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    Limousine dell'attentato di JF Kennedy: battuta all'asta per 318mila euro

    Battuta all’asta da Bonhams per 375.075 dollari (al cambio attuale, poco più di 318mila euro), la Lincoln Continental Convertible su cui il presidente John Fitzgerald Kennedy e la moglie Jacqueline hanno viaggiato il giorno della morte del presidente degli Stati Uniti, avvenuta il 22 novembre 1963. Questa limousine di colore bianco, quindi, è un’auto dal grande valore storico e per questo è stata inserita all’interno della collezione “The American Presidential Experience”.
    Tutti pazzi per Iron Man: la Mazda MX-5 Stark è all’asta
    Gli interventi di restauro

    La limousine del presidente Kennedy, spinta da un motore V8 Limo One, è di colore Ermine White e a quattro porte, di cui quelle posteriori controvento. Ha ospitato a bordo il presidente e la moglie a Fort Worth, durante il tragitto dall’hotel Texas alla base aeronautica di Carswell. Al restauro ci ha pensato l’esperto Lincoln Baker Restoration di Putnam, in Connecticut. Quali sono stati gli interventi? Sostituzione del motore, riverniciatura e cambio degli interni in pelle rossa, i quali sono stati riportati alle condizioni originarie.
    Michael Jordan, venduta per 171mila euro la sua Mercedes S 600 Coupé LEGGI TUTTO

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    Hankook i*cept evo2, sempre al top anche con neve e ghiaccio

    Con l’arrivo dell’inverno e l’imminente obbligo di dotare la propria vettura di gomme invernali, per molti automobilisti si presenta il problema della scelta delle opportune coperture per la propria auto. Per tutti quanti che ancora non si sentono pronti per affrontare un’intera stagione rinunciando alle caratteristiche dinamiche del proprio veicolo arriva in soccorso Hankook, con lo pneumatico invernale ad alte prestazioni sviluppato appositamente per le auto di gamma medio-alta, con il chiaro intento di mantenere inalterate le loro caratteristiche di guida. 
    Test drive experiences: la vera star della strada sei tu
    Dinamico già dal nome – nel mondo dell’automobile la dicitura EVO infatti è da sempre sinonimo di prestazioni elevate ed emozionali – lo pneumatico i*cept evo2 di Hankook è stato sviluppato appositamente per le condizioni invernali delle strade europee e per garantire il massimo delle prestazioni non solo tanto sull’asciutto quanto sulla neve e sul ghiaccio, condizioni queste ultime due capaci di esaltare la mescola, il disegno e le particolarità della carcassa sviluppata da Hankook.
    Sullo pneumatico infatti debutta una mescola dotata di particolari proprietà elastiche capaci di rimanere invariate anche alle basse temperature garantendo sempre una superficie di contatto ottimale e una presa sempre sicura. Pronto per calzare le ruote delle migliori auto in circolazione, il nuovo Hankook i*cept evo2 è disponibile in diverse misure da 15 a 22 pollici e con larghezze che vanno da 195 a 285 mm. LEGGI TUTTO

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    Monopattini elettrici, la mascherina diventa obbligatoria

    Le attività sportive hanno necessariamente richiesto ampio spazio tra i contenuti del nuovo DPCM approvato nelle scorse ore dal Governo. C’era attesa infatti, tra gli appassionati e i praticanti, per conoscere quali discipline avessero richiesto l’uso della mascherina e quali no. La novità più interessante, dal punto di vista delle due ruote, è che il monopattino elettrico non ha lo stesso status della bicicletta: per salire sul mezzo green, quindi, bisognerà obbligatoriamente indossare la mascherina.
    Monopattini elettrici, pericolo o nuova mobilità? Il confronto
    Monopattino e bicicletta: ecco la differenza
    Coloro che vanno in bicicletta sono esentati dall’indossare la mascherina. Lo ha specificato il capo di gabinetto Bruno Frattasi e le nuove normative disposte dal Viminale, che affermano come dall’obbligo di utilizzo della mascherina “non vanno ricomprese alcune attività svolte all’aperto che, in ragione del loro particolare dispendio energetico, sono invece riconducibili all’attività sportiva e, quindi, parimenti esentate come jogging, footing, trekking, nordic walking o altre forme di camminata sportiva potranno continuare a svolgersi senza utilizzo della mascherina, purché ciò avvenga in condizioni tali da garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri. Sono esentati dall’obbligo di indossare la mascherina i conducenti di biciclette, anche a ‘pedalata assistita’, per i quali ricorrono, dato l’impegno fisico richiesto dall’uso del mezzo, condizioni non dissimili”.

    Chi pensava che il monopattino potesse essere considerato alla pari della bici, si è così dovuto ricredere. D’ora in poi, quindi, color che vorranno viaggiare sul monopattino elettrico dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina. LEGGI TUTTO

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    Mazda 100th Anniversary, il colore che racconta la storia

    Mazda e il colore. Un binomio che va avanti da sempre, fondato sull’idea che la Casa giapponese ha di questo concetto: non la minima parte delle migliaia di grammi del peso complessivo delle vettura, bensì una delle fasi più elaborate della produzione automobilistica. Un elemento caratterizzante, insomma, così tanto da spiengere Mazda a inventare “Takuminuri” (l’unione dei termini giapponesi Takumi, ovvero maestro artigiano, e Nuri, vernice), l’avanzato processo di verniciatura del brand. Takuminuri nasce per arricchire le superfici della carrozzeria dei veicoli Mazda: basta pensare al Soul Red Crystal o al Polymetal Grey, presenti sulla Mazda3 vincitrice del World Car Design of the Year 2020.

    Innovazione dagli albori
    Il processo attuale è il risultato di decenni di esperienza con materiali e tecniche. Già nei primi modelli Mazda troviamo combinazioni di colori progressivi. Per la prima auto prodotta in serie, la Mazda R360 (sul mercato nel 1960), furono scelti colori rinfrescanti – dal verde menta al blu cielo, passando per il rosso brillante – che la distinguevano dalla concorrenza, caratterizzata soprattutto dal bianco. Nonostante fosse una microcar economica, inoltre, veniva offerta anche con finiture bicolore.
    Negli anni ’60, ampliando la gamma di modelli, il marchio giapponese ha messo a disposizione dei clienti, per le vetture compatte e di medie dimensioni, anche finiture metalliche esclusive. Un esempio? La Mazda Luce (’66-’73) che poteva essere ordinata in oro e argento. Sempre in quegli anni, poi, grazie alla scelta di adottare vernice a base di resina alchidica e di nuove camere di essiccazione, Mazda riesce a produrre finiture durevoli evitando lo sfarinamento e la conseguente perdita di lucentezza superficiale, problemi piuttosto diffusi all’epoca. Negli anni ’70, il marchio continua a innovare, facendosi pioniere del rivestimento per immersione catodica (o verniciatura a immersione cataforetica), tecnica che utilizza una carica elettrica nella vernice per migliorare la copertura e una distribuzione più uniforme e proteggere l’auto dalla corrosione.
    Mazda 100th Anniversary, la serie speciale sbarca in Italia
    Con la prima generazione della Mazda 323 (dal 1977) arrivano colori intensi come Muscat Green, Impulse Blue, Grand Prix Red e Sunbeam Silver Metallic. Ma l’apice della brillantezza viene raggiunto nel 1991 con la Mazda 787B verde e arancione. I colori vivaci continuano a essere proposti negli ultimi tre decenni: dagli standard delle auto sportive come Classic Red e British Racing Green a colori più vistosi in edizione speciale come Sunburst Yellow (1995), Spirited Green (Karai, 2011) e Racing Orange (30th Anniversary, 2019).
    Sistema a tre strati
    Mentre le tradizionali finiture a due strati hanno un rivestimento di base colorato e un rivestimento trasparente, i colori metallici di Mazda utilizzano un sistema a tre strati che incorpora un rivestimento riflettente e uno strato traslucido sotto il rivestimento trasparente finale. Tutto questo per arricchire la profondità e la saturazione del colore della vernice. La vivacità e la fluidità del design, di conseguenza, aumenta e lo fa anche l’interazione di luci e ombre. Il risultato finale sono superfici che sembrano in movimento anche quando l’auto è ferma.
    Sfoglia la gamma Mazda: tutti i modelli sul mercato
    Per il rosso menzione a parte
    Focus speciale sul rosso. Quest’anno il marchio ha deciso di far rivivere il look bicolore bianco-bordeaux della Mazda R360 su modelli in edizione speciale per commemorare il suo centenario. Due pacchetti distinti: buona parte dei modelli avrà esterni completamente bianchi e interni bordeaux, mentre per un’edizione limitata MX-5 e per la nuova Mazda MX-30 ci saranno anche tetti bordeaux. 
    Mazda, sfide senza tempo in 100 anni di storia LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Mir: “Io leader del mondiale? Fantastico”

    ARAGON – Joan Mir è entusiasta del terzo posto nel GP di Aragon che lo ha portato al primo posto della classifica piloti del Motomondiale. “Fantastico essere in testa al mondiale, ma ragiono gara dopo gara cercando di rimanere il più costante possibile”, ha detto. “Congratulazioni ad Alex Rins che ha fatto una grande gara”, ha ammesso il nuovo leader della MotoGp, ancora a zero vittorie. “Proverò a vincere, credo che prima o ci riusciremo”, ha sottolineato
    La gara
    “Non sono molto contento della gara, ho faticato negli ultimi giri e abbiamo avuto problemi all’avantreno.E’ stata dura, pensavo che potessi trionfare ma quando ero dietro a Rins ho avuto un problema con la moto e ho perso tanto. In certi settori mi sentivo molto bene, riuscivo a stare molto interno nelle curve ma negli ultimi giri andavo troppo largo e mi ha passato anche Marquez. Sono un po’ deluso perchè ero sicuro fosse la mia giornata, ma sono contento del podio”, ha spiegato. Poi sulla corsa al titolo. “Penso che tutti e 4 i piloti che sono dietro di me sono pericolosi. Dovizioso ha l’esperienza per vincere tutte le gare che rimangono e dobbiamo fare i conti anche con lui. Come si diventa campioni del mondo? Vincendo almeno una gara e, se non dovessimo riuscirci, arrivando sempre a podio”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Mir: “Fantastico essere leader”

    ARAGON – “Fantastico essere in testa al mondiale, ma ragiono gara dopo gara cercando di rimanere il più costante possibile”. Lo ha detto Joan Mir dopo il terzo posto nel GP di Aragon che lo ha portato al primo posto della classifica piloti del Motomondiale. “Congratulazioni ad Alex Rins che ha fatto una grande gara”, ha spiegato il nuovo leader della MotoGp, ancora a zero vittorie. “Proverò a vincere, credo che prima o ci riusciremo”, ha sottolineato
    La gara
    “Non sono molto contento della gara, ho faticato negli ultimi giri e abbiamo avuto problemi all’avantreno.E’ stata dura, pensavo che potessi trionfare ma quando ero dietro a Rins ho avuto un problema con la moto e ho perso tanto. In certi settori mi sentivo molto bene, riuscivo a stare molto interno nelle curve ma negli ultimi giri andavo troppo largo e mi ha passato anche Marquez. Sono un po’ deluso perchè ero sicuro fosse la mia giornata, ma sono contento del podio”, ha spiegato. Poi sulla corsa al titolo. “Penso che tutti e 4 i piloti che sono dietro di me sono pericolosi. Dovizioso ha l’esperienza per vincere tutte le gare che rimangono e dobbiamo fare i conti anche con lui. Come si diventa campioni del mondo? Vincendo almeno una gara e, se non dovessimo riuscirci, arrivando sempre a podio”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Espargarò: “Ero partito bene, peccato”

    ARAGON – Aleix Espargarò è deluso dopo la gara al Motorland de Aragòn, conclusa al tredicesimo posto in zona punti. “Una gara non facile. Sono partito bene ma poi davanti a me c’è stato un contatto che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Il mio ritmo non era male ma non al livello che mi sarei aspettato, purtroppo durante le prove a causa di qualche inconveniente non siamo riusciti a lavorare al meglio sulla gestione delle gomme. Ho sofferto in particolare in accelerazione, non riuscivo a sorpassare e questo mi ha limitato per tutta la gara”. 

    “La mia gara si è decisa nel primo giro. A causa di un errore nella selezione della marcia mi sono ritrovato in fondo al gruppo, con 4-5 secondi di distacco. A quel punto era piuttosto difficile recuperare, anche se sono riuscito a mantenere il passo che mi aspettavo e questo mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno. Il grip al posteriore rimane un aspetto su cui possiamo migliorare, avere una gara tra pochi giorni sullo stesso circuito ci darà la possibilità di provare qualcosa di nettamente diverso”, ha aggiunto Bradley Smith, che ha tenuto comunque un buon ritmo, ma si è invece fermato alla diciannovesima posizione finale. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Espargarò: “Una gara non facile”

    ARAGON – “Una gara non facile. Sono partito bene ma poi davanti a me c’è stato un contatto che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Il mio ritmo non era male ma non al livello che mi sarei aspettato, purtroppo durante le prove a causa di qualche inconveniente non siamo riusciti a lavorare al meglio sulla gestione delle gomme. Ho sofferto in particolare in accelerazione, non riuscivo a sorpassare e questo mi ha limitato per tutta la gara”. Così Aleix Espargarò commenta la gara al Motorland de Aragòn, conclusa al tredicesimo posto in zona punti.

    “La mia gara si è decisa nel primo giro. A causa di un errore nella selezione della marcia mi sono ritrovato in fondo al gruppo, con 4-5 secondi di distacco. A quel punto era piuttosto difficile recuperare, anche se sono riuscito a mantenere il passo che mi aspettavo e questo mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno. Il grip al posteriore rimane un aspetto su cui possiamo migliorare, avere una gara tra pochi giorni sullo stesso circuito ci darà la possibilità di provare qualcosa di nettamente diverso”, ha aggiunto Bradley Smith, che ha tenuto comunque un buon ritmo, ma si è invece fermato alla diciannovesima posizione finale. LEGGI TUTTO