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    Nuovo Opel Mokka, aperti gli ordini e svelati i prezzi

    Opel Mokka, un progetto nuovo prima accennato e poi definitivamente svelato alla presentazione di Russelsheim. Adesso il SUV compatto ha il suo spazio ben preciso nel panorama dei crossover urbani ed è tutto pronto per il mercato: in Italia, infatti, sono aperti gli ordini. 
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    In 4 metri e 15 centimetri di lunghezza traduce gli stilemi del bel concept GTX Experimental, presenta il volto dell’Opel Vizor, al tempo stesso calandra e integrazione con le luci a led – anche di tipo adattivo Matrix led Intellilux –, e porta a bordo un abitacolo moderno e tecnologico nell’abbinata del Pure Panel: infotainment da 10 pollici più strumentazione da 12 pollici, è la proposta top di gamma del nuovo Mokka.

    Le motorizzazioni disponibili
    Da subito si potrà guidare con le motorizzazioni turbo benzina 1.2 litri, da 100 e 130 cavalli, nella soluzione diesel 1.5 litri da 110 cavalli, oppure elettrico, Mokka-e. Una via che diventa appetibile e porta il listino prezzi in linea con le motorizzazioni termiche grazie agli incentivi.
    Il prezzo di Opel Mokka-e è fissato in 34 mila euro, diventano 23.000 euro accedendo agli incentivi con rottamazione, oppure 27.500 euro in assenza di un’auto da rottamare.
    Altri dettagli
    Il sistema assicura 324 km di autonomia dalla batteria da 50 kWh, ricaricabile con le soluzioni domestiche AC monofase, AC trifase con Wallbox fino a 11 kW, fino alla ricarica a corrente continua, da postazioni veloci da 100 kW: 30 minuti e si ha l’80% della carica complessiva. Energia che alimenta il motore elettrico anteriore da 136 cavalli e 260 Nm, per una velocità limitata a 150 km/h.
    La strada di Opel Mokka turbo benzina parte dall’1.2 100 cavalli e un listino da 22.200 euro in allestimento Edition, step al quale subentrano i livelli Elegance, GS Line e Ultimate. Per il più potente 130 cavalli il listino parte da 23.200 euro, mentre a 23.700 euro si potrà guidare Mokka in versione turbodiesel 1.5 litri 110 cavalli e 250 Nm di coppia.
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    La modernità del progetto, su architettura CMP, copre una gamma di Adas che spaziano dal parcheggio assistito alla retrocamera con copertura 180 gradi di visuale, fino al mantenimento attivo della corsia Advanced Lane Positioning e il cruise control adattivo. Sul versante infotainment, il Multimedia Radio e Multimedia Navi sono sistemi declinati in un display da 7 pollici; per la soluzione top di gamma Multimedia Navi Pro, invece, schermo da 10 pollici. LEGGI TUTTO

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    Scooter, quale conviene di più? Guida all'acquisto

    La protettività da freddo e pioggia è il primo elemento che differenzia uno scooter da una moto, grazie a una carrozzeria che ripara gambe e piedi, sia del pilota che del passeggero. Spesso c’è anche un parabrezza, che se ben studiato protegge tantissimo, senza coprire la visuale. Perché un parabrezza davanti agli occhi può diventare un vero problema per la visibilità in determinate condizioni, soprattutto di notte, con la pioggia. Un’altra caratteristica importante dello scooter è la capienza. Di solito c’è spazio, almeno sotto la sella.
    E alcuni modelli hanno anche altri vani portaoggetti, A volte pure un gancio davanti alla sella, per ancorare eventuali borse. E un bauletto posteriore, che da solo può arrivare a  contenere due caschi integrali, o una borsa da palestra. Ecco il principale vantaggio dello scooter: ci consente di trasportare del bagaglio, poi, una volta arrivati, si può riporre l’abbigliamento da moto e muoverci ben vestiti, come se avessimo viaggiato in auto o metropolitana. Lo scooter inoltre è privo di marce: si guida come il motorino, basta dare gas. E ha i due freni a leva sul manubrio. Se avete ben chiari questi punti, siete pronti per iniziare la caccia al mezzo più adatto alle vostre esigenze specifiche. Seguiteci!
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    MotoGp, Viñales: “Non penso al Mondiale”

    FIGUERES – “Molte persone dubitavano di me, pensavano dipendesse dalla mia mentalità. Ma questa non è mai cambiata: ho una mentalità vincente ma fino a domenica non avevo trovato il giusto feeling con la moto”. Maverick Viñales si leva qualche piccolo sassolino dalle scarpe dopo la vittoria nel Gran Premio dell’Emilia di domenica scorsa a Misano.
    Preparare al meglio la moto
    Il pilota spagnolo della Yamaha, come riporta il sito specializzato Crash.net, non solo ha rilanciato le sue quotazioni in ottica mondiale ma ha spazzato via alcune critiche piovutegli addosso durante le prime gare iridate. “Non penso al campionato” le parole di Viñales. “Voglio divertirmi in moto e prepararla al meglio per spingerla al massimo”.
    Il numero 12 del team dei Tre Diapason è focalizzato sulla prossima gara e non vuole fare previsioni in ottica mondiale sebbene sia uno dei favoriti: “Dobbiamo preparare molto bene la moto sia per quest’anno sia in ottica del prossimo campionato. Ogni gara impariamo qualcosa che ci torna utile per il futuro” ha terminato Viñales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Viñales: “Molti dubitavano di me”

    FIGUERES – “Molte persone dubitavano di me, pensavano dipendesse dalla mia mentalità. Ma questa non è mai cambiata: ho una mentalità vincente ma fino a domenica non avevo trovato il giusto feeling con la moto”. Maverick Viñales, dopo il trionfo a Misano di domenica scorsa, si è tolto un bel peso dopo un inizio di stagione non semplice.
    Nessun pensiero al Mondiale
    Il pilota spagnolo della Yamaha, come riporta il sito specializzato Crash.net, non solo ha rilanciato le sue quotazioni in ottica mondiale ma ha spazzato via alcune critiche piovutegli addosso durante le prime gare iridate. “Non penso al campionato” le parole di Viñales. “Voglio divertirmi in moto e prepararla al meglio per spingerla al massimo”.
    Il numero 12 del team dei Tre Diapason è focalizzato sulla prossima gara e non vuole fare previsioni in ottica mondiale sebbene sia uno dei favoriti: “Dobbiamo preparare molto bene la moto sia per quest’anno sia in ottica del prossimo campionato. Ogni gara impariamo qualcosa che ci torna utile per il futuro” ha terminato Viñales. LEGGI TUTTO

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    Nuova MINI Countryman restyling: primo contatto su strada

    Era tempo anche per Mini Countryman di rinnovare contenuti e contenitore. Quando il mercato chiama, la piccola grande britannica risponde. Anche perché la concorrenza non molla un metro e quindi diventa inevitabile aggiornare l’offerta. Per quanto il tocco dei designer sia tangibile, al primo sguardo non sempre i dettagli balzano all’occhio. Ciò che non muta sono le dimensioni: la Mini Countryman è sempre lunga 4297 mm e larga 1822. Una grande compatta che, rielaborando alcuni dettagli, prova a far decollare una carriera che non l’ha mai vista ai vertici della categoria. Una delle differenze più significative rispetto al passato è la conformazione dei fari posteriori, il cui “taglio” verticale da maggiore slancio alla coda, rendendo l’insieme più muscolare. Oltre al fatto che sono stati adeguati allo stile delle altre Mini, con la grafica che rimanda alla classica Union Jack britannica.

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    Come è cambiata fuori
    Gli interventi ai gruppi ottici hanno ovviamente riguardato pure la fanaleria anteriore, ora decisamente più hi-tech che in precedenza: sono disponibili come optional i proiettori a Led con funzione Matrix per gli abbaglianti. Aggiornamenti necessari per rimanere in linea con le principali competitor di segmento.

    Nuovi poi la struttura del paraurti, mentre le presa d’aria si adegua alle specifiche dell’allestimento: sulla One, la Cooper, la One D e la Cooper D, è suddivisa da tre montanti orizzontali; mentre sulla Cooper S e Cooper SD è caratterizzata da un motivo esagonale con una S rossa. Ovviamente ciò che non muta al passaggio al modello restyling è l’infinito numero di personalizzazioni disponibili, tipiche della gamma Mini. Di serie presenziano cerchi in lega da 16  (o 17) pollici, ma si può salire sino a quota 19.

    Come è cambiata dentro
    Più significativi gli interventi riservati agli interni. Non tanto per la scelta di colori o di materiali, quanto per la possibilità di dotare la Countryman del display da 5 pollici a colori in virtù del tachimetro standard. Elemento che ha debuttato sulla versione elettrica della piccola britannica, la Cooper SE. Ma nonostante possa contribuire a rendere l’insieme ancora più tecnologico e scenografico, si lamenta nuovamente la mancanza del protocollo Android Auto, che potrebbe arrivare in un secondo momento. Apple CarPlay presenzia invece come di consueto (ma al costo di 500 euro).  E le varianti Cooper S, SD ed SE hanno come allestimento standard le superfici interne piano black per l’abitacolo e le portiere.

    Motori e dotazioni
    Il grosso del lavoro di affinamento è stato riservato alle motorizzazioni, dato che ciascuna risponde alla normativa Euro 6d. L’impianto e la suddivisione di alimentazioni e cambi è rimasta pressoché invariata, ma in questa fase di lancio non tutti i propulsori “tipici” di Countryman saranno immediatamente disponibili. Al momento l’ingresso in famiglia è garantito dalla versione One D a gasolio da 116 cavalli. Lo step successivo è formato dalla Cooper a benzina da 136 cavalli e dalla Cooper D da 150. Poi si entra nella sfera delle motorizzazioni sportive: da una parte la Cooper S – disponibile come la Cooper e la Cooper D anche nel formato ALL4 a trazione integrale – da 178 cv, e dall’altro la Cooper SD da 190. I benzina sono equipaggiati di filtro antiparticolato e i Diesel di catalizzatore SCR con iniezione di liquido AdBlue. Non poteva naturalmente mancare la variante ibrida Plug-in, la Cooper SE ALL4. Vettura che già lo scorso anno aveva subito quelle modifiche di cui oggi è dotata. Infatti la potenza complessiva era scesa da 224 a 220 cv. Questo perché era stato limato qualche cavallo al tre cilindri turbo benzina e resa leggermente più potente la compatta unità elettrica. Oltre al fatto che la capacità della batteria era stata migliorata (passando da 7,6 kWh a 10 kWh), tanto che il dato dichiarato relativo all’autonomia in elettrico è fisso a quota 61 km.
    La prova su strada
    Versione protagonista del nostro test, equipaggiata di serie (e come di consueto) con un cambio steptronic a sei rapporti. Sebbene la potenza disponibile sia rilevante, non si ha mai sensazione di una spinta brusca e importante, probabilmente ovattata dal fatto che l’auto pesi oltre 1700 kg. Come già segnalato con l’arrivo della nuova edizione di Countryman, nuovamente confermato dal restyling, la “malizia” sportiva ha lasciato il posto ad una vettura tagliata su misura per il grande pubblico. Su strada non si segnalano particolari anomalie, la dinamica di guida è votata al comfort e la vettura risulta sufficientemente precisa nel passaggio da una curva e l’altra. Quello che le manca è il mordente, un po’ aggressivo, tipico dell’edizione passata. Questioni di gusti ovviamente, che non mutano il giudizio positivo di questa Mini ibrida alla spina. Vettura che non può essere ricaricata da colonnine veloci, ma che da una normale presa domestica necessità di circa 3 ore e un quarto per una carica completa. Tempo che scende intorno alle 2 ore e 30 se invece si utilizza una Wall-Box da 3,6 kW.

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    Una pecca
    Il vero limite rappresentato più in generale da questa Countryman “ristilizzata” è l’assenza di una suite di adas che riconducano quanto meno ad una guida assistita di livello 2. Giusto il cruise control adattivo è parte del corredo (a pagamento) del Suv britannico. La gamma attualmente a listino parte dai 29.500 euro della Cooper sino ai 44.600 euro della SE ALL4 plug-in Hybrid. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “Non corro più, come tester mi sento felice”

    ROMA – “L’umiltà non vince i campionati, altrimenti ci sarebbero milioni di umili campioni. Non corro perché non ne ho più voglia, non perché non posso”. Lo ha detto Jorge Lorenzo, su Twitter rispondendo ad un tifoso che gli ha chiesto perché non torna a gareggiare in MotoGP. “Come tester mi sento felice, soddisfatto, si prendono cura di me e ho molto tempo libero. Cosa posso chiedere di più dalla vita?” aggiunge il cinque volte campione del mondo che nella prima settimana di ottobre parteciperà ai test della classe regina sulla pista portoghese di Portimao, in sella alla Yamaha ufficiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “Non corro perché non ne ho più voglia”

    ROMA – “L’umiltà non vince i campionati, altrimenti ci sarebbero milioni di umili campioni. Non corro perché non ne ho più voglia, non perché non posso”. Così Jorge Lorenzo, su Twitter rispondendo ad un tifoso che gli ha chiesto perché non torna a gareggiare in MotoGP. “Come tester mi sento felice, soddisfatto, si prendono cura di me e ho molto tempo libero. Cosa posso chiedere di più dalla vita?” aggiunge il cinque volte campione del mondo che nella prima settimana di ottobre parteciperà ai test della classe regina sulla pista portoghese di Portimao, in sella alla Yamaha ufficiale.

    Lorenzo sarà collaudatore Yamaha LEGGI TUTTO

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    Kawasaki Z900 2021, nuove colorazioni per la prossima stagione

    La Kawasaki Z900 presenta le sue novità per il 2021. La nuda di Akashi avrà, infatti, tre diverse colorazioni e un’inedita livrea supplementare che interesseranno sia la versione standard che quella da 70 KW.

    Tecnica invariata 
    Nessun aggiornamento a livello tecnico per una moto che è grande protagonista sul mercato, risultando la naked più venduta in Italia. Confermato il suo poderoso motore (quasi da maxi naked, se non altro per la cilindrata di 948 cc) e la ciclistica precisa, elementi che l’hanno resa una delle moto più desiderate. Presentata nel 2017, nel 2019 Kawasaki, con la “scusa” dell’Euro5, l’ha aggiornata qui e là senza intaccare il suo magico equilibrio.
    Il suo pepato 4 cilindri da 125 CV è affiancato da un’elettronica completa di Riding Mode (tre più uno customizzabile) che regolano la mappatura del motore e il controllo di trazione. Tutto è visualizzabile da una strumentazione TFT a colori che può collegarsi allo smartphone. È disponibile anche limitata a 95 CV, per essere poi depotenziata a 35 kW per i neopatentati A2.
    Quali colorazioni scegliere?
    La Kawasaki Z900 2021 sarà disponibile fra le colorazioni Metallic Spark Black Red o Metallic Flat Spark Black Green. Inoltre, la combinazione cromatica Pearl Blizzard White / Metallic Spark Black viene confermata anche per la prossima stagione con una variazione stilistica nella colorazione dei cerchi. LEGGI TUTTO