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    Vasseur esclusivo: “Nessun privilegio a Leclerc rispetto a Sainz”

    L’intervista esclusiva a Vasseur
    Fred Vasseur dopo sei mesi alla guida della Ferrari…
    «…sono ancora vivo!»
    Ma in una condizione ben peggiore rispetto alle aspettative di inizio anno.
    «Andavano oltre la realtà e al lancio in febbraio non potevamo immaginarlo. Ci è apparso chiaro con i test invernali. Un fatto spiacevole, ma la reazione della squadra è stata positiva: ognuno si fa in quattro per sviluppare».
    Fate tremendamente fatica, ma quali sono gli obiettivi a questo punto? Per l’anno, e poi questo impegno di vincere il Mondiale: quanto dovranno aspettare ancora i tifosi?
    «Non possiamo parlare di obiettivi e di scadenze, se non dicendo: dobbiamo sviluppare tutte quelle piccole cose che contribuiscono alla prestazione della macchina. I tifosi, i giornalisti, gli sponsor vorrebbero sapere quando si tornerà a vincere: dare una risposta precisa sarebbe sciocco. Perderei tempo se mi lambiccassi pensando a dov’è la Red Bull e dove siamo noi. Concentriamoci su noi stessi, e basta».
    Spesso ci si riferisce alla Ferrari vincitutto dell’era Schumacher: la comandava Jean Todt col pugno di ferro. Lei crede nel pugno di ferro?
    «Non è il mio sistema, e quelli erano altri tempi. Io in squadra devo convincere ognuno che possa fare la differenza. Al pugno di ferro preferisco la psicologia».
    Dai tempi di Domenicali si dice che la Ferrari ha tutto per vincere. Non sembra questo il caso, dunque cosa manca?
    «Ciò che è mancato a Todt tra il 1993 e il 2000, eppure gli ingredienti erano completi: c’era Jean, c’era Schumacher, c’erano gli ingegneri giusti, c’era la Bridgestone, c’era la Marlboro. C’era la Ferrari! Ma non tutto funzionava e hanno dovuto sincronizzarsi per riuscirci. La vera impresa di Todt è stata sopravvivere ai primi sette anni di sconfitte, più che vincere per i successivi sette».
    Perché ha dato la notizia dei due tecnici top in arrivo ma non ne fa i nomi?
    «Perché sono ancora in attività in altre squadre e non sappiamo quando potremo averli con noi. I tempi che abbiamo a disposizione in Formula 1 non sono quelli di un allenatore di calcio: se prendo un ingegnere lo potrò utilizzare magari due anni più tardi e il suo lavoro farà effetto al terzo anno. Quest’anno assumeremo un’ottantina di tecnici, la metà nuovi e l’altra metà per sostituire chi va via, o in pensione o viene spostato in altri settori. I nomi li comunicheremo quando iscriveranno i figli a scuola… Bisogna agire con discrezione per cercare di ridurre al massimo il loro periodo di gardening».
    È arrivato il momento della separazione da Laurent Mekies: come lo vive?
    «Bene. Abbiamo fatto le stesse scuole in Francia, ci conosciamo da venticinque anni, mi ha aiutato molto quando sono arrivato in Ferrari, il nostro rapporto è sempre stato ottimo e voglio che continui così quando saremo concorrenti. È dura separarmi da Laurent (che non sarà più al muretto a Spa, ndr) ma lui è giustamente ambizioso: sarà uno dei dieci team principal della Formula 1, non potevo negargli questa possibilità».
    Lo aveva definito un pilastro: sostituirlo non sarà facile.
    «Distribuiremo le sue competenze al nostro interno fra tre-quattro persone: Diego Ioverno, da poco tornato al muretto e quindi visibile, si occuperà di regolamenti e rapporti con la FIA. Ma bisognerà dedidere quante persone dedicare all’aerodinamica, che linea prendere per i nuovi regolamenti 2026, quante risorse spostare dal 2024 al 2026, tutte questioni delicate e strategiche».
    Lei dice di voler tenere Leclerc e Sainz anche oltre il 2024, ma la squadra sembra favorire Charles e per Carlos, che legittimamente aspira a diventare campione del mondo, sembra esserci sempre meno spazio. Lei stesso ha detto che il titolo piloti si insegue puntando su uno soltanto.
    «No no, non mettetemi in bocca parole di Helmut Marko! Io non l’ho mai detto, né l’ho mai fatto. Dico solo che se vuoi puntare al Mondiale piloti, a un certo punto della stagione devi fare una scelta e privilegiare chi è più avanti in classifica. Comunque non siamo oggi in queste condizioni».
    Lo farebbe anche se davanti ci fosse Carlos?
    «La sua domanda presume che Charles sia numero uno, ma non è così. Ho cominciato questo lavoro venticinque anni fa pensando che a due piloti si dovesse dare lo stesso supporto, e non ho intenzione di cambiare. Tutti i team si muovono in questo modo, con l’eccezione della Red Bull con Verstappen e Perez».
    Li terrebbe entrambi nel 2025, oltre le attuali scadenze contrattuali?
    «Perché no? Ma cominceremo a parlare verso fine stagione ed entrambi lo sanno bene: gliel’ho detto appena sono arrivato. Oggi l’unica priorità è sviluppare la macchina».
    Vive la SF-23 come una scomoda eredità?
    «È un’eredità degli ultimi dieci anni. I tempi in Formula 1 sono lunghi, ecco perché non posso immaginare di cambiare mentalità in squadra in soli sei mesi. Un team di Formula 1 è come una grande nave: i cambiamenti di rotta avvengono lentamente».
    Cosa direbbe ai tifosi per spiegare in sintesi l’attuale situazione?
    «Siamo in un mondo competitivo in cui ognuno lavora per dare il meglio, come Mercedes che ha vinto sette campionati di fila, o Red Bull sei volte campione in dodici anni. E il nome Ferrari non basta per vincere: il successo scaturisce dal lavoro, non dalla storia. Credo che noi si stia andando nella giusta direzione e abbiamo grandi risorse come altre due o tre squadre, mentre una volta questo privilegio spettava solo a uno o due team. Ora scusatemi ma devo andare: ho una riunione con il mio capo».
    Dunque chi è il capo della squadra Ferrari: lei o l’a.d. Benedetto Vigna?
    «La Scuderia Ferrari è parte dell’azienda Ferrari S.p.A., dunque il boss è Vigna». LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso punta il terzo titolo: “Non correrei se non ci credessi”

    ROMA – L’attuale Mondiale di Formula 1 ha un solo ed incontrastato padrone di nome Max Verstappen. Il pilota olandese, infatti, è reduce da sette vittorie consecutive ed occupa saldamente la prima posizione della classifica iridata. Nessuno sembra in grado di fermarlo e, con ogni probabilità, Max andrà a laurearsi per la terza volta campione del mondo, superando nell’albo d’oro un campione del calibro di Fernando Alonso. Quest’ultimo è tornato nel circus da qualche anno e alla guida dell’Aston Martin ha ritrovato una certa costanza nell’appuntamento con il podio.
    Alonso: “Serve posto giusto al momento giusto”
    Il pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, nel corso di un’intervista rilasciata ad AS, non ha nascosto il suo desiderio di conquistare il terzo titolo mondiale in Formula 1: “Credo nella possibilità di raggiungere il terzo titolo mondiale, se non fosse così non correrei perché una stagione di Formula 1 prevede tanti sacrifici, tra viaggi e preparazione. Per arrivare in alto in questa categoria non serve soltanto l’ambizione personale, ma bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. Ora sono in un buon posto e in un buon momento, ma non ho nessuna ossessione”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur si difende: “Undercut di Leclerc scelta giusta”

    ROMA – Proseguono i problemi in casa Ferrari che, nel Gran Premio di Ungheria di Formula 1, non è riuscita ad andare oltre il settimo e l’ottavo posto con Charles Leclerc e Carlos Sainz. La macchina sembra avere qualcosa in meno, non solo rispetto alla dominante Red Bull, ma anche a degli avversari come McLaren e Mercedes che, fino a qualche settimana fa, era più in difficoltà. Il team principal Frederic Vasseur deve ancora trovare la formula magica per risolvere i problemi della squadra, ma i tifosi iniziano a spazientirsi e per questo motivo arrivano numerose critiche nei suoi confronti.
    Vasseur contro le critiche
    “A nostro avviso il pit stop anticipato di Leclerc era il modo migliore per difenderci. Sainz è partito con le soft e aveva usura nelle gomme, mentre Charles poteva finire una ventina di secondi davanti al termine della corsa. Nessuno può sapere cosa succederà prima della chiamata. E’ sempre semplice parlare dopo la bandiera a scacchi, più difficile farlo durante la gara”. Così il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, durante un’intervista concessa ai media esteri a poche ore dal Gran Premio di Ungheria. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Undercut di Leclerc? Compensato errore precedente”

    Sainz e la frecciatina alla Ferrari
    Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, nel corso di un’intervista rilasciata a Marca, ha commentato l’undercut subito per mano del compagno di box Charles Leclerc con un velo di polemica: “Credo che non ci sia molto da parlare, Leclerc ha avuto un pit-stop lento e così dai box hanno deciso di compensare restituendogli una posizione. E’ un peccato per me, ma dovremmo preoccuparmi maggiormente del grande gap con la Mercedes. Ora bisogna focalizzarsi su come migliorare perché gli altri sono avanti”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, incubo Leclerc: prima il pit stop lungo, poi 5 secondi di penalità

    MOGYOROD – Una domenica da dimenticare per Charles Leclerc al Gran Premio d’Ungheria, dodicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari è stato infatti penalizzato di cinque secondi dopo che in pit lane sono scattati i sensori per superamento dei limiti di velocità. La gara non era iniziata certo bene, che nella prima sosta per montare le gomme hard era rimasto fermo per dieci secondi a causa di un problema alla pistola durante la sostituzione di uno pneumatico. Il monegasco ha chiuso poi in settima posizione. LEGGI TUTTO

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    Diretta gara F1 GP Ungheria 2023: dove vederla in tv

    MOGYOROD – Tutto pronto per il via alla gara del Gran Premio d’Ungheria, valida per l’undicesima tappa del mondiale di Formula 1. Sarà Lewis Hamilton a scattare dalla prima casella, dopo averla spuntata in qualifica all’ultimo giro Max Verstappen e Lando Norris Charles Leclerc partirà invece sesto, mentre la Ferrari di  Carlos Sainz comincerà dall’undicesima posizione. La gara prenderà il via domenica 23 luglio alle ore 15 e verrà trasmessa in diretta da Sky (canale 207), oltre che in chiaro su TV8. La visione in streaming è invece disponibile su Sky Go e NOW. LEGGI TUTTO

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    F1 GP Ungheria 2023, diretta gara: dove vederla in tv e orario partenza

    MOGYOROD – La gara del Gran Premio d’Ungheria chiude il dodicesimo appuntamento della stagione di Formula 1. A scattare dalla prima casella in griglia sarà Lewis Hamilton, che ha beffato all’ultimo Max Verstappen. Charles Leclerc partirà sesto, mentre l’altra Ferrari di Carlos Sainz scatterà dall’undicesima posizione. Il via alla gara è in programma domenica 23 luglio alle ore 15 e verrà trasmessa in diretta da Sky (canale 207), oltre che in chiaro su TV8. La visione in streaming è invece disponibile su Sky Go e NOW. LEGGI TUTTO

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    F1 GP Ungheria 2023, diretta qualifiche: dove vederle in tv

    MOGYOROD – Scattano le qualifiche del Gran Premio dell’Ungheria, dodicesima tappa della stagione 2023 di Formula 1.  La Ferrari cerca il riscatto dopo  la delusione di Silverstone, ma all’Hungaroring il favorito per la pole è sempre Max Verstappen. Il programma di sabato 22 luglio vede la terza sessione di prove libere al via dalle 12:30, mentre le qualifiche inizieranno alle 16:00. Entrambe le sessioni saranno visibili in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e in streaming su Sky Go e NOW,con le qualifiche anche in chiaro in diretta su TV8. LEGGI TUTTO