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    F1, Horner avvisa Perez: “Vogliamo la coppia di piloti più forte”

    ROMA – La griglia di partenza della stagione 2024 di Formula 1 è stata ormai definita in tutti i suoi dettagli e, tra le conferme, è arrivata anche quelle di Sergio Perez in Red Bull. Il pilota messicano, infatti, nel corso di quest’anno è stato spesso messo in dubbio a causa delle sue non eccezionali prestazioni in pista, soprattutto se paragonate al dominio del suio compagno di squadra Max Verstappen. A questo punto, però, la medesima situazione potrebbe riproporsi in ottica 2025 poiché il contratto di Perez scadrà al termine del 2024.
    Horner: “Diverse opzioni per il 2025”
    “Noi come squadra vogliamo assolutamente schierare la coppia di piloti più forte possibile, assicurandoci anche la giusta dinamica all’interno del team. Per quanto riguarda il 2025 c’è ancora tempo per decidere, è tutto aperto. Siamo contenti di avere a diposizione diverse soluzioni, sia interne sia esterne. Perez nelle tre stagioni con noi ha fatto dei buoni risultati“. Queste le dichiarazioni del team principal della Red Bull, Christian Horner, che durante un’intervista a Sky Sports UK ha parlato del possibile futuro di Sergio Perez, senza sbilanciarsi troppo. LEGGI TUTTO

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    F1, l’idea di Zak Brown per le sprint: “Ecco cosa introdurre”

    ROMA – La Formula 1 nel corso degli anni ha subito diversi cambiamenti, che sono stati fatti in forma strategica per cercare di rendere le gare più appassionanti e per raggiungere una fetta più estesa di pubblico. Da qualche stagione ormai è stato introdotto il format della sprint race, che però non riesce ancora a convincere fino in fondo, soprattutto in annate che, come questa, sono state dominate dalla Red Bull e da Max Verstappen, i quali hanno fatto incetta di successi lasciando le bricole ai rivali.
    Brown: “Rendere sprint più avvincente”
    Il CEO della McLaren, Zak Brown, nel corso di una recente intervista concessa al podcast Track Limits, ha formulato una proposta per cercare di rendere più imprevedibili le sprint race della Formula 1: “Secondo me il format della sprint deve essere rivisto e penso che una soluzione possa essere rendere le soste ai box obbligatorie. Per esempio se si avessero gomme morbide che si consuma velocemente, team e piloti sarebbero costretti a cambiarle, rendendo così la gara più appassionante e avvincente”. LEGGI TUTTO

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    Sainz e l’amore per la Ferrari: “Spero di restare qui ancora per molti anni”

    ROMA – La Ferrari, nel corso della stagione di Formula 1 appena conclusa, è stata l’unica scuderia a strappare una vittoria al dominio assoluto della Red Bull. A centrare questo successo è stato lo spagnolo Carlos Sainz che, al termine di un weekend praticamente perfetto, ha portato a casa la vittoria nel Gran Premio di Singapore, spezzando un digiuno che per la Rossa durava da oltre un anno. A questo punto lo spagnolo, grazie alle sue prestazioni, dovrebbe essersi guadagnato il rinnovo di contratto e spera di restare ancora per molto tempo dalle parti di Maranello.
    Sainz: “Sono molto felice”
    “Sono molto felice alla Ferrari, mi piace far parte di questo team, al momento, non vedo una data di scadenza. Spero di avere molti, molti anni ancora davanti e non mi dispiacerebbe averli tutti in rosso. La mia motivazione principale è quella di diventare campione del mondo. E riuscirci con la Ferrari sarebbe ancora più bello. Questo è l’obiettivo da raggiungere per il 2024 e ne abbiamo tutte le capacità”. Queste le dichiarazioni del pilota della Ferrari, Carlos Sainz, che durante un’intervista concessa a Dazn Espana ha giurato ancora amore alla Rossa. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali annuncia: “Si tratta per il rinnovo di Imola e Monza”

    ROMA – La Formula 1 ha da poco concluso una stagione molto intensa e ora si prepara al nuovo anno, il cui calendario è già stato annunciato con largo anticipo. Gli organizzatori del Mondiale automobilistico più importante del mondo, però, sono già al lavoro in vista delle prossime stagioni e, tra i temi all’ordine del giorno, ci sono anche i rinnovi relativi alle gare di Monza ed Imola. Le trattative sono in corso, ma una definizione di queste ultime sembra essere ancora lontana poiché ci sarà bisogno di discutere di diversi dettagli.
    Domenicali: “Capire volontà di investire”
    Il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘La Politica nel Pallone’ in onda su Rai GR Parlamento, ha fatto il punto della situazione in merito al rinnovo dei Gran Premi di Imola e Monza: “Stiamo trattando, ma c’è bisogno di alcuni elementi. C’è bisogno di mantenere il passo coi tempi. Nel 2020 Imola ha avuto un opportunità straordinaria ovvero quello di essere stata pronta a una chiamata inaspettata. Bisogna capire la volontà di investire nella F1 come piattaforma di spettacolo e di business che non può più essere a livello privato“. LEGGI TUTTO

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    Todt e il caso Crashgate: “Bisogna capire se la FIA era a conoscenza”

    ROMA – Felipe Massa è ancora alle prese con la sua battaglia legale per i fatti avvenuti a Singapore nel 2008, che hanno poi preso il nome di Crashgate. In quell’occasione il pilota della Ferrari perse il titolo per un solo punto, arrivando alle spalle dell’alfiere della McLaren Lewis Hamilton. Quel risultato, a quanto pare, sarebbe stato determinato dall’incidente generato volontariamente da Piquet, ma tale episodio emerse soltanto un anno dopo, quando ormai era troppo tardi per cambiare il verdetto finale.
    Todt: “Fatti emersi un anno dopo”
    “La FIA ha sempre ratificato i risultati entro il 31 dicembre e non è mai tornata sui propri passi. Per quanto riguarda Singapore 2008, i fatti sono venuti fuori un anno dopo e le sanzioni imposte prima del mio arrivo erano state annullate. In questo caso bisogna capire se la FIA era a conoscenza della situazione già prima del 31 dicembre, a quel punto le cose potrebbero anche cambiare”. Queste le dichiarazioni dell’ex dirigente della Ferrari, Jean Todt, in merito alla vicenda del Crashgate che costò il titolo a Felipe Massa nel 2008. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur svela: “Nuova al 95% ma senza rivoluzioni”

    FIORANO – Tortino di polenta con caprino e raffica di domande, tortellini in brodo e raffica di domande, filettino di vitello e raffica di domande: è andato via così il pranzo prenatalizio in casa Ferrari con Fred Vasseur. Meglio se alle portate si fossero alternate raffiche di risposte, ma tant’è, l’inciampo mediatico di un anno fa fu pesante e la tavola per quasi quaranta invitati – con la Ferrari di Formula 1 al centro – è stata allestita proprio nella sala in cui a febbraio l’a.d. Vigna era inciampato nell’infelice vaticinio della SF-23 senza paragoni in termini di velocità. Per cui gentilezza sì, ma fughe in avanti zero. Grandi palle calciate in tribuna, piuttosto. E sorrisi composti perché su tutti noi gravava la fresca notizia della scomparsa di Alberto Antonini, ex Autosprint, ex Ferrari ma per sempre un caro amico. Prima dell’incontro è stato ricordato con una richiesta di silenzio. La notizia è la data della presentazione della Ferrari 2024: 13 febbraio, in tempo per poterla far girare prima dei test invernali (21-23 febbraio). Lo stesso martedì 13 è previsto qualche giro dimostrativo, poi il giorno dopo il filming day da 200 chilometri. 
    Ferrari, il terzo posto del 2023
    Non era l’obiettivo richiesto dalla presidenza, che un anno fa aveva dimissionato Binotto per il secondo posto in campionato. «Arrivai tardi e c’è voluto del tempo per capire i problemi ma ci siamo riusciti, concludendo in crescita. Dobbiamo continuare così. Un anno fa non furono dette le parole giuste, ma la situazione ora è molto migliore».  Il presidente Elkann e l’a.d. Vigna le hanno mosso appunti sul terzo posto finale? «In Ferrari questi temi si affrontano giornalmente, non ho bisogno che Elkann o Vigna mi dicano alcunché sul piazzamento».  Cosa vi ha permesso di cambiare passo? «Abbiamo sacrificato le prove del GP d’Olanda per sperimentare e capire. Tutti mi avevano detto che la Ferrari parte forte e poi cala, e io dopo il GP di Arabia e Australia mi ero detto: se questo è l’inizio, si mette male. Ma c’è stata un’ottima reazione della squadra, positiva, calma. Ne sono orgoglioso». 
    Cosa ha reso migliore l’ultimo terzo di campionato?  «Abbiamo sviluppato molto la macchina a inizio stagione, e non migliorava. Poi abbiamo scoperto cose nuove nelle operazioni in pista (diminuito il carico aerodinamico e ammorbidita l’erogazione della potenza, ndr), nei protocolli da applicare e siamo diventati più aggressivi, mettendo più attenzione ai dettagli. Quando ballano pochi decimi tra te e gli altri, fa la differenza».  Avete chiesto un risarcimento per i danni del tombino di Las Vegas? «Abbiamo aperto il caso un paio di giorni fa, ma sapete com’è con le assicurazioni, i tempi sono sempre lunghi».
    Ferrari, i propositi per il 2024
    Per la nuova macchina si potrà parlare di rivoluzione? «No, anche se il 95% della vettura sarà nuovo. Non lo sarà perché il regolamento non cambia e noi cerchiamo uno 0,1 o 0,2 per cento di performance in più. Sono certo che andiamo nella giusta direzione».  Aveva detto che sarebbero arrivati grandi tecnici: qualche nome? «Non amo farne. Stiamo assumendo molto, ma è un processo lungo: devi identificare i problemi, capire di chi hai bisogno, ma la persona si libera tempo dopo. La sfida cruciale non è sul mercato, ma nella mentalità. Bisogna essere più coraggiosi, aggressivi e ambiziosi, come siamo stati nell’ultima parte del 2023».  Il settore delle strategie va potenziato? «No, il nostro problema è stato il passo di gara: quando questo è stato buono, il muretto non ha sbagliato. Se hai la macchina lenta puoi inventarti di tutto, ma non funzionerà». 
    La vostra marcia in più? «I tifosi. Lo abbiamo visto a Monza, reduci dal GP d’Olanda che era stato uno dei nostri punti più bassi: c’era gente senza biglietto che ci aspettava per sostenerci. Ci danno una super-energia». 
    Ferrari, Leclerc e Sainz
    Aveva detto che il prolungamento di contratto sarebbe arrivato prima di fine anno, ma ancora non ci siamo. «Il programma è in ritardo perché il finale di stagione è stato molto impegnativo: oggi l’obiettivo è chiudere prima dell’inizio del campionato (2 marzo in Bahrain, ndr). Ma l’accordo attuale vige per altri tredici mesi e quest’anno Mercedes ha confermato i suoi dopo agosto. Non è una preoccupazione».  Avranno un contratto analogo? «Un anno fa si sparlava di Leclerc primo pilota, ma non è stato così: Singapore (con vittoria di Sainz, l’unica della Ferrari nell’anno, ndr) ha dimostrato come non fosse vero. Non voglio una risorsa buona e una meno. Abbiamo offerto loro lo stesso identico livello di prestazioni e parità negli approcci strategici: continueremo così».  Marchionne disse che Verstappen non avrebbe mai guidato per la Ferrari. Crede che un giorno avverrà? «Tutti e dieci i team manager sarebbero entusiasti di averlo, ma credo abbia un contratto fino al 2045 (ride, in effetti Max è blindato da Red Bull fino al 2028, ndr). Ma non perdiamo energie per parlarne, concentriamoci su noi stessi».  Ha mai parlato con Lewis Hamilton di un possibile arrivo a Maranello? «Parliamo da vent’anni. Se ogni volta che ci siamo fatti una chiacchierata avessimo firmato un contratto mi sarebbe costato una fortuna». 
    Ferrari, i rivali
    La preoccupa la collaborazione tra Red Bull e Alpha Tauri? «Due team nello stesso gruppo costituiscono una posizione di forza e rimangono un’anomalia, ma la FIA è riuscita a gestire questa situazione e sono convinto che continuerà».  Quanto il caso Wolff-Stoddart può essere un problema per la Federazione Internazionale? «È una storia da bar sport, scritta su una rivista. Quando parli di persone devi essere cauto, non è appropriato per la FIA fare un annuncio e smentirlo il giorno dopo. Ne traggo pessime conclusioni».  Per chiudere: cosa chiederete a Babbo Natale? «Di farci il regalo a marzo».  LEGGI TUTTO

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    Verstappen alla Ferrari? La risposta di Vasseur è chiara

    Dal rinnovo contratto di Leclerc ad ipotetici futuri con Verstappen e Hamilton sulla Rossa. Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur ha parlato a 360 gradi degli obiettivi della scuderia di Maranello per la prossima stagione durante l’intervista concessa al Corriere dello Sport. Si parte dal rinnovo del contratto dei due piloti attuamente alla guida della Ferrari, un rinnovo che poteva arrivare prima di fine anno… “Il programma è in ritardo perché il finale di stagione è stato molto impegnativo: oggi l’obiettivo è chiudere prima dell’inizio del campionato (2 marzo in Bahrain, ndr). Ma l’accordo attuale vige per altri tredici mesi e quest’anno Mercedes ha confermato i suoi dopo agosto. Non è una preoccupazione”.

    Verstappen e Hamilton alla Ferrari? La risposta di Vasseur

    Si passa poi a disegnare ipotetici futuri con Verstappen primo pilota della Rossa. Il prestesto sono le parole di Marchionne che sentenziò che Verstappen non avrebbe mai guidato per la Ferrari. “Tutti e dieci i team manager sarebbero entusiasti di averlo, ma credo abbia un contratto fino al 2045 (ride, in effetti Max è blindato da Red Bull fino al 2028, ndr). Ma non perdiamo energie per parlarne, concentriamoci su noi stessi”, ha risposto Vasseur che ha poi dedicato una battuta anche su Hamilton: “Un suo possibile arrivo a Maranello? Parliamo da vent’anni. Se ogni volta che ci siamo fatti una chiacchierata avessimo firmato un contratto mi sarebbe costato una fortuna”. Amen. LEGGI TUTTO

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    Todt rompe il silenzio su Schumacher, l’agghiacciante rivelazione: “Non è più lui, ma…”

    ROMA – A dieci anni di distanza dal drammatico incidente avvenuto sulla pista da sci di Meribel che ha visto sfortunato protagonista Michael Schumacher, arrivano delle novità in merito alle sue condizioni di salute. Oltre ai due presunti errori commessi quel giorno rivelati dal giornalista Jens Gideon, la vicenda che ha coinvolto l’ex pilota della Rossa si arricchisce di nuovi agghiaccianti dettagli. A parlare dello stato del sette volte campione del mondo è stato l’ex dirigente del Cavallino Rampante, Jean Todt, nel corso di una recente intervista rilasciata a L’Equipe. 
    Todt: “Michael è sostenuto dalla famiglia”
    L’ex dirigente della Ferrari, Jean Todt, ha sempre avuto un rapporto molto stresso con Michael Schumacher e ora ha rivelato nell’intervista a L’Equipe che il tedesco non è più quello di un tempo: “Michael c’è, quindi non mi manca, però non è più il Michael di una volta. È diverso ed è sostenuto un maniera splendida da sua moglie e i suoi figli che sono sempre pronti a prendersi cura di lui. La sua vita è diversa e io ho il privilegio di poter condividere momenti con lui. Il destino, sfortunatamente lo ha colpito e ora non è più il Michael dei tempi della Formula 1”. LEGGI TUTTO