More stories

  • in

    Nico Hulkenberg: primi test da oltre 100 giri in IndyCar

    ROMA – C’era molta curiosità per la prima volta con un IndyCar per il terzo pilota dell’Aston Martin, Nico Hulkenberg. Come previsto l’esordio del tedesco è avvenuto sul tracciato di Palmer in Alabama, alla guida dell’Arrows McLaren SP su cui è rimasto in pista per ben 108 giri, ottenendo il suo miglior tempo di 1.07.455, nell’arco del suo cinquantanovesimo giro, a un secondo di distanza circa dal leader David Malukas.
    Quale futuro per Hulkenberg?
    Dopo un 2021 senza gare ufficiali, con le ultime due apparizioni con la Racing Point nel 2020, Hulkenberg ha iniziato a ragionare sulla possibilità di un futuro nel mondo americano. Buone le prime impressioni destate dal tedesco in questo primo appuntamento con Zack Brown, amministratore delegato McLaren, sta pensando a lui in caso di una terza vettura per la scuderia britannica mettendolo “in cima la lista” dei candidati.  LEGGI TUTTO

  • in

    Nico Hulkenberg: oltre 100 giri alla prima prova in IndyCar

    ROMA – Come preannunciato nelle scorse settimane, il 25 ottobre c’è stato l’esordio in pista con un IndyCar per il terzo pilota dell’Aston Martin, Nico Hulkenberg. Il tedesco sul tracciato di Palmer in Alabama, alla guida dell’Arrows McLaren è rimasto in pista per ben 108 giri ottenendo il suo miglior tempo, 1.07.455, nell’arco del suo cinquantanovesimo giro, a un secondo circa dal migliore di giornata, David Malukas.
    Un futuro in IndyCar?
    Hulkenberg fermo dalle due uscite nel 2020 con la Racing Point, sta prendendo in considerazione questa opzione per la stagione 2022. Sono state più che buone le prime impressioni destate dal tedesco in questo primo appuntamento con Zak Brown, amministratore delegato McLaren che sta pensando a lui mettendolo “in cima la lista” in caso di una futura terza vettura per la scuderia britannica. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Marko: “Dobbiamo vincere ancora due gare per il titolo”

    ROMA -“Le ultime tre gare erano in realtà tutte favorevoli a Mercedes, le prossime due, Messico e Brasile, dovrebbero esserci favorevoli perché si correrà in quota. Ho detto che dovevamo vincere 10 gare se avessimo voluto il mondiale, restano ancora due gare da vincere e potremmo poi controllare nelle gare in medio Oriente. Saranno piste con rettilinei molto lunghi ancora una volta e Mercedes sicuramente ne trarrà vantaggio”. Queste le parole di Helmut Marko dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, diciassettesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il consigliere della Red Bull ha commentato il successo di Max Verstappen ad Austin, che ha permesso all’olandese di allungare in classifica su Lewis Hamilton.
    Sulla gara di Austin
    “Abbiamo sconvolto tutta la gara – ha aggiunto Marko parlando del weekend in Texas -. Purtroppo la partenza non è andata bene, Max non ha potuto farci niente. È incredibile come Max abbia conservato le gomme. Mercedes è sembrata non essere così competitiva all’inizio, a serbatoio pieno. Noi dovevamo essere in testa in quel frangente, altrimenti non sarebbe stato possibile vincere”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Binotto: “Contento dei progressi fatti dalla Ferrari”

    ROMA – La crescita vista in casa Ferrari negli ultimi gran premi sono imputabili soprattutto al miglioramento della power unit. Negli Stati Uniti sono arrivati un quarto posto per Leclerc e un settimo per Sainz, analizzati positivamente da Binotto. “In questa stagione la McLaren è sempre stata molto competitiva nelle curve a media e alta velocità come sul tracciato di Austin, ma guardando le prestazioni complessive di questo fine settimana siamo stati davanti a loro.” – ha detto il team principal della Rossa – “Era già evidente in qualifica, poi in gara Leclerc è arrivato 35 secondi davantia Ricciardo. In generale siamo stati chiaramente più veloci questo fine settimana e penso sia un peccato che Carlos non sia stato davanti con Charles”.
    “Davvero un gran passo avanti”
    “Se si considera l’anno scorso, è davvero un grande passo avanti. Sappiamo ancora che c’è un divario ma crediamo non sia così drammatico. Sulla carta quello americano non era un circuito adatto alla nostra auto, quindi è per questo che sono ulteriormente contento dei progressi visti, certamente aiutati dalla power unit in qualifica e in gara e questo mi dà molto fiducia anche per le prossime uscite”, così ha commentato Mattia Binotto con la Ferrari che proverà fino alla fine a rimontare nel mondiale costruttori una McLaren ora avanti solo di 3,5 lunghezze. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Binotto: “Ferrari ha fatto un grande passo in avanti”

    ROMA – Il significativo upgrade portato ai motori Ferrari in questa stagione sta dando i risultati sperati soprattutto nelle ultime gare con Leclerc ancora quarto ad Austin, mentre Sainz è giunto settimo soprattutto a causa di un secondo pit stop lento. Per Binotto l’ultimo è stato un GP positivo. “In questa stagione la McLaren è sempre stata molto competitiva nelle curve a media e alta velocità come sul tracciato di Austin, ma guardando le prestazioni complessive di questo fine settimana siamo stati davanti a loro.” – ha detto Binotto – “Era già evidente in qualifica, poi in gara Leclerc è arrivato 35 secondi davanti a Ricciardo. In generale siamo stati chiaramente più veloci e penso sia un peccato che Carlos non sia stato davanti con Charles”.
    “Fiducia per le prossime gare”
    Gli ottimi risultati ottenuti fanno ben sperare per un finale di stagione in cui la scuderia di Maranello vuole sorpassare la McLaren al terzo posto del mondiale costruttori, ora avanti 3.5 punti. “Se si considera l’anno scorso, è davvero un grande passo avanti. Sappiamo ancora che c’è un divario ma crediamo non sia così drammatico. Sulla carta quello americano non era un circuito adatto alla nostra auto, quindi è per questo che sono ulteriormente contento dei progressi visti, certamente aiutati dalla power unit in qualifica e in gara e questo mi dà molto fiducia anche per il futuro”, ha concluso Binotto. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner elogia Verstappen: “Non pensavo ce l'avrebbe fatta”

    AUSTIN – Christian Horner ha parlato dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il team principal della Red Bull ha commentato il risultato del suo team, che ha portato Max Verstappen alla vittoria e Sergio Perez al terzo posto. “Con le medie avevamo un buon ritmo. Lewis stava scodando, mentre le nostre gomme si stavano surriscaldando, motivo per cui abbiamo optato per l’undercut – ha detto -. Sapevamo che vi era un buon degrado, quindi abbiamo fatto questa strategia. In ogni caso, non avrei mai pensato che Max ce l’avrebbe fatta”.
    Sulla gara di Austin
    “Con il primo set di gomme dure che si era consumato velocemente, pensavo che non avrebbe potuto resistere fino alla bandiera a scacchi – ha aggiunto Horner -. Invece, è riuscito a gestire le gomme per far sì negli ultimi cinque giri avesse le condizioni per poter spingere. Perdere una gara in quel modo avrebbe fatto male, ma Max ha tenuto duro ed è stato molto intelligente. Ora ci sono tutte le basi per poter continuare con questa concentrazione e con questi livelli di affidabilità, vi saranno un paio di gare che saranno più favorevoli alle nostre caratteristiche, ed un altro paio a quelle della Mercedes. Anche con i motori, salvo imprevisti, attualmente siamo nelle giuste condizioni” – ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner: “Non pensavo che Verstappen ce l'avrebbe fatta”

    AUSTIN – “Con le medie avevamo un buon ritmo. Lewis stava scodando, mentre le nostre gomme si stavano surriscaldando, motivo per cui abbiamo optato per l’undercut. Sapevamo che vi era un buon degrado, quindi abbiamo fatto questa strategia. In ogni caso, non avrei mai pensato che Max ce l’avrebbe fatta”. Queste le parole di Christian Horner dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, diciassettesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il team principal della Red Bull ha commentato il risultato del suo team, che ha portato Max Verstappen alla vittoria e Sergio Perez al terzo posto.
    Sulla gara
    “Con il primo set di gomme dure che si era consumato velocemente, pensavo che non avrebbe potuto resistere fino alla bandiera a scacchi – ha aggiunto Horner -. Invece, è riuscito a gestire le gomme per far sì negli ultimi cinque giri avesse le condizioni per poter spingere. Perdere una gara in quel modo avrebbe fatto male, ma Max ha tenuto duro ed è stato molto intelligente. Ora ci sono tutte le basi per poter continuare con questa concentrazione e con questi livelli di affidabilità, vi saranno un paio di gare che saranno più favorevoli alle nostre caratteristiche, ed un altro paio a quelle della Mercedes. Anche con i motori, salvo imprevisti, attualmente siamo nelle giuste condizioni” – ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: ad Austin podio numero 200 per la Red Bull

    ROMA – Red Bull padrona del GP degli Stati Uniti non solo per il grande successo di Max Verstappen, fondamentale per l’allungo in classifica nei confronti di Lewis Hamilton, ma soprattutto per il doppio podio centrato dai due piloti grazie anche a Sergio Perez, giunto terzo al traguardo, che ha permesso alla scuderia guidata dal manager britannico Chris Horner di raggiungere i 200 podi in Formula 1, a quindici anni dala prima volta di David Coulthard, terzo sul tracciato di Monaco.
    Dopo 20 anni Honda vincente negli Stati Uniti 
    Ad Austin un altro traguardo centrato, questa volta dalla Honda, che ritorna alla vittoria negli Stati Uniti ben venti anni dopo Ayrton Senna. In quell’occasione, nel 1991, la sua McLaren vinse sul tracciato di Phoenix precedendo all’arrivo il francese della Ferrari Alain Prost e l’italiano della Williams-Renault, Riccardo Patrese, in una stagione che il compianto pilota brasiliano dominò diventando campione del mondo davanti a Nigel Mansell. LEGGI TUTTO