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    MotoGp, Crutchlow: “Difficile ammettere che Marquez sia il migliore”

    VALENCIA – “La risposta è molto semplice: Marc Marquez è il migliore di tutti e si fa fatica ad accettare questa situazione”. Cal Crutchlow, che domenica prossima chiuderà la sua carriera in MotoGp per dedicarsi alla famiglia e fare il tester per la Yamaha, non usa tanti giri di parole quando parla del fenomeno di Cervera.
    Miller unico antagonista
    Il pilota britannico, a 35 anni, ha detto basta: dopo sei anni in Honda con tre vittorie (Repubblica Ceca e Australia nel 2016, Argentina nel 2018), il centauro di Coventry metterà la sua esperienza a disposizione della casa dei Tre Diapason dal 2021. Prima di dire addio però, Crutchlow ha fatto un punto della sua esperienza con la Honda parlando del pilota più illustre della categoria, Marc Marquez: “C’è poco da dire, è il migliore” le parole al pdocast “In The Fast Lane”. “Questa è una dura verità che si fa fatica ad accettare. Ovviamente tutti pensano di poterlo sconfiggere ma poi ti accorgi che in sella a una due ruote rimane il più forte”.
    Sono in tanti a domandarsi chi potrà essere il grande antagonista dello spagnolo quando rientrerà in griglia: “Credo che analizzando velocità, talento, capacità di guida, Jack Miller sia l’unico in grado di poter sfidare Marc” ha concluso Crutchlow. LEGGI TUTTO

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    Ecco chi è Ana Mayrata: la mamma di Mir che ha stregato la MotoGp

    ROMA – Johan Mir è il personaggio del momento della Moto Gp. Il pilota classe ’97 ha vinto il suo primo titolo mondiale dopo il dominio di Marc Marquez. La fama del talento della Suzuki però non è durata tantissimo perché un’altra persona gli ha rubato la scena: la madre. Ana Mayrata, elegante hairstylist e fashion blogger e personal shopper sempre al fianco del figlio, ma mai notata dalle telecamere, è molto nota in Spagna. Cura l’immagine di molti personaggi, modelle e sportivi come Rafa Nadal. Ana ha creato curiosità durante i festeggiamenti per la vittoria del mondiale di Johan e tutti si sono chiesti chi fosse quella bella donna ha abbracciato il pilota. 
    Ana Mayrata, la madre di Mir che ha scosso il web LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Lecuona non ci sarà a Portimao, al suo posto Kallio

    VALENCIA –Niente passerella finale per il Mondiale 2020 di MotoGP per Iker Lecuona. Il pilota valenciano, risultato positivo al Covid-19 e già assente domenica scorsa, sarà sostituito a Portimao da Mika Kallio.
    Kallio torna in sella
    L’annata da rookie dello spagnolo del team Tech3 KTM si chiude nel peggiore dei modi ma la squadra è vicina al giovane pilota di Valencia pronto a tornare in sella nella prossima stagione. Lecuona verrà sostituito da Mika Kallio, tester della casa austriaca e già lo scorso anno in sella alla moto arancio-nera per sostituire Zarco nell’ultima parte di stagione.
    Il finlandese è apparso subito molto pragmatico nelle sue dichiarazioni: “Prima di tutto, non è una situazione facile per la squadra e per Iker. Sono dispiaciuto che non potrà gareggiare. Salirò in sella anche se non sarà facile perché quest’anno ho potuto girare poco. Sono curioso capire il mio livello attuale. Mi aspetto un fine settimana interessante e sono onorato di correre nuovamente con il team di Herve Poncharal”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Lecuona stagione finita, a Portimao corre Kallio

    VALENCIA –La stagione 2020 di MotoGP per Iker Lecuona è ufficialmente terminata. Il pilota spagnolo, infatti, è risultato positivo al Coronavirus e non parteciperà alla tappa finale a Portimao dove sarà sostituito da Mika Kallio.
    Torna il finlandese
    L’annata da rookie dello spagnolo del team Tech3 KTM si chiude nel peggiore dei modi ma la squadra è vicina al giovane pilota di Valencia pronto a tornare in sella nella prossima stagione. Lecuona verrà sostituito da Mika Kallio, tester della casa austriaca e già lo scorso anno in sella alla moto arancio-nera per sostituire Zarco nell’ultima parte di stagione.
    Il finlandese è apparso subito molto pragmatico nelle sue dichiarazioni: “Prima di tutto, non è una situazione facile per la squadra e per Iker. Sono dispiaciuto che non potrà gareggiare. Salirò in sella anche se non sarà facile perché quest’anno ho potuto girare poco. Sono curioso capire il mio livello attuale. Mi aspetto un fine settimana interessante e sono onorato di correre nuovamente con il team di Herve Poncharal”. LEGGI TUTTO

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    Hybrid Commuter, divertimento alla guida con la nuova e-bike

    Hybrid Commuter è innanzitutto molto leggera, 13 kg in totale, di cui 3,5 kg per il peso di tutti i componenti. Il motore elettrico è posizionato sul mozzo della ruota posteriore, quasi nascosto, come la batteria, ubicata nel tubo inferiore – ma è possibile aggiungere una carica opzionale aggiuntiva esterna nell’alloggiamento del secondo porta borraccia. Quando si smette di pedalare o si superano i 25 km/h (limite massimo di velocità per legge, in Italia) il motore si disinserisce in automatico senza dare la percezione di una frenata. Nel telaio in alluminio è integrato il sistema d’assistenza X35+, mentre nella versione standard è in dotazione il rapido cambio Shimano 105 R7020 Drop Bar (disponibile anche il GRX 1X11), i freni sono a disco.
    Autonomia da 40 a 60 km, prezzo da…scooter
    Il tasto d’accensione e controllo del propulsore elettrico si trova vicino all’attacco del manubrio, più largo rispetto alle biciclette standard, in grado così di conferire maggiore stabilità. Lì è possibile trovare le informazioni sulla potenza del veicolo e sui tempi di ricarica, mentre per accedere ai dati della batteria, alla velocità, ai chilometri percorsi e ad altre informazioni è necessario l’utilizzo dell’app apposita. L’autonomia, sotto lo sforzo maggiore, dovrebbe garantire i 40 km, fino ad arrivare a 60 km se la batteria non è spremuta in maniera considerevole.
    Reevo Hubless, e-bike senza raggi e con antifurto
    Altro fattore significativo: Triestina Hybrid Commuter costa praticamente come uno scooter, 3.000 euro il prezzo di partenza.  LEGGI TUTTO

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    Audi SQ2, col restyling cambia look e diventa più connesso

    Su strada in Italia nel corso del primo trimestre del 2021, Audi presenta il restyling della sua SQ2. Nessuna novità per la tecnica: resta il motore 2 litri turbo benzina da 300 CV e 400 Nm, trasmessi alle quattro ruote da una trazione integrale ora migliorata grazie alla riduzione delle masse in gioco nell’elemento della frizione a lamelle, 1 kg più leggera. A cambiare, invece, è il look e a migliorare, in linea con l’ultimo restyling, l’infotainment. 
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    Si tratta di un sistema in grado di variare la quantità di coppia sulle quattro ruote, arrivando fino al 100% sull’asse posteriore, schema integrato da una gestione elettronica della frenata, selettiva, su singole ruote, per innescare il comportamento dinamico ottimale in curva.
    Fari Matrix led
    Così Audi SQ2 restyling, rinnovata anzitutto nel design dei gruppi ottici, del tipo Matrix led adattivi, a richiesta a meno di non optare per SQ2 sport attitude, allestimento che oltre ai fari top di gamma offre di serie anche i cerchi da 19 pollici anziché da 18”.

    Ritocchi secondari interessano anche le finiture total back del pacchetto look nero, nello specifico gli inserti su paraurti, la calandra single-frame, le calotte degli specchietti, guadagnano un trattamento lucido nero. A bordo le novità sono nei rivestimenti in microfibra Dinamica anziché pelle Alcantara, opzione alternativa alla proposta base di sedili sportivi in misto tessuto e pelle, così come ai rivestimenti pelle Nappa.
    Aumentano i servizi Audi connect
    Un altro fronte di sostanziale evoluzione per SQ2 2021 è al capitolo sistemi connessi, con infotainment da 8,3 pollici, navigazione MMI plus con MMI touch, caratterizzato da un maggior numero di servizi Audi connect. Per tre anni, gratuitamente, si avranno i servizi Audi conect navigation&infotainment. Via app myAudi, invece, l’accesso ai servizi remote&control per verificare lo status del veicolo. Non manca la chiamata d’emergenza, la possibilità di prenotare un intervento presso la rete Audi, fino a un assistente personale.
    Assetto ribassato di 20 mm
    A quanti chiedono altro a un crossover urbano ad alte prestazioni, interesserà sapere dell’assetto ribassato di 20 mm rispetto a una normale Q2, le sospensioni con Audi drive select per variare la risposta insieme ad altri parametri, dallo sterzo (a demoltiplicazione variabile) all’intervento dei controlli di stabilità e trazione.

    Va forte Audi SQ2 restyling, fa i 250 orari e accelera in 4”9 sullo zero-cento, merito del 4 cilindri 2 litri, dotato di iniezione diretta e indiretta, strategia funzionale a ottimizzare l’operatività in tutte le condizioni e contenere le emissioni di Co2, che si attestano sui 188 g/km a fronte di 6,5 lt/100 km di consumo dichiarato nel misto WLTP. Un’ottica di efficienza d’uso che può ampliarsi con la modalità efficiency, nella quale il crossover attua una strategia avanzata di coasting tra motore e cambio S tronic 7 marce.
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    Se i fari Matrix led adattivi assicurano la massima luminosità degli abbaglianti, riducendo l’intensità dove necessario per non accecare altri guidatori, in chiave sicurezza sono anche altri i dispositivi disponibili su SQ2.

    Adas come il cruise control adattivo fino ai 210 orari, con traiettoria assistita, il monitoraggio anticollisione in retromarcia, proseguendo per l’assistente al parcheggio completamente automatizzato e il Lane Change Warning. LEGGI TUTTO

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    Incidenti mortali: quali le strade più pericolose in Italia? Lo piega l'ACI

    Attraverso lo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2019”, ACI ha fornito una chiara analisi relativa ai 36.526 incidenti (di cui 1.143 mortali), con 1.257 decessi (il 39,6% del totale) e 58.535 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade della rete viaria principale dell’Italia durante lo scorso anno, con un indice di mortalità medio su questa rete pari a 3,4 morti per 100 incidenti.
    Incidenti: ecco le statistiche
    Dall’analisi dell’Automobile Club d’Italia emerge come nel 2019 il numero di incidenti sia leggermente in calo nelle autostrade (-1,5%), così come il numero di morti (-6,9%); incidenti che diminuiscono anche sulle strade extraurbane (-3,8%), insieme ai morti (-6,8%); nei centri abitati gli incidenti rimangono stabili, a fronte di una diminuzione dei morti (-5%), mentre nei piccoli centri, attraversati da strade extraurbane, anche gli incidenti. In bas ai calcoli, si arriva a un dato esemplificativo: 74 incidenti su 100 avvengono nei centri abitati, 5 in autostrada e 21 su strade extraurbane.
    Giorni, mesi, orari
    Giugno e luglio sono i mesi con la maggiore incidentalità (rispettivamente 10,1% e 10% del totale). Il venerdì è il giorno in cui si verificano più incidenti (14,9%). Dalle 18 alle 20 le ore più critiche. L’indice di mortalità, tuttavia, risulta più elevato a marzo (4,6 decessi ogni 100 incidenti), mese che si colloca al secondo posto anche per numero di morti (135) dopo giugno (147).
    Veicoli industriali: quanto sono coinvolti
    In confronto al 2018, in generale, gli incidenti sono diminuiti del 2,1% (-779) ed i decessi del 6,9% (-93). Un altro dato significativo dei dati del 2019, se confrontati con quelli dell’anno precedente, è che in autostrada i veicoli industriali – autocarro (anche leggero), autotreno o autoarticolato, motrice – sono coinvolti in incidenti nel 20,4% dei casi. Nel 2018 la cifra era notevolmente maggiore.
    Ciclisti, “dueruotisti” e pedoni
    Si scoprono anche gli utenti che rimangono maggiormente coinvolti. Infatti, il 33,8% (praticamente 1 morto su 3) è ciclista, “dueruotista” (moto o scooter) oppure un pedone. Nel 20,4% dei casi è deceduto un motociclista (257), nel 9,1% un pedone (115) e nel 4,2% un ciclista (53). Rispetto al 2018, diminuiscono i pedoni morti (erano 137, pari al 10,2%), mentre i ciclisti morti aumentano (erano 39, pari al 3%). Rispetto al totale dei morti per modalità di trasporto, i pedoni sono il 21,5%, i ciclisti il 21% (era il 17,4% nel 2018) e “dueruotisti” il 32,7%. Aurelia, Casilina, Tirrena Inferiore, Tiburtina Valeria e Tosco Romagnola sono i tratti dove in media vengono investiti maggiormente i pedoni.
    Recordman di velocità muore a 47 anni: l’incidente è fatale
    Le strade peggiori e quelle che migliorano
    ACI ha anche individuato le strade urbane ed extraurbane dove sono avvenuti più incidenti. Per quanto riguarda le strade urbane, la Penetrazione urbana della A24 (13,2 incidenti/km), la Tangenziale Nord di Milano nel tratto Monza e della Brianza (10 incidenti/km) e la Diramazione di Catania A18 dir (9,4 incidenti/km), sono, infatti, le strade sulle quali si verificano più incidenti, mentre per la rete autostradale la media nazionale è di 1,2 incidenti/km. Per le strade extraurbane, dove la media nazionale è di 0,6 incidenti/km, il primato negativo spetta alla Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nei tratti in provincia di Milano (8,3 incidenti/km) e in provincia di Monza e della Brianza (7,6 incidenti/km) e alla SS 131 dir. Carlo Felice in provincia di Cagliari (7,2 incidenti/km).
    Ma, infine, si possono anche riscontrare statistiche positive: rispetto al 2018, ci sono infatti alcune strade dove gli incidenti sono diminuiti in maniera consistente. Tra di esse, il primato va alla SS 313 di Passo Corese, in provincia di Rieti, la SS 186 di Monreale, in provincia di Palermo, la SS 254 di Cervia – in particolare in provincia di Forlì-Cesena – e la SS 211 della Lomellina nella tratta in provincia di Novara: in questi punti, la diminuzione degli incidenti è stata almeno del 45% e non si sono verificati eventi mortali. LEGGI TUTTO

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    Google omaggia Eliška Junková: il Doodle 16 novembre per la Regina del volante

    Google ci sorprende sempre con i suoi divertenti e ironici Doodle. Quello del 16 novembre 2020 sarà sembrato insolito ai più. “Chi è Eliška Junková?” si saranno chiesti in molti spostando il cursore sull’immagine. Si tratta di una delle migliori donne pilota di tutti i tempi, tanto da meritarsi il soprannome di “Regina del volante”. E Google ha voluto omaggiarla nel giorno del 120° anniversario della sua nascita.
    Una carriera con Bugatti
    Eliška Junková è nata a Olomouc il 16 novembre 1900 ed è morta a Praga il 5 gennaio 1994. Negli anni ’20 si è fatta conoscere come pilota della Bugatti. Il suo abbandono alle corse, però, è stato prematuro: nel 1928 ha detto addio alla pista dopo che il marito Cenek Junek, anche lui pilota, ha perso la vita in un incidente sul circuito di Nurburgring alla guida di una Bugatti.
    Bugatti Bolide, come in Formula 1 a Le Mans in 3’07” LEGGI TUTTO