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    F1, Test Bahrain 2022: dove seguirli, date e orari

    BAHRAIN – Dopo i primi test di Barcellona, in Bahrain è tutto pronto per la seconda sessione di prove della Formula 1 2022. Si parte giovedì 10 marzo alle 8:00 con il Day-1, si proseguirà poi venerdì 11 marzo alla stessa ora con la seconda parte dei test, mentre sabato 12 – sempre alle ore 8.00 – andranno in scena i giri finali. Quella del Bahrain rappresenta l’ultima tappa di avvicinamento all’inizio della stagione, in quanto poi il Circus correrà proprio in Bahrain il primo Gran Premio del 2022 (18 marzo).Guarda la galleryTest Barcellona: Leclerc è il migliore del day 2, con la sua Ferrari vola davanti a Binotto e alla sua Charlotte
    Come seguire i test
    Per i test ufficiali in Bahrain la copertura televisiva in Italia è garantita da Sky Sport. In particolare, i test saranno visibili su Sky Sport F1 al canale 207. A fine sessione su corrieredellosport.it saranno visibili i risultati, le curiosità e gli episodi salienti dei test ufficiali in Bahrain, dopo i quali si potrà dare il via al countdown per la Formula 1 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, Capito: “Andretti? Sarebbe un valore aggiunto”

    ROMA – La Formula 1 potrebbe vedere un ingresso di un altra squadra, quella di Michael Andretti e del suo gruppo. Un’ipotesi ancora sospesa, ma che ha già raccolto le prime reazioni. Ad esempio, si è espresso a favore il numero uno della Williams, Jost Capito, che a “racingnews365.com” ha detto: “Ho lavorato con Michael Andretti negli Stati Uniti, quando ero in Volkswagen. Loro hanno gestito la squadra di rallycross per i tedeschi per cinque anni, per cui ho strettamento collaborato con loro. Li rispetto e sono brave persone, che rappresentebbero una buona aggiunta al paddock. Di questo ne sono assolutamente certo”.
    Il commento di Andretti
    Tra i team principal che auspicano un allargamento delle squadre in Formula 1 c’è anche Zak Brown, team principal della McLaren. Il quale si si rispecchia sostanzialmente nella linea di Capito, che aggiunge: “Il passato ci ha insegnato che il limite giusto delle macchine in griglia è 24. Questo sarebbe un buon numero e che la Formula 1 potrebbe raggiungere. Personalmente credo che più auto hai, più è meglio per lo sport”. Tra coloro che sono contrari c’è invece Toto Wolff, numero uno della Mercedes. L’austriaco si è detto contrario all’ampliamento dei team, con – però – alcuni distinguo. LEGGI TUTTO

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    F1, Capito apre ad Andretti: “Sarebbe una buona aggiunta”

    ROMA – Continua il dibattito a distanza fra i team principal delle scuderie di Formula 1 su un eventuale ingresso di Michael Andretti ed il suo gruppo tra i team del Circus. Si è espresso a proposito anche il numero uno della Williams, Jost Capito, che a “racingnews365.com” ha detto: “Ho lavorato con Michael Andretti negli Stati Uniti, quando ero in Volkswagen. Loro hanno gestito la squadra di rallycross per i tedeschi per cinque anni, per cui ho strettamento collaborato con loro. Li rispetto e sono brave persone, che rappresentebbero una buona aggiunta al paddock. Di questo ne sono assolutamente certo”.
    Le parole di Capito
    Tra i team principal che auspicano un allargamento delle squadre in Formula 1 c’è anche Zak Brown, team principal della McLaren. Il quale si si rispecchia sostanzialmente nella linea di Capito, che aggiunge: “Il passato ci ha insegnato che il limite giusto delle macchine in griglia è 24. Questo sarebbe un buon numero e che la Formula 1 potrebbe raggiungere. Personalmente credo che più auto hai, più è meglio per lo sport”. Tra i “falchi” c’è invece Toto Wolff, il team principal della Mercedes, che più volte si è espresso contro l’ampliamento dei team in pista. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Gp di Imola è la storia del nostro sport”

    ROMA – È ufficiale: l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola sarà nel calendario della Formula 1 fino al 2025. L’accordo, rivelato ieri sera, è stato reso noto dallo stesso Circus, che riporta anche le parole del suo presidente Stefano Domenicali, che commenta così il rinnovo del Gran Premio dell’Emilia Romagna : “Imola è un circuito iconico ed è parte della nostra storia, specie da quando ha ospitato due gare durante la pandemia. È un momento d’orgoglio per i fan italiani vedere questo fantastico circuito nei calendari del futuro. Voglio ringraziare tutte le autorità e coloro che hanno permesso la realizzazione di questo accordo. Non vediamo l’ora di tornare ad Imola ad aprile (22-24 aprile, ndr) per emozionare i nostri fan”.
    Le parole di Sticchi Damiani
    Nella nota diramata dal sito ufficiale della Formula 1 ci sono anche le dichiarazioni di Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI (Automobile Club d’Italia): “Imola è la storia, un forte legame che parte dal territorio e che arriva al mondo dei motori: ha meritato questo riconoscimento. Non si tratta solo di un grande successo per l’Italia, ma anche di un arricchimento per il Circus, che da diversi anni conferma nel proprio calendario una delle gare più difficili, ma anche la più grande e la più amata. Ringrazio tutta l’ACI, che è riuscita a raggiungere l’obiettivo con i diversi enti locali. Tra tutti, vorrei sottolineare il lavoro della Regione Emilia Romagna e del suo presidente, Stefano Bonaccini”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Rinnovo del Gp di Imola deve essere un orgoglio per l'Italia”

    ROMA – Ora è certezza: l’autodromo internazionale di Imola “Enzo e Dino Ferrari”  farà parte della Formula 1 fino al 2025. L’accordo, rivelato ieri sera, è ora stato reso noto dallo stesso Circus, che riporta anche le parole del suo presidente Stefano Domenicali, che commenta così il rinnovo del Gran Premio dell’Emilia Romagna : “Imola è un circuito iconico ed è parte della nostra storia, specie da quando ha ospitato due gare durante la pandemia. È un momento d’orgoglio per i fan italiani vedere questo fantastico circuito nei calendari del futuro. Voglio ringraziare tutte le autorità e coloro che hanno permesso la realizzazione di questo accordo. Non vediamo l’ora di tornare ad Imola ad aprile (22-24 aprile, ndr) per emozionare i nostri fan”.
    Il commento di Sticchi Damiani
    Nella nota diramata dal sito ufficiale della Formula 1 ci sono anche le dichiarazioni di Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI (Automobile Club d’Italia): “Imola è la storia, un forte legame che parte dal territorio e che arriva al mondo dei motori: ha meritato questo riconoscimento. Non si tratta solo di un grande successo per l’Italia, ma anche di un arricchimento per il Circus, che da diversi anni conferma nel proprio calendario una delle gare più difficili, ma anche la più grande e la più amata. Ringrazio tutto l’Automobile Club d’Italia, che ha raggiunto l’obiettivo, anche grazie ai diversi enti locali. In particolare vorrei sottolineare il lavoro svolto da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gene Haas: “La guerra ha causato l'addio di Uralkali”

    ROMA – Con l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina, la Formula 1 ha preso tempestivi provvedimenti. Il team statunitense Haas, fondato dall’ex pilota, Gene Haas, è andato addirittura oltre con l’addio a Uralkali, al cui comando c’è Dmitry Mazepin, padre di Nikita Mazepin, e con il licenziamento dello stesso pilota russo. La Haas, mentre si stavano svolgendo i test a Barcellona, ha tempestivamente rimosso tutte le insegne russe dalla propria livrea, nonché il logo della stessa Uralkali, di fatto anticipando la Federazione. “Haas – ha detto il fondatore della scuderia ad “Associated Press” – è sempre stato lo sponsor principale della scuderia. Le critiche dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia stavano diventando insostenibili. I nostri sponsor non potevano tollerare tutto questo”.
    Le parole di Haas
    Nonostante la FIA avesse dato poi il permesso a Nikita Mazepin di gareggiare come neutrale, la Haas ha comunque deciso di lasciare a piedi il pilota russo. Ora per la Haas si apre un nuovo capitolo, con Gene Haas che respinge i dubbi su una mancanza di liquidità dopo l’addio di Uralkali: “Non so perché si è detto che eravamo diventati un team russo. Sull’assetto finanziario posso dire che non siamo in crisi. Naturalmente vorremmo poter contare su più fondi, ma attualmente abbiamo il controllo della situazione”. È atteso a breve il comunicato della Haas, dove si farà il nome di chi andrà a prendere il posto di Mazepin. Il favorito è il brasiliano Pietro Fittipaldi, ma in quota c’è anche Antonio Giovinazzi. LEGGI TUTTO

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    F1, Gene Haas: “Uralkali via per effetto della guerra”

    ROMA – Allo scoppio della guerra in Ucraina, i riflettori dell’opinione pubblica in Formula 1 si sono immediatamenti accesi sulla Haas. Il teams statunitense, fondato dall’ex pilota Gene Haas, aveva infatti come title sponsor l’azienda mineraria russa Uralkali, al cui comando c’è Dmitry Mazepin, padre di Nikita Mazepin. La Haas, mentre si stavano svolgendo i test a Barcellona, ha tempestivamente rimosso tutte le insegne russe dalla propria livrea, nonché il logo della stessa Uralkali. “Haas – ha detto il fondatore della scuderia ad “Associated Press” – è sempre stato lo sponsor principale della scuderia. Le critiche dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia stavano diventando insostenibili. I nostri sponsor non potevano tollerare tutto questo”.
    Sulla questione economica
    Nonostante la FIA avesse dato poi il permesso a Nikita Mazepin di gareggiare come neutrale, la Haas ha comunque deciso di lasciare a piedi il pilota russo. Ora per la Haas si apre un nuovo capitolo, con Gene Haas che respinge i dubbi su una mancanza di liquidità dopo l’addio di Uralkali: “Non so perché si è detto che eravamo diventati un team russo. Sull’assetto finanziario posso dire che non siamo in crisi. Naturalmente vorremmo poter contare su più fondi, ma attualmente abbiamo il controllo della situazione”. La scuderia motorizzata Ferrari dovrebbe a breve annunciare il sostituto di Mazepin, con il pole il brasiliano Pietro Fittipaldi. Sullo sfondo, Antonio Giovinazzi spera però in una chiamata dal team principal della Haas, Gunter Steiner LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “In Mercedes non c'erano sensi di colpa dopo Silverstone”

    ROMA – Sono stati tanti i punti della scorsa Formula 1 passati al setaccio della moviola. Le controversie regolamentari si sono manifestate soprattutto nel Gran Premio di Abu Dhabi, con la vittoria iridata di Max Verstappen, ma anche a Silverstone non sono mancate le polemiche. L’olandese si è infatti schiantato a tutta velocità (51 forze G) contro le barriere dopo il contatto con Lewis Hamilton, che poi ha vinto la gara di casa. Il team principal della casa della Stella torna così sul quel post gara: “In Mercedes non c’era rimorso da parte nostra  – ha detto l’austriaco a “Sky Sports Uk” – perché Lewis Hamilton già in parecchie curve precedenti al contatto si era fatto da parte per favorire Verstappen quando non avrebbe dovuto”.
    Il commento di Wolff
    Le polemiche dopo il contatto tra Hamilton e Verstappen si sono poi acuite in seguito ai festeggiamenti dell’inglese, considerati fuori luogo dalla Red Bull. A tal proposito, Wolff ha aggiunto: “Naturalmente, dall’ospedale Verstappen non ha gradito i nostri festeggiamenti. Ma era Hamilton giocava in casa e quella vittoria ha riaperto la corsa al titolo in quel momento. In più, eravamo a conoscenza delle buone condizioni di Verstappen”. A meno di due settimane dal Gran Premio del Bahrain, che aprirà la nuova stagione, i due rivali sono pronti a scendere in pista per un altro capitolo del loro duello, con Ferrari e McLaren pronti ad approfittare di qualunque incertezza. LEGGI TUTTO