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    Diesel Euro 6, nessun rinvio per gli aggiornamenti: dal 2021 solo motori evoluti

    Nuova notizia, nuovo ostacolo per le auto alimentate a Diesel. Considerando le conseguenze commerciali che la pandemia sta causando in tutto il mondo e in tutto il settore, l’industria automobilistica aveva ufficialmente chiesto una proroga (di almeno sei mesi) dell’introduzione dei nuovi motori Euro 6 evoluti, forti di non meno di 500.000 vetture assemblate da poco e che potevano avere fortuna dal punto di vista del mercato.
    Immatricolazioni auto di ottobre, effetto incentivi finito
    Rimangono ancora 500.000 auto a gasolio da vendere
    E invece, la Commissione Europea ha bocciato la proposta: quindi, dal 1° gennaio 2021 tutte le nuove immatricolazioni di auto a Diesel dovranno essere per legge omologate Euro 6d. Le Case automobilistiche hanno quindi, in teoria, 500.000 vetture a gasolio (non Euro 6d) da poter vendere in un mese e mezzo. Tempistica francamente impossibile da rispettare.
    Entro tre anni, solo 80 milligrammi di ossidi di azoto per km
    Le esigenze della filiera non sono quindi state considerate rilevanti quanto la tutela ambientale: entro i prossimi tre anni, le auto a Diesel potranno emettere soltanto 80 milligrammi di ossidi di azoto per km. Per rispettare tale impegno, è fondamentale cominciare il più presto possibile, quindi già a partire dal primo giorno del nuovo anno. Con buona pace dell’industria automobilistica, rimasta delusa dal rifiuto delle autorità.
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    Audi SQ5 TDI 2021, sportività a gasolio con il V6 e twin dosing

    L’opzione restyling era l’ultima rimasta per arricchire la proposta top di gamma. Audi SQ5 TDI diventa protagonista rinnovandosi nello stile, migliorando un impianto stilistico di base già sportivo, grazie ai nuovi fari trapezoidali all’anteriore – con tecnologia Matrix led a richiesta, dove al posteriore sono gli Oled a essere un extra a pagamento – e l’insieme della calandra a maglie esagonali.
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    Novità estetiche che si accompagnano alle soluzioni di infotainment connesso, il MMI touch con servizi Audi connect e architettura MIB3, nettamente più potente per capacità di calcolo rispetto al passato.

    Il Diesel sportivo V6 e il doppio CAT SCR
    Il diesel sportivo nel segmento dei suv medi conferma cubatura e frazionamento, impianto tecnico di base sul quale interviene il trattamento dei gas di scarico twin dosing. La presenza di due catalizzatori SCR abbatte gli Nox ampiamente al di sotto dei limiti di legge. È la strategia di post-trattamento già introdotta sui 2 litri TDI, prevede un catalizzatore SCR subito dopo il collettore di scarico – con funzione di filtro del particolato – e un secondo più distante. Operano ciascuno in condizioni specifiche, per temperature dei gas di scarico differenti e ciascuno con un’iniezione dedicata di additivo AdBlue.
    V6 Diesel: tutti i numeri
    La potenza di Audi SQ5 TDI 2021 si riduce marginalmente, dai 347 cavalli si passa a 341 cavalli e 700 Nm, a fronte di un motore reso ancor più pulito. È caratterizzato da pistoni stampati in acciaio – dal miglior rendimento termico –, intercooler acqua-aria installato all’interno della V e condotti d’aspirazione accorciati. Ha poi, uno starter-generatore a 48 volt, mild-hybrid grazie al quale recupera fino a 8 kW e assiste il motore termico nelle fasi di accelerazione nonché per un coasting a motore spento che può durare fino a 40 secondi. I vantaggi in termini di consumo possono arrivare agli 0,7 lt/100 km.
    L’elettrificazione leggera, a 48 volt, alimenta anche il compressore elettrico, incaricato di generare pressione nelle fasi in cui il turbo a gas di scarico non verrebbe attivato in modo efficace, causando un ritardo di risposta. In 3 decimi il turbo elettrico gira a 65 mila giri/min e “costruisce” la pressione necessaria a colmare il vuoto di risposta del turbo a gas di scarico.
    SQ5 TDI Quattro
    Alla potenza di 341 cavalli si sommano i 700 Nm di coppia motrice, valore invariato, come il cambio Tiptronic 8 marce e la trazione quattro permanente, con ripartizione 40:60 e valori estremi che possono arrivare a un 30:70 e 15:85 tra i due assi. A richiesta, per enfatizzare la dinamica di guida, è disponibile il differenziale sportivo posteriore, mentre l’assetto registra un’altezza da terra inferiore di 3 cm rispetto alle normali Audi Q5 e regolazione elettronica degli ammortizzatori, mediante Audi drive select (completo di interventi sulla taratura dello sterzo, a demoltiplicazione variabile).
    In termini strettamente cronometrici, SQ5 TDI 2021 accelera in 5”1 sullo zero-cento orari mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h.
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    Lati prestazionali ai quali sommare le innovazioni tecnologiche, dai servizi Car-to-X ai profili utente personalizzabili, fino agli Adas di Livello 2 e l’assistente all’efficienza predittiva che assiste il guidatore nel mantenere uno stile di guida green. L’introduzione sui mercati europei è attesa nel primo trimestre del 2021. LEGGI TUTTO

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    Nuova Nissan Qashqai 2021, e-Power e ProPilot Navi-Link protagonisti

    Essere il “Qashqai dell’elettrico” è un’ambizione di Nissan Ariya, ma nel frattempo spunta nuova Nissan Qashqai, terza generazione sul mercato già dalla primavera del 2021. Che, il settore dei crossover di segmento C l’ha creato e nel quale ha costruito una solida posizione.

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    Adesso si cambia, arriva il rinnovamento di un’architettura CMF-Crivista nelle fondamenta, per l’incremento del 50% dell’impiego di acciai ad altissima resistenza, cruciale nel quadro di abbattimento del peso che arriva a ben 60 kg rispetto all’attuale generazione. Una scocca con portellone posteriore in materiale composito, l’alluminio utilizzato per portiere, passaruota e cofano anteriore (passaggio alla lega d’alluminio che vale da sé 21 kg in meno): è l’abc di un profondo cambiamento generazionale, che incrementa di ben il 41% la rigidità strutturale.
    Lo stile
    Si scoprirà passo dopo passo nuova Nissan Qashqai, racconterà come le dimensioni cambieranno e con esse l’abitabilità.

    Le prime anticipazioni arrivano dai muletti di sviluppo, a introdurre un design avveniristico e con lo stilema di un frontale a V aperta nel disegno creato tra luci diurne a led e calandra, impianto sul quale i fari principali risultano separati e poco più in basso rispetto ai proiettori diurni. Tecnologia full led scomposta in 12 elementi per singolo proiettore, grazie alla quale è possibile conservare la massima potenza luminosa su strada e ridurla nei punti in cui si incrociano altri veicoli.
    Il bel dinamismo delle proporzioni è in una linea di cintura moderatamente a cuneo verso il montante posteriore e in un andamento del tetto fluido in coda, dove il lunotto risulta molto inclinato in avanti: altro tratto stilistico chiave per trasmettere sportività. Volume posteriore con fari dall’effetto 3D e a sviluppo verticale.
    La soluzione per le sospensioni
    Tra le soluzioni di design e con ripercussioni sull’assetto non mancheranno i cerchi da 20 pollici, specifica che porterà in dote – al pari delle versioni di nuova Qashqai quattro ruote motrici – una sospensione posteriore multilink, in sostituzione di un originale schema con quattro MacPherson anticipato da Nissan sulle due ruote motrici. Rispetto a un asse torcente, un MacPherson posteriore garantirà un miglior controllo dei movimenti della cassa veicolo.
    Spiccano e-Power e mild-hybrid
    Dinamismo da leggere insieme alle potenze che le motorizzazioni turbo benzina mild-hybrid ed elettrico con range extender sapranno apportare. In attesa dei numeri, Nissan rivela una gamma avrà tra le soluzioni il turbo benzina 1.3 litri con mild-hybrid 12 volt, declinato in due livelli di potenza. Motore moderno, l’apporto dello starter-generatore a cinghia consentirà il recupero d’energia e un supporto al motore termico, utile per ridurre consumi ed emissioni di Co2.

    Sul fronte dell’elettrico con motore benzina nei panni di generatore d’energia, l’e-Power Nissan farà il debutto in Europa dopo essere stato lanciato da tempo in Giappone. La peculiarità sta nell’essere uno schema in cui la trazione del veicolo è sempre e solo prodotta dal motore elettrico, che attinge a un pacco batterie per alimentarsi. Quest’ultimo non ha la necessità di essere ricaricato esternamente, poiché è un motore benzina a produrre l’energia necessariaaffinché un generatore produca corrente da stoccare nell’accumulatore. Supera i limiti dell’elettrico, della necessità di ricarica esterna, a fronte di tutti i vantaggi di erogazione della potenza e della coppia. Di fatto sarà classificabile come un sistema ibrido, a basse emissioni di Co2, Nissan Qashqai e-Power, dalla trazione totalmente elettrica poiché il motore benzina non interviene sulla linea di trazione.
    Ecco ADAS e ProPilot
    Altra sostanziale evoluzione, di tipo tecnologico e ritagliata sul fronte Adas, sarà l’introduzione del Nissan ProPilot con Navi-Link. Alla sicurezza di una frenata d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, al mantenimento attivo di corsia e un Blind Spot Monitor con correzione della traiettoria per evitare collisioni, si aggiungono altri sistemi di assistenza.

    A partire dall’anticollisione durante le manovre in retromarcia, la protezione delle fiancate – un alert avvisa il guidatore del rischio di toccate con muretti o altre barriere fisiche in passaggi particolarmente stretti –. Ma è nella guida autostradale con cruise control adattivo e mantenimento di corsia che l’evoluzione Navi-Link produce importanti integrazioni. Detto di una frenata resa più progressiva grazie a un radar a lungo raggio, che rileva i rallentamenti davanti all’auto e adegua di conseguenza l’andatura, il Corner Speed Adjustement è in grado di ridurre la velocità in presenza di curve particolarmente strette o rampe autostradali che dovessero presentarsi sul percorso, dati ricavati dalle mappe del navigatore.
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    Medesimo adeguamento, automatico, avviene al rilevamento di limiti di velocità inferiori rispetto all’andatura del veicolo, un sistema predittivo di adeguamento dell’andatura. L’Adas ProPilot con Navi-Link sarà offerto a partire dall’allestimento N-Connecta di Qashqai, destinato a essere il più gettonato. LEGGI TUTTO

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    Lombardia, Piemonte e non solo: le regioni sospendono gli esami per la patente di guida

    La situazione pandemica attuale, soprattutto nelle cosiddette zone rosse d’Italia, costringe a provvedimenti di chiusura drastici. L’ultima decisione del Ministro dei Trasporti De Micheli è stata quella di sospendere gli esami di guida nelle quattro regioni attualmente zone rosse, ovvero Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria.
    Lombardia zona rossa: sospesi tutti i blocchi del traffico, diesel compresi
    Esami della patente sospesi: scoppiano le polemiche
    Esami per la patente sospesi, quindi. E subito sono scattate le polemiche. “La decisione del Ministro De Micheli di sospendere gli esami di guida in Piemonte, Lombardia, Calabria e Valle D’Aosta, ovvero nelle attuali zone rosse, a più di una settimana dal Dpcm che invece li consentiva, è una vera e propria beffa – ha tuonato Elena Maccanti, deputato torinese e capogruppo della Lega in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati -: le attività delle autoscuole si ridurranno del 50% ma non potranno accedere ad alcun contributo perché aperte ai sensi del Dpcm e quindi escluse dai ristori”.
    Le richieste delle scuole guida
    Maccanti si è scagliata contro il provvedimento, ritenendola l’ennesima norma penalizzante per il settore delle scuole guida, uno degli ambiti che più ha sofferto (e sta ancora soffrendo) delle conseguenze della pandemia Covid. “Perché il Governo non ha ascoltato gli operatori del settore, che chiedevano almeno di non interrompere gli esami pratici per le patenti A, C e D, per cui non vi è la problematica del distanziamento come per la B? – ha continuato l’esponente della Lega -. Occorre che adesso autoscuole, scuole nautiche e centri di consulenza con attività in zona rossa siano almeno inclusi tra quelle per cui sono previsti ristori”.
    Zona gialla, arancione e rossa: le nuove regole in auto LEGGI TUTTO

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    GP Valencia: Miller velocissimo nelle libere, indietro Valentino Rossi 18°

    VALENCIA – Jack Miller con la sua Ducati Pramac sorprende tutti nelle prove libere del venerdì pomneriggio al Gran Premio della Comunità Valenciana. L’australiano vola nel pomeriggio al Ricardo Tomo facendo segnare il tempo di 1:30.622. Dietro di lui Takaaki Nakagami, in sella alla LCR Honda, staccato di 0.091 dal pilota della Rossa di Borgo Panigale. Terzo un ottimo Pecco Bagnaia, anche lui con la Ducati Pramac, a 0.120 millesimi dal compagno di squadra. Valentino Rossi, con la sua Yamaha M1, dopo il tredicesimo posto di questa mattina, fperde qualche posizione e chiude il venerdì in diciottesima posizione.
    Ducati forza quattro
    La Ducati conferma di aver alzato i giri e piazza altre due moto, Zarco con la Avintia e Dovizioso con la Factory nella Top Ten. Tra i dieci migliori del pomeriggio ancora i fratelli Espargarò, Pol (KTM) e Aleix (Aprilia) Crutchlow (LCR Honda), Rins (Suzuki) e Viñales (Yamaha Factory). LEGGI TUTTO

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    GP Valencia: Miller brucia tutti nelle libere, Valentino Rossi 18°

    VALENCIA – Jack Miller, in sella alla Ducati Pramac, piazza la zampata nelle prove libere del venerdì pomeriggio al Gran Premio della Comunità Valenciana. L’australiano è il più veloce sull’asfalto del Ricardo Tomo. Il numero 43, ancora a caccia del suo primo successo in MotoGP, ferma il cronometro a 1:30.622. Dietro di lui Takaaki Nakagami, in sella alla LCR Honda, lontano di 0.091 dal pilota della Rossa di Borgo Panigale. Terzo un ottimo Pecco Bagnaia, anche lui con la Ducati Pramac a 0.120 millesimi dal compagno di squadra. Valentino Rossi, con la sua Yamaha M1, dopo il tredicesimo posto di questa mattina, fa un piccolo passo indietro e chiude il venerdì in diciottesima posizione.
    Riscatto Ducati
    La Ducati conferma di aver alzato i giri e piazza altre due moto, Zarco con la Avintia e Dovizioso con la Factory nella Top Ten. Tra i dieci migliori del pomeriggio ancora i fratelli Espargarò, Pol (KTM) e Aleix (Aprilia) Crutchlow (LCR Honda), Rins (Suzuki) e Viñales (Yamaha Factory). LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Crutchlow torna in Yamaha, sarà collaudatore ufficiale

    VALENCIA – Cal Crutchlow riparte da dove tutto era iniziato. Il pilota inglese sarà il nuovo collaudatore ufficiale della Yamaha Factory Racing in MotoGP. La stessa casa giapponese ha reso noto l’accordo specificando come la partnership prenderà il via a Sepang, in Malesia dal 14 al 16 febbraio, con il britannico in sella alla YZR-M1.
    Alle spalle di Viñales e Quartararo
    Crutchlow, 35 anni, ha disputato dieci stagioni nella classe regina: 3 in Yamaha, una in Ducati, e le restanti con la Honda. L’ex campione del mondo della Supersport del 2009 proprio con la moto di Iwata, parteciperà anche ai test ufficiali IRTA e ad altri test privati Yamaha dando il suo contributo per il programma di sviluppo MotoGP. In un comunicato la Yamaha ringrazia “il collaudatore 2020 Jorge Lorenzo per la disponibilità, supporto e comprensione durante questo anno reso difficile dal Covid-19. Sebbene le circostanze esterne abbiano impedito a questa partnership di realizzare i loro obiettivi comuni per il 2020, il rispetto tra le due parti rimane invariato. La Yamaha augura a Jorge tutto il meglio per i suoi impegni futuri”. LEGGI TUTTO