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    Formula E, Nissan conferma i piloti Buemi e Rowland per il Mondiale 2021

    Dei 167 punti che hanno permesso a Nissan e.dams di chiudere al secondo posto la Stagione 6 di Formula E, Buemi e Rowland hanno contribuito praticamente alla pari: davanti l’elvetico, quarto nel campionato piloti con 84 punti, quinto l’inglese con 83. Ed è una formazione confermata per la Stagione 7 del mondiale elettrico.
    Il campionato alle spalle ha rappresentato un sfida sostanziale per i tecnici Nissan e.dams, visto il divieto di utilizzare la configurazione con doppio motogeneratore elettrico, sviluppata e introdotta in Stagione 5 con sostanziali vantaggi ottenuti specialmente in qualifica.
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    Gli esiti del ritorno al singolo MGU sono stati complessivamente buoni, con 5 podi, una pole position e una vittoria, ottenuta da Oliver Rowland a Tempelhof – penultimo ePrix stagionale – al primo successo in F.E.
    “E’ fantastico che Seb e Oli continuino a correre per Nissan e.dams, entrambi sono piloti di incredibile talento e hanno dimostrato continuamente la loro forte determinazione e impegno. Siamo entusiasti di poter contare sul loro duro lavoro e dedizione per ottenere risultati ancora migliori”, le parole dei team principal Olivier e Gregory Driot.
    A Rowland e Buemi si aggiunge la conferma di Takaboshi nel ruolo di tester e pilota di riserva, mentre Mardenborough sarà il pilota del simulatore.
    Dalle corse l’affinamento tecnico del prodotto
    “Seb e Oli hanno fatto un gran lavoro per noi. Salutiamo la stabilità e la consistenza che proseguire con loro porta alla squadra. Ci prepariamo a sviluppare sui successi precedenti, tuttavia non è il nostro unico obiettivo, vincere in Formula E.
    A ogni gara impariamo sempre più su ogni aspetto delle nostre elettriche ad alta prestazione, che successivamente dà inforazioni allo sviluppo delle nostre auto stradali. Attraverso le corse evolviamo continuamente le nostre competenze sull’elettrico”, ha commentato Tommaso Volpe, direttore delle attività motorsport globali di Nissan.
    Sarà una Stagione 7 di continuità regolamentare e con misure votate al contenimento dei costi, nella quale sarà possibile procedere con un’unica omologazione di motogeneratore elettrico nell’arco di due campionati (Stagione 7 e Stagione 8). “Sono felicissimo di restare con la squadra, abbiamo ottenuto molto insieme e abbiamo corso una grande Stagione 6. Finire al secondo posto nel campionato ci aiuterà a mantenere lo slancio e la fiducia che servono per diventare ancora più competitivi.
    Con Oliver lavoriamo molto bene insieme, con l’esperienza e le competenze interne alla squadra siamo in una buona posizione per inseguire molti altri successi in Formula E”, commenta Buemi.
    Rowland, impegno ripagato
    I punti di Buemi e Rowland riflettono l’equilibrio dell’abbinata, con Rowland che segnala i progressi compiuti nel corso dell’ultimo anno: “E’ stata una grande Stagione 6 per il team e per me. Sono felicissimo d’aver ottenuto la prima vittoria in Formula E con Nissan e.dams, dopo tutto il duro lavoro e la pratica riversata per essere più consistente.
    Confermare il sedile per la prossima stagione, insieme a Seb, è un altro pezzetto di buone notizie. Torneremo più forti che mai”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi positivo al Coronavirus

    ARAGON – Valentino Rossi è risultato positivo al Coronavirus, dopo aver accusato lievi sintomi ed essersi sottoposto ai test. Lo ha annunciato lo stesso pilota sui suoi account social. “Purtroppo questa mattina mi sono svegliato e non mi sentivo bene – ha scritto il Dottore – Mi sentivo particolarmente debole e avevo una leggera febbre, quindi ho chiamato subito il medico che mi ha fatto due test. Il risultato del ‘test rapido PCR’ è stato negativo, proprio come il test che avevo già fatto martedì. Ma il secondo, di cui mi è stato inviato il risultato alle 16 di questo pomeriggio, è stato purtroppo positivo”.

    Valentino Rossi positivo: “Deluso e arrabbiato”
    “Sono chiaramente molto deluso per il fatto che dovrò saltare la gara di Aragon. – ha scritto ancora Rossi – Mi piacerebbe essere ottimista e fiducioso, ma mi aspetto che il secondo round ad Aragon sia un ‘no go’ anche per me… Sono triste e arrabbiato perchè ho fatto del mio meglio per rispettare il protocollo e anche se il test che ho fatto martedì è stato negativo, mi sono isolato già dal mio arrivo da Le Mans. Comunque è così, non posso fare nulla per cambiare la situazione. Ora seguirò il consiglio medico, e spero solo di guarire al più presto”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus: Valentino Rossi positivo

    ARAGON – Valentino Rossi è positivo al Coronavirus. Lo ha annunciato lo stesso pilota sui suoi account social. “Purtroppo questa mattina mi sono svegliato e non mi sentivo bene – ha scritto il Dottore – Mi sentivo particolarmente debole e avevo una leggera febbre, quindi ho chiamato subito il medico che mi ha fatto due test. Il risultato del ‘test rapido PCR’ è stato negativo, proprio come il test che avevo già fatto martedì. Ma il secondo, di cui mi è stato inviato il risultato alle 16 di questo pomeriggio, è stato purtroppo positivo”.

    Valentino Rossi positivo: “Deluso e arrabbiato”
    “Sono chiaramente molto deluso per il fatto che dovrò saltare la gara di Aragon. -ha scritto ancora Rossi – Mi piacerebbe essere ottimista e fiducioso, ma mi aspetto che il secondo round ad Aragon sia un ‘no go’ anche per me… Sono triste e arrabbiato perchè ho fatto del mio meglio per rispettare il protocollo e anche se il test che ho fatto martedì èè stato negativo, mi sono isolato già dal mio arrivo da Le Mans. Comunque, è così, non posso fare nulla per cambiare la situazione. Ora seguirò il consiglio medico, e spero solo di guarire al più presto”. LEGGI TUTTO

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    Mezzi di trasporto pieni all'80%: il Ministero conferma “giusta misura di sicurezza”

    L’aumento dei contagi da Covid-19 in questo inizio di autunno sta preoccupando le istituzioni, impegnate ad arginare il virus per evitare nuovi lockdown generalizzati. Tra i nodi più rivelanti c’è quello dei trasporti pubblici, che rappresentano per molti cittadini il momento di maggiore contatto con altre persone e in cui è meno facile rispettare il distanziamento.
    La decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è tuttavia quella di mantenere inalterate le norme finora vigenti, ossia che i mezzi pubblici possano essere pieni fino all’80% della loro capienza. In tanti però chiedono ulteriori scaglionamenti degli orari d’ingresso delle scuole per diluire la presenza degli studenti su autobus, metropolitane e pullman.
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    Pieni fino all’80%
    Il tema di un’eventuale modifica delle norme che regolano i mezzi pubblici in tempi di pandemia è stato affrontato ieri nel tavolo convocato dalla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Al termine dell’incontro, a cui hanno preso parte anche esponenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato deciso di mantenere inalterate, almeno per il momento, le norme che limitano la il riempimento dei mezzi pubblici all’80% della loro capienza. Nessuna riduzione dei posti, quindi, in quanto stando ai dati del Ministero autobus e metropolitane al momento registrano in media il 55,60% dei posti occupati.
    Da più parti tuttavia arrivano richieste di migliorare le condizioni di sicurezza sui mezzi pubblici, aumentando il numero delle corse e scaglionando gli ingressi nelle scuole. Soprattutto quelle di grado superiore, i cui studenti tendono a usare più di tutti gli altri i mezzi per arrivare in classe. Una proposta che, pur tra le polemiche, è sostenuta da sempre più Regioni, con in testa la Lombardia: “In questo modo – spiega l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi – è possibile alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale, che però, va detto, registra un tasso di frequentazione assolutamente nei limiti dell’80% previsti dal Comitato tecnico scientifico”.
    Dal Ministero arrivano aperture alle Regioni, con la promessa di aprire tavoli locali per affrontare le situazioni di maggiore criticità. Contrari a un ulteriore scaglionamento degli ingressi sono però i presidi, secondo cui proseguire su questa strada è “impossibile”.
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    Incidente gli provoca la fobia delle moto: meccanico risarcito con 68.000 euro

    Quelle americane erano la sua più grande passione. Ma il sogno di Stuart Conway era lavorare con le moto, e sulle moto. E dopo tanto studio e sacrificio (tra cui al West Coast Harley-Davidson di Glasgow), era riuscito a coronare le sue ambizioni: diventare un meccanico alla Harley-Davidson.
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    Dopo l’incidente, ha paura di salire su una moto
    Ma il destino gli ha giocato un brutto scherzo. Nel provare un modello da 750 cc della casa di Milwaukee, portato in officina da un cliente, Conway è rimasto vittima di un brutto incidente con un’automobile, il cui conducente ha subito ammesso la colpa. Il povero meccanico ha però subito danni sia fisici che psichiatrici, cominciando a guardare le moto in maniera diversa. Il trauma è stato così forte che adesso, dopo essersi rimesso, Stuart ha paura a salire di nuovo in sella a una moto. Colpito da ansia e tremori ogni volta che saliva su una moto, per Conway svolgere il proprio lavoro è divenuto impossibile.
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    L’azienda, comprendendo la situazione, ha così concesso un nuovo ruolo all’uomo, una mansione che non implicasse il dover per forza salire su una moto, ovvero quella di tecnico. Pare che adesso invece Conway voglia diventare fotografo (non si sa se di moto). Nel frattempo, tuttavia, potrà consolarsi con il ricco risarcimento arrivato dall’assicurazione, che ammonta a circa 68.000 euro. LEGGI TUTTO

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    GP Aragon, Mir sfida Quartararo: “Circuito favorevole per la Suzuki”

    ROMA – “Mi sento bene, Aragon è una bella pista per noi. Non è stato il weekend migliore che potessimo aspettarci invece a Le Mans. Non ho mai trovato il feeling con la moto. Non ero competitivo a sufficienza. Era davvero difficile, anche se poi ho rimontato vari piloti. Questa è stata la mia prima lezione in condizioni di bagnato, è stato divertente lottare in Francia”. Così Joan Mir in conferenza stampa alla vigilia del weekend di gara del Gran Premio di Aragon di MotoGP. “Questo di Aragon può essere un circuito favorevole per le Suzuki, possiamo fare molto bene”, aggiunge Mir. “Il titolo in Moto3? Ero il favorito dall’inizio della stagione, questa volta sto andando sempre meglio ma la situazione è diversa. Può aiutare aver vinto già un titolo per gestire la pressione, ma non credo possa fare una grande differenza”, conclude lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    GP Aragon, Mir sfida Quartararo: “Possiamo fare molto bene”

    ROMA – “Mi sento bene, Aragon è una bella pista per noi. Non è stato il weekend migliore che potessimo aspettarci invece a Le Mans. Non ho mai trovato il feeling con la moto. Non ero competitivo a sufficienza. Era davvero difficile, anche se poi ho rimontato vari piloti. Questa è stata la mia prima lezione in condizioni di bagnato, è stato divertente lottare in Francia”. Così Joan Mir in conferenza stampa alla vigilia del weekend di gara del Gran Premio di Aragon di MotoGP. “Questo di Aragon può essere un circuito favorevole per le Suzuki, possiamo fare molto bene”, aggiunge Mir. “Il titolo in Moto3? Ero il favorito dall’inizio della stagione, questa volta sto andando sempre meglio ma la situazione è diversa. Può aiutare aver vinto già un titolo per gestire la pressione, ma non credo possa fare una grande differenza”, conclude lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Fiat 126 Vision, ecco come sarebbe la citycar oggi

    Ne è passato di tempo dal 1972, anno in cui Fiat lanciava la sua 126. Nel tempo, la citycar si è fatta apprezzare, così tanto da diventare una delle piccole del marchio più iconiche. A lei si è voluto ispirare lo studio di design Ma-De per realizzare un rendering che ne attualizza le forme. Le linee della popolare utilitaria italiana sono state riprese per realizzare un nuovo concetto di citycar, compatta, moderna e naturalmente a zero emissioni.
    Nuova Fiat 500 elettrica, che successo al “Red Dot Award 2020”
    Linee fluide e pulite
    La Fiat 126, con i suoi 4,6 milioni di esemplari prodotti, è entrata a far parte della cultura italiana dell’automobile. E sebbene non abbia avuto un’erede spirituale come avvenuto con la 500, sono tanti coloro che non si sono dimenticati di questa utilitaria. Tra loro anche i membri di Ma-De, studio di design fondato da Andrea della Vecchia e Woody Chui, e vincitore di numerosi premi.

    I giovani designer hanno ripreso lo stile inconfondibile della 126 originale e lo hanno traslato nel presente, ammorbidendone le linee e applicandole a un corpo vettura moderno. Inserendo dettagli come le luci a Led e il nuovo logo che Fiat sta introducendo sui suoi nuovi modelli. Il risultato è una citycar compatta e moderna, dalle linee fluide e pulite, che ricorda sotto alcuni aspetti la concept Centoventi.
    La 126 Vision, questo il nome del progetto, è un esercizio di stile realizzato in autonomia dallo Studio Ma-De. Ma sognare di rivedere un giorno, sulle strade, una nuova generazione della piccola Fiat, non costa nulla.
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