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    Challenger Modena, Brasov, Troyes e Cary: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Andrea Pellegrino nella foto

    Cary, NC 🇺🇸 USD 75 HBrașov 🇷🇴 EUR 75 CLModena 🇮🇹 EUR 75 CLTroyes 🇫🇷 EUR 50 CL

    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Modena (MD) Inizio torneo: 30/06/2025 | Ultimo agg.: 24/06/2025 12:50Main Draw (cut off: 191 – Data entry list: 08/06/25 – Special Exempts: 0/0)

    #entrylist_box .reset5574 {
    margin-top: -192px;
    }

    0. M. Dodig0. frozen)102. J. Manuel Cerundolo109. E. Moller110. D. Elahi Galan111. T. Barrios Vera115. T. Boyer118. T. Seyboth Wild120. N. Basilashvili125. T. Agustin Tirante128. C. Taberner129. R. Andres Burruchaga132. P. Herbert134. F. Agustin Gomez138. T. Monteiro141. F. Passaro152. I. Buse153. T. Daniel154. J. Kym173. A. Pellegrino183. F. Arnaboldi191. B. Hassan  Alternates

    #entrylist_box .resetAlternates5574 {
    margin-top: -168px;
    }

    1. F. Diaz Acost (196)2. A. Ramos-Vino (204)3. K. Sultanov (227)4. A. Collarini (231)5. F. Maestrelli (248)6. M. Houkes (249)7. D. Prizmic (252)8. F. Ferreira S (257)9. S. Gueymard W (258)10. E. Ymer (260)11. M. Poljicak (261)12. M. Hans Rehbe (264)13. V. Vacherot (267)14. M. Erhard (269)15. I. Gakhov (270)16. C. Sanchez Jo (271)17. M. Geerts (272)18. P. Zahraj (275)19. G. Blancaneau (278)20. C. Negritu (285)  LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Alcaraz nei momenti decisivi è superiore a Sinner sul lato mentale, ma Jannik è più bravo a condurre il match con ritmo altissimo senza commettere errori”

    Toni Nadal nella foto

    Toni Nadal ritiene che la rivalità tra Sinner e Alcaraz sia fantastica per il livello di gioco che i due esprimono quando si affrontano e per le loro diverse caratteristiche che rendono ogni partita molto spettacolare. Lo zio più famoso del tennis, oggi direttore dell’Academy del nipote a Manacor dopo un breve periodo a fianco di Felix Auger-Aliassime, ha parlato di quello che ritiene essere il punto di forza di Carlos quando affronta l’italiano, ma anche di quanto le loro sfide siano talmente equilibrate da esser decise da un punto o due e pertanto dell’importanza della componente fortuna, oltre a bravura e attitudine.
    “Penso che Alcaraz sia mentalmente un po’ superiore a Sinner nei momenti decisivi, mentre l’italiano è più bravo a imporre un ritmo molto alto senza commettere errori” afferma Toni Nadal alla Gazzetta. “Ma quando è il momento chiave, tra i due, forse Carlos è un po’ superiore. A volte è solo che il tuo gioco e quello del tuo avversario non si combinano bene. Carlos domina i precedenti con Sinner, ma la verità è che se l’italiano avesse avuto un po’ più di fortuna, avrebbe avuto almeno due vittorie in più e Carlos due sconfitte in più. Basta una palla dentro o fuori, e scoppia il caos: tutti diventano esperti, la stampa cerca spiegazioni eccezionali. Invece, bisogna rassegnarsi ad un fatto molto banale: lo sport in fondo è una cosa semplice.” Sinner dall’avvio della stagione 2024 vanta un record straordinario di 92 vittorie a fronte di sole 9 sconfitte; 5 di queste sono arrivate proprio contro Alcaraz.
    Toni Nadal ha anche parlato di come Sinner sia stato bravo a completare il suo tennis, diventando un giocatore difficilissimo da battere. Tuttavia l’altoatesino ha ancora dei buoni margini di miglioramento, ecco dove secondo il coach spagnolo. “Parlo da osservatore esterno, gli allenatori di Sinner sanno benissimo su cosa bisogna lavorare. Ha un ottimo servizio, un diritto e un rovescio molto potenti, ed è molto solido. Potrebbe essere più preciso quando gioca le palle corte, e in particolare ritengo che a volte sia un po’ frettoloso nella scelta della giocata. Carlos è più creativo. Tutti possono fare meglio; persino Federer ha perfezionato il suo rovescio quando era già molto avanti con l’età. Jannik continuerà ad aggiungere piccoli dettagli, a evolversi e diventare sempre più completo” conclude Toni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Incredibile Rune: nel suo shop online in vendita anche racchette distrutte a… 6000 euro (ma parte del ricavato andrà in beneficenza)

    Holger Rune in azione

    Holger Rune in questi giorni sta facendo parlare di sé non tanto per il suo talento e prestazioni quanto per l’apertura del proprio shop online. Niente di male: l’iniziativa, che porta avanti insieme alla sorella Alma, è nata per creare un legame ancor più forte con i suoi fans e rafforzare la sua presenza ed immagine. In una dichiarazione il danese afferma che “Venderemo diversi oggetti, inclusi alcuni molto personali che hanno significato molto per me nella mia carriera. Ora spero che altri possano trarne beneficio. Parte dei profitti andrà a vari progetti di beneficenza che hanno un posto speciale nel mio cuore, tra cui Børns Vilkår, di cui sono orgoglioso ambasciatore.”
    “A tutti coloro che seguono il mio percorso, guardano le mie partite, mi mandano messaggi e mi supportano: questo è per voi”, continua Rune su X, “Il vostro supporto significa tutto. Lanciare questo negozio è il mio modo di condividere con voi un po’ di più del mio percorso. Troverete attrezzatura autografata personalmente: libri, racchette e poster, magliette, cappellini e altro ancora. È anche uno spazio creativo dove in futuro condividerò prodotti unici che utilizzo in allenamento, durante le partite e fuori dal campo”.
    Visto che parte dei proventi andranno in beneficenza quest’iniziativa è certamente lodevole. Tuttavia la cosa singolare e che è subito balzata all’occhio degli osservatori è che oltre a cappellini, magliette e altri accessori posseduti dall’ex n.4 del mondo, in vendita ci sono anche delle racchette distrutte in campo da Holger, a prezzi a dir poco elevati. Una che mostriamo, è in vendita addirittura a 6000 euro.

    6000€ for a rune unusable racquet pic.twitter.com/uyAUKiZZrO
    — enrico maria riva (@enricomariariva) June 22, 2025

    Ogni racchetta, anche quelle disintegrate in partita, saranno autografate da Rune, diventando un cimelio singolare della sua carriera. Ancor più curioso che quelle intere e quindi utilizzabili sono in vendita a prezzi inferiori. Un’iniziativa singolare, che certamente ha già ottenuto il risultato di far parlare il mondo degli appassionati.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger – Wimbledon): I risultati completi di Martedì 24 Giugno 2025

    CH 75 Milano – terra ☀️ 34°C / 23°C

    R32: Berrettini (Rank: 330) – Squire (Rank: 358) Inizio 10:00 (H2H: 0–0)

    ATP Milan Jacopo Berrettini04 Henri Squire• 02ServizioSvolgimentoSet 1J. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2H. Squire 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2J. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1H. Squire 0-15 df 15-15 15-30 15-40 df1-1 → 2-1J. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1H. Squire 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 0-1

    R32: Poljicak (Rank: 265) – Travaglia (Rank: 312) 2° inc. ore 10 (H2H: 0–1)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Cecchinato (Rank: 437) – Alcalá Gurri (Rank: 435) Non prima 15:00 (H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Santamarta Roig (Rank: 716) – Vasami (Rank: 857) Non prima 17:00 (H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Fonio (Rank: 378) – Houkes (Rank: 256) 2° inc. ore 10 (H2H: 1–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Faurel (Rank: 1046) – Bondioli (Rank: 403) 2° inc. ore 10 (H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Elias Ymer, dieci anni di rincorsa verso la top100: “Il livello è più alto che mai”

    Elias Ymer nella foto

    Sono passati più di dieci anni da quando Elias Ymer ha fatto il suo debutto nel circuito professionistico, ma la sua carriera porta ancora una grande lacuna: l’approdo stabile tra i primi 100 del mondo. Il suo volto era presente nella primissima lista dei #NextGen, una campagna inaugurale che ha lanciato diversi top10… e altri che, come il tennista svedese, non sono mai riusciti a entrare nell’élite mondiale. A 29 anni appena compiuti lo scorso aprile, Elias non ha mai smesso di crederci e continua a inseguire quel sogno, lavorando duro nella speranza che arrivi finalmente il suo momento.
    La realtà, però, sembra andare in un’altra direzione: oggi Ymer occupa la posizione numero 235 del ranking ATP. In un’intervista ripresa da tennis.com, il più grande dei fratelli Ymer ha spiegato le sue ambizioni, il percorso di crescita e la sua continua ricerca di un’identità tecnica ancora da costruire pienamente.
    “Sto scoprendo sempre di più il mio stile di gioco, sento che ogni giorno mi avvicino a quel momento in cui tutto potrà incastrarsi. Sto cercando di evolvere, di essere più aggressivo in campo, di andare più spesso a rete. So di avere questo tennis dentro di me, ma finora non sono riuscito a mostrarlo davvero. L’obiettivo è costruire uno stile di gioco più offensivo, che sia la mia forza e non il mio limite”, racconta Ymer, che nel 2018 arrivò fino al numero 105 ATP, il punto più vicino alla sua meta.
    Oggi, però, arrivare tra i primi 100 è diventato ancora più complicato. “Il livello si è alzato in modo incredibile. Una volta si pensava che solo i primi 100 sapessero davvero giocare a tennis, o magari i top50, o addirittura il top20. Ma oggi anche i giocatori tra i primi 200 o 300 possono esprimere un tennis eccezionale in una giornata particolare. Il gap si è ridotto moltissimo”, riflette Elias.
    Con un bilancio stagionale di 21 vittorie e 15 sconfitte, i risultati recenti non fanno presagire un immediato ingresso tra i migliori cento. Ma Ymer continua a essere il miglior tennista della Svezia, in un Paese che non trova più veri leader dai tempi di Robin Soderling. I fratelli Ymer hanno portato avanti sulle spalle un’eredità pesante, tentando di tenere viva una tradizione che per decenni ha prodotto campioni quasi “in automatico”.
    “Probabilmente siamo ancora un po’ troppo legati ai tempi d’oro, ma il tennis è diventato uno sport molto competitivo. Essere un professionista oggi significa affrontare un livello altissimo e, dopo una buona carriera da junior, trovarsi a perdere più spesso può mettere a dura prova la fiducia. Il mio consiglio ai giovani è di uscire dai tornei Futures il prima possibile: quei livelli possono essere mentalmente durissimi”, conclude Ymer.
    Per ora, il suo sogno resta aperto. Chissà che la maturità, la consapevolezza e la voglia di cambiare gioco non possano regalare a Elias Ymer la soddisfazione che insegue da una vita.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO