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    Camparini Gioielli cup, la finale è Edmund-Molcan

    Kyle Edmund nella foto – Credits: Laura Fattori)

    Finale tutta straniera, per il secondo anno di fila, alla Camparini Gioielli cup.**Il torneo internazionale del circuito ITF eleggerà nella giornata domenicale il suo vincitore, che succederà nell’albo d’oro a Martin Klizan: sui campi del Circolo Tennis Reggio Emilia si affronteranno a partire dalle 11 il britannico Kyle Edmund e lo slovacco Alex Molcan, due atleti dal passato illustre che a Canali si stanno rilanciando con decisione.
    La prima semifinale è senza storia, con Kyle Edmund che travolge 6-0, 6-1 la rivelazione Filippo Speziali.L’unico sussulto del milanese è nel primo game del secondo set, quando strappa il servizio all’avversario, ma il 30enne inglese, che sta cercando di tornare ad alti livelli dopo esser scivolato al numero 512 della classifica ATP (nel 2018, dopo la semifinale all’Australian Open, era stato addirittura 14) non cede di un millimetro e fa sua la sfida.
    “E’ la miglior partita da quando sono qui, mi sento sempre più a mio agio in campo, e ho migliorato la semifinale giocata qui nel 2023” spiega Edmund, che torna così a disputare una finale dopo quella giocata nel gennaio 2024 vinta contro Stewart a Sunderland.
    Ben più combattuta la seconda semifinale, quella tra Alex Molcan, ex 38 del mondo, e il molisano Federico Iannaccone: quest’ultimo sfrutta al meglio la pausa per pioggia quando è sotto 4-2, piazzando una striscia di 4 game di fila e aggiudicandosi il primo parziale col punteggio di 6-4; nella seconda partita è battaglia strenua fino al 5 pari, poi Iannaccone subisce il break, ha l’occasione di riagganciare l’avversario, prima di essere superato in extremis dall’avversario.
    Molcan, poi, preme sull’acceleratore nel terzo e decisivo parziale, strappando subito il servizio al rivale, ma Iannaccone non si arrende fino alla fine, cedendo con un altro 6-4: lo slovacco, nell’ultimo e decisivo game, gioca un tennis d’altissimo livello, in particolare con un lob di rovescio che strappa gli applausi del pubblico.
    Il doppio è appannaggio di Tommaso Compagnucci e Kirill Kivattsev.La coppia composta dal 25enne maceratese e dal 27enne russo di Volgograd, anche se ormai padovano d’adozione, ha la meglio in finale sull’italiano Alexandr Binda e sul kazako Amir Omarkhanov, quest’ultimo 17enne: i vincitori sembrano sempre avere qualcosa in più, soprattutto a livello di affiatamento, ma devono comunque lottare nel primo set, dove strappano il break al decimo game imponendosi 6-4.
    Il match sembra avere il medesimo epilogo anche nel secondo parziale, quando sul 5-4 Compagnucci e Kivattsev hanno 2 match point, annullati dagli avversari; la contesa sembra indirizzata al tie-break, ma Binda e Omarchanov perdono il servizio e cedono 7-5.
    “Complimenti all’organizzazione, è sempre un piacere giocare al Circolo Tennis Reggio Emilia” è il commento di Kivattsev. LEGGI TUTTO

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    Mayar Sherif batte Mboko e serve il bis a Parma: “La città ha un posto speciale nel mio cuore”. La WTA celebra i primi cinque anni del torneo

    Mayar Sherif – Foto Elisa Morabito

    Mayar Sherif è la nuova campionessa del Parma Ladies Open presented by Iren. Sul Campo Centrale del Tennis Club Parma, l’egiziana ha servito il personale bis nella competizione emiliana sconfiggendo Victoria Mboko per 6-4 6-4 in un’ora e 51 minuti di gioco. Per la numero 64 del mondo si tratta dell’ottavo WTA 125 della carriera, ma il sigillo conferma anche l’incredibile score registrato nelle rassegne organizzate da MEF Tennis Events: tre le finali disputate sulla terra rossa parmense, due le vittorie tra il 2022 e il 2025. Seppur sconfitta, può sorridere anche la classe 2006 Mboko, che da domani salirà al numero 121 della classifica mondiale siglando un nuovo best ranking. Nel torneo di doppio, hanno festeggiato Jesika Maleckova e Miriam Skoch, vincitrici sulla coppia formata da Sabrina Santamaria e Qianhui Tang per 6-2 6-0. Durante la cerimonia di premiazione, la WTA ha celebrato i primi cinque anni di storia del torneo premiando il Comune di Parma, rappresentato dall’Assessore al Bilancio e allo Sport Marco Bosi, e il Tennis Club Parma, con Giampiero Alinovi a ritirare l’omaggio.
    Sherif e la favola di Parma – A tre anni di distanza dal successo nel WTA 250, Mayar Sherif si è regalata un’altra immensa soddisfazione sui campi del Tennis Club Parma, aggiudicandosi il WTA 125 emiliano organizzato da MEF Tennis Events grazie al doppio 6-4 inflitto alla promettente canadese Victoria Mboko. “Sono molto felice di aver potuto giocare la terza finale della mia carriera qui – ha detto l’egiziana al termine del match –. Ho lavorato tanto su me stessa e mi sono sempre sentita a mio agio in campo e fuori: la città e le persone mi hanno accolto benissimo, questo mix ha fatto la differenza in positivo”. Numero 64 del ranking WTA, Sherif ha speso parole d’elogio per la giovane avversaria odierna, per la quale prospetta un futuro roseo: “Mboko non vale l’attuale classifica, è un giocatrice davvero molto forte e sono sicura che arriverà in alto. È ancora giovanissima, ma gioca un tennis molto aggressivo e ha importanti margini di miglioramento”. Il successo al Parma Ladies Open presented by Iren dà una grande iniezione di fiducia alla tennista del Cairo in vista dei prossimi impegni a Rabat e al Roland Garros: “Sono contenta di aver vinto tutte le partite in due set, non potevo chiedere un approccio migliore a questo periodo della stagione. Ora voglio continuare a crescere come giocatrice: il ranking viene di conseguenza, quindi al momento non mi pongo obiettivi in termini numerici”.
    Il sostegno di Parmalat al Parma Ladies Open – Per l’edizione del 2025, il Parma Ladies Open presented by Iren ha potuto contare sul sostegno di Parmalat: “La partecipazione a questo torneo rappresenta per Parmalat un’occasione preziosa per riaffermare il nostro impegno verso il benessere delle persone, partendo da un’alimentazione sana ed equilibrata – ha detto Gianluca Capocasale, Head Of Trade Marketing dell’azienda emiliana –. Attraverso il linguaggio universale dello sport, promuoviamo uno stile di vita attivo e consapevole, che parte da scelte quotidiane semplici ma fondamentali, come una buona nutrizione”. Capocasale ha poi toccato il tema del sostegno alle attività regionali e provinciali: “Essere presenti in un contesto così importante per il territorio ci permette non solo di sostenere lo sport femminile, ma anche di rafforzare il dialogo con le comunità locali, valorizzando l’ascolto e il legame con le nuove generazioni. I tornei organizzati a Parma da MEF Tennis Events si confermano così un momento chiave nel nostro percorso di responsabilità sociale, che vede nella promozione del benessere e nel supporto al territorio due pilastri centrali”.
    MEF Tennis Events torna a casa: ora tocca a Perugia – Un’edizione dal sapore speciale, quella del 2025 a Parma, con MEF Tennis Events che ha potuto celebrare i primi cinque anni dell’evento emiliano insieme agli ospiti e al pubblico. “Siamo felici perché anche quest’anno abbiamo potuto vivere una settimana stupenda al Tennis Club Parma, dove siamo accolti sempre in maniera fantastica – ha detto il presidente di MEF Tennis Events, Marcello Marchesini –. Le giocatrici sono sempre molto contente di venire a giocare qui, ed è anche molto bello aver celebrato i cinque anni di storia della competizione con un premio che la WTA ha consegnato al circolo”. Dopo Gauff, Sherif, Bogdan e Schmiedlova, la quinta edizione del torneo in Emilia-Romagna ha visto il ritorno al titolo proprio dell’egiziana: “È stata una finale stupenda, con due giocatrici di grande livello. Abbiamo avuto modo di approfondire il rapporto con Sherif in questi anni, mentre Mboko è stata una vera e propria sorpresa. L’ho conosciuta in questa settimana e so che è molto determinata a fare tanta strada. A Mayar vanno i miei migliori auguri per il proseguo della stagione, mentre spero che Parma sia stato un trampolino di lancio per Victoria”. Archiviato il Parma Ladies Open, MEF Tennis Events tornerà nella ‘sua’ Umbria per i Challenger di Perugia e Todi: “Siamo già in dirittura d’arrivo per il torneo di Perugia, in programma dall’8 al 15 giugno. È la rassegna che ha più pubblico dopo gli Internazionali BNL d’Italia, per noi è sempre un piacere organizzarla e c’è grande emozione nell’assistere agli incontri. Guardando anche più in là, stiamo lavorando sul torneo di Todi che si terrà ad agosto e sul nostro ritorno ad Olbia, dove speriamo di aggiungere un torneo WTA al già presente Challenger di categoria 125”.
    Risultati di sabato 17 maggioFinale singolareMayar Sherif (5) b. Victoria Mboko 6-4 6-4
    Finale doppioJesika Maleckova/Miriam Skoch b. Sabrina Santamaria/Qianhui Tang (4) 6-2 6-0 LEGGI TUTTO

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    Fantasia Bublik contro “robot” Bu: finale fra top-100 ATP al Piemonte Open Intesa Sanpaolo

    Fantasia Bublik contro “robot” Bu: finale fra top-100 ATP al Piemonte Open Intesa Sanpaolo

    La frase da copertina l’ha regalata lui stesso, nell’intervista in campo post-semifinale, brillante e precisa come una delle tante smorzate che per un’ora hanno fatto impazzire il suo avversario Daniel Altmaier, strapazzato per 6-2 6-4. “Alexander Bublik è l’ultimo italiano ancora in corsa a Torino”. L’allusione è chiaramente all’affetto ricevuto dal pubblico del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, che sin dal primo turno l’ha fatto sentire uno di casa, accompagnandolo partita dopo partita dagli spalti del Campo Stadio. O persino dalla strada adiacente al club, come fatto da un gruppetto di ragazzi nel corso della semifinale, a suon di “come on Bublik” strillati ad alta voce. Lui ha ricambiato vincendo di nuovo e si è preso la finale, la prima a livello ATP sulla terra battuta, superficie che non ha mai amato ma sulla quale il suo tennis può funzionare egregiamente. Di certo l’ha fatto (almeno sin qui) nella settimana torinese, dove l’estroso kazako classe ’97 non ha tradito le attese della gente e da numero 8 del seeding si è garantito la chance di conquistare il titolo della terza edizione, alzando il livello ogni giorno di più. Il tedesco Altmaier, numero 71 della classifica mondiale, aveva buone ragioni per puntare al successo, invece è stato surclassato in 66 minuti di show, fra servizi non lontani dai 230 km/h seguiti da smorzate millimetriche. Bublik ha dominato in lungo e in largo, dando sempre l’impressione di poter decidere il punto da un momento all’altro. Persino nell’unico (piccolo) momento di difficoltà, quando sul 3-2 del secondo set ha concesso la sola palla break della semifinale. Per cancellarla gli sono bastati due colpi: gran servizio a uscire, diritto lungolinea e problema risolto. Una decina di minuti più tardi era già il momento del “game, set and match” che lo riporta a giocarsi un titolo: ne ha vinti quattro nel Tour maggiore nelle scorse tre stagioni, più sei a livello Challenger.
    A contendere a Bublik il trono del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, domenica sul Campo Stadio ci sarà il cinese Yunchaokete Bu, un altro che con la terra battuta non aveva mai avuto un rapporto particolarmente felice. Ci aveva giocato di rado e da professionista non era mai andato oltre i quarti di finale, mentre al Circolo della Stampa Sporting si è superato due volte. Prima raggiungendo la semifinale, poi vincendola con un netto 6-3 6-2 contro l’argentino Camilo Ugo Carabelli, che partiva favorito e invece ha raccolto poco, annaspando di fronte al tennis “da robot” (come l’ha definito due giorni fa Fabio Fognini) del 23enne asiatico, numero 7 del tabellone, capace di sbagliare molto poco a ritmi molto alti. Con un break nel quarto game ha risolto il primo set, poi è scappato subito sul 4-0 nel successivo e da lì ha amministrato, chiudendo senza difficoltà. “È la mia prima vera stagione sulla terra battuta – ha detto al microfono –, e sta andando bene. Cerco di godermi il momento. Cosa dico al pubblico di Torino? Forza, e grazie”. Domenica andrà a caccia del suo quarto titolo Challenger in carriera, contro un rivale mai affrontato in precedenza. A far da antipasto alla finale del singolare (non prima delle 13), al Circolo della Stampa Sporting toccherà a quella del doppio, prevista alle ore 11. In campo, da una parte l’uruguaiano Ariel Behar e il belga Joran Vliegen (che hanno eliminato per 6-4 7-5 il torinese Andrea Vavassori e l’argentino Andres Molteni), dall’altra l’olandese Robin Haase e il tedesco Hendrik Jebens, passati in tre set contro Kirkov/Stevens. Biglietti per le finali ancora disponibili sulla piattaforma TicketOne. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.
    RISULTATISingolare. Semifinali: Yunchaokete Bu (Chn) b. Camilo Ugo Carabelli (Arg) 6-3 6-2, Alexander Bublik (Kaz) b. Daniel Altmaier (Ger) 6-2 6-4.Doppio. Semifinali: Behar/Vliegen (Uru/Bel) b. Molteni/Vavassori (Arg/Ita) 6-4 7-5, Haase/Jebens (Ned/Ger) b. Kirkov/Stevens (Usa/Ned) 7-5 2-6 10/6. LEGGI TUTTO

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    Il Presidente Mattarella al Foro Italico per la finale tra Jasmine Paolini e Coco Gauff

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assistito alla finale del singolare femminile degli Internazionali d’Italia, vinta da Jasmine Paolini contro Coco Gauff, seguendo il match dagli spalti del Centrale accanto a sua figlia Laura e ad Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani. “Grazie per il sostegno al Presidente Mattarella. A fine anno scorso siamo andati con la squadra al Quirinale, questa volta siamo riusciti a portarlo qui”, ha dichiarato Paolini dopo la vittoria
    SINNER-ALCARAZ LIVE LEGGI TUTTO

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    Sinner-Alcaraz all’Atp Roma, dove vedere in tv e streaming

    Agli Internazionali d’Italia sarà la domenica di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Per la prima volta uno di fronte all’altro in una finale di un Masters 1000, l’azzurro e lo spagnolo daranno vita alla sfida più attesa a inizio torneo. L’appuntamento è per le ore 17, in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW. Sarà un appuntamento con la storia per Sinner, primo italiano in finale agli Internazionali dopo 47 anni di attesa. Jannik può diventare anche il primo campione italiano a Roma dal 1976, anno in cui vinse Adriano Panatta. Alcaraz, di contro, andrà a caccia del 19esimo titolo Atp in carriera, il settimo a livello Masters 1000 e il secondo quest’anno sulla terra rossa dopo Monte-Carlo. 

    Sinner-Alcaraz, dove vedere la finale dell’Atp Roma

    Il match tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, finale maschile degli Internazionali d’Italia 2025, è in programma domenica 18 maggio, ore 17, sul Campo Centrale del Foro Italico. Il match sarà in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW. LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Roma: Il programma completo di Domenica 18 Maggio 2025. E’ il giorno della finale maschile tra Sinner e Alcaraz e del doppio femminile Errani-Paolini (sondaggio LiveTennis)

    In campo domani Jannik Sinner vs Carlos Alcaraz

    Quarantasette anni dopo Adriano Panatta, un altro italiano vola in finale agli Internazionali di tennis a Roma. Jannik Sinner punta al titolo al Foro Italico e nell’ultimo atto il numero 1 al mondo sfiderà Carlos Alcaraz, in un match in cui il 23enne di San Candido parte indietro 7-4 nei precedenti, di cui gli ultimi tre sempre vinti dallo spagnolo (parliamo di incontri ufficiali del circuito ATP-Challenger-Future).Nonostante questo dato statistico non favorevole, i bookmaker sembrano comunque propendere per l’azzurro: vale infatti 1,65 il successo di Sinner, contro il 2,20 offerto per il suo avversario. La fiducia nel campione altoatesino appare giustificata dal suo straordinario stato di forma, che lo ha portato a inanellare 26 vittorie consecutive fino a questo momento.Nell’ultimo incontro, giocato a Pechino nel 2024, Alcaraz prevalse in tre set in una partita spettacolare: opzione che, se ripetuta, varrebbe 5,03. Gli esperti puntano sulla vittoria di Sinner in due set, offerta a 2,59, seguita dallo 0-2 per lo spagnolo a 3,56 e dal 2-1 dell’azzurro – stesso risultato con cui ha sconfitto Tommy Paul in semifinale – a 4,23.
    La finale rappresenta un appuntamento storico per il tennis italiano, che torna a giocarsi il titolo nel più prestigioso torneo di casa dopo quasi mezzo secolo. L’ultima volta fu proprio Panatta nel 1978, in un’epoca completamente diversa per il tennis tricolore.Il match tra Sinner e Alcaraz, previsto per domenica non prima delle ore 17, si preannuncia come l’ennesimo capitolo di una rivalità destinata a segnare il tennis dei prossimi anni. I due, entrambi giovani e dotati di un tennis completo e spettacolare, stanno già scrivendo pagine importanti della storia di questo sport e la finale di Roma potrebbe rappresentare un ulteriore punto di svolta nei loro confronti diretti.
    Per Sinner, vincere a Roma significherebbe non solo conquistare il suo primo Masters 1000 sulla terra rossa, ma anche interrompere la serie di tre sconfitte consecutive contro Alcaraz e confermare ulteriormente il suo status di numero uno del mondo. Per lo spagnolo, d’altra parte, il successo rappresenterebbe la conferma del suo eccellente momento di forma e un’importante iniezione di fiducia in vista del Roland Garros, ormai alle porte.
    Campo Centrale – ore 12:00Sara Errani / Jasmine Paolini vs Veronika Kudermetova / Elise Mertens Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Sadio Doumbia / Fabien Reboul (Non prima 14:00)Jannik Sinner vs Carlos Alcaraz (Non prima 17:00)
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    “Il doppio è in declino da 15 anni”: la dura critica di Nicolas Mahut al circuito ATP

    Nicolas Mahut nella foto – Foto getty images

    Nicolas Mahut, uno dei più grandi specialisti del doppio dell’ultimo decennio, ha lanciato un severo monito sullo stato attuale della disciplina nel tennis professionistico. Il veterano francese, che ha appeso la racchetta al chiodo la scorsa estate dopo Wimbledon per poi annunciare un ultimo tour qualche settimana fa, ha espresso in un’intervista a Eurosport France la sua preoccupazione per la salute di un circuito che, a suo avviso, sta progressivamente languendo sotto molti aspetti.
    “Sono passati circa quindici anni da quando è iniziato il declino di questa disciplina,” ha dichiarato Mahut. “Da quando i giocatori di singolare hanno iniziato a concentrarsi esclusivamente sulla loro carriera individuale e a giocare molto meno il doppio… principalmente a causa dell’aumento esponenziale del montepremi nel singolare. È lì che ha iniziato a perdere un po’ di interesse.”
    Il tennista di Angers, che ha deciso di abbandonare la sua attività in singolare nel 2019 per concentrarsi esclusivamente sulla modalità a coppie, ha evidenziato come l’attenzione riservata al doppio vari significativamente a seconda delle culture tennistiche: “È vero che lo sguardo che oggi si posa sul circuito di doppio non è lo stesso ovunque. A differenza di quanto accade nei paesi anglosassoni come Stati Uniti, Inghilterra o Australia, dove esiste una cultura del doppio più importante, in Francia la situazione è piuttosto denigrata. Spesso, il giocatore che non ha avuto successo nel singolare è quello che si trasferisce al doppio.”
    Questa critica severa lascia intendere che il circuito del doppio sia diventato una sorta di rifugio per quei giocatori che non possiedono le abilità necessarie per guadagnarsi da vivere come singolaristi. Una percezione che, secondo Mahut, è ulteriormente rafforzata dalla mancanza di promozione adeguata: “Un altro grave problema è che, all’interno del circuito ATP, il doppio non viene promosso a sufficienza, nonostante ci sia moltissima gente a cui piace questa disciplina. Possiamo vederlo, ad esempio, nell’importanza che ha il punto di doppio in Coppa Davis.”
    L’ex numero 1 del mondo di doppio si mostra particolarmente pessimista quando guarda al futuro della disciplina: “Sono piuttosto pessimista se penso al futuro del doppio all’interno del circuito, poiché le decisioni che vengono prese negli ultimi tempi non sono a favore del suo sviluppo.”
    Ma c’è ancora speranza di cambiare questa situazione? È la domanda che si pongono gli stessi doppisti negli ultimi quindici anni. Secondo Mahut, sarebbe importante riunire tutti coloro che hanno esperienza nel circuito per recuperare la brillantezza di una disciplina storica che non può essere lasciata morire. Il francese fa riferimento a quanto accaduto con il doppio misto agli US Open, dove la disciplina è stata praticamente marginalizzata.
    “Bisognerebbe fare qualcosa di diverso in termini di programmazione e in termini di comunicazione rispetto al doppio,” suggerisce Mahut. “Questo non ha nulla a che vedere con i social media, dove ci sono sempre più immagini, ma non si promuove mai un doppio a meno che non ci sia un giocatore di singolare coinvolto. Durante un Masters 1000, per esempio, bisogna riflettere su quando collocare un doppio. Siamo tutti d’accordo che ci piacerebbe vedere un Tsitsipas o un Rune giocare in doppio, sono sicuro che gran parte del pubblico verrebbe a vederli, perché amano vedere questa disciplina.”
    Le parole di Mahut risuonano come un campanello d’allarme per il mondo del tennis, che rischia di perdere una componente fondamentale della sua tradizione se non saranno prese misure concrete per valorizzare e promuovere in modo adeguato. La speranza è che le sue critiche costruttive possano stimolare un dibattito serio sul futuro di questa disciplina, che ha regalato al tennis alcuni dei momenti più entusiasmanti della sua storia.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    WTA 250 Rabat: Il Tabellone Principale. Presenze di Bronzetti e Cocciaretto

    Lucia Bronzetti ITA, 10.12.1998

    WTA 250 Rabat – Tabellone Principale – terra(1) Elina Avanesyan vs Julia Grabher Qualifier vs (WC) Aya El Aouni Qualifier vs Carlota Martinez Cirez Ajla Tomljanovic vs (5) Viktoriya Tomova
    (4) Ann Li vs Katie Volynets Hailey Baptiste vs QualifierAna Konjuh vs Maya Joint Qualifier vs (8) Varvara Gracheva
    (6) Katerina Siniakova vs Aliona Bolsova Jaqueline Cristian vs (WC) Yelyzaveta Kotliar (WC) Anastasija Sevastova vs (WC) Yasmine Kabbaj Zeynep Sonmez vs (3) Lucia Bronzetti
    (7) Mayar Sherif vs Arantxa Rus Maria Mateas vs Jessica Bouzas Maneiro Kamilla Rakhimova vs Jil Teichmann Elisabetta Cocciaretto vs (2) Camila Osorio LEGGI TUTTO