More stories

  • in

    Atp Eastbourne e Wta Bad Homburg, il programma di oggi: partite e orari

    L’Italia del tennis oggi protagonista sull’asse Bad Homburg-Eastbourne, tutto in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Nel Wta 500 tedesco è il giorno dell’esordio di Jasmine Paolini: testa di serie n. 2 del torneo, la toscana affronterà la canadese Leylah Fernandez. Paolini cerca la prima vittoria stagionale sull’erba dopo il ko al debutto a Berlino contro Jabeur. A Eastbourne, invece, ci saranno tre azzurri: sul Centrale spazio a Flavio Cobolli, opposto al britannico Jakub Fearnley. Entrambi sono reduci da un quarto di finale: l’azzurro ad Halle, l’inglese al Queen’s. In campo anche Luciano Darderi (contro lo statunitense Giron) ed Elisabetta Cocciaretto (contro la russa Rakhimova).

    Tutti gli incontri su Sky Sport Plus ed Extra Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA. LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz-Raducanu, nasce la “coppia” del momento: tra amicizia, simpatia e… doppio misto agli US Open

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Negli ultimi giorni il tennis e i social non parlano d’altro: la relazione tra Emma Raducanu e Carlos Alcaraz è diventata il nuovo tormentone del circuito. Merito di qualche sorriso, battuta reciproca e tante interazioni che, tra Queen’s e la notizia del doppio misto agli US Open 2025, hanno fatto impazzire tifosi e giornalisti. Una vicinanza che entrambi non hanno alcuna voglia di smentire, alimentando così voci e speculazioni di ogni genere.Tutto è cominciato con l’annuncio della rinnovata disciplina del doppio misto a Flushing Meadows: Raducanu e Alcaraz insieme in campo, scelta di marketing perfetta ma anche autentico colpo di scena per i fan. Giovani, estroversi, due talenti che piacciono alle aziende e alle nuove generazioni, la coppia “Emma & Carlitos” ha già acceso la fantasia degli appassionati. Pochi giorni dopo, la presenza di Emma sugli spalti di Queen’s (insieme alle amiche) a tifare per Carlos, ha fatto il giro del web e aggiunto ulteriore pepe.
    La nascita della “coppia” tennisticaÈ stato proprio Alcaraz a confessare che il primo passo per proporre la partnership a New York lo ha fatto lui. Emma, intervistata dal “Daily Express”, lo conferma e scherza: “Ho dovuto chiedere prima al mio team, ma la verità è che avevo già deciso di accettare. Carlos mi aveva già convinta!”.Ma come è nata questa sintonia? Tutto parte da New York nel 2021, quando i due giovanissimi scrissero una pagina di storia: Raducanu vinse lo US Open partendo dalle qualificazioni, mentre Carlitos raggiungeva i quarti di finale, battendo anche Tsitsipas. “Lo conosco da qualche anno – racconta Emma – e già a Wimbledon 2021 avevamo iniziato a legare. Al US Open vedevo che vinceva e mi dava motivazione, era bello vivere quelle settimane insieme da emergenti e ci scrivevamo spesso”.Oggi le loro carriere hanno preso direzioni diverse, ma l’amicizia resta forte. “Questi legami nati quando eravamo giovanissimi valgono tanto per me. Quando diventi famoso ti rendi conto che le persone che ti conoscono da sempre sono un vero tesoro. Carlos ormai è un campione affermato, ma è bello sapere che la nostra amicizia è rimasta”.
    Raducanu in tribuna, ma Carlitos andrà a Eastbourne?La presenza della britannica in tribuna a Queen’s, sabato scorso, durante la semifinale vinta da Alcaraz contro Bautista, ora ha un significato nuovo. Ma lei stessa ammette che non si aspetta una “visita di cortesia” a Eastbourne: “Non credo proprio che Carlos venga a vedermi (ride). Sabato ero libera, sono venuta con delle amiche, ci siamo divertite. Ora a lui tocca portare un po’ di magia a New York!”.Entrambi si preparano alle rispettive sfide su erba, con Wimbledon dietro l’angolo. Ma la data clou, per i fan e per il gossip, è già segnata: US Open, doppio misto Raducanu-Alcaraz. In campo ci sarà amicizia, intesa, e magari anche qualche magia per replicare i successi di quella famosa estate newyorkese del 2021.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Da Bergamo: Silvio Mencaglia, nome a sorpresa per un bel main draw

    Silvio Mencaglia – Foto Antonio Milesi

    Il giovane romano mostra tutto il suo talento e supera il favorito Giorgio Tabacco, che lo precede di 800 posizioni. Martedì scatta il main draw guidato da Stefanos Sakellaridis, greco che un paio d’anni fa… giocava con una sola racchetta.
    Nel professionismo attuale, le classifiche sono un ottimo indicatore della continuità di un tennista. Ma non è detto che ne rappresentino l’esatto valore. Tuttavia, quando un giocatore batte un avversario che lo sopravanza di ottocento posizioni si può certamente parlare di “sorpresa”. È quella che ha azzeccato il 20enne romano Silvio Mencaglia (ne compirà 21 il 2 settembre): da numero 2083 del ranking ATP, ha battuto il favorito Giorgio Tabacco (1266). Figlio del valido coach Marco (che in passato aveva allenato Laura Golarsa, oltre a tanti professionisti di livello), ha mostrato un gran bel talento e si è imposto col punteggio di 6-7 6-2 10-4. Grande tifoso della Roma, Mencaglia è un ragazzo molto serio e professionale, ma deve ancora raggiungere la sua piena maturazione. “Studia poco il tennis” dice chi lo conosce bene, paragonandolo a Fabio Fognini. L’età è ancora dalla parte di Mencaglia, il quale – nonostante abbia centrato l’impresa del giorno – non era pienamente soddisfatto della sua prestazione. Tesserato da anni per il Tennis Club Maglie (per cui gioca la Serie A2), Mencaglia è uno dei pochi, almeno in Italia, a giocare con la racchetta Babolat Pure Strike 97, e spera di diventare la mina vagante di un tabellone principale che è stato sorteggiato nel pomeriggio di lunedì. Nelle qualificazioni, oltre all’iraniano Kasra Rahmani ha centrato il suo posto nel main draw anche Lorenzo Angelini, emerso da una battaglia contro Andrea Motta, sconfitto soltanto 10-7 al super tie-break. A proposito di tabellone principale, la nona edizione del Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta) offre tutto quello che si chiede a un evento che rappresenta, in termini di montepremi, il gradino più basso del professionismo.
    OCCHIO A MEES ROTTGERINGL’attesa era per conoscere il percorso di Samuel Vincent Ruggeri, idolo di casa chiamato a essere protagonista. Non sarà semplice, poiché se la vedrà con il giovane Carlo Alberto Caniato, classe 2005 in ascesa (oggi è n.803 ATP), che un mese fa ha avuto un picco di popolarità (sia pure in doppio) grazie al successo contro Bolelli-Vavassori al Foro Italico, in coppia con Federico Bondioli. Il bergamasco è accreditato della testa di serie numero 3 e si trova nella parte alta del tabellone, presidiata dal n.1 Stefanos Sakellaridis. Il 20enne greco, numero 429 ATP, aveva fatto parlare di sé un paio d’anni fa quando vinse un grande match in United Cup contro Zizou Bergs. Nell’occasione rivelò che aveva giocato per qualche mese con soltanto una racchetta, l’unica che gli dava le giuste sensazioni con manico e impugnature. Gliele sistemarono a Perth e, in effetti, per lui è iniziata una nuova carriera, poiché da allora ha dimezzato la sua classifica. Il greco se la vedrà con un qualificato. Nella parte alta spicca uno dei derby azzurri tra Gianmarco Ferrari (n.6 del tabellone) e il giovane azzurro Lorenzo Sciahbasi, già finalista al doppio junior al Roland Garros nel 2023. Nella parte bassa c’è il numero 2 Andrea Picchione, ma il giocatore più atteso è l’olandese Mees Rottgering, ex numero 1 junior che soltanto pochi mesi fa vinceva il Masters di categoria e quest’anno ha già esordito nel circuito maggiore, grazie alla wild card ottenuta a Rotterdam. Se la vedrà con Stefano D’Agostino, mentre un altro match particolarmente atteso è quello tra Alessandro Pecci e l’altro bergamasco in gara, quel Leonardo Borrelli che è tesserato per il TC Mille e sta cercando, con tenacia e impegno, nel ranking ATP di singolare. LEGGI TUTTO

  • in

    Da Milano: 500 partite per Fonio: “Sento che il meglio deve ancora venire” (con il programma di domani)

    Giovanni Fonio nella foto – Foto Francesco Peluso

    Tre italiani superano le qualificazioni dell’ASPRIA Harbour Club. Tra loro c’è Giovanni Fonio, che sente di essere a un passo dalla piena maturità. “Non è solo la prestazione fisica, ma mettere diversi tasselli al loro posto. Credo di non aver fatto ancora il mio massimo, e questa è una grande motivazione”. In tabellone anche Berrettini e Bondioli, buon esordio per Prizmic e Jodar: eliminati rispettivamente Piraino e Giustino.
    “Davvero ho giocato più di 500 partite da professionista?”. Giovanni Fonio è sorpreso quando gli ricordiamo che quello contro Tom Gentzsch è stato il match numero 505 della sua carriera. “Significa che è da tanto tempo che frequento i circuiti ITF e Challenger” dice il 27enne di Novara dopo aver centrato il main draw all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (91.450€, terra battuta). Fonio vanta una certa esperienza nel mondo Challenger, ma ogni torneo rappresenta un’occasione di svolta. E allora il 6-2 6-2 contro il tedesco ha un certo valore, perché a volte bastano un paio di tornei per girare una stagione. “È stato importante rispondere con continuità – dice Fonio – il servizio è il suo colpo migliore, quindi entrare spesso nello scambio è stato importante. A quel punto mi sentivo abbastanza in controllo. Non è facile giocare con questo caldo: ma io sono di Novara e mi alleno spesso a Milano, dunque sono abbastanza abituato. Diciamo che può essere un piccolo vantaggio rispetto ad altri”. Fonio si è presentato all’ASPRIA Harbour Club da numero 378 ATP, a un centinaio di posizioni dal best ranking (n.269) conquistato circa un anno fa. In virtù dei numeri di cui sopra, è il momento di fare un piccolo bilancio di una carriera che non lo ha ancora posto all’attenzione del grande pubblico, nonostante abbia un tennis di rara eleganza, in grado di rapire l’occhio. “Non sono completamente soddisfatto – racconta Fonio – ed è per questo che continuo a lavorare e cercare di migliorare. Sento che il meglio deve ancora venire e per me è una grande motivazione. Ho la sensazione di poter fare di più, sia in termini di risultati che di cose da fare sul campo”. Per adesso i numeri rispecchiano abbastanza fedelmente la sua carriera. In questo momento, il suo bilancio è di zero vittorie e otto sconfitte contro i top-100 ATP, mentre è 11-28 contro quelli compresi tra la 101esima e la 200esima posizione. Quando gli chiediamo cosa manca per ribaltare il bilancio, il novarese mostra idee piuttosto chiare. “Con i top-100 può esserci un po’ di differenza, ma a livello immediatamente successivo non è così. Nella partita secca non c’è differenza tra il n.150 e il n.350: a fare la differenza sono continuità, costanza, bravura nel momento importante. Chi è piazzato meglio riesce a fare la differenza a livello mentale. Giocando tante partite contro di loro ti senti sempre più a tuo agio, trovando la fiducia nel poterli battere. La differenza non è tanto tennistica, quanto a 360 gradi. Ma sui dettagli”.
    “LA MATURITÀ SI RAGGIUNGE IN ETÀ PIÙ AVANZATA”Quello che dice Fonio è particolarmente vero nel circuito Challenger, laddove le teste di serie “saltano” con maggiore facilità e capita spesso che qualificati, wild card o addirittura lucky loser arrivino in fondo. “Tutti possono battere tutti – continua – bisogna farsi trovare pronti perché l’occasione può arrivare e bisogna coglierla. Se sei sempre ‘sul pezzo’, prima o poi la chance arriva”. La storia del tennis, tuttavia, racconta che non sono molti i giocatori a essere entrati per la prima volta tra i top-100 dopo aver superato i trent’anni (il più anziano è stato Daniel Munoz de la Nava). Poiché tanti giocatori guardano a questi esempi nella speranza di potercela fare, chiediamo a Fonio se si tratta di un aspetto positivo o che, a suo modo, può essere pericoloso. “Ho sempre pensato che ognuno abbia il suo percorso. Nel tennis ci sono vie infinite, credo non esistano due giocatori che abbiano vissuto un percorso identico. Chi ha ottenuto il meglio dopo i 30 anni è un esempio positivo: non so se sia pericoloso, ma sono certamente una fonte d’ispirazione – racconta – nel tennis, la piena maturità si raggiunge in età più avanzata rispetto al passato. Non si tratta solo della prestazione fisica, ma di mettere insieme tutti i tasselli. Per farlo ci vuole una certa maturità, dunque tra i 27 e i 30 anni è possibile effettuare il salto di qualità”. Per questo, Fonio rimane ben concentrato sul singolare senza aver pensato di dedicarsi al doppio come soluzione alternativa (“Quello del doppio è un tema molto ampio, gli specialisti si lamentano per la scarsa visibilità ma credo che sia compito dell’ATP rivoluzionare la specialità. Non ho una posizione forte sulla scelta dello US Open per il doppio misto: sarà un bello spettacolo, ma senza meritocrazia”). Per proiettarsi nel futuro, tuttavia, si affida a un colpo vintage: il rovescio a una mano. Lui lo gioca decisamente bene, ma non è sempre stato così: “Fino a 12 anni lo giocavo a due mani – rivela – non era il mio punto forte e allora, nonostante fossi già grandicello, ho scelto questa strada seguendo la visione del mio maestro di allora. L’inizio è stato difficile, ho vissuto 2-3 anni molto complicati. Però ci ho creduto, e col tempo è diventato il mio colpo migliore. Sono contento di aver seguito questa strada”. Più in generale, tuttavia, ammette che i ritmi forsennati del tennis attuale lo rendono un colpo piuttosto difficile da giocare ad alti livelli. “Ce ne sono pochissimi, il migliore è Musetti – continua – non so se si estinguerà, ma per esperienza posso dire che ci sono pro e contro. Alle velocità attuali bisogna giocarlo veramente bene. Direi che un rovescio a due mani di medio livello consente qualcosa in più rispetto a uno a una mano di altrettanto livello. Se sei un Wawrinka o un Musetti non ci sono problemi, ma senza quella facilità è tutto più difficile”. Il suo percorso ripartirà martedì nel match contro l’olandese Max Houkes (n.3 del draw), nella speranza di continuare il percorso verso quel “meglio” che Giovanni spera di esplorare il prima possibile. “A fine carriera, la mia gioia non dipenderà dai risultati, bensì dalla consapevolezza di aver fatto tutto quello che era possibile per raggiungere il massimo del mio potenziale”. Milano è un altro tassello per riuscirci.
    IN TABELLONE ANCHE BERRETTINI E BONDIOLIAi cinque già ammessi in tabellone, se ne sono aggiunti tre grazie alle qualificazioni. Oltre a Fonio, hanno centrato il loro posto Jacopo Berrettini e Federico Bondioli. Il primo ha superato Mikael Ymer, ex numero 50 ATP che ha ripreso a giocare da poco dopo aver scontato una squalifica di diciotto mesi: aveva saltato tre controlli antidoping in meno di un anno. Berrettini ha recuperato al meglio dopo la lunga battaglia del giorno prima, che lo aveva tenuto in campo per quasi tre ore e mezza. Ha sempre fatto gara di testa, contenendo il recupero di Ymer nel primo set (da 5-3 a 5-5) prima che arrivasse un calo dello svedese a sigillare il punteggio di 7-5 6-2. Per Berrettini è un momento davvero felice: con la qualificazione a Milano, ha vinto 15 delle ultime 17 partite. L’ASPRIA Tennis Cup mette in palio i punti necessari per entrare tra i top-300 ATP, primo obiettivo di una stagione che sta finalmente andando per il verso giusto. Passa anche Federico Bondioli, bravo a superare con un doppio 7-5 l’ex promessa Rudolf Molleker. Per il romagnolo sarà la sesta partecipazione in carriera nel tabellone principale di un ATP Challenger, la terza dopo aver passato le qualificazioni.
    ESORDIO OK PER PRIZMIC E JODARNel frattempo è scattato il tabellone principale, ed è stata confermata la forza di due dei giocatori più attesi. Nell’ultimo match di giornata, il n.1 del seeding Dino Prizmic ha confermato l’ottimo stato di forma battendo con un netto 6-1 6-4 un generoso Gabriele Piraino. Il siciliano ha fatto match pari nel secondo set, si è anche procurato una preziosa palla break per il 5-5, ma nel momento del bisogno Prizmic ha trovato l’aiuto del servizio. Piraino ha cancellato tre matchpoint con coraggio, ma poi si è dovuto arrendere. Dotato di un fisico impressionante, con gambe da calciatore, Prizmic conferma di essere in un ottimo stato di forma, anche se gli manca un colpo-killer. A fine match, il suo coach Luka Kutanjac ha chiesto uno scatolone di palle per sottoporre il suo allievo a un allenamento extra di 30 minuti. In precedenza aveva destato un’ottima impressione Rafael Jodar, campione in carica dello US Open junior. Il giovane madrileno ha lasciato due giochi a un giocatore esperto come Lorenzo Giustino, battuto con un severo 6-0 6-2. Negli ottavi se la vedrà con il vincente tra il cileno Matias Soto (n.4 del tabellone) e il lucky loser portoghese Tiago Pereira. Jodar è piaciuto per la potenza dei colpi e la completezza del suo gioco, peraltro mettendo in evidenza tanti margini di miglioramento. Il suo gioco è ancora in formazione, ma a questi livelli sembra già piuttosto competitivo. Ha un po’ deluso Diego Dedura: il tedesco dal papà cileno e la madre lèttone ha ceduto al francese Arthur Gea, perfetto interprete dello stile transalpino, molto elegante nei colpi. Dedura è ancora un po’ incline al nervosismo durante i match, e non sembra avere colpi davvero straordinari. Tuttavia può ancora crescere, visto che è nato nel 2008. Martedì si completeranno i match di primo turno: il clou sarà l’esordio di Jacopo Vasamì (non prima delle 17 sul Centrale), in campo contro il coetaneo spagnolo Andres Santamarta Roig. In precedenza giocheranno gli altri italiani ancora in gara: Jacopo Berrettini, Giovanni Fonio, Federico Bondioli, Stefano Travaglia e l’ex top-20 Marco Cecchinato, già vincitore di questo torneo nel 2016.
    Center Court – ore 10:00Jacopo Berrettini vs Henri Squire Mili Poljicak vs Stefano Travaglia Marco Cecchinato vs Max Alcala Gurri (Non prima 15:00)Andres Santamarta Roig vs Jacopo Vasami (Non prima 17:00)
    Court 10 – ore 10:00Oriol Roca Batalla vs Rodrigo Pacheco Mendez Giovanni Fonio vs Max Houkes Frederico Ferreira Silva vs Alexey Vatutin Luis David Martinez / David Pichler vs Gonzalo Escobar / Marcelo Zormann (Non prima 14:00)Matthew Christopher Romios / Ryan Seggerman vs Trey Hilderbrand / Mac Kiger
    Court 13 – ore 10:00Matias Soto vs Tiago Pereira Thomas Faurel vs Federico Bondioli Mathys Erhard vs Christoph Negritu Luca Sanchez / Seita Watanabe vs Ivan Liutarevich / Mick Veldheer (Non prima 14:00)Denys Molchanov / Matej Vocel vs Blake Bayldon / Mats Hermans LEGGI TUTTO

  • in

    Combined Eastbourne, ATP 250 Maiorca e WTA 500 Bad Homburg: I risultati completi con il dettaglio del Day 2. Bronzetti travolta da Eala all’esordio

    Lucia Bronzetti ITA, 10.12.1998 – Foto getty images

    Debutto amaro per Lucia Bronzetti sull’erba di Eastbourne. L’azzurra è stata sconfitta nettamente dalla giovane filippina Alexandra Eala, che si è imposta con un perentorio 6-0 6-1 in appena poco più di un’ora di gioco nel match di primo turno del torneo WTA 250 inglese.Una prestazione senza storia, in cui Bronzetti ha faticato a entrare in partita, trovandosi costantemente in difficoltà sia al servizio che negli scambi da fondo. Eala, classe 2005 e tra le giovani più interessanti del circuito, ha imposto il suo ritmo dall’inizio alla fine, lasciando appena un game alla giocatrice italiana, che non è mai riuscita a trovare contromisure contro l’aggressività e la varietà di colpi dell’avversaria.Per Bronzetti si tratta di un ko pesante che lascia poco spazio alle recriminazioni. L’azzurra cercherà ora di voltare pagina e di arrivare a Wimbledon con sensazioni migliori. LEGGI TUTTO

  • in

    ITF Palma Del Rio e Tarvisio: I Main Draw

    Silvia Ambrosio ITA, 24-01-1997 – Foto Diego Runggaldier

    ITF PALMA DEL RIO (Spa 50k terra)[1] Clervie Ngounoue vs TBDMelisa Ercan vs TBDLorena Solar donoso vs Ankita Raina Anastasia Kulikova vs [6] En Shuo Liang
    [4] Zarina Diyas vs TBDMartyna Kubka vs TBDDiletta Cherubini vs TBDLian Tran vs [8] Yasmine Mansouri
    [7] Caroline Werner vs Ekaterina Yashina Elena Micic vs Victoria Rodriguez Sandra Samir vs Isabella Shinikova [3] Francisca Jorge vs TBD
    [5] Eva Vedder vs Alba Rey garcia Candela Yecora vs TBDYuliya Hatouka vs TBDNoelia Bouzo zanotti vs [2] Anna-Lena Friedsam

    ITF TARVISIO (Ita 35k terra)[1] Laura Samson vs Jennifer Ruggeri Alja Senica vs Lisa Pigato Ilinca Dalina Amariei vs Vittoria Paganetti Sofia Rocchetti vs [7] Sapfo Sakellaridi
    [4] Aneta Kucmova vs Paula Ormaechea Luca Udvardy vs Daria Kuczer Arianna Zucchini vs Deborah Chiesa Samira De stefano vs [6] Ariana Geerlings
    [8] Gabriela Ce vs Verena Meliss Lara Smejkal vs Eszter Meri Dalila Spiteri vs Ekaterina Ovcharenko Alexandra Vasilyeva vs [3] Silvia Ambrosio
    [5] Dalila Jakupovic vs Kristina Novak Alessandra Mazzola vs Eleonora Alvisi Beatrice Ricci vs Nika Radisic Chiara Fornasieri vs [9] Federica Urgesi LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Eastbourne: Sonego più forte di Marozsan e della… bufera

    Lorenzo Sonego

    Nel rulebook del tennis c’è un po’ di tutto, non un regola in caso di forte vento. Si gioca sempre, a meno che il giudice arbitro del torneo non reputi le condizioni estreme o addirittura pericolose. Eastbourne è un posto meraviglioso, ma ha una controindicazione: siamo sul mare e spesso qua il vento della Manica è il padrone di casa. Non esattamente quel che ci si augura per una partita di tennis, che può diventare un vero incubo in giornate come quella odierna, dove Lorenzo Sonego è stato più forte e soprattutto più bravo di Fabian Marozsan a gestire delle folate micidiali sull’erba dell’ATP 250 precedente ai Championships. Il torinese gioca una partita intelligente, pratica, riuscendo a servire con precisione e attenzione e anche gestire meglio i rari colpi di scambio rispetto al magiaro, apparso totalmente in balia degli elementi e delle traiettorie più sicure dell’azzurro. Finisce 6-2 6-4, un match senza storia che qualifica Sonego al secondo turno, dove trova Ugo Humbert, venti nel ranking, quarto nel seeding e giocatore assai più attrezzato del magiaro al tennis sui prati.
    Forse con meno disturbo del vento poteva esserci più partita, e più spettacolo. Tuttavia è da considerare anche quanto il tennis di Lorenzo si adatti bene all’erba, una superficie che conosce alla perfezione e sulla quale ha ottenuto buonissimi risultati, incluso il suo primo titolo ATP ad Antalya (2019), mentre quanto poco si confà al gioco di Marozsan, tennista che vive di sensazioni sulla palla, impatti in anticipo con timing perfetto. Già l’erba in sé rende questo tipo di gioco non facile; nella bufera di Eastbourne è stato di fatto disarmato, e si è notato fin dai primi game uno scoramento totale, quasi che non ci credesse nemmeno viste le difficoltà di adattarsi a tutto. Sonego invece è stato assolutamente perfetto nel giocare un tennis ridotto all’osso ma coerente con quel che passava il convento. Invece di sparare pallate a tutta col servizio, dopo un game ha scelto in modo intelligente di giocare quasi solo prime palle a 3/4 di velocità, perlopiù slice e con buon margine, per tenerla in gioco e così non rischiare il doppio fallo sulle seconde; inoltre con queste folate assurde trovare ritmo e continuità in scambio non era possibile, quindi via ad attaccare col diritto dal centro, anche qua sempre con un buon metro di margine, e anche affidarsi il back di rovescio già frequentemente di quanto faccia di solito, visto che il suo controllo sul lato sinistro nell’impatto a tutto braccio è meno sicuro. Con un avversario falloso e poco convinto, sbagliare il meno possibile era la tattica vincente, Lorenzo è stato bravo ad eseguirla e portare a casa un successo meritato.
    È piaciuta l’attitudine di Sonego, come non si sia fatto innervosire dal contesto molto difficile, riuscendo ad ottimizzare la maggior parte delle giocate. Bravo anche a buttarsi a rete il prima possibile, come gli “Aussie” d’antan, con l’ultimo che arrivava a rete costretto a pagare da bere a tutti… Lorenzo ha gestito piuttosto bene volée nemmeno facili, e soprattutto ha fatto sentire al rivale la sua miglior adattabilità. Marozsan non è esattamente un grande fighter, c’ha creduto fin troppo poco e bravo è stato “Sonny” a non dargli né appigli, né speranze. Al secondo turno c’è Humbert, giocatore mancino di grande qualità che avrà altre armi rispetto all’ungherese. Sperando che il vento si sposti altrove a portare la sua brezza rinfrescante…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Eastbourne è una località di mare, molto affascinante. C’è una controindicazione: il vento! La partita inizia sotto folate incredibilmente forti, non è affatto facile controllare la traiettoria dei colpi. La gestisce meglio Sonego all’avvio, che vince un gran scambio col diritto e sul 15-40 approfitta di un errore di rovescio di Marozsan, strappando un break immediato. Serve bene Lorenzo, il magiaro quasi non la vede, 2-0. Parlare di qualità di gioco con queste condizioni estreme è quasi un paradosso. si cerca di tenerla in campo e accelerare i tempi, visto che si deve improvvisare e sperare che la palla non venga porta via. Se si serve bene, rispondere è una chimera. Marozsan trova le misure con la prima palla e muove lo score (2-1). L’azzurro commette doppio fallo col vento a favore e adatta la sua prima palla abbassando la velocità e scegliendo uno slice di controllo, che comunque scivola via. Ai vantaggi, 3-1 Sonego. Il torinese è bravo a trovare alcune diritti dal centro sul rovescio dell’ungherese che sembra in discreta difficoltà a trovare impatti sicuri. Un doppio fallo di mezzo metro costa a Fabian un altro 15-40. Risposta solida di “Sonny”, in rete il diritto di Marozsan e altro break, 4-1 Sonego, poi bravo a giocare con buon margine di sicurezza e pronto ad aggredire dopo un servizio in gioco, per il 5-1. Il 25enne di Budapest è in enorme difficoltà nel gestire i suoi colpi, li gioca di timing, in anticipo ed è terribilmente difficile farlo oggi. Vince un altro game di servizio (5-2), poi Sonego chiude comodamente il set 6-2. Ha ceduto solo 6 punti nei turni di battuta. Solido.
    Marozsan inizia il secondo set come ha finito il primo: male. Si porta 40-15 ma Sonego tira un gran cross di diritto e poi Fabian pur scivola, concedendo una palla break che gestisce malamente con un diritto centrato talmente male che quasi rimbalza nella sua lato di campo. Break per Lorenzo, che “veleggia” (in tutti i sensi!) col vento in poppa avanti di un set e servendo sull’1-0. Sul 30-15 arriva il primo lungo scambio del match, pure rocambolesco, con un pizzico di fortuna lo vince Marozsan. Arriva anche un doppio fallo che costa a Lorenzo la prima palla break da salvare. La gioca con i punti pregiati del suo repertorio: servizio esterno preciso, tre passi a sinistra e diritto inside out vincente in contro piede. Segue il miglior colpo del match di Fabian, passante di rovescio su palla bassa che punisce un attacco non così profondo del nostro giocatore, e PB #2. Marozsan spreca, brutta risposta a metà rete. Scuote la testa. 2-0 Sonego. A differenza del primo set, Marozsan non cede di schianto, cerca di restare aggrappato alla partita servendo meglio. Davvero inusuale lo scambio che apre il sesto game, un festival del back, anche col diritto, ed è Sonego il primo a mandarne uno out. Poi è bravissimo il piemontese a ritrovare il centro del campo dopo esser stato sbattuto nell’angolo e quindi correre avanti, punto per niente banale e giocato alla grande. Garibaldino, in pieno Sonego-Style. (4-2). Non ci sono grandi emozioni, la partita avanza stancamente con tanti errori e qualche giocata più solida dell’italiano, che lo porta sul 5-3. Marozsan con un paio di buone prime palle si porta 5-4, Sonego serve per il match. Il vento è ancor più impetuoso, più volte si interrompe alla battuta, ma sul 30-15 trova un diritto profondissimo che sbaraglia il magiaro e gli vale il match point. Finisce qua, rovescio in rete di Marozsan. Bene così. Avanti tutta, e con ‘sto vento in poppa…

    Fabian Marozsan vs Lorenzo Sonego ATP Eastbourne Fabian Marozsan24 Lorenzo Sonego66 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6F. Marozsan 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-5 → 4-5L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-3 → 2-3L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3F. Marozsan 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace0-2 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 0-2F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-152-5 → 2-6F. Marozsan 15-0 15-15 df 30-15 40-151-5 → 2-5L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-151-4 → 1-5F. Marozsan 0-15 15-15 15-30 15-40 df1-3 → 1-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 df A-401-2 → 1-3F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 40-150-2 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2F. Marozsan 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    Statistica
    Marozsan 🇭🇺
    Sonego 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    242
    297

    Ace
    2
    1

    Doppi falli
    2
    3

    Prima di servizio
    39/52 (75%)
    32/54 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    24/39 (62%)
    27/32 (84%)

    Punti vinti sulla seconda
    5/13 (38%)
    12/22 (55%)

    Palle break salvate
    0/3 (0%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    199km/h (123 mph)
    208km/h (129 mph)

    Velocità media prima
    178km/h (110 mph)
    183km/h (113 mph)

    Velocità media seconda
    157km/h (97 mph)
    165km/h (102 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    61
    233

    Punti vinti su prima di servizio
    5/32 (16%)
    15/39 (38%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    10/22 (45%)
    8/13 (62%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    3/3 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    8/16 (50%)
    10/13 (77%)

    Vincenti
    9
    19

    Errori non forzati
    29
    23

    Punti vinti al servizio
    29/52 (56%)
    39/54 (72%)

    Punti vinti in risposta
    15/54 (28%)
    23/52 (44%)

    Totale punti vinti
    44/106 (42%)
    62/106 (58%) LEGGI TUTTO

  • in

    Wimbledon: Il Tabellone di Qualificazione femminile (con tutti gli spot). Sono due le azzurre al via

    Lucrezia Stefanini ITA, 15.05.1998

    Wimbledon – Tabellone di Qualificazione (con tutti gli spot) – erba(1) L. Boisson vs C. Branstine B. Andreescu vs L. Pigossi X. Wang vs K. Dmitruk R. Serban vs (22) M. Chwalinska
    (2) N. Parrizas Diaz vs J. Mikulskyte L. Fruhvirtova vs L. Boskovic S. Saito vs M. Bassols Ribera S. Voegele vs (21) E. Shibahara
    (3) I. Jovic vs L. Klimovicova T. Preston vs J. Riera J. Grabher vs A. Banks R. Stoiber vs (32) K. Kawa
    (4) A. Zakharova vs L. Cabrera A. Bogdan vs E. Makarova M. Buzarnescu vs L. Stefanini M. Mateas vs (18) T. Valentova
    (5) L. Jeanjean vs V. Erjavec S. Ishii vs K. Von Deichmann J. Ortenzi vs B. Palicova E. Appleton vs (25) S. Waltert
    (6) V. Mboko vs N. Hibino V. Ryser vs A. Sharma G. Maristany Zuleta De Reales vs L. Kung E. Pridankina vs (30) P. Hon
    (7) T. Townsend vs L. Chirico S. Costoulas vs H. Inoue C. Paquet vs C. Naef M. Bolkvadze vs (19) V. Lepchenko
    (8) A. Ruzic vs E. Jones L. Radivojevic vs H. Chang A. Charaeva vs M. Barthel O. Oliynykova vs (17) D. Parry
    (9) R. Marino vs G. Knutson L. Tararudee vs M. Leonard S. Kraus vs W. Osuigwe L. Davis vs (23) S. Zhang
    (10) S. Sierra vs T. Andrianjafitrimo K. Swan vs L. Romero Gormaz A. Hartono vs T. Zidansek A. Lazaro Garcia vs (24) T. Gibson
    (11) E. Andreeva vs S. Janicijevic M. Inglis vs P. Martic D. Aiava vs P. Marcinko P. Udvardy vs (31) D. Saville
    (12) A. Sasnovich vs C. Martinez Cirez O. Selekhmeteva vs Y. Miyazaki I. Shymanovich vs A. Rajecki E. McDonald vs (26) D. Semenistaja
    (13) E. Seidel vs K. Day M. Hontama vs J. Niemeier B. Cengiz vs D. Snigur J. Fett vs (27) S. Wei
    (14) R. Masarova vs A. Korneeva N. Stojanovic vs S. Bandecchi R. Jamrichova vs T. Korpatsch J. Garland vs (20) M. Carle
    (15) E. Jacquemot vs M. Bulgaru X. Gao vs A. Rodionova A. Cornet vs K. Dunne N. Brancaccio vs (29) V. Jimenez Kasintseva
    (16) R. Montgomery vs H. Vandewinkel P. Tig vs K. Cross K. Juvan vs K. Okamura A. Koevermans vs (28) J. Ponchet LEGGI TUTTO