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    MotoGp, Razali: “Felici di Morbidelli, potrà migliorare con Valentino Rossi”

    ROMA – “Franco non è stato molto fortunato a causa dell’esplosione di Fabio e forse, per questo, sottovalutato. Tra i due però rimane il più maturo e con più esperienza. Il suo passato alla Honda, ovviamente, ha fatto sì che l’adattamento alla Yamaha fosse un po’ più lungo”. Razlan Razali, team principal della Petronas Yamaha, parla in maniera entusiasta di Morbidelli e analizza la stagione confrontandola con il compagno di squadra Quartararo.
    Crescita importante
    Quinto in classifica del Mondiale di MotoGP con 77 punti, 31 punti dietro il compagno di squadra e leader del campionato, Fabio Quartararo, il pilota italo-brasiliano potrebbe essere considerata molto positiva.La prima vittoria assoluta, nella classe regina, e la prima pole potrebbero far sorridere chiunque ma l’exploit di Quartararo ha messo tutto questo in ombra. Non però agli occhi del suo team: “Siamo molto felice della crescita di Franco in questo secondo anno con noi” le parole di Razali al sito specializzato Speedweek.com. “Non è stato molto fortunato quest’anno ma quando è in forma si dimostra un pilota di assoluto livello. Continua a progredire come dimostra la pole di Barcellona”.
    Questi progressi hanno portato a un rinnovo biennale e a un nuovo compagno di squadra vincitore di nove titoli mondiale: “Siamo molto felici dell’accordo biennale stretto con lui perché crediamo sarà competitivo e potrà migliorare ulteriormente con Valentino Rossi al fianco” conclude il manager malese LEGGI TUTTO

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    Sbk, Redding: “Non conosco Magny-Cours, ma sarà eccitante”

    ROMA – “Non conosco molto bene il circuito di Magny-Cours dove non ho mai gareggiato nella mia carriera”. Così Scott Redding presenta il penultimo round della stagione 2020 di Sbk, in programa questo weekend. “Sembra però un circuito molto interessante – prosegue il pilota – e anche adatto alla Ducati Panigale V4 R e questo potrebbe essere un buon punto di partenza. A me piace molto correre in circuiti nuovi e sono molto motivato”. Il pilota Ducati ha sofferto negli ultimi appuntamenti disputati e cerca il riscatto sul tracciato d’oltralpe: “Troveremo condizioni climatiche imprevedibili e questo renderà il weekend ancora più eccitante. So che il team sta già lavorando e non vedo l’ora di essere in pista”, conclude Redding che proverà a frenare la corsa al sesto titolo di Jonathan Rea. LEGGI TUTTO

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    Sbk, Redding: “Mai corso a Magny-Cours, ma sarà eccitante”

    ROMA – “Non conosco molto bene il circuito di Magny-Cours dove non ho mai gareggiato nella mia carriera”. Così Scott Redding presenta il penultimo round della stagione 2020 di Sbk, in programa questo weekend. “Sembra però un circuito molto interessante – prosegue il pilota – e anche adatto alla Ducati Panigale V4 R e questo potrebbe essere un buon punto di partenza. A me piace molto correre in circuiti nuovi e sono molto motivato”. Il pilota Ducati ha sofferto negli ultimi appuntamenti disputati e cerca il riscatto sul tracciato d’oltralpe: “Troveremo condizioni climatiche imprevedibili e questo renderà il weekend ancora più eccitante. So che il team sta già lavorando e non vedo l’ora di essere in pista”, conclude Redding che proverà a frenare la corsa al sesto titolo di Jonathan Rea. LEGGI TUTTO

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    La vittoria delle e-bike a pedalata assistita: non sono ciclomotori

    Dopo anni di battaglie, insieme alle aziende produttrici, ai negozianti e ad alcuni proprietari di bici a pedalata assistita, l’ANCMA si fa portavoce di una grande vittoria: “Le e-bike con walk assist non sono equiparabili ai ciclomotori”. A deciderlo una sentenza della quinta sezione civile del Tribunale di Palermo. Un fenomeno, quello delle e-bike, in continua espansione, e che ora vede marchi come KTM impegnati anche nella realizzazione di modelli per bambini.
    La controversia che ha dato origine alla sentenza è scaturita dopo una serie di multe e sequestri ritenuti sul territorio nazionale e in particolare nella città di Palermo, nei confronti dei possessori delle e-bike a pedalata assistita, che venivano multati per guida senza casco o per mancanza di assicurazione.  
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    L’equivoco si chiama walk assist
    A causare l’equivoco è il walk assist, un dispositivo che consente di avviare il motorino elettrico senza usare i pedali con l’obbiettivo di muovere la bici fino a una velocità massima di 6 km/h. In pratica una leggera assistenza alla spinta per spostare a mano il veicolo in condizioni di difficoltà come, ad esempio, ripartenze in salita, presenza di fondi viscidi o movimentazione delle bici a pieno carico.
    La presenza di questo dispositivo su molte e-bike ha indotto la Polizia Locale ad accomunare questi mezzi ai ciclomotori.
    “Questa episodica ed errata interpretazione”, si legge in una nota diffusa stamane dall’associazione ANCMA, “ha prodotto multe per svariate centinaia di euro e sequestri (per guida senza casco e mancanza di assicurazione), colpendo soprattutto gli ignari utenti della strada e indirettamente anche le imprese costruttrici che hanno messo sul mercato le loro bici rispettando le norme europee e nazionali vigenti”.
    Finalmente giustizia
    “Sono quasi tre anni che seguiamo questa vicenda a fianco delle consociate, con interlocuzioni serrate a tutti i livelli istituzionali”, prosegue il comunicato. “Oggi possiamo dire finalmente di avere ottenuto giustizia in un ambito della mobilità su due ruote in forte espansione che, con immutata fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine, richiede comunque attenzione per i fenomeni di illegalità legati alla manomissione dei motori elettrici per aumentare potenza e velocità”.
    Ducati e-Scrambler adesso anche in versione “Matte Grey” LEGGI TUTTO

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    Nuova Audi A3 Sportback, l'ibrida plug-in TFSI e è in arrivo

    TFSI e, la sigla dell’ibrido plug-in in casa Audi, arriva a coinvolgere anche Nuova A3 Sportback, con l’auto prossima a sbarcare nelle concessionarie italiane nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. C’è tutta l’innovazione della nuova A3, dai sistemi di assistenza alla guida alle funzioni connesse, interpretate in una chiave ecologica, di un ibrido ricaricabile evoluto a fondo nella sua componente elettrica.
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    A3 Sportback ibrida: motorizzazione
    Una sigla e una cifra, 40 TFSI e, per individuare i 204 cavalli e 350 Nm del sistema composto dal motore turbo benzina 1.4 litri (150 cavalli e 250 Nm) abbinato al cambio S Tronic 6 marce, un doppia frizione sul quale si integra il motogeneratore da 108 cavalli e 330 Nm di coppia motrice.

    Uno schema che prevede la pompa dell’olio del cambio elettrica e, soprattutto, un pacco batterie da 13 kWh, per un incremento dell’energia ricaricabile che sfiora il 48%. Merito dell’evoluzione della composizione chimica delle 96 celle prismatiche, installate in moduli e posti al di sotto dei sedili posteriori.
    Autonomia vicina ai 70 km
    Sono i numeri che consentono ad A3 Sportback TFSI e di percorrere fino a 67 km in modalità elettrica, rilevati nel ciclo WLTP, con una velocità massima limitata a 140 km/h. Batteria il cui sistema di raffreddamento può essere anche integrato all’impianto di climatizzazione, per garantire l’ottimale gestione termica in presenza di temperature ambientali particolarmente elevate, mentre fino ai -28° C di temperatura ambientale è garantito l’avviamento dell’auto in modalità elettrica.
    Una vettura ibrida e sportiva
    Il volto green di nuova A3 Sportback non rinuncia a esprimere prestazioni velocistiche vivaci, con tanto di funzione S sul cambio doppia frizione e un kick-down che produce una spinta massima di potenza dal sistema per 10 secondi.
    Si può scegliere di guidare in elettrico, con autonomia più che sufficiente per la media dei tragitti giornalieri, come di sfruttare la cavalleria e le prestazioni velocistiche: 7”6 in accelerazione sullo zero-cento orari, 227 km/h di velocità massima, per dire di due numeri su tutti.
    Potenza e autonomia, ecco Audi A3 Sportback g-tron
    Rispetto alle motorizzazioni esclusivamente termiche, la presenza del pacco batterie condiziona la disponibilità di spazio nel bagagliaio, dichiarata in 280 litri contro i 380 litri di una A3 Sportback benzina o diesel.
    e-tron Charging Service e anche la presa domestica
    Sul fronte della ricarica, detto dei servizi Audi e-tron Charging Service e l’accesso alle postazioni pubbliche con il proprio account Audi, A3 Sportback TFSI e può ricaricarsi anche dalla presa domestica, a 2,9 kW, con tempi relativamente brevi in un’ottica di programmazione notturna: circa 4 ore per la carica completa a 230v.

    Non mancano, poi, le modalità di recupero energetico durante la guida – dove l’elettronica gestisce in modo predittivo l’utilizzo del motore termico, dell’elettrico e il regen, sulla base del percorso, del traffico, della destinazione –: la frenata rigenerativa consente un recupero energetico fino a 40 kW dal motore elettrico e, nelle decelerazioni soft, fino a 0,3 G, la frenata è operata attraverso il motogeneratore: solo oltre tale soglia, autonomamente, la pressione del pedale del freno attua anche l’impianto idraulico.
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    Ricarica in marcia possibile anche attraverso la modalità Battery Charge, con una quota di energia dal motore termico destinata al pacco batterie, mentre in Battery Hold la carica viene preservata per un utilizzo successivo. LEGGI TUTTO

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    Blocco traffico ai Diesel: dal 1° ottobre nuovi stop in Emilia, Lombardia, Piemonte e Veneto

    Dopo il lockdown, le auto sono tornate a circolare normalmente, facendo tornare lo smog ai livelli precedenti alla pandemia. E, di conseguenza, alcune regioni tornano ad adottare misure restrittive per le vetture più inquinanti.
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    IL PIANO DELL’EMILIA-ROMAGNA
    Protagonista in tal senso è l’Emilia-Romagna, dove dal 1° ottobre al 10 gennaio 2021 non potranno circolare in 31 comuni le auto a benzina pre-Euro ed Euro 1, le Diesel Euro 1, 2 e 3, e i cicli e motocicli pre-Euro. I comuni coinvolti sono quelli del Piano Aria Integrato Regionale 2020 – ovvero quelli con più di 30.000 abitanti -, insieme a Bologna e alcuni centri in provincia di Modena che hanno aderito spontaneamente. Le misure saranno in vigore dalle 8.30 fino alle 18.30 e durante le domeniche ecologiche. Via libera alla circolazione, invece, per le auto elettriche, ibride, a metano, GPL e quelle che viaggiano con almeno tre persone a bordo se la vettura è omologata per quattro o più posti (oppure due persone a bordo di auto omologate per due o tre posti).
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    FINO AL 31 MARZO 2021
    La seconda ondata di limitazioni avrà poi inizio dall’11 gennaio 2021 fino al 31 marzo 2021. Non potranno infatti più circolare i veicoli a benzina Euro 2, i Diesel fino a Euro 4 compreso (previste però anche per il livello Euro 5), cicli e motocicli fino a Euro 1, veicoli a metano e veicoli GPL fino a Euro 1.
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    Ma anche altre regioni del nord Italia seguiranno l’esempio dell’Emilia-Romagna. Sempre a partire dall’11 gennaio 2021, infatti, anche Lombardia, Veneto e Piemonte faranno scattare nuovi blocchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Pilota ufficiale Ducati? Da sempre la mia ambizione”

    ROMA – “Ho scelto di essere un pilota Ducati ancora prima di essere Campione del Mondo Moto2 nel 2018 e loro hanno scelto me ancora prima di sapere che un giorno lo sarei diventato. Questa è stata la nostra scommessa, perché fino a quel momento ero sempre stato un pilota veloce, ma non avevo niente di concreto in tasca: Ducati ha deciso di crederci ancora prima di tutti gli altri. Non sapevamo come sarebbe andata, ma ad oggi, se dovessi tornare indietro, rifarei esattamente tutto da capo”. Si apre così un lungo post di Francesco ‘Pecco’ Bagnaia dopo l’annuncio della sua promozione a pilota ufficiale Ducati per la prossima stagione. “Il mio debutto in MotoGp è stato complicato, ma in Ducati non mi hanno mai messo in discussione – ha aggiunto – mi hanno dato tutto l’appoggio e la fiducia che servono ad un rookie e mi hanno lasciato fare esperienza nel 2019. Io li ho ascoltati, mi sono fidato di loro, insieme abbiamo imparato a conoscerci e a capirci, e adesso formiamo una grandissima squadra”. “Mi hanno insegnato un metodo di lavoro che ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni e penso che sia solo l’inizio. Oggi sono la persona più felice del mondo, per me è un sogno che si avvera – prosegue ‘Pecco’ – essere un pilota ufficiale Ducati è sempre stata la mia ambizione e ci sono riuscito insieme a tutti coloro che hanno sempre creduto in me anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. Un grazie speciale a Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi per la fiducia, al Pramac Racing Team che mi ha accolto come una famiglia e alla VR46 Riders Academy che mi ha sempre sostenuto in tutti questi anni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia nuovo pilota ufficiale Ducati: “Un sogno che si avvera”

    ROMA – “Ho scelto di essere un pilota Ducati ancora prima di essere Campione del Mondo Moto2 nel 2018 e loro hanno scelto me ancora prima di sapere che un giorno lo sarei diventato. Questa è stata la nostra scommessa, perché fino a quel momento ero sempre stato un pilota veloce, ma non avevo niente di concreto in tasca: Ducati ha deciso di crederci ancora prima di tutti gli altri. Non sapevamo come sarebbe andata, ma ad oggi, se dovessi tornare indietro, rifarei esattamente tutto da capo”. Si apre così un lungo post di Francesco ‘Pecco’ Bagnaia dopo l’annuncio della sua promozione a pilota ufficiale Ducati per la prossima stagione. “Il mio debutto in MotoGp è stato complicato, ma in Ducati non mi hanno mai messo in discussione – ha aggiunto – mi hanno dato tutto l’appoggio e la fiducia che servono ad un rookie e mi hanno lasciato fare esperienza nel 2019. Io li ho ascoltati, mi sono fidato di loro, insieme abbiamo imparato a conoscerci e a capirci, e adesso formiamo una grandissima squadra”. “Mi hanno insegnato un metodo di lavoro che ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni e penso che sia solo l’inizio. Oggi sono la persona più felice del mondo, per me è un sogno che si avvera – prosegue ‘Pecco’ – essere un pilota ufficiale Ducati è sempre stata la mia ambizione e ci sono riuscito insieme a tutti coloro che hanno sempre creduto in me anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. Un grazie speciale a Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi per la fiducia, al Pramac Racing Team che mi ha accolto come una famiglia e alla VR46 Riders Academy che mi ha sempre sostenuto in tutti questi anni”. LEGGI TUTTO