore è determinato anche dalle sospensioni indipendenti multi-link presenti al posteriore (non presenti sulla aspirata, dotata delle semi -indipendenti) il tetto panoramico, l’impianto auto con sei diffusori, i sensori luce per i fari.
    Consumi e prestazioni
    Il consumo dichiarato è di 7,4 litri/100 km (9,2 litri/100 km per il GPL). La velocità massima per entrambe le versioni è di 185 km/h e il bagagliaio (anche con il GPL) ha una capacità che va da 340 a 1.100 litri. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Miller: “Grazie alla Pramac, emozionato per il 2021”

    PORTIMAO – “Gli ultimi 3 anni sono stati emozionati per me perché lascio Paolo e Francesco Guidotti, ma non vedo l’ora di indossare i colori rossi l’anno prossimo. Quest’anno in parte mi ha fatto assumere un ruolo più importante e anche se non indosso i colori ufficiali sento la responsabilità. Oggi sapevo di dover vincere il titolo costruttori e già questa è una grande responsabilità”. Jack Miller, dopo il secondo posto centrato a Portimao, ha salutato la Ducati Pramac: il prossimo anno vestirà i colori del team Factory.
    Annata positiva
    Il numero 43 della Rossa ha sfiorato ancora una volta la vittoria: “Oliveira era di un altro livello. Ho cercato di gestire la gara, ma è andato in fuga rapidamente nonostante io e Morbidelli stessimo girando con un ottimo passo. Ho dato il massimo che potevo ma superare era più difficile di quanto mi aspettassi” le parole di Miller a Sky Sport.
    Il pilota australiano ha ingaggiato, per il secondo Gran Premio consecutivo, una lotta bellissima con Morbidelli: “Volevo passare prima Morbidelli, ma lui riusciva a sfruttare al massimo la frenata. Ho gestito la situazione per riuscirci solo all’ultimo giro. Sono molto contento del risultato e complimenti a Oliveira. Torneremo l’anno prossimo ancora più forti: oggi ho risentito di essere di nuovo al top”.
    Miller fa poi un bilancio dell’anno appena concluso: “La mia stagione ha avuto tanti aspetti positivi e pochi negativi; abbiamo avuto un po’ di sfortuna in alcuni momenti ma non abbiamo mai mollato, abbiamo continuato a lottare migliorando sempre in termini di velocità e questo è positivo”. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Oliveira: “Nel 2021 lotta per il titolo ancora più serrata”

    PORTIMAO – “Sono pronto a giocarmi il mondiale l’anno prossimo, ma per farlo bisogna salire tante volte sul podio. Quest’anno abbiamo visto che ci sono molti piloti in grado di vincere gare indipendentemente dal fatto che guidino moto ufficiali o satellite. Nel 2021 la lotta per il titolo sarà ancora più serrata”. Guarda già al futuro Miguel Oliveira, dopo la vittoria nel Gran Premio del Portogallo, e conferma la sua intenzione di giocarsi il Mondiale con la KTM Factory.
    Gestione delle gomme
    Il numero 88 ha chiuso il mondiale con un successo di prestigio sul circuito di casa: “Oggi volevo vincere la gara, volevo partire e non guardarmi indietro. Gestire le gomme e il vantaggio è stato difficile, sono molto contento” le sue parole a Sky Sport. “Questa moto si può guidare in diversi modi; su questa pista devi guidare in maniera molto morbida. Nelle gare nelle quali ho finito quinto o sesto ho sempre avuto la sensazione di poter fare di più”.
    Oliveira però non si ferma e guarda già avanti: “Tutto questo ci serve per migliorare l’anno prossimo. La nostra moto è performante in tutti i circuiti, ci serve solo il tempo per mettere tutto a posto” ha concluso il portoghese. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Oliveira: “L'anno prossimo in lotta per il titolo”

    PORTIMAO – “Sono pronto a giocarmi il mondiale l’anno prossimo, ma per farlo bisogna salire tante volte sul podio. Quest’anno abbiamo visto che ci sono molti piloti in grado di vincere gare indipendentemente dal fatto che guidino moto ufficiali o satellite. Nel 2021 la lotta per il titolo sarà ancora più serrata”. Miguel Oliveira, vincitore del Gran Premio del Portogallo, ha le idee chiare in merito alla prossima stagione quando salirà in sella alla KTM Factory.
    Moto performante
    Il numero 88 ha chiuso il mondiale con un successo di prestigio sul circuito di casa: “Oggi volevo vincere la gara, volevo partire e non guardarmi indietro. Gestire le gomme e il vantaggio è stato difficile, sono molto contento” le sue parole a Sky Sport. “Questa moto si può guidare in diversi modi; su questa pista devi guidare in maniera molto morbida. Nelle gare nelle quali ho finito quinto o sesto ho sempre avuto la sensazione di poter fare di più”.
    Oliveira però non si ferma e guarda già avanti: “Tutto questo ci serve per migliorare l’anno prossimo. La nostra moto è performante in tutti i circuiti, ci serve solo il tempo per mettere tutto a posto” ha concluso il portoghese. LEGGI TUTTO