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    WTA Cincinnati, Paolini in semifinale: Gauff sconfitta in tre set

    Gli americani avevano già pregustato la rivincita casalinga della Gauff, che a Roma si era dovuta ‘inchinare’ all’imperatrice Jasmine. Ma anche stavolta (la seconda su due match tra Coco e Jas) la toscana – n. 7 del tabellone – non ha mollato di un centimetro, approfittando dei tantissimi errori (16 doppi falli!) della numero 2 del mondo e rimontando il set di svantaggio con due parziali d’antologia: 2-6, 6-4, 6-3 in un paio d’ore e la semifinale del Masters 1000 di Cincinnati contro la russa Veronika Kudermetova (n.36 WTA) è servita.

    La cronaca del match
    Eppure, era cominciata malissimo per la 29enne di Bagni di Lucca, breakkata al primo game e in un niente già sotto 3-0. Tornata in corsa solo perché Coco mette in fila quattro doppi falli in un solo gioco, ma non dura: i drittoni della “terza sorella Williams” fanno male, il primo parziale è roba sua. Il secondo scorre liscio fino al 6° gioco, quando partono i fuochi d’artificio: ancora tre doppi falli consecutivi della 21enne di Atlanta e break Paolini del 4-2. Da lì è la sagra del contro-break, quattro in sequenza, che fa 6-4 per il sorriso più bello del circuito. Il terzo set è il Paolini-show: vince il primo game praticamente da terra (cade, rischia di slogarsi una caviglia, ma il punto dell’1-0 è suo); approfitta ancora di altri tre doppi falli per il break del 2-0; gioca e si muove da paura, ma Gauff ritrova la prima e riporta il match in parità (3-3); e poi il game decisivo, il 7°: Jasmine rimonta da 0-30, tiene il servizio del 4-3 e ringrazia l’amica-rivale per il 16° doppio fallo del giorno, che vuol dire semifinale.  LEGGI TUTTO

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    Travaglia in finale al Challenger di Todi: “Gioco con il sorriso, darò tutto per vincere” – Romano e Vasamì raggiungono l’ultimo atto in doppio

    Stefano Travaglia – Foto Yuri Serafini

    Stefano Travaglia disputerà la finale degli Internazionali di Tennis Città di Todi | CERgo Tennis Cup. L’ex numero 60 ATP ha sconfitto Juan Carlos Prado Angelo per 6-4 6-2 nella semifinale del Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events, e affronterà domani Timofey Skatov per il titolo. Il kazako ha battuto nel pomeriggio la settima testa di serie Valentin Vacherot con un doppio 6-4 per accedere alla seconda finale consecutiva della stagione. L’inizio del programma di domani è previsto alle ore 18.00 con il doppio, dove la coppia azzurra composta da Filippo Romano e Jacopo Vasamì sfiderà il duo formato da Daniel Cukierman e Johannes Ingildsen. A seguire l’ultimo atto del singolare, previsto non prima delle 20.30 sul Campo Centrale del Tennis Club Todi 1971.
    New York può attendere, per “Steto” ora c’è Todi – In ogni partita il livello degli avversari si è alzato, ma Stefano Travaglia si è fatto trovare sempre pronto. L’ex numero 60 ATP si è rivelato assoluto protagonista di un torneo eccezionale, giungendo in finale lasciando per strada un solo set nel primo incontro. Nel penultimo atto, “Steto” si è imposto per 6-4 6-2 su Juan Carlos Prado Angelo in un’ora e 25 minuti. “Questa volta lui è partito molto bene – ha spiegato il numero 233 del mondo –, ma sono stato bravo a mettermi subito sulla stessa linea. Juan Carlos ha un grande talento, sono sicuro che lo vedremo spesso a questo livello o ancora più su”. Quella di domani sarà l’undicesima finale Challenger di Travaglia, la seconda stagionale dopo quella vinta a Modena. Per lui ci sarà la possibilità di sollevare il settimo trofeo della carriera a questo livello: “Sto giocando un tennis più spensierato, è quello che ci diciamo con coach Alessandro Motti da tre mesi. Cerco di entrare in campo con il sorriso e di divertirmi, oggi sono contento perché l’obiettivo era di provare ad eguagliare almeno la semifinale dell’anno scorso. L’aereo per New York? L’ho spostato già tre volte (ride) ma la verità è che ci tengo tanto a fare bene qui. Spero di ricevere il supporto del pubblico in finale”. Quello di Todi sarà il primo vero confronto sul campo tra la testa di serie numero sei e Timofey Skatov. I due avrebbero dovuto affrontarsi nel secondo turno del Challenger di Roma, ma l’azzurro fu costretto al ritiro prima di scendere sul terreno di gioco per un problema fisico.
    Nove vittorie di fila per Skatov – Questa volta non ha necessitato di tre set, ma ci sono volute comunque oltre due ore per ottenere il pass per la seconda finale consecutiva del suo 2025. Timofey Skatov ha rimesso in piedi una stagione partita sotto il segno sbagliato, e dopo la vittoria per 6-4 6-4 su Valentin Vacherot va a caccia del terzo trofeo Challenger della carriera. “Oggi le condizioni erano davvero complicate per via dell’umidità – ha spiegato l’attuale numero 308 ATP –. All’inizio ci sono stati molti scambi, abbiamo speso entrambi molte energie ma alla lunga sono venuto fuori io. Come si prepara una finale? Non ci sono molti segreti. Anzitutto riposo per arrivare al 100% domani, poi darò tutto su ogni palla per giocarmi la possibilità di vincere il titolo”. Quello di sabato 16 agosto sarà il settimo ultimo atto nella categoria per Skatov; il primo successo dell’ex numero 123 del mondo a questo livello risale al 2022, quando vinse a Parma il Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events.
    Risultati di venerdì 15 agostoSemifinaliTimofey Skatov (SE) b. Valentin Vacherot (7) 6-4 6-4Stefano Travaglia (6) b. Juan Carlos Prado Angelo 6-4 6-2 LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Cincinnati: Il programma di Sabato 16 Agosto 2025. Jannik Sinner in prima serata italiana. In campo anche i doppi italiani

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    P&G Center Court – ore 17:00Nikola Mektic / Rajeev Ram vs Julian Cash / Lloyd Glasspool Joe Salisbury / Neal Skupski vs Lorenzo Musetti / Lorenzo Sonego Jannik Sinner vs Terence Atmane (Non prima 21:00)Seconda semifinale maschile vs Seconda semifinale maschile (Non prima 00:00)Sara Errani / Jasmine Paolini vs Hanyu Guo / Alexandra Panova (Non prima 01:30) LEGGI TUTTO

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    WTA 1000 Cincinnati: Swiatek regola Kalinskaya, Rybakina demolisce Sabalenka!

    Elena Rybakina

    Sarà Swiatek – Rybakina la prima semifinale del WTA 1000 di Cincinnati, in corso a Mason, Ohio. Senza grandi sorprese il primo match di giornata sul campo centrale, con la recente campionessa di Wimbledon Iga Swiatek che si impone piuttosto nettamente sulla russa Anna Kalinskaya per 6-3 6-4. La polacca stacca la rivale nel primo set nel quarto game, un break che la manda avanti 3-1. La russa riesce a tamponare l’assalto dalla risposta della velocissima rivale, annulla due set point (da 15-40) e poi in risposta sul 5-3 cerca un’ultima reazione per riaprire il parziale, ma Swiatek regge, annulla una chance del contro break e chiude il set per 6-3. Più combattuto il secondo set, con break e contro break immediato nel terzo e quarto game, più attiva Anna con i suoi colpo in anticipo. Ma Iga è più forte e veloce, tanto da strappare un break a zero che la manda avanti 4-3 e servizio. Kalinskaya è sotto assedio servendo sotto 5-3, salva ben quatto match point in un game infinito, ma Iga chiude senza patemi l’incontro nel turno di battuta successivo. Da Roma 2021, Swiatek ha giocato 30 tornei di categoria 1000, e quella di Cincinnati è la sua 21esima semifinale a confermare la sua forza e continuità di prestazione.
    Iga Swiatek vs Anna Kalinskaya WTA Cincinnati Iga Swiatek [3]0660 Anna Kalinskaya [28]0340 Vincitore: Swiatek ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Iga Swiatek 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4Anna Kalinskaya 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 5-4Iga Swiatek 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 5-3Anna Kalinskaya 0-15 0-30 0-403-3 → 4-3Iga Swiatek 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3Anna Kalinskaya 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3Iga Swiatek 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2Anna Kalinskaya 0-15 0-30 0-40 15-401-1 → 2-1Iga Swiatek 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1Anna Kalinskaya 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Iga Swiatek 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3Anna Kalinskaya 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3Iga Swiatek 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2Anna Kalinskaya 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Iga Swiatek 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1Anna Kalinskaya 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1Iga Swiatek 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Anna Kalinskaya 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1Iga Swiatek 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Swiatek si giocherà l’accesso in finale affrontando Elena Rybakina, che a sorpresa ha battuto Aryna Sabalenka nella seconda partita di giornata. Rybakina è tennista di qualità ed ex campionessa a Wimbledon, quindi ha tutti i mezzi per battere la n.1 WTA, ma sono le proporzioni della vittoria ad impressionare: 6-1 6-4 lo score favore della kazaka, che così estromette dal torneo la campionessa in carica. Impressionante Elena nel match: ha colpito con potenza e precisione assolute, “another level” commentavano su Tennis Channel durante l’incontro, dominato dalla kazaka.
    Eppure Aryna era partita piuttosto bene, ottenendo una palla break in apertura, ma Elena è riuscita a salvarla e vincere un game piuttosto lottato. La partita scorre via rapidissima e Rybakina strappa un break sul 2-1, alla terza palla break, molto efficace in risposta e pronta ad entrare in campo e chiudere con i suoi fendenti precisi. Sabalenka è anche un po’ nervosa e concede un altro break sul 4-1. Non c’è storia, Elena chiude nettamente il set per 6-1. Il secondo set inizia come fotocopia del primo: Rybakina salva per prima la chance di break, ben due in un game da 14 punti, e quindi va a prendersi il break in risposta sul 15-40, per il 2-1. La partita scorre sui turni di servizio, fino al 4-3, quando Sabalenka lotta con tutto quel che ha e ottiene due chance per riaprire il set, ma Rybakina le annulla e quindi chiude il match per 6-4 con un turno di battuta a zero.
    Aryna Sabalenka vs Elena Rybakina WTA Cincinnati Aryna Sabalenka [1]0140 Elena Rybakina [9]• 0660 Vincitore: Rybakina ServizioSvolgimentoSet 3Elena RybakinaServizioSvolgimentoSet 2Elena Rybakina 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6Aryna Sabalenka 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5Elena Rybakina 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 3-5Aryna Sabalenka 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-4 → 3-4Elena Rybakina 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4Aryna Sabalenka 15-0 30-0 40-0 40-151-3 → 2-3Elena Rybakina 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 1-3Aryna Sabalenka 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2Elena Rybakina 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1Aryna Sabalenka 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Elena Rybakina 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6Aryna Sabalenka 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-4 → 1-5Elena Rybakina 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4Aryna Sabalenka 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3Elena Rybakina 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2Aryna Sabalenka 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Elena Rybakina 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    J30 ITF U18 “Lilium Cup” al Country Club Cuneo: Pansecchi vola in semifinale dopo una battaglia. Nel femminile brilla la n.2 del seeding Anna Nerelli

    Pansecchi in semifinale a Cuneo

    Tutti in piedi oggi al Country Club di Cuneo per applaudire l’ingresso in semifinale, nell’International Country Club Lilium Cup 2025, di Francesco Pansecchi, under 16 che veste i colori del Country nelle competizioni a squadre. Con il cuore e con il tennis di cui dispone Pansecchi ha sconfitto dopo oltre 3 ore e 30 minuti di gioco Michele Maniglia, 2.5 under 16 della Nuova Casale. Vittoria arrivata in rimonta per Pansecchi, che dopo aver perso al decimo gioco la prima frazione, si è imposto con due tie-break nelle successive due. Soprattutto la racchetta di casa si è trovata a rincorrere il rivale nel set decisivo sull’1-4, con due break da recuperare, e ancora 1-4 nel tie-break finale. A questo punto il giocatore del Country ha piazzato una serie “letale” di sei punti consecutivi conquistando sul 7-4 del tie-break un posto tra i migliori quattro della contesa: “Una sfida che ha avuto diversi alti e bassi – ha sottolineato Alberto Bodino dello staff tecnico del Country – nella quale Pansecchi ha vinto prendendo anche un po’ per stanchezza il suo avversario che dal 4-1 del terzo set non è più riuscito a spingere con la stessa potenza del resto dell’incontro. Poi grande lucidità di Pansecchi nei punti decisivi del tie-break conclusivo”.
    E’ stata un’altra strenua lotta di campo quella che ha consegnato il passaggio di turno a Matteo Sabbatini, 2.6 del TC Ancora, nella parte alta del draw. Il vincitore ha avuto la meglio in rimonta (2-6 6-4 7-5) su Alessandro Maina salendo via via di livello nella contesa. Maina, numero 3 del seeding, ha avuto qualche indecisione nei passaggi finali del match. 
Nel draw femminile le prime due giocatrici a qualificarsi per le semifinali (in programma domani) sono state la tedesca Emma Pall, non compresa tra le teste di serie al via, e la toscana Anna Nerelli, numero 2 del seeding. Per la Pall il successo è giunto in tre frazioni (6-1 0-6 6-3) contro la rumena Cosmeanu. La Nerelli, sempre più candidata al titolo di singolare, ha invece lasciato un solo game (6-1 6-0) a Aurora Gibellieri. La terza in ordine temporale a guadagnare la semifinale è stata Agnese Stagni, che ha fermato in tre set e dopo aver perso il primo Arianna Galeazzi (3-6 6-4 6-2).
L’ultimo nome del draw femminile che è andato a comporre il quadro delle semifinaliste è uscito dal confronto tra la russa Daria Podlipskaya e l’azzurra Aurora Piccinini, numero 12 del seeding. E’ stata proprio quest’ultima ad imporsi. Domani semifinali donne a partire dalle 10. Sul centrale Stagni-Nerelli e sul campo 7 Pall (Ger) – Piccinini. A seguire, sempre sul centrale, le due finali di doppio, prima la femminile, poi la maschile. Dalle 17 le semifinali maschili, con da una parte il vincente di Elia – Rocco contro Pansecchi e dall’altra Sabbatini contro il vincente di Paci – Logrippo. LEGGI TUTTO

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    Raducanu: “Ora sento di essere una ‘dura’. Dopo l’incidente con lo stalker, non esco mai da sola”

    Emma Raducanu

    Ritrovare Emma Raducanu ad un livello di gioco e consistenza da campionessa è una delle sorprese più interessanti e gradite delle ultime settimane di tennis. Lo dimostrano i suoi risultati e le due favolose prestazioni contro Sabalenka tra Wimbledon e Cincinnati, dove ha messo alla frusta la n.1 WTA con un tennis da top 10. La stellina del tennis UK esplose clamorosamente a US Open 2021, quando partendo dalle qualificazioni sbaragliò tutta la concorrenza vincendo il primo Slam in carriera e segnando il record assoluto di più giovane campionessa nel quarto Slam stagionale. Per tanti motivi, più volte qua analizzati e raccontati, Emma non è riuscita minimamente a confermare quel risultato e mantenere un altissimo livello di gioco, crollando in un limbo tra meteora e promessa non mantenuta. Ma lei invece c’ha creduto. Silenziosamente ha pensato a lavorare e curare un fisico non del tutto pronto a tali stress (ha subito tre operazioni a polsi e piedi due anni fa), e nonostante un tourbillon fin troppo vorticoso  di allenatori e troppi problemi fuori dal campo, ha ritrovato se stessa e il suo gioco. Ha trovato un discreto equilibrio fisico e di recente una buona serenità, anche grazie alla chiusura di una bruttissima faccenda con uno stalker bloccato in quel di Dubai dopo una caccia di diversi mesi. Pure nel suo team e cerchia ristretta puntavano il dito contro di lei, affermando che non fosse abbastanza tosta per questo sport. Sbagliato. Lei credeva in se stessa e ha spinto al massimo per ritrovare serenità e buone sensazioni, tornando finalmente a colpire la palla con quella combinazione di anticipo e precisione che aveva fatto innamorare migliaia di appassionati. Raducanu non è solo quella bellissima ragazza con contratti milionari degli sponsor, è tornata a brillare in campo con un tennis che l’ha riportata in buona posizione del ranking (è attualmente n.39) ma a valere molto di più.
    Intervistata dal quotidiano The Guardian in quel di Cincinnati, Raducanu ha parlato di molti aspetti della sua vita e carriera. Riportiamo alcuni estratti significati dell’intervista, in particolare quelli dove parla della nuova forza interiore e di come sia maturata come persona. Un passo decisivo a farla tornare a splendere anche in campo, non solo sulle copertine delle riviste patinate.
    Emma è ancora stupita dall’attenzione mediatica intorno a lei, tanto che quando è a Londra i paparazzi sbucano all’improvviso e la trovano, anche quando non sta facendo altro che salire su un autobus da qualche parte a Wandsworth. “È davvero inquietante, perché non sai che ci sono” racconta la britannica. “E poi vedi una tua foto il giorno dopo sui tabloid e pensi: non è possibile che fossero lì”.
    Ad affossare la sua serenità negli anni passati la terribile attenzione degli stalker, due in particolare: uno è stato arrestato e condannato a un ordine restrittivo di cinque anni dopo esser riuscito ad inserirsi in casa sua ed averle rubato degli oggetti nel 2021; un altro, l’ha seguita in quattro paesi diversi all’inizio di quest’anno ed è stato bloccato a Dubai, dove è arrivato addirittura a parlarle nell’impianto. Raducanu nutre sincere preoccupazioni per la sua sicurezza: “Dopo l’incidente di Dubai sto molto attenta. Quella è stata probabilmente la peggiore attenzione morbosa che abbia mai ricevuto”, racconta Emma. “Ricordo che subito dopo ho trovato molto difficile uscire. Ma ora sono molto più astuta, molto più prudente, direi, e ho qualcuno con me. Non esco praticamente mai da sola. Niente passeggiate in solitaria. Ho sempre qualcuno che mi guarda le spalle.”
    Altro passaggio decisivo è stato il credere di più in se stessa, sentirsi adeguata e forte a reggere pressioni e sfide. Mentre cercava di dimostrare il suo valore in campo, alcuni i membri della sua squadra le dicevano che non era una dura. “Ovviamente pensavo: ‘Oh, no, sono abbastanza dura’. Non è stato bello sentirselo dire, perché mi sono sempre vantata di essere una gran lavoratrice e di essere tenace. E credo di esserlo. In realtà, credo che siano state più le persone intorno a me a sbagliarsi. Questo mi ha portato a subire tre interventi chirurgici e un doppio intervento al polso. Mi allenavo troppo e lo nascondevo, senza dire che avevo dolore, anche quando era vero. Quindi è stato davvero duro sentirselo dire. Ma con l’esperienza, ho imparato a conoscere meglio il mio corpo e ad avere più fiducia in me stessa. Lo vedo ogni giorno in campo e anche in partita”.
    Emma ha affrontato i vari problemi e pressioni con l’aiuto di specialisti, ma la svolta è arrivata trovando energia dentro se stessa. “Ci ho provato. Mi è stato consigliato di farlo, visto quello che ho passato. Era qualcosa che non capita a molte persone, è probabilmente il motivo per cui ho fatto alcune sessioni. Poi ho smesso. Mi sono detta: ‘Guarda, queste persone non capiscono fino in fondo. L’unica persona che può aiutarmi sono io stessa’”.
    Altro tema caldo nella sua giovane carriera i tanti cambi di coach. Oggettivamente troppi per trovare una direzione chiara al proprio tennis, ma lei rigira la frittata con una frase sibillina che pone interrogativi su coloro che hanno lavorato con lei: “Ho le idee molto più chiare su cosa mi piace e cosa no”, afferma. “Le esperienze che ho avuto con diversi coach… La gente ama dire che ho avuto troppi coach diversi, ma se entrassi nei dettagli di molti di loro, la gente non direbbe la stessa cosa. Io semplicemente non lo faccio, perché non voglio “smascherare” queste persone. Quindi tengo questa cosa per me.”
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP festeggia i suoi record… i giocatori meno

    ATP festeggia i suoi record… i giocatori meno

    L’ATP ha sbandierato con orgoglio un traguardo storico: 18,3 milioni di dollari distribuiti ai giocatori tramite il profit sharing della stagione 2024. Una cifra che, secondo il board guidato da Andrea Gaudenzi, rappresenta la prova del successo della formula 50-50 introdotta nel 2022, che divide equamente tra tennisti e tornei i profitti extra generati dagli ATP Masters 1000, al di là dei montepremi di base.
    L’aumento è notevole: 2,7 volte in più rispetto all’anno precedente, con il bonus calcolato sulle prestazioni nei Masters 1000 e pari al 25% del montepremi base. Gaudenzi ha parlato di “un enorme traguardo” e di un sistema che “garantisce una crescita sostenibile e un allineamento di interessi tra giocatori e organizzatori”.
    La riforma OneVision, che ha portato i tabelloni principali a 96 giocatori e investimenti infrastrutturali massicci a Madrid, Roma, Cincinnati, Shanghai e Parigi, viene indicata come motore di questo boom economico, insieme a un incremento del 18% nella compensazione complessiva per i Masters 1000 rispetto al 2023. Se si aggiunge il Bonus Pool da 20,5 milioni di dollari, si arriva a un record di 261 milioni in premi distribuiti ai giocatori nel 2024 (378 milioni considerando anche gli Slam).
    Eppure, dietro le cifre scintillanti, non tutti applaudono. Diverse voci nel circuito sottolineano come questi annunci arrivino in un contesto in cui molti giocatori di seconda fascia lamentano ancora montepremi insufficienti nei tornei minori, costi di viaggio insostenibili e un gap sempre più ampio tra top player e resto del tour. L’ATP rivendica trasparenza, ricordando le tre verifiche finanziarie sui Masters 1000 e l’obiettivo di “dare pari opportunità a più giocatori di vivere di tennis”, ma resta la sensazione che l’organizzazione “se la canti e se la suoni” con comunicati trionfalistici, mentre sul campo la distribuzione reale della ricchezza rimane tema caldo.
    Il 2025, promette Gaudenzi, vedrà ulteriori record: 28,5 milioni di dollari di montepremi per il circuito Challenger (+28%) e un Bonus Pool ATP 500 da 3 milioni (+131%). Numeri da capogiro… ma che, per molti tennisti lontani dai riflettori dei Masters 1000, restano ancora poco più che uno spot pubblicitario.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO