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    Austria in Coppa Davis: chi sono gli avversari dell’Italia ai quarti

    Introduzione
    Il cammino dell’Italia in Coppa Davis inizierà contro l’Austria che per la prima volta giocherà le Finals. Autentica rivelazione dell’edizione 2025, la selezione capitanata da Jurgen Melzer ha raggiunto Bologna eliminando prima la Finlandia e poi, a sorpresa, l’Ungheria. Nessuna grande individualità (il migliore per classifica è Filip Misolic, n. 92 Atp), ma tanto lavoro di squadra alle spalle per riportare l’Austria tra le migliore otto nazioni al mondo 13 anni dopo l’ultima volta. E l’Italia tornerà ad affrontarla dopo 35 anni
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    Coppa Davis 2025: sarà l’Austria l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale. Ecco il tabellone completo

    L’Italia campione in carica – Foto Getty Images

    È l’Austria la rivale dell’Italia nei quarti di finale della Final 8 di Coppa Davis, in programma dal 18 al 23 novembre a Bologna Fiere. L’esito è arrivato dal sorteggio ufficiale andato in scena in Piazza Maggiore a Bologna, che ha definito il tabellone conclusivo della competizione a squadre più prestigiosa del tennis.Le otto nazioni qualificate ai quarti erano già state decise con i Qualifiers, mentre le teste di serie sono state assegnate in base al ranking per nazioni, con un sorteggio supplementare tra Repubblica Ceca e Argentina, appaiate a pari punti.
    Ecco gli accoppiamenti ufficiali dei quarti di finale:(1) Italia 🇮🇹 vs Austria 🇦🇹(3) Francia 🇫🇷 vs Belgio 🇧🇪
    (4) Repubblica Ceca 🇨🇿 vs Spagna 🇪🇸(2) Germania 🇩🇪 vs Argentina 🇦🇷
    Per gli azzurri di Filippo Volandri dunque subito una sfida che sulla carta appare semplice, con l’Austria che cercherà comunque di ostacolare la corsa dei campioni in carica. L’obiettivo dichiarato della squadra italiana resta quello di difendere il titolo conquistato nel 2023 e confermato nel 2024, davanti al pubblico di casa che sarà protagonista.
    Le parole di Feliciano LopezIn conferenza stampa ha parlato anche Feliciano Lopez, direttore della Final 8, sottolineando l’attesa spasmodica per l’evento e complimentandosi con le squadre qualificate:
    “La Spagna era sotto 0-2, Martinez ha salvato un match point a Rune, quindi voglio fare loro i complimenti. L’Austria mancava ai quarti dal 2012, inoltre il Belgio ha vinto in trasferta, con due grandi successi di Raphael Collignon”.
    Il direttore ha poi ricordato l’essenza unica della manifestazione:“Non c’è onore più grande che rappresentare il proprio Paese. La Davis ti dà emozioni che non vivi da nessun’altra parte. Ci saranno giocatori che giocheranno per l’onore di diventare campioni del mondo. L’Italia avrà la chance di vincere per tre anni consecutivi, entrando nella storia”.
    Infine, un ringraziamento alla FITP e al presidente Angelo Binaghi:“L’evento sarà spettacolare. Voglio ringraziare la FITP per l’opportunità, complimentandomi per il grande lavoro degli ultimi 25 anni. A Malaga è stato bello per tre anni, e sono sicuro che sarà bello anche a Bologna, perché il tennis sta vivendo un momento di grande popolarità in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis 2025, Italia alle Finals: tabellone e calendario partite

    Sarà l’Austria l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale di Coppa Davis. Gli azzurri evitano la Spagna di Carlos Alcaraz: possibile l’incrocio solo in finale. In caso di vittoria al debutto, i ragazzi di Volandri sfiderebbero in semifinale Francia o Belgio. Di seguito il tabellone completo della Final 8 di Bologna, in programma dal 18 al 23 novembre LEGGI TUTTO

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    Sabalenka rinuncia a Pechino: l’obiettivo è rientrare a Wuhan

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Dopo il trionfo all’ultimo US Open, Aryna Sabalenka ha deciso di prendersi il tempo necessario per recuperare al meglio e tornare in campo solo quando sarà pronta al 100%. La numero uno del mondo ha infatti annunciato il forfait al prossimo WTA 1000 di Pechino, torneo che non è mai riuscita a conquistare in carriera.La notizia è stata ufficializzata dagli organizzatori tramite un comunicato: “Aryna Sabalenka si è ritirata dal China Open 2025 a causa di un lieve infortunio. Le auguriamo una pronta guarigione e non vediamo l’ora di riaccoglierla a Pechino in futuro”, si legge nel messaggio diffuso sui social ufficiali del torneo.
    Il piano della bielorussa è quello di rientrare direttamente a Wuhan, evento che rappresenta un vero e proprio fortino personale: tre partecipazioni e tre titoli conquistati. Una scelta che le consentirà di avere più giorni a disposizione per ritrovare la miglior condizione fisica dopo le fatiche di New York. LEGGI TUTTO

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    Svitolina: “Lo sport fuori dalla politica? Non si può restare neutrali di fronte a guerre e atrocità”

    Elina Svitolina

    Lo sport deve essere lontano dalla politica, ma di fronte ad atrocità e guerre non si può stare zitti, è necessario prendere posizione portando con orgoglio un messaggio di pace e resistenza. Così Elina Svitolina, donna di carattere, grande lottatrice in campo e fuori, ribadisce tutte le proprie convinzioni prima di scendere in campo in Billie Jean King Cup in Cina, dove guiderà la squadra ucraina contro la Spagna. Interpellata dal quotidiano spagnolo AS, Elina ha parlato della sua annata e oltre, affermando di aver fiducia nelle qualità della sua nazionale impegnata a Shenzhen. Il discorso si è fatto assai più serio quando è tornata sulla guerra che sta sconvolgendo il suo paese, ma anche sulla questione di Israele e delle molestie che tutte le giocatrici ormai subiscono quotidianamente via social. Questi alcuni dei passaggi più interessanti dell’intervista alla 31enne di Odessa.
    “La Billie Jean King Cup  è uno degli appuntamenti più speciali nell’annata, insieme ai Giochi Olimpici” afferma Svitolina. “Giocare per il mio paese è qualcosa di speciale, sono molto orgogliosa di far parte della squadra e di essere presente in queste Finali. È come un Mondiale del tennis ed è un’enorme opportunità per sventolare la bandiera dell’Ucraina”.
    Chiedono a Elina se questa esperienza è diventata ancora più profonda da quando è iniziata l’invasione russa alla sua nazione. “Sì, decisamente. Ogni volta che l’Ucraina gioca, ogni volta che entriamo in campo, provo un groviglio di emozioni” conferma Svitolina. “Scendere in campo per il mio Paese, vedere le mie compagne sostenermi nelle battaglie più dure… tutto questo porta con sé pressione, ma anche emozioni fortissime. Allo stesso tempo, però, sono orgogliosa di rappresentare l’Ucraina su un palcoscenico così grande e di provare a regalare vittorie alla nostra gente. Dopo l’inizio della guerra percepisco chiaramente che il mio ruolo pubblico oltre il tennis è cresciuto. Partecipo a vari eventi e progetti, ho la mia fondazione e sostengo altre piattaforme di raccolta fondi. Voglio avere una vita anche dopo il tennis, e non sai mai quando quel momento arriverà, quindi cerco di essere utile alla mia gente, al mio paese, e di dare sempre il massimo. Questa è la mia motivazione quotidiana: usare la mia voce, la mia visibilità. Dopo tanti anni in campo, ormai è qualcosa che va oltre il tennis“.
    La giocatrice ucraina spesso affronta avversarie russe e bielorusse e al termine di ogni match non stringe mai loro la mano. Una scelta di coerenza: “Posso parlare solo dal mio punto di vista. Per me, da ucraina, è un dolore enorme svegliarmi ogni giorno con notizie di missili russi che cadono sul mio paese, distruggendo e uccidendo. Per questo penso che ogni forma di propaganda debba fermarsi. Non voglio avere nulla a che fare con un governo che infligge simili atrocità alla mia gente. Io desidero soltanto la pace per l’Ucraina, poter tornare senza la paura per la mia vita o quella della mia famiglia”.
    Chiedono a Svitolina un parere sulla situazione di Israele che, a differenza di Russia e Bielorussia, non è al momento escluso da competizioni nazionali nonostante la gravissima situazione umanitaria in Palestina. Secca la risposta della giocatrice: “Credo che questa sia una decisione che spetta alle organizzazioni. Non ho abbastanza informazioni su quel caso specifico, ma penso che non si possa restare neutrali di fronte a guerre e atrocità. Alcuni sostengono che lo sport debba restare fuori dalla politica, ma quando diventa uno strumento di propaganda non può esserlo. Non si può promuovere un genocidio attraverso gli sportivi. Sono stati fatti alcuni passi, come il ritiro delle bandiere o la limitazione della partecipazione, ma bisognerebbe adottare misure più severe”.
    Il discorso vira sulle molestie online, peggiorate a suo carico dopo l’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. “Ricevo questo tipo di messaggi da molti anni. A volte è terribile, certo. Penso che dovrebbero essere prese misure concrete per proteggere in particolare le più giovani, perché io in qualche modo mi sono abituata, ma per chi muove i primi passi può essere molto dura. È una realtà tremenda, soprattutto quando arrivano minacce dirette. L’odio è aumentato per via di come difendo l’Ucraina. Quasi in ogni foto ricevo commenti d’odio, non solo per le sconfitte in campo, ma per la mia posizione. Ho la pelle dura, anche se a volte non è facile. Amo il mio Paese e non cambierei nulla delle mie scelte: questo, purtroppo, è il prezzo da pagare”.
    Ultima domanda sul “dopo”. Elina si vede in campo a formare le nuove generazioni, in difficoltà oggi per la guerra. “Prima di tutto voglio continuare a lavorare con la mia fondazione, che sostiene i giovani tennisti ucraini. Mi piacerebbe aprire club, facilitare l’accesso a campi e strutture sportive per i bambini e ispirarli, perché lo sport può offrire tanto. Con la guerra e ancora di più quando finirà sarà fondamentale prendersi cura della nuova generazione. Lo sport può aiutarli a liberarsi dallo stress e a tornare a una vita normale. Inoltre, ho già alcune opportunità in ambito imprenditoriale legato allo sport, ma voglio prendermi il tempo necessario per scegliere bene”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini all’Atp Tokyo 2025: entra nel tabellone principale

    Matteo Berrettini giocherà l’Atp 500 di Tokyo. Il tennista romano è entrato in tabellone nel torneo giapponese, così come il francese Benjamin Bonzi, approfittando di due posti rimasti liberi: uno riservato a un alternate e l’altro a una widl card non utilizzata. Per Berrettini sarà la seconda presenza al torneo di Tokyo dopo l’avventura dello scorso anno, chiusa al secondo turno per ritiro contro Fils a causa di un problema agli addominali. Sarà il secondo dei tre impegni di Berrettini nello swing asiatico, che inizierà ad Hangzhou e, dopo Tokyo, proseguirà a Shanghai. 

    Atp Hangzhou, all’esordio sarà Berrettini-Svrcina

    Berrettini tornerà in campo nella giornata di giovedì (secondo match dalle 7.30 italiane, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW) ad Hangzhou, contro il lucky loser ceco Dalibor Svrcina, n. 99 della classifica mondiale. Una sfida che segnerà il rientro nel circuito di Matteo 80 giorni dopo il match perso a Wimbledon contro il polacco Majchrzak.  LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Hangzhou: Berrettini torna in campo e sfiderà un lucky loser, Zeppieri sfida la wild card Sun (con il tabellone aggiornato e il programma di domani)

    Giulio Zeppieri nella foto

    L’attesa è finita: Matteo Berrettini è pronto a tornare in campo. Il tennista romano farà il suo debutto all’ATP 250 di Hangzhou, dove affronterà nel primo turno il ceco Dalibor Svrčina, giovane talento classe 2002 attualmente in top 100 del ranking ATP e lucky loser. Una sfida insidiosa ma che segna soprattutto il rientro ufficiale del finalista di Wimbledon 2021, fermato a lungo dagli infortuni negli ultimi mesi.
    Il sorteggio ha inoltre stabilito l’accoppiamento di Giulio Zeppieri, che dopo aver superato le qualificazioni si troverà di fronte la wild card di casa, il cinese Fajing Sun. Un’opportunità importante per il mancino di Latina, che avrà la chance di giocarsi l’accesso al secondo turno contro un avversario meno quotato sulla carta.

    Md(1) Andrey Rublev vs ByeAleksandar Kovacevic vs (Q) Valentin Royer (Q) Giulio Zeppieri vs (WC) Fajing Sun Mariano Navone vs (7) Learner Tien
    (4) Corentin Moutet vs ByeArthur Cazaux vs Matteo Arnaldi Damir Dzumhur vs Tomas Martin Etcheverry (Q) Rinky Hijikata vs (5) Camilo Ugo Carabelli
    (8) Matteo Berrettini vs (LL) Dalibor Svrcina Yunchaokete Bu vs (WC) Zhizhen Zhang Aleksandar Vukic vs David Goffin Bye vs (3) Alexander Bublik
    (6) Adrian Mannarino vs (WC) Yibing Wu Adam Walton vs Sebastian Korda (Q) Nishesh Basavareddy vs Marin Cilic Bye vs (2) Daniil Medvedev

    ATP ChengduCenter Court – Ore: 07:00🇦🇹 Filip Misolic vs 🇫🇷 Giovanni Mpetshi Perricard🏳️ Qualifier vs 🇭🇰 Coleman Wong🇰🇿 Alexander Shevchenko vs 🇫🇷 Gaël Monfils (Non prima 10:30)
    Court 1 – Ore: 07:00🇮🇹 Lorenzo Sonego vs 🇦🇷 Juan Manuel Cerundolo🇫🇷 Terence Atmane vs 🇭🇷 Dino Prizmic🏳️ Qualifier vs 🇦🇷 Sebastián Báez
    Court 2 – Ore: 07:00🇦🇺 Jordan Thompson vs 🏳️ Qualifier🏳️ Qualifier vs 🇳🇱 Botic van de Zandschulp LEGGI TUTTO

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    Naomi Osaka e la sfida delle madri nel tennis: “La WTA forse si pubblicizza in un certo modo, ma le sue azioni concrete non sempre coincidono con quello che racconta”

    Naomi Osaka nella foto – Foto Getty Images

    Il ritorno alle competizioni di una tennista dopo la maternità è sempre stato un tema delicato, ma negli ultimi anni la presenza crescente di madri nel circuito femminile dimostra come la società stia cambiando, fortunatamente, in meglio. Nonostante ciò, secondo Naomi Osaka, la realtà non è ancora all’altezza della narrazione ufficiale che la WTA propone all’esterno.
    In un’intervista al Financial Times, l’ex numero uno del mondo ha espresso con chiarezza le difficoltà che lei stessa ha vissuto dopo la nascita della figlia Shai, nel luglio 2023. «Ho avuto un paio di esperienze in cui non credo che il circuito WTA abbia concesso alle madri quel beneficio del dubbio necessario per dare priorità al loro benessere. Forse in molti momenti è mancata la reale comprensione delle sfide legate al ritorno dopo una gravidanza», ha spiegato la giapponese.
    Per Osaka, che oggi occupa la posizione n.49 del ranking, non basta la promozione pubblica di un circuito inclusivo: «La WTA forse si pubblicizza in un certo modo, ma le sue azioni concrete non sempre coincidono con quello che racconta. Ho provato a giocare alcuni tornei minori per ritrovare ritmo prima dei grandi eventi, ma non mi sono state concesse agevolazioni per accedervi. Solo recentemente ho capito quanto possa essere difficile il ritorno in campo dopo una gravidanza».
    Da queste esperienze è nata anche l’idea di un documentario personale, una sorta di testimonianza della sua doppia sfida da madre e atleta: «L’ho fatto soprattutto come una lettera per mia figlia. Tornare a giocare dopo aver avuto un bambino non è qualcosa che tutte le madri possono o vogliono fare, e io volevo spiegare a Shai come è successo. Non è tanto una storia di sport, ma una dichiarazione d’amore. Allo stesso tempo, spero possa servire da ispirazione per qualsiasi madre».
    Osaka ha poi lanciato un messaggio anche sul ruolo dei padri, spesso sottovalutato quando si parla di genitorialità nel mondo dello sport: «Mi piace celebrare le madri e celebrare mia figlia. Ma sembra che alle atlete donne venga subito appiccicata l’etichetta di ‘mamma’, mentre ai padri non succede mai, che si tratti di LeBron James, Federer, Nadal o Murray. Penso che a volte l’attenzione dovrebbe spostarsi anche da un’altra parte». LEGGI TUTTO