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    Termoli, la meraviglia del Molise

    Se lo si osserva dalla lunga spiaggia di Sant’Antonio, appare come una suggestiva cittadella fortificata. É il borgo antico di Termoli, che troneggia sulla sommità del promontorio. Una veduta di cui ci si innamora facilmente, resa ancora più pittoresca dalle piccole case color pastello, che dal Castello Svevo si distendono verso il mare, disegnando un intricato sistema di vie e suggestive piazzette.

    E proprio dal Castello Svevo dell’XI secolo, uno degli edifici più rappresentativi di Termoli, può iniziare la visita alla città. La sua costruzione, dove prima si ergeva un torrione di epoca longobarda, risale alla dominazione normanna. L’appellativo “svevo” gli viene da Federico II, il sovrano illuminato, che lo fece ristrutturare nel 1247. Si compone di un corpo centrale, a forma di tronco di piramide con quattro torrette cilindriche agli angoli, e di un parallelepipedo che lo sormonta. Oggi alcuni ambienti ospitano convegni d’arte e manifestazioni culturali, mentre, nella parte più alta, c’è una stazione meteorologica dell’Aeronautica militare.

    Tra le stradine che si intersecano fitte a scacchiera, rendendo il centro storico un meraviglioso labirinto in cui perdersi, tra botteghe e negozietti, si può incrociare una delle più note curiosità del posto, la famosa “rejecelle”, un vicolo tra le case, talmente stretto, che solo i più magri potranno vantarsi di riuscire ad attraversarlo senza essere costretti a infilarcisi di traverso. Un’efficace “prova costume” prima di scendere in spiaggia. E passeggiando tra le viuzze lastricate del centro, si finisce fatalmente a raggiungere piazza del Duomo, autentico cuore del borgo. Proprio qui fa bella mostra di sé la superba cattedrale di Santa Maria della Purificazione, in stile romanico-pugliese. Vecchia di ottocento anni, sorge su un preesistente edificio religioso, a sua volta edificato (sembrerebbe) su un antico tempio dedicato a Castore e Polluce, i figli gemelli di Zeus. Splendida la facciata, che presenta sette arcate, con il portale sovrastato da quella centrale e riccamente decorato con bassorilievi e statue. All’interno della chiesa, nella cripta, si trovano l’urna contenente le ossa di San Timoteo e il sarcofago di San Basso.

    Un altro degli elementi caratteristici del territorio di Termoli, sono i tradizionali trabucchi. Alcuni sorgono sul mare antistante il borgo vecchio, altri sono disseminati lungo la costa. Si tratta di antichi strumenti da pesca costieri, strutture complesse, a palafitta, con una piattaforma in legno fissata alla roccia attraverso spessi stronchi. All’apice, si trova una grossa rete rettangolare, detta “trabocchetto” (da cui ne deriva il nome trabucco), che viene calata in acqua con un argano e poi issata per catturare i pesci che vi nuotano al di sopra. Il modo migliore per andare alla scoperta di queste affascinanti strutture è la cosiddetta “Passeggiata dei trabucchi”, che dai piedi del Castello Svevo si snoda lungo tutta la cinta muraria fino al Porto. LEGGI TUTTO

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    Francia, clamorosa tassa da 50.000 euro per le auto inquinanti entro il 2022

    Il realismo fa la sua parte; ma la fa anche la consapevolezza di non essere esattamente il Paese delle supercar. E quindi, ecco che la Francia si prepara a dare una mazzata tremenda alle vetture potenti in generale.
    Motori termici, supertassa in arrivo
    Una caccia ai “gas guzzlers”, i divoratori di benzina, come ha stigmatizzato Bloomberg. Il Governo con disegno di legge presentato al Parlamento ha proposto una super eco-tassa. Al momento, ovvero da marzo di quest’anno, è già proibitiva: a quota 20.000 euro a vettura che supera i 212 g/km di emissioni di CO2.
    La proposta è portarla a 40.000 per il 2021 e addirittura a 50.000 euro per il 2022: un “malus” enorme. Una gabella che riguarda le supercar, ma anche ammiraglie, berline, familiari e SUV ad alte prestazioni o solo di grandi dimensioni e peso.
    Più umano il malus per le vetture normali, che parte da 50 euro per auto con emissioni da 138 g/km di CO2. Il limite potrebbe essere ridotto a131 g/km nel 2021 e a 123 g/km nel 2022.
    Ipotizzato anche il calo di incentivi per auto ricaricabili: da 2.000 a 1.000 euro per le plug-in ibride e da 7.000 a 6.000 euro per le elettriche. Anche la Francia sembra disposta a una “guerra” all’auto non molto razionale. LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann applaude l'amico Hamilton: «Sei il migliore»

    TORINO – Lewis Hamilton ha agguantato il mito Michael Schumacher, vincendo con la Mercedes al Nurburgring il suo GP numero 91. Un’impresa che rimarrà nella storia, come il suo essere personaggio fuori dagli schemi. Anche Lapo Elkann gli rende merito, postando un tweet con tanto di foto che li ritrae nel 2007, premiati allora da GQ. Scrive l’imprenditore italiano, nipote dell’Avvocato e grande appassionato di F1: «91 vittorie un record che solo un Campione come te poteva raggiungere. Lewis ti meriti un applauso perché hai dimostrato di essere il Migliore. Rispetto e Amicizia. Ps: quanto eravamo giovani qui!». E sì, ne è passato di tempo. Un’era motoristica caratterizzata dai trionfi di Lewis, fuoriclasse infinito che i tifosi apprezzano ad ogni latitudine. Lapo sottolinea il valore del pilota e dell’uomo: un’amicizia senza confini… LEGGI TUTTO

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    Lancia Stratos, e se fosse una hypercar moderna?

    Se affermiamo che la Stratos è una delle Lancia più importanti di sempre, siamo certi di non incorrere in smentite. Innanzitutto perché presentava delle forme che finalmente rompevano con il passato e la tradizione del marchio torinese: stupì tutti, infatti, quando nel 1973 Marcello Gandini e la Bertone la presentarono al grande pubblico.
    Bertone, il famoso brand rinasce con due elettriche
    La regina dei rally
    Prima vettura Lancia ad essere lanciata subito dopo l’acquisizione del brand da parte di Fiat, la Stratos ha costruito la sua gloria nel motorsport, diventando protagonista nel Mondiale Rally, competizione per la quale venne effettivamente realizzata. Se Lancia, ad oggi, ha 10 titoli Costruttori WRC, ben 3 sono arrivati grazie ai successi della Stratos, che ha anticipato i trionfi della Delta Integrale di un decennio abbondante.
    Lancia L Concept Homage
    C’è chi ha deciso di rinverdire i fasti della Stratos, immaginandola come una hypercar moderna. Lo ha fatto il designer Guilherme Araujo, che ha pubblicato il suo lavoro sulla nota piattaforma web Behance. La sua Stratos, chiamata Lancia L Concept Homage, si ispira largamente alla Stratos Zero Concept del 1970 e anche alla Stratos HF che seguì l’anno successivo.

    Caratterizzata da una forma a cuneo, la Lancia L Concept Homage ha uno stile elegante e spigoloso allo stesso tempo. Gli enormi passaruota dominano il frontale, abbinati a un fanale triangolare formato da tre piccole brre di luce e uno spoiler in bella vista. Le minigonne conducono poi lo sguardo verso la parte posteriore, in cui l’elemento più evidente è l’ampio diffusore.
    Sogni e realtà
    Ad oggi, rivedere la Stratos nei listini Lancia è impossibile. La Casa ormai si dedica alla realizzazione di un solo modello, Ypsilon, con cui vince puntualmente le classifiche di vendita per quanto riguarda le segmento B.

    La macchina sportiva rimarrà invece simbolo di un tempo fatto di idee, coraggio e tanta fantasia. Per riviverlo, servono anche modelli immaginari come Lancia L Concept Homage.  LEGGI TUTTO

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    Tom Cruise a Roma fa impazzire i fan sulla moto della polizia

    Da quando Tom Cruise è arrivare a Roma per girare le scene del suo Mission: Impossibile 7 i fan sono andati in delirio (e molte strade della città sono state bloccate al traffico). Dopo aver dato grande prova di sé con le sue doti di pilota di auto, l’attore americano ha stupito curiosi e fan passando lungo la via dei Fori Imperiali in sella a una moto della polizia e salutando tutti. 

    Passerella per i fan
    Mission: Impossible 7 viene girato in alcuni dei punti più simbolici della Capitale: dal caratteristico quartiere Monti fino al Colosseo, passando per via Nazionale. Ed è proprio prima di arrivare a Largo Agnesi (quella sorta di piazza-terrazza sopra la fermata della metro Colosseo) che Tom Cruise ha fatto la sua passerella su due ruote, sulla moto della polizia e indossando il tipico completo grigio gilet-pantaloni con cui lo stiamo vedendo sempre durante questi giorni di set romano. La settima pellicola della saga ha trovato molte difficoltà nel corso delle riprese, prima lo stop forzato causa Covid-19, poi gli incidenti sul set: con Roma saranno finite le sfortune? LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Quartararo: “Molto forte sull’asciutto, purtroppo il meteo è cambiato”

    ROMA – “Ero molto forte sull’asciutto, ma purtroppo il meteo è cambiato”. Inizia così l’analisi di Fabio Quartararo dopo il nono posto nella gara MotoGp del GP di Francia 2020. Il pilota della Yahama, che ha perso qualche punto nella classifica mondiale ma ancora leader, spiega i motivi del risultato di Le Mans: “È stata la mia prima gara in MotoGP con il bagnato, non ho esperienza in queste condizioni, ma alla fine sono finito davanti a Mir e Viñales”. Ma alla fine “sono soddisfatto, perché sembrava che la gara dovesse finire in un modo molto peggiore per me, ma quando Mir mi ha passato alla 8, ho pensato che avrei dovuto fare subito qualcosa alla curva nove”, prosegue il pilota francese. “E anche in uscita dall’ultima piega a destra sono rimasto calmo: alla fine è un buon risultato”, conclude Quartararo. LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Quartararo: “Non ho esperienza con il bagnato”

    ROMA – “Ero molto forte sull’asciutto, ma purtroppo il meteo è cambiato”. Inizia così l’analisi di Fabio Quartararo dopo il nono posto nella gara MotoGp del GP di Francia 2020. Il pilota della Yahama, che ha perso qualche punto nella classifica mondiale ma ancora leader, spiega i motivi del risultato di Le Mans: “È stata la mia prima gara in MotoGP con il bagnato, non ho esperienza in queste condizioni, ma alla fine sono finito davanti a Mir e Viñales”. Ma alla fine “sono soddisfatto, perché sembrava che la gara dovesse finire in un modo molto peggiore per me, ma quando Mir mi ha passato alla 8, ho pensato che avrei dovuto fare subito qualcosa alla curva nove”, prosegue il pilota francese. “E anche in uscita dall’ultima piega a destra sono rimasto calmo: alla fine è un buon risultato”, conclude Quartararo.

    Moto GP, Francia: gioia Petrucci, 4° Dovizioso. Rossi caduto LEGGI TUTTO

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    Roberto Baggio, la compagna di lavoro è Fiat Panda 4×4

    Le sue prodezze in campo lo hanno reso uno dei più forti calciatori italiani (e non solo) di tutti i tempi. Fuori dal terreno di gioco, una riservatezza estrema, che lo ha contraddistinto per tutta la vita. Lontano dalle luci della ribalta, ogni volta che Roberto Baggio veniva o viene pizzicato da qualche scatto, il popolo del calcio si accende nella celebrazione del ricordo di una della sue stelle luminose.
    Al lavoro con la Panda 4×4
    L’ultimo episodio in tal senso è emblematico. Nello scorso weekend infatti una foto pubblicata sui social dalla figlia del Divin Codino, Valentina, ha scatenato i commenti del web. L’immagine ritrae Baggio con alcuni strumenti di lavoro accompagnato dalla sua fedele Fiat Panda 4×4.

    Il commento più gettonato è stato “Quindi Dio ha una Panda 4×4”. Ha fatto di certo grande effetto rivedere il Pallone d’Oro 1993 accanto alla mitica utilitaria off-road Fiat.

    Un’immagine molto italiana, sia che si ami la Nazionale che la storia automobilistica del nostro Paese. LEGGI TUTTO