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    F1, Horner: “Avvio scadente della Mercedes per i suoi standard”

    Tuttavia, Horner, pur riconoscendo dei piccoli problemi dà credito al team di Brackley: “È sempre difficile – prosegue a Sky Sports il team principal della scuderia austriaca – bilanciare le risorse e la Mercedes è una squadra di qualità. Il tutto è reso ancora più difficoltoso dai regolamenti per il 2022. Inoltre, stiamo anche costruendo la nostra divisione relativa alla power unit, quindi siamo piuttosto indaffarati. Ma siamo anche super motivati, i ragazzi non vedono l’ora di iniziare la stagione. Abbiamo una buona macchina e abbiamo dimostrato la nostra qualità nel saper sviluppare. Dobbiamo concentrarci sul fare un buon lavoro anche quest’anno“. LEGGI TUTTO

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    F1, Brivio: “Grande responsabilità da Alpine”

    ROMA – “Sono responsabile delle operazioni e delle attività in pista, quindi di tutto ciò che accade in pista. Ad Enstone e Viry-Chatillon ci sono più di 1000 persone che lavorano sul telaio, preparano l’auto, il propulsore e, in pista, il nostro lavoro durante i fine settimana di gara è quello di estrarre a pieno potenziale della vettura. È un’enorme responsabilità”. Queste le parole di Davide Brivio, nuovo racing director del team Alpine di Formula 1, ai microfoni della testata francese “Auto Hebdo”. Brivio, reduce dall’esperienza in MotoGp alla Suzuki, ha quindi deciso per un grande cambiamento nella sua carriera professionale.
    Sul passaggio in F1
    “In questo momento sarei tentato di dire che probabilmente è più difficile passare dalla MotoGP alla F1 -ha detto Brivio -. Questa è più complessa, con molte più persone. Tuttavia vedo anche molte somiglianze, perché il lavoro di squadra è lo stesso ed i piloti sono simili nel loro atteggiamento. D’altra parte, è molto più complesso in termini tecnici. Ci sono tanti parametri, problemi, questioni aerodinamiche che non hai su una moto. In sintesi, ci sono molte somiglianze tra questi due mondi, ma quello della F1 è più complicato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Dopo l'ordine di non vincere in Russia ho pensato al ritiro”

    ROMA – Sochi 2018, è stata una gara piuttosto dura. Difficile da accettare. Ero piuttosto arrabbiato,onestamente pensavo ‘Perché lo faccio?’. Stavo pensando di mollare, di rinunciare”. Valtteri Bottas, che ha partecipato anche alla terza stagione di “Drive to survive”, serie sulla Formula 1 presente su Netflix, ha raccontato di uno degli episodi più duri della sua carriera. Nel Gran Premio di Russia 2018, infatti, a Bottas fu chiesto dalla Mercedes di far vincere Lewis Hamilton e rinunciare a quella che sarebbe stata l’unica vittoria della stagione. Hamilton era in fatti in lotta con Sebastian Vettel per il titolo Mondiale, e dalla scuderia partì questo ordine.
    “In Mercedes c’è un numero uno e un numero due”
    “Subito dopo la gara ho detto che non l’avrei più rifatto. Se il tuo compagno di squadra vince e tu sei secondo, ti senti come se avessi perso, so che sono stato secondo in passato, ma voglio dimostrare che non sono solo un numero due. Nel team, anche se molti non lo ammetterebbero, forse inconsciamente hanno un numero uno e un numero due. A volte i membri del team hanno dovuto interrogarsi: ‘Stiamo dando lo stesso trattamento a Lewis e Valtteri?’ LEGGI TUTTO