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    F1, Sainz e i piloti in cerca di contratto: l’intrigo Ferrari-Mercedes-Red Bull

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    Formula 1, è ufficiale il calendario 2025: tutte le date. C’è una novità

    Formula 1, si parte in Australia. Chiusura ad Abu Dhabi
    Il programma del 2025 prevede infatti 24 gare con la stagione che inizierà in Australia il 16 marzo (l’ultima volta era stata nel 2019, mentre nel 2020 il weekend di Formula 1 era stato annullato a causa del Covid) e si concluderà ad Abu Dhabi il 7 dicembre. I Gran Premi del Bahrain e dell’Arabia Saudita si terranno invece ad aprile al termine del Ramadan. “Le modifiche apportate – si legge nel comunicato congiunto di Fia e Formula 1 – creano un migliore flusso geografico delle gare e sono state trasferite al 2025, con il Giappone ad aprile dopo Australia e Cina, seguite prevalentemente dalle gare europee durante l’estate e dalle Americhe durante l’autunno, prima del Qatar e Abu Dhabi finiscono la stagione consecutivamente”.
    Formula 1, confermati i Gp di Imola e Monza
    Confermate e presenti i due Gran Premi italiani: la gara di Imola, valida per il primo Gran Premio d’Italia, è prevista per il weekend del 16/18 maggio 2025 mentre invece a Monza si correrà qualche mese dopo, tra il 5 e il 7 settembre 2025. Il resto del calendario seguirà inoltre uno schema simile a quello della stagione in corso.
    Formula 1, le parole del presidente Fia Ben Sulayem
    “Il calendario 2025 del Campionato del mondo di Formula Uno FIA, approvato dal World Motor Sport Council, è un ulteriore esempio della nostra missione collettiva di raggiungere obiettivi di sostenibilità attraverso la regionalizzazione degli eventi”, sottolinea il presidente della Fia Mohammed Ben Sulayem. “Sebbene la nostra attenzione sia rivolta alla stabilità complessiva della Formula 1, abbiamo anche un dovere condiviso nei confronti dell’ambiente e della salute e del benessere del personale in viaggio. Il management della Formula Uno, sotto la direzione di Stefano Domenicali, ha prodotto un calendario che colpisce un buon mix di circuiti tradizionali e locali moderni. Ringraziamo l’ASN ospitante, gli organizzatori locali e le molte migliaia di volontari della FIA per i loro instancabili sforzi nel rendere la Formula 1 uno spettacolo di pubblico di massa veramente globale mentre ci prepariamo a celebrare il 75° anno di questo sport”.
    Formula 1, le parole del presidente e ad di Formula 1 Domenicali
    “Il 2025 sarà un anno speciale poiché celebreremo il 75° anniversario del Campionato del mondo di Formula 1 FIA, ed è proprio quell’eredità e quell’esperienza che ci permettono di offrire un calendario così forte”, dichiara il presidente e amministratore delegato di Formula 1, Stefano Domenicali. “Ancora una volta, visiteremo 24 luoghi incredibili in tutto il mondo, offrendo gare, ospitalità e intrattenimento di alto livello, che saranno apprezzati da milioni di fan in tutto il mondo. “Siamo grati alla FIA, ai nostri promotori, ai partner delle città ospitanti e a tutte le ASN correlate per il loro impegno e supporto nel realizzare questo programma e garantire quello che promette di essere un altro anno fantastico per la Formula 1. Vorrei anche rendere omaggio ai nostri team e piloti di F1, agli eroi del nostro sport e ai nostri fan in tutto il mondo per aver continuato a seguire la Formula 1 con un entusiasmo così incredibile”.
    Formula 1, il calendario nel dettaglio
    Il calendario della stagione 2025 di Formula 1:
    1) Gran Premio d’Australia, Melbourne: 14-16 marzo 2025.
    2) Gran Premio della Cina, Shanghai: 21-23 marzo 2025.
    3) Gran Premio del Giappone, Suzuka: 4-6 aprile 2025.
    4) Gran Premio del Bahrain, Sakhir: 11-13 aprile 2025.
    5) Gran Premio dell’Arabia Saudita, Gedda: 18-20 aprile 2025.
    6) Gran Premio di Miami, Miami: 2-4 maggio 2025.
    7) Gran Premio d’Italia, Imola: 16-18 maggio 2025.
    8) Gran Premio di Monaco, Principato di Monaco: 23-25 maggio 2025.
    9) Gran Premio di Spagna, Barcellona: 30 maggio-1 giugno 2025.
    10) Gran Premio del Canada, Montreal: 13-15 giugno 2025.
    11) Gran Premio d’Austria, Spielberg: 27-29 giugno 2025.
    12) Gran Premio della Gran Bretagna, Silverstone: 4-6 luglio 2025.
    13) Gran Premio del Belgio, Spa: 25-27 luglio 2025.
    14) Gran Premio d’Ungheria, Budapest: 1-3 agosto 2025.
    15) Gran Premio dei Paesi Bassi, Zandvoort: 29-31 agosto 2025.
    16) Gran Premio d’Italia, Monza: 5-7 settembre 2025.
    17) Gran Premio dell’Azerbaigian, Baku: 19-21 settembre 2025.
    18) Gran Premio di Singapore, Singapore: 3-5 ottobre 2025.
    19) Gran Premio degli Stati Uniti, Austin: 17-19 ottobre 2025.
    20) Gran Premio di Città del Messico, Messico: 24-26 ottobre 2025.
    21) Gran Premio del Brasile, San Paolo: 7-9 novembre 2025.
    22) Gran Premio di Las Vegas, Las Vegas: 20-22 novembre 2025.
    23) Gran Premio del Qatar, Lusail: 28-30 novembre 2025.
    24) Gran Premio di Abu Dhabi, Yas Marina, 5-7 dicembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Ayrton Senna Forever: la mostra sulla leggenda della F1 presentata a Roma

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    Sainz meglio di Leclerc: il clamoroso paradosso che la Ferrari non aveva previsto

    La primavera non ha fatto fiorire sviluppi tecnici sulla Ferrari, che a quanto pare si tiene il colpo per Imola, ma un imprevisto che riguarda i piloti. Niente che attenga al rapporto tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, bello e sano, ma piuttosto al loro rendimento. C’è che quattro GP sono passati – tre per lo spagnolo, che ha saltato l’Arabia Saudita a causa dell’intervento di appendicectomia – ed entrambi i piloti non stanno guidando come ci si aspettava da loro, nel bene o nel male. Carlitos, che Fred Vasseur ha ritenuto di dover lasciare alla concorrenza perché facesse posto nel 2025 a Lewis Hamilton – è più in palla di Leclerc sul quale la Ferrari investe da anni e con cui s’è legata nel lungo termine. Molto paradossalmente abbiamo il Predestinato che va peggio del Precestinato. 
    Ferrari, i numeri: Sainz batte Leclerc
    A volte ingannano ma hanno la testa dura, i numeri. La classifica vede davanti Leclerc (59-55) per via dello stop forzato di Carlos a Jeddah, ma la media-punti già spiega che lo spagnolo è sui 18,3 punti a gara, come se in ogni GP avesse ottenuto più di un secondo posto. In effetti: terzo, primo, terzo. Ma tre volte su tre davanti a Leclerc, che deve rifar la punta alla sua arma più letale: la qualificazione. «C’è qualcosa che non riesco più a fare nella preparazione della gomma per il giro veloce. Ci lavorerò e quando ci sarò riuscito avremo grandi soddisfazioni», ha detto lui. Già questo dovrebbe far riflettere la Formula 1 sulle circonvoluzioni in cui a volte rischia di incespicare: perché il talento di un pilota deve arenarsi sulle procedure di riscaldamento delle gomme? Tornando ai numeri: nei tre GP in cui c’è stato confronto, Sainz batte Leclerc per vittorie (1-0 quest’anno, 2-0 con il precedente), in qualifica (2-1) e, volendo considerare un elemento emozionale, nelle votazioni dei tifosi per il “Driver of the day” (2-1).  
    Gli aiutini 
    Il fatto è piuttosto clamoroso perché Leclerc ha i favori dalla sua: la predisposizione della Ferrari che si aspetta di avere in lui il leader, la SF-24 che è più puntata sull’anteriore come dai suoi desiderata, e invece è l’altro a trovarcisi meglio. Anche da un punto di vista dell’immagine: dubitiamo che Vasseur, al di là di una soddisfazione di facciata, sia felicissimo di veder brillare il pilota cui ha appena scelto di rinunciare. Lo conferma quanto ha detto sabato dopo le qualifiche, con Sainz quarto e Leclerc ottavo (per essersi complicato l’intero weekend nella Q1). «Non sono affatto preoccupato, Charles era secondo due settimane fa, oggi è a un decimo da Carlos e sa perfettamente cosa gli manca. La stagione è lunga e la situazione mi lascia sereno». Di fatto, ha descritto l’attuale situazione come un’anomalia. 
    Body language 
    Quando poi a Leclerc è stato chiesto se si sentisse sotto pressione per dover stare davanti a un compagno che andrà via, lui non s’è nascosto: «Mentirei se dicessi che sono felice. Carlos sta facendo un lavoro straordinario e tocca a me reagire, tocca a me vincere. Ce la metto tutta per riuscirci in fretta». Chapeau all’onestà intellettuale. Già sabato mattina a Suzuka, nella terza sessione di prove libere, la squadra gli aveva bocciato una proposta, evidentemente memore dei cinque clic di ala che, su scelta sua, gli avevano compromesso la qualificazione in Australia. Stavolta Leclerc aveva chiesto di uscire per completare qualche altro giro, mentre gli ingegneri avevano preferito tenerlo dentro. Era poi entrato ma era rimasto preso fra il traffico del momento e la fine della sessione, sicché s’era attaccato alla radio: «Francamente non capisco, cos’è che abbiamo fatto per stare nei box così a lungo? Oh mio Dio… Sono le FP3, abbiamo soltanto due giri, andiamo!».
    Vola un vaffa  
    E appena finita la gara, all’ingegnere di pista Xavi Marcos che con tono corroborante gli annunciava «Charles, sei Driver of the Day!», aveva replicato con il più classico dei vaffa. Siamo certi non fosse rivolto al tecnico, ma più generalmente a una situazione in cui le cose non vanno per il verso giusto, rendendolo insofferente. Vaffa alla sindrome-Sainz, di cui Leclerc cerca di liberarsi.  LEGGI TUTTO

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    Perché la Mercedes F1 di Hamilton ha un pulsante di WhatsApp sul volante?

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    F1, Aston Martin scatenata: vuole Verstappen!

    Cosa ci sarà mai dopo il 2004? All’alba del terzo millennio ce lo chiedevamo tutti, cercando di immaginare gli effetti del nuovo regolamento tecnico finalizzato a ridurre le prestazioni. Ogni contratto cessava a fine 2004, addirittura quelli di Michael Schumacher e Jean Todt. Cosa ci attende dietro il confine del mondo? È passato un ventennio e siamo da capo: cosa ci sarà mai dopo il 2025? I regolamenti per il 2026 non sono ancora definiti, il Patto della Concordia va concordato (of course), pochissimi contratti si spingono oltre il 2025 e uno di questi è l’accordo che lega Max Verstappen alla Red Bull. Vale fino al 2028, ma dopo il caso che sta squassando Milton Keynes – anche se tutti lì hanno preso a far finta di nulla – è probabile che proprio a fine 2025 verrà stracciato. 
    Il realizzatore in Aston Martin
    La rivoluzione dei nuovi motori aprirà un nuovo ciclo tecnico e tutti cercheranno di approfittare per sovvertire i valori in loro favore. Viene da pensare a Ferrari, Mercedes, McLaren. Ma occhio all’Aston Martin! Lawrence Stroll detesta svegliarsi e non realizzare ciò che ha sognato. Sta investendo grandi capitali per costruire la nuova dominatrice della Formula 1, e guardate a che punto è arrivato: nel suo album delle figurine ci sono pentavalide come Fernando Alonso, il d.t. Dan Fallows (fino al 2021 aiuto di Adrian Newey), dal 2022 Luca Furbatto direttore dell’ingegneria, Bob Bell appena intercettato nella diaspora dell’Alpine. E ancora: c’è Martin Whitmarsh, ex McLaren, invisibile ma potentissimo. Decide tutto lui e solo la presenza del patron Lawrence gli impedisce di immaginare una squadra che si chiami Aston Martin Whitmarsh. 
    Honda in esclusiva e il piano per i prossimi anni
    E di più ancora: c’è la Honda in esclusiva! Lascerà la Red Bull a fine 2025 e lavorerà unicamente con Aston, per rimanere al vertice del Mondiale. I giapponesi sono strampalati come strateghi, ma quando cominciano a vincere è dura tirarli giù. Strano a dirsi, ma è possibile che per la verdona il bello debba ancora venire. Il superboss Lawrence impone strategie aggressive, e qui parliamo di tecnica come di mercato. Un anno fa in avvio di Mondiale ci lasciò tutti a bocca aperta con podi in serie, secondo posto tra i costruttori dopo Monaco e poi terzo a contatto con Mercedes per diversi GP, prima di calare nella seconda parte del Mondiale. Il primo sviluppo tecnico arrivò in Canada ma poi dal mese successivo, da Silverstone, tutto si complicò. L’Aston chiuse la stagione al quinto posto. Ora il percorso è stato tracciato all’inverso: partenza tranquilla e sviluppo determinante. «Quest’anno ci siamo focalizzati su una buona piattaforma che abbia ampie possibilità di sviluppo», ha spiegato Fallows. E mentre la maggior parte dei team hanno evitato complessità logistiche prevedendo i primi pacchetti evolutivi per Imola, Aston gioca d’anticipo a Suzuka. Secondo indiscrezioni riportate da Motorsport, avrà un nuovo fondo e una nuova carrozzeria: un grande sforzo, non casualmente prodotto per ben figurare in casa dei futuri partner. Intanto, sotto il pelo dell’acqua, Lawrence lavora per sprigionare il potenziale della sua squadra. Una delle mosse che ha in serbo per il 2026 è far scendere il figlio Lance dall’auto e affidarla a un top-driver. 
    Aston Martin e il sogno Verstappen
    E siamo a Verstappen. Stroll senior non si pone limiti e assieme a una super-offerta a Newey (secondo Motorsport cento milioni per quattro anni) ne ha una anche per Max. Questi, se Horner non si dimetterà a fine anno, volentieri punterebbe su un’Aston Martin che gli permetta di continuare a contare sulle power unit Honda e su Newey, fermo per gardening nel 2025 e nuovamente attivo dal fatidico 2026 (se non anche su una presenza dell’ultraottuagenario Helmut Marko). E chi accanto a Max? Forse Carlos Sainz? Possibile, ma oggi è prematuro dirlo. Si delineerebbe così il cuore dell’attuale Red Bull ricostituito all’interno dell’Aston, un po’ ciò che avvenne alla Ferrari nel 1996 con l’espianto dalla Benetton del blocco Schumacher-Brawn-Byrne. Perché se sognare non costa nulla, svegliarsi e realizzare quel che si è sognato costa tantissimo, però poi paga.  LEGGI TUTTO

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    Formula 1, la bomba di mercato di Ralf Schumacher su Verstappen e Alonso

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