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    F1, Alpine: Oscar Piastri al debutto nei test di Abu Dhabi

    ROMA – Oscar Piastri, 20enne di Melbourne, sarà in pista nei test del Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1. La decisione dell’Alpine di affiancare il leader della Formula 2 a Esteban Ocon e a Fernando Alonso a bordo della A521 è stata presa anche in funzione dell’anno prossimo, quando Piastri sarà terzo pilota del marchio. L’australiano, a un passo dalla conquista del mondiale di Formula 2, si prepara ora a correre con i grandi testando le nuove gomme da 18 pollici.
    Piastri si prepara al 2022
    Oscar Piastri ha collezionato cinque vittorie nel campionato di Formula 2, che gli hanno permesso di staccare di 51,5 punti in classifica il proprio compagno di squadra, Robert Shwartzman. Un talento che in casa Alpine vorrebbero inserire subito nel circus che conta, facendogli fin da ora prendere confidenza con la vettura. Intanto l’australiano ha ringraziato la scuderia per l’occasione che gli è stata concessa, trovando il plauso del CEO di Alpine, Laurent Rossi. “Piastri si merita questa apparizione allo Young Driver Test – ha dichiarato Rossi – e per noi è un’opportunità per portarci avanti con il lavoro in vista della prossima stagione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto ammette: “Sfavoriti dagli episodi, ma potevamo fare meglio”

    ROMA – Il fine settimana di Jeddah non è stato certo entusiasmante per la Ferrari. Il Gran Premio d’Arabia Saudita poteva essere migliore per la Rossa e Mattia Binotto, team principal del Cavallino, al netto del settimo posto di Charles Leclerc e l’ottavo conquistato da Carlos Sainz, lo ha confessato al sito ufficiale della Ferrari: “Avevamo il potenziale per raccogliere più punti di quelli che abbiamo effettivamente conquistato. I tanti episodi che hanno caratterizzato questo Gran Premio non hanno giocato a nostro favore ma il livello della prestazione del team e della vettura rimane agli atti”, queste le sue parole.
    Terzo posto obiettivo per chiudere 2021
    Ora però c’è l’ultimo Gran Premio da affrontare e un terzo posto costruttori da mantenere. Mattia Binotto ha presentato così l’ultimo appuntamento della stagione, che si terrà negli Emirati Arabi: “Andiamo adesso ad Abu Dhabi con un buon margine di vantaggio sulla McLaren nella lotta per il terzo posto nel campionato Costruttori mentre Charles si è preso il quinto in quello Piloti. Dobbiamo restare concentrati e prepararci nella maniera migliore per l’ultimo sforzo prima di mettere definitivamente un punto a questa stagione e pensare solamente al 2022”, ha concluso. Più volte il numero uno della Rossa ha ammesso che arrivare sul podio del mondiale costruttori in questa stagione di Formula 1 non era un obiettivo. E le ultime uscite positive di quest’anno potrebbero dare alla Ferrari una mano per costruire un 2022 migliore.  LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “A Jeddah potevamo raccogliere più punti”

    ROMA – La Ferrari nel weekend di Jeddah non ha di certo brillato. Mattia Binotto, team principal del Cavallino, dopo settimo posto di Charles Leclerc e l’ottavo conquistato da Carlos Sainz, ammette come il Gran Premio d’Arabia Saudita potesse essere migliore per la Rossa: “Avevamo il potenziale per raccogliere più punti di quelli che abbiamo effettivamente conquistato. I tanti episodi che hanno caratterizzato questo Gran Premio non hanno giocato a nostro favore ma il livello della prestazione del team e della vettura rimane agli atti”, le sue parole riportate dal sito ufficiale della Ferrari.
    Binotto e l’obiettivo 3° posto nel mondiale
    La stagione di Formula 1 della Ferrari, ormai a un passo dal terzo posto nel mondiale costruttori, è già pronta a guardare al futuro per costruire un 2022 da protagonista. Prima però c’è l’ultimo Gran Premio da affrontare e un terzo posto costruttori da blindare. Binotto ha commentato così l’ultimo appuntamento della stagione, che si terrà negli Emirati Arabi: “Andiamo adesso ad Abu Dhabi con un buon margine di vantaggio sulla McLaren nella lotta per il terzo posto nel campionato Costruttori mentre Charles si è preso il quinto in quello Piloti. Dobbiamo restare concentrati e prepararci nella maniera migliore per l’ultimo sforzo prima di mettere definitivamente un punto a questa stagione e pensare solamente al 2022”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, verso Abu Dhabi: si infiamma il duello Red Bull-Mercedes

    ROMA – Ancora tutto da decidere nel Mondiale PIloti 2021 di Formula 1, quando manca solo una gara al termine della stagione. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che ha visto Lewis Hamilton vincere davanti a Max Verstappen, si trascina però dietro parecchie polemiche dopo le due partenze dalla griglia a gara già iniziata, il tamponamento tra i due contendenti al titolo e altri episodi. Toto Wolff, team principal della Mercedes, non si è mostrato molto contento dopo la gara di Jeddah: “Non ricordo quasi nulla di questa gara per via degli incidenti che ci sono stati. Pensavamo di vincere, poi di perdere, poi di vincere di nuovo – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Tuttavia, ci sono state molte circostanze che non mi sono piaciute, a cominciare dalla seconda partenza in griglia. Oltretutto, prima di fare commenti, voglio capire le ragioni alla base di queste decisioni della Direzione Gara”.
    Il commento di Horner
    Christian Horner, team principal della Red Bull, ha parlato del tamponamento tra Hamilton e Verstappen, costato poi dieci secondi di penalità all’olandese: “È stata una corsa molto complessa da gestire. Tra Safety Car, bandiere rosse e Virtual Safety Car per la rimozione dei detriti in pista. Tutto ciò senza dimenticare la penalità inflitta a Max, che ci ha colpito molto. Per quanto riguarda l’incidente, lui e Lewis spiegheranno il tutto davanti agli stewards. Max stava cercando di cedere la posizione, ed in quel momento abbiamo informato la Direzione Gara di questa manovra. Ha alzato il piede, così come ha fatto Lewis, ed era chiara l’intenzione di farsi superare”. LEGGI TUTTO

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    F1: si infiamma il duello Red Bull-Mercedes dopo Jeddah

    ROMA – A una gara dalla fine, il Mondiale Piloti 2021 di Formula 1 è ancora tutto da decidere. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che ha visto Lewis Hamilton vincere davanti a Max Verstappen, si trascina però dietro parecchie polemiche dopo le due partenze dalla griglia a gara già iniziata, il tamponamento tra i due contendenti al titolo e altri episodi. Toto Wolff, team principal della Mercedes, non si è mostrato molto contento dopo la gara di Jeddah: “Non ricordo quasi nulla di questa gara per via degli incidenti che ci sono stati. Pensavamo di vincere, poi di perdere, poi di vincere di nuovo – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Tuttavia, ci sono state molte circostanze che non mi sono piaciute, a cominciare dalla seconda partenza in griglia. Oltretutto, prima di fare commenti, voglio capire le ragioni alla base di queste decisioni della Direzione Gara”.
    Le parole di Horner
    Christian Horner, team principal della Red Bull, ha parlato del tamponamento tra Hamilton e Verstappen, costato poi dieci secondi di penalità all’olandese: “È stata una corsa molto complessa da gestire. Tra Safety Car, bandiere rosse e Virtual Safety Car per la rimozione dei detriti in pista. Tutto ciò senza dimenticare la penalità inflitta a Max, che ci ha colpito molto. Per quanto riguarda l’incidente, lui e Lewis spiegheranno il tutto davanti agli stewards. Max stava cercando di cedere la posizione, ed in quel momento abbiamo informato la Direzione Gara di questa manovra. Ha alzato il piede, così come ha fatto Lewis, ed era chiara l’intenzione di farsi superare”. LEGGI TUTTO

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    F1: due piloti a pari punti prima dell'ultima gara, l'unico precedente

    L’unica volta nel 1974
    L’unica volta, prima di questa, in cui i piloti si erano trovati con lo stesso punteggio a una gara dal termine risale al 1974. Il teatro del Gran Premio conclusivo fu il circuito statunitense di Watkins Glen, con Emerson Fittipaldi che ebbe la meglio su Clay Ragazzoni per il titolo di quell’anno. LEGGI TUTTO

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    F1, il Direttore di gara Masi: “Accordo con Red Bull? Rientra tutto nella normalità”

    ROMA – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Arabia Saudita ma a tenere banco, a fine gara, sono soprattutto le scelte prese da Michael Masi. L’aggancio del sette volte campione del mondo, che affianca Max Verstappen al vertice del mondiale piloti, passa quasi in secondo piano visto che a finire al centro delle polemiche è soprattutto Michael Masi per via del team radio con Red Bull nel quale ha proposto loro un “accordo”. Il Direttore di gara, però, ha spiegato come l’episodio sia stata solo una “discussione normale, applicata anche per altri Gran Premi. Non lo chiamerei accordo, perché il Direttore di Gara non ha l’autorità nel decidere queste cose. Può solo dare la sua interpretazione ai marshall, che possono applicare autonomamente le sanzioni”, la sua difesa.
    Le parole di Masi
    Verstappen e la Red Bull, quindi, si sono trovati a scegliere se subire l’apertura di un’investigazione oppure partire dietro al rivale inglese nella seconda ripartenza. Masi sulla decisione ha dichiarato a fine gara: “La sicurezza dei piloti è la nostra priorità e così ho offerto alla Red Bull di rinunciare alla loro posizione”. Salvo però poi concludere così: “Forse le decisioni di ieri sono state prese con un po’ più di tempo, ma l’episodio rientra nella normalità” ha concluso il Direttore di gara cercando di smorzare sul nascere la tensione crescente in vista dell’ultimo appuntamento stagionale. LEGGI TUTTO