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    F1, maxi rinnovo in arrivo per Verstappen: sul piatto 40 milioni di dollari

    ROMA – Max Verstappen avrebbe già firmato un rinnovo del suo contratto con la Red Bull. La notizia arriva direttamente dall’Olanda, con il “De Telegraaf” che riporta anche la cifra di questo nuovo accordo, che ammonterebbe a 40 milioni di dollari (36 milioni di euro) all’anno per quattro anni a partire dal 2023, la cifra più alta nella storia del Circus. Un sodalizio, questo tra l’olandese e la casa di Milton Keynes, che continua dal 2015, quando Helmut Marko si prese il rischio di lanciarlo, non ancora maggiorenne, in Formula 1. L’annuncio ufficiale della firma, sempre secondo il portale olandese, è atteso per domani.Guarda la galleryLa nuova monoposto Red Bull RB18 per il Mondiale 2022
    Il 2022 di Verstappen
    Questo 2022 di Formula 1 vedrà Verstappen difendere il suo primo titolo mondiale, che finora gli avrebbe fruttato un sostanzioso rinnovo. Il campione del mondo deve infatti respingere gli attacchi della Mercedes di Lewis Hamilton, pronto a rifarsi sotto per conquistare il suo ottavo titolo mondiale. Nel frattempo, però Verstappen può guardare con sguardo più sereno al proprio futuro, che per i prossimi anni sarà ancora legato alla Red Bull. Il tutto mentre di avvicina il debutto stagionale con il Gran Premio del Bahrain, in programma a partire dal 18 marzo prossimo. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “La Ferrari ha raggiunto Red Bull e Mercedes”

    ROMA – Nei primi test stagionali a Barcellona a brillare è stata la Ferrari. La F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha infatti raccolto dati positivi su affidabilità e tempi, sempre competitivi lungo tutt’e tre i giorni in Spagna. E se n’è accorto anche Helmut Marko, consigliere della Red Bull, che ai microfoni dell’emittente tedesca “Rtl” ha detto: “La Ferrari a Barcellona ha raggiunto la Mercedes e la Red Bull. Sono scuderie che hanno idee sullo sviluppo diverse. Ma, in termini di potenza del motore, sembra che la F1-75 sia al momento la vettura migliore”.Guarda la galleryTest Barcellona, giorno 2: Ferrari Regina al Montmelò, Leclerc è il migliore
    Su Verstappen e Perez
    Quello a Barcellona non è stato però che primo assaggio della nuova Formula 1, che presenterà incognite importanti dal punto di vista regolamentare. In questa fase, infatti, le scuderie tengono le carte coperte, ma la Ferrari ha comunque mandato segnali importanti a Mercedes e Red Bull. “Per quanto ci riguarda – aggiunge poi Marko – i test sono stati soddisfacenti per prestazioni e giri percorsi. Mi aspetto un Verstappen ancora più forte e che Perez continui a essere uomo squadra con la sua esperienza”. Solo in Bahrain però si inizierà a capire quali vetture potranno dare l’assalto a Verstappen. Manca infatti poco al primo Gran Premio della stagione, in programma dal 18 al 20 marzo. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Ferrari ora allo stesso livello di Red Bull e Mercedes”

    ROMA – La Ferrari si è fatta notare nei primi test stagionali a Barcellona, sul circuito di Montmelò. La F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha infatti impressionato per affidabilità e tempi, sempre competitivi lungo tutt’e tre i giorni in Spagna. E se n’è accorto anche Helmut Marko, consigliere della Red Bull, che ai microfoni dell’emittente tedesca “Rtl” ha detto: “La Ferrari a Barcellona ha raggiunto la Mercedes e la Red Bull. Sono scuderie che hanno idee sullo sviluppo diverse. Ma, in termini di potenza del motore, sembra che la F1-75 sia al momento la vettura migliore”.Guarda la galleryTest Barcellona: Leclerc è il migliore del day 2, con la sua Ferrari vola davanti a Binotto e alla sua Charlotte
    Sulla Red Bull
    Quello a Barcellona non è stato però che primo assaggio della nuova Formula 1, che presenterà incognite importanti dal punto di vista regolamentare. In questa fase, infatti, le scuderie tengono le carte coperte, ma la Ferrari ha comunque mandato segnali importanti a Mercedes e Red Bull. “Per quanto ci riguarda – aggiunge poi Marko – i test sono stati soddisfacenti per prestazioni e giri percorsi. Mi aspetto un Verstappen ancora più forte e che Perez continui a essere uomo squadra con la sua esperienza”. Ora non resta che aspettare i test ufficiali in Bahrain (10-12 marzo) e il relativo Gran Premio (18-20 marzo). Solo allora si potranno infati iniziare a soppesare le forze in pista. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen sul Gp di Abu Dhabi: “Era impossibile, ma ce l'ho fatta”

    ROMA – Max Verstappen si appresta a difendere il suo titolo mondiale in Formula 1, ma all’olandese della Red Bull piace ricordare ancora gli istanti finali del Gran Premio di Abu Dhabi. Il campione del mondo ha strappato la corona d’alloro a Lewis Hamilton all’ultimo giro, con un sorpasso fulmineo e sorprendente e lo ricorda nel documentario “Verstappen – Lion Unleashed”: “Sapevo di avere 11 secondi di distacco da Hamilton e cercavo di chiudere il gap. Ma sapevo che non ce l’avrei mai fatta. Mi sono però detto che non importava e che avrei continuato a spingere”.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    Il duello
    È stato infatti lo schianto di Latifi a creare le condizioni affiché Michael Masi, ormai ex direttore di gara, riducesse quel gap insormontabile. “Vedevo le bandiere gialle poi la safety car e pensavo: ‘Wow, deve essere successo qualcosa’. Da lì ho sperato di riprendere la gara. Non nascondo la felicità per la decisione di Masi”. Poi, il momento del sorpasso: “Lui non si aspettava che passassi in quella curva. In quei giorni avevamo tanta velocità massima da sfruttare e, senza DRS, potevo difendermi meglio nell’uno contro uno”. Ora tutti si aspettano la reazione di Hamilton, a cui serve un altro mondiale per agganciare a quota otto Michael Schumacher. Occhio però al bis di Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen ricorda Abu Dhabi: “Non pensavo di farcela”

    ROMA – Mentre ci si prepara alla nuova stagione di Formula 1, negli occhi di Max Verstappen ci sono ancora gli istanti finali del Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota della Red Bull ha strappato la corona d’alloro a Lewis Hamilton all’ultimo giro, con un sorpasso fulmineo e sorprendente e lo ricorda nel documentario “Verstappen – Lion Unleashed”: “Sapevo di avere 11 secondi di distacco da Hamilton e cercavo di chiudere il gap. Ma sapevo che non ce l’avrei mai fatta. Mi sono però detto che non importava e che avrei continuato a spingere”.Guarda la galleryVerstappen, festeggiamenti da “beato tra le donne” con Geri e Kelly
    Il sorpasso
    È stato infatti lo schianto di Latifi a creare le condizioni affiché Michael Masi, ormai ex direttore di gara, riducesse quel gap insormontabile. “Vedevo le bandiere gialle poi la safety car e pensavo: ‘Wow, deve essere successo qualcosa’. Da lì ho sperato di riprendere la gara. Non nascondo la felicità per la decisione di Masi”. Poi, il momento del sorpasso: “Lui non si aspettava che passassi in quella curva. In quei giorni avevamo tanta velocità massima da sfruttare e, senza DRS, potevo difendermi meglio nell’uno contro uno”. Ora Verstappen si appresta a difendere il suo prima titolo iridato dalla reazione di Hamilton e della Mercedes, duramente sconfitta di Yas Marina. LEGGI TUTTO

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    F1, è ufficiale: Mazepin correrà come neutrale, la Haas cambierà livrea

    ROMA – Nikita Mazepin potrà continuare a correre in Formula 1. E’ questa la decisione più importante presa oggi dalla FIA, riunitasi oggi in un consiglio strordinario a seguito dell’aggravarsi del conflitto in Ucraina. Nello specifico, la nota della Federazione dice che “piloti russi e bielorussi, singoli concorrenti e funzionari potranno partecipare a competizioni internazionali o locali solo in qualità di neutrale e sotto la ‘bandiera FIA’, previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso”. Via anche da divisa, equipaggiamento e vetture “simboli, colori, inno, bandiere nazionali russa e bielorussa”. La Uralkali, azienda mineraria vicina al presidente russo Putin e proprietà del padre di Nikita Mazepin, Dmitry Mazepin, non potrà dunque più essere sponsor della Haas. La stessa scuderia dovrà cambiare la livrea delle monoposto, inizialmente ispirata alla bandiera russa, come ha già fatto durante i test di Barcellona. 
    Funzionari russi e bielorussi sospesi
    Pugno di ferro invece nei confronti dei dirigenti provenienti da Russia o Bielorussia. Si legge infatti nella nota: “Rappresentanti dei membri FIA russi e bielorussi dovranno ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli e responsabilità, siano essi funzionari eletti o membri di commissioni”. Ancora più dure le misure contro le Federazioni automobilistiche russe e bielorusse, che non riceveranno più alcuna sovvenzione da parte della FIA. Confermata anche la cancellazione del Gran Premio di Formula 1 di Russia del 25 settembre prossimo, mentre nessun team russo o bielorusso potrà partecipare a nessuna competizione FIA. Tutte le disposizioni, specifica il cominicato, sono da intendersi “fino a nuovo avviso”, con il presidente Mohammed Ben Sulayem, che continua a monitorare la situazione in Ucraina.
    Ben Sulayem: “Da FIA decisioni rapide”
    Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Mohammed Ben Sulayem accompagna la nota con questa dichiarazione: “Come sapete, la FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e sgomento e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostri promotori, ha agito in modo proattivo su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato le sue decisioni a Formula 1, Formula 2, WTCR e International Drifting Cup. Una versione aggiornata dei diversi calendari internazionali della FIA sarà presentata al meeting del WMSC in Bahrain per l’approvazione”. E ancora: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, il presidente della Federation Automobile d’Ukraine (FAU) e la più ampia famiglia FIA del paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere la nostra compassione e supporto nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    F1, è ufficiale: Mazepin in pista come neutrale, Haas costretta a cambiare livrea

    ROMA – Nikita Mazepin potrà competere in Formula 1. La FIA, riunitasi oggi in un consiglio strordinario a seguito dell’aggravarsi del conflitto in Ucraina, ha così concesso la partecipazione al pilota russo della Haas. Nello specifico, la nota della Federazione dice che “piloti russi e bielorussi, singoli concorrenti e funzionari potranno partecipare a competizioni internazionali o locali solo in qualità di neutrale e sotto la ‘bandiera FIA’, previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso”. Via anche da divisa, equipaggiamento e vetture “simboli, colori, inno, bandiere nazionali russa e bielorussa”. La Uralkali, azienda mineraria vicina al presidente russo Putin e proprietà del padre di Nikita Mazepin, Dmitry Mazepin, non potrà dunque più essere sponsor della Haas. La stessa scuderia dovrà cambiare la livrea delle monoposto, inizialmente ispirata alla bandiera russa, come ha già fatto durante i test di Barcellona.  
    Stop ai funzionari russi e bielorussi
    Pugno di ferro invece nei confronti dei dirigenti provenienti da Russia o Bielorussia. Si legge infatti nella nota: “Rappresentanti dei membri FIA russi e bielorussi dovranno ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli e responsabilità, siano essi funzionari eletti o membri di commissioni”. Ancora più dure le misure contro le Federazioni automobilistiche russe e bielorusse, che non riceveranno più alcuna sovvenzione da parte della FIA. Confermata anche la cancellazione del Gran Premio di Formula 1 di Russia del 25 settembre prossimo, mentre nessun team russo o bielorusso potrà partecipare a nessuna competizione FIA. Tutte le disposizioni, specifica il cominicato, sono da intendersi “fino a nuovo avviso”, con il massimo organo per il motorsport a quattro ruote che continuerà a sorvegliare quanto accade in Ucraina.
    Ben Sulayem: “Condanniamo la Russia”
    Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Mohammed Ben Sulayem accompagna la nota con questa dichiarazione: “Come sapete, la FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e sgomento e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostri promotori, ha agito in modo proattivo su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato le sue decisioni a Formula 1, Formula 2, WTCR e International Drifting Cup. Una versione aggiornata dei diversi calendari internazionali della FIA sarà presentata al meeting del WMSC in Bahrain per l’approvazione”. E ancora: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, il presidente della Federation Automobile d’Ukraine (FAU) e la più ampia famiglia FIA del paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere la nostra compassione e supporto nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone su Putin: “Interlocutore onesto e affidabile”

    ROMA – “È un uomo di parola e affidabile. Come interlocutore, l’ho sempre visto come franco e onesto. Ha fatto ciò che prometteva, senza fare discussioni”. Così all’emittente radiofonica “Times Radio” l’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone. Il britannico si è poi mostrato insofferente rispetto alla scelta della Federazione internazionale di cancellare il Gran Premio di Russia, in programma il prossimo 25 settembre a Sochi: “Il fatto che si corra o meno in Russia non credo cambi quanto sta accadendo nel mondo”. LEGGI TUTTO