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    Monica Seles rivela di soffrire di miastenia gravis: “Voglio dare visibilità alla malattia”

    Monica Seles nella foto

    Una notizia che scuote il mondo del tennis e dello sport in generale. Monica Seles, 51 anni, leggenda della racchetta e vincitrice di nove titoli del Grande Slam tra il 1990 e il 1996, ha rivelato di essere stata diagnosticata miastenia gravis, una malattia rara e cronica che colpisce il sistema nervoso e si manifesta con difficoltà a parlare e respirare, debolezza muscolare, affaticamento e visione doppia.L’ex campionessa, nata in Serbia ma naturalizzata statunitense, ha deciso di condividere pubblicamente la propria condizione con un obiettivo chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica e dare visibilità a questa patologia ancora poco conosciuta.
    “Voglio che la mia esperienza serva a far conoscere la malattia, affinché altre persone possano ricevere una diagnosi tempestiva e il supporto necessario” – ha dichiarato Seles.
    Una malattia senza cura definitivaLa miastenia gravis è una malattia autoimmune cronica per la quale al momento non esiste una cura definitiva. Alcuni farmaci e terapie, tuttavia, possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. La diagnosi di Seles è un duro colpo per una delle atlete più iconiche della storia del tennis, che già in passato aveva affrontato momenti difficili nella propria carriera e vita privata.La sua scelta di raccontarsi pubblicamente è stata accolta con grande affetto da parte di fan e colleghi, che sui social le hanno espresso vicinanza e sostegno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Atp Cincinnati, i risultati di oggi: Alcaraz e Rublev agli ottavi

    Carlos Alcaraz non sbaglia: lo spagnolo ha sconfitto in due set (6-4, 6-4) il serbo Hamad Medjedovic conquistando gli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Una partita non perfetta da parte dello spagnolo, che è stato comunque bravo a non rischiare praticamente nulla. Alcaraz raggiunge così le 50 vittorie stagionali e si prepara ad affrontare al prossimo turno l’azzurro Luca Nardi. È successo invece di tutto nella sfida tra Francisco Comesana e Reilly Opelka. A vincere è stato l’argentino 6-7, 6-4, 7-5 in tre ore 8 miniti di gioco. Nel secondo set, Comesana ha accusato un malessere legato al caldo, ma una volta ripreso è riuscito a vincere il parziale 6-4. Il match è stato poi sospeso per l’arrivo della pioggia: al ritorno in campo l’argentino ha salvato ben tre match point sul 5-4 e completato la rimonta. Con questo risultato, Comesana conquista i suoi primi ottavi di finale in un Masters 1000 in carriera. Ad attenderlo ci sarà Andrey Rublev che con lo score di 6-7, 7-6, 7-5 ha sconfitto l’australiano Alexei Popyrin conquistando il suo quinto ottavo di finale in carriera al Cincinnati Open. LEGGI TUTTO

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    Nardi agli ottavi dell’Atp Cincinnati, ritiro per Mensik. Agli ottavi sfiderà Alcaraz

    A seguito del ritiro di Mensik (che era sotto 6-2, 2-1) per un problema fisico, Luca Nardi è agli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. L’azzurro, da lucky loser, approda per la seconda volta in carriera agli ottavi in un 1000 e si prepara alla super sfida contro Carlos Alcaraz. Il torneo è in diretta fino al 18 agosto su Sky Sport e in streaming su NOW
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    Wta Cincinnati, i risultati delle italiane: Paolini agli ottavi

    Jasmine Paolini è agli ottavi di finale del Wta 1000 di Cincinnati. L’azzurra ha sconfitta l’americana Ashlyn Krueger (numero 35 al mondo) con il punteggio di 7-6, 6-1 in un’ora e 29 minuti di gioco. Il primo set è stato molto equilibrato: Paolini, partita meglio, si era portata avanti 3-2 con il break conquistato nel quinto gioco. Krueger è però riuscita a ristabilire la parità strappando la battuta all’azzurra nell’ottavo game. Inevitabile dunque il tiebreak, che è stato gestito benissimo da Paolini (che sotto 6-5 ha anche annullato un set point). Vinto il primo set, nel secondo parziale c’è stato un dominio totale da parte di Paolini che ha chiuso con un netto 6-1. Al prossimo turno, l’azzurra affronterà Barbora Krejcikova, numero 80 del ranking Wta e sua avversaria lo scorso anno in finale a Wimbledon. LEGGI TUTTO

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    Adrian Mannarino, chi è l’avversario di Sinner all’Atp Cincinnati

    Introduzione
    Numero 89 al mondo, ha battuto ed eliminato a sorpresa la testa di serie numero 13 Tommy Paul al 3º turno di Cincinnati e ora si prepara ad affrontare agli ottavi il numero 1 al mondo Jannik Sinner. Qui tutto quello che c’è da sapere su Adrian Mannarino. Il match, in programma mercoledì 13 agosto, sarà in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW

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    Challenger Todi, buona la prima di Cecchinato «Vincere un Challenger dà fiducia, ora sto bene» – Ferrari avanza ancora, Juarez sorprende Dodig

    Gianmarco Ferrari – Foto Yuri Serafini

    La folta batteria di tennisti italiani sta regalando soddisfazioni al pubblico presente agli Internazionali di Tennis Città di Todi | CERgo Tennis Cup. Negli incontri odierni al Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events i risultati positivi degli azzurri portano i nomi di Francesco Forti, Facundo Juarez, Gianmarco Ferrari e Marco Cecchinato. Il primo si è imposto sul finlandese Eero Vasa (6-3 6-3), il secondo ha sorpreso la testa di serie numero 9 Matej Dodig (3-6 6-3 6-3) mentre il terzo ha vinto il primo derby di giornata contro Lorenzo Carboni (6-3 3-6 6-1). Nel pomeriggio è scoccato il momento di Cecchinato, capace di regolare Remy Bertola con il punteggio di 6-0 6-3 in poco più di un’ora di gioco. C’è attesa per il serale del programma odierno, con la wild card Jacopo Vasamì impegnata al debutto contro Gabriele Maria Noce.
    Cecchinato parte forte – Vince e convince Marco Cecchinato al suo esordio sul Campo Centrale del Tennis Club Todi 1971. Il palermitano, numero 293 ATP, ha archiviato il primo turno contro Remy Bertola in 66 minuti di gioco, chiudendo la partita per 6-0 6-3. “Sono contento di aver cominciato bene proprio perché solitamente fatico un po’ di più nei primi turni – ha detto Cecchinato dopo il match –. Remy è un avversario ostico, anche lui gioca con il rovescio ad una mano e portarla a casa non è mai facile”. Dopo un digiuno di tre anni, l’ex numero 16 del mondo e semifinalista al Roland Garros è tornato ad alzare un titolo Challenger in quel di Milano: “Vincere un trofeo dà tanta fiducia, e io nelle ultime settimane mi sono sentito molto meglio. Penso sia un po’ quello che è successo a Stefano Travaglia, collega che stimo con il quale ho condiviso tantissimo. L’ultimo anno è mezzo è stato davvero complicato, ci ho messo un po’ a ritrovarmi e ora cerco la quadra giusta L’obiettivo a Todi? Cerco semplicemente di giocare tante partite e fare bene”. Cecchinato affronterà Alexey Vatutin al secondo turno, capace di superare a sua volta l’ottava testa di serie Frederico Ferreira Silva per 7-6(5) 6-2.
    “Jimbo” Ferrari, a Todi per rinascere – Un potenziale tangibile sin dai suoi primi passi nel mondo del tennis, poi la pressione e la carenza di risultati. Gianmarco Ferrari sembra aver vissuto tre carriere nel mondo del tennis, sebbene la sua carta d’identità segni soltanto 24 anni. A Todi sono arrivate tre vittorie di fila a livello Challenger, le prime del 2025, ma è soprattutto l’ottima prestazione contro il giovane Lorenzo Carboni (sconfitto 6-3 3-6 6-1) a far ben sperare. “Ho giocato e vinto un’altra partita molto complicata – ha spiegato l’attuale n.549 ATP –. Lorenzo è molto bravo, ultimamente abbiamo giocato diverse volte l’uno contro l’altro. Ho cercato di mettergli pressione sin da subito, giocando secondo la mia strategia per quasi tutto il match”. Il tennista di Prato è ripartito dai tornei ITF per ritrovare ritmo dopo gli acciacchi fisici, tornando ad alzare un trofeo al 15.000 dollari di Bergamo: “Il mio 2024 si era fermato poco dopo il torneo di Todi dello scorso anno a causa di un edema alla schiena. Adesso mi alleno a Roma, per cui con il mio team abbiamo cercato di rimetterci a posto ripartendo dai tornei Futures. Ho bisogno di giocare più partite possibile, questo è l’obiettivo della mia stagione”. Nel frattempo, un po’ della pressione degli inizi della carriera è diminuita: “So che avere delle wild card per i tornei aggiunge un po’ di ansia, anche io ho vissuto un momento dove avevo grandi aspettative e la palla pesava di più. Ora mi sento maturato e penso di poter gestire le partite in maniera diversa”. Nella giornata di mercoledì Ferrari affronterà Facundo Juarez, giustiziere di Matej Dodig al primo turno (3-6 6-3 6-3) per un posto nei quarti di finale.
    Risultati di martedì 12 agosto1° turnoFacundo Juarez (Q) b. Matej Dodig (9) 3-6 6-3 6-3Gianmarco Ferrari (Q) b. Lorenzo Carboni (WC) 6-3 3-6 6-1Filippo Romano (LL) b. Fausto Tabacco (Q) 6-4 6-2Francesco Forti (PR) b. Eero Vasa (Q) 6-3 6-3Valentin Vacherot (7) b. Maxim Mrva (NG) 6-2 6-1Lukas Neumayer (4) b. Andrea Guerrieri (Q) 6-1 6-2Alexey Vatutin b. Frederico Ferreira Silva (8) 7-6(5) 6-2Marco Cecchinato b. Remy Bertola (Alt) 6-0 6-3 LEGGI TUTTO

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    US Open 2025, montepremi da capogiro: ecco quanto porteranno a casa i campioni

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Il Grande Slam è pronto a offrire il jackpot più alto nella storia del tennis. 90 milioni di dollari sul tavolo, 5 milioni per chi alza il trofeo. Ma, aldilà di queste cifre record, c’è molto di più dietro questo format: equità, spettacolo e tanta passione. Ecco perché l’edizione 2025 sarà memorabile.
    Se pensavi che la cifra monstre dell’anno scorso fosse un picco irripetibile, preparati a ricrederti. La USTA ha ufficializzato un montepremi complessivo di 90 milioni di dollari, cioè un aumento del 20% rispetto al 2024. Per mettere il dato in prospettiva: si tratta del premio più alto mai messo in palio da un evento di tennis e spinge lo US Open ancora una volta davanti a Wimbledon, al Roland Garros e all’Australian Open.
    Non è solo un numero sulla carta, è il segnale più nitido di quanto il circuito voglia premiare l’eccellenza e, al tempo stesso, tutelare il resto del tabellone. Anche chi perderà al primo turno andrà via con un assegno a cinque zeri e la sensazione di far parte di uno show che cresce di stagione in stagione.
    Come verranno distribuiti i 90 milioni di dollariLa fetta più grande finirà ovviamente nelle mani dei nuovi re e regine di New York. Ai vincitori dei singolari maschile e femminile andranno 5 milioni di dollari ciascuno, una cifra che supera del 39% quella incassata dodici mesi fa. Ma gli organizzatori hanno lavorato per allargare la torta: i finalisti, i semifinalisti e perfino chi passa un turno di qualificazione vedranno aumentare in doppia cifra il proprio compenso. Nel doppio il salto è altrettanto significativo: la coppia campione si spartirà 1 milione di dollari, nuovo primato assoluto per la specialità.
    Dietro le quinte, la macchina logistica garantirà due camere d’albergo (o 600$ al giorno di rimborso se si preferisce alloggiare altrove), mille dollari di viaggio e l’incordatura gratuita di cinque racchette al giorno. Dei dettagli che fanno la differenza in un calendario sempre più affollato e costoso per gli atleti di medio-bassa classifica.
    I fan sono in visibilio e sostengono i campioni anche onlineNegli ultimi cinque anni il volume di giocate legate ai Grand Slam è salito di stagione in stagione, trainato dalle app user-friendly, dai micro-mercati live e dalle quote aggiornate in tempo reale. Non sorprende, quindi, che sempre più appassionati scelgano di scommettere con bitcoin: le transazioni sono rapide, le commissioni sono ridotte e c’è la possibilità di puntare anche sugli eventi minori senza cambiare la valuta. Se un tempo non erano la via preferita, adesso anche i Bitcoin e le criptovalute stanno iniziando a farsi strada nel mondo delle scommesse, proprio perché sono semplici da usare e le transazioni sono immediate.
    Se prima il 90% delle puntate si concentrava sulle finali, oggi si scommette su tutto, dal numero di ace di Sinner al tempo di permanenza a rete di Alcaraz. L’effetto collaterale è che il tennis diventa un’esperienza interattiva: guardi lo streaming sul telefono, piazzi la giocata con due tap, condividi il pronostico in una chat dedicata e magari ti ritrovi a tifare per un qualificato di cui non ricordavi nemmeno il cognome.
    Effetto domino: più soldi, più visibilità, più spettacoloCosa significa concretamente questa pioggia di dollari? Prima di tutto, un incentivo a puntare sui tornei di preparazione sul cemento nordamericano. Tanti giocatori si stanno già adeguando con delle programmazioni mirate per arrivare a Flushing Meadows con il serbatoio pieno. Il pubblico, dal canto suo, potrà gustare una starting list quasi da fantasy tennis, con i Big Names al completo e una Next Gen che scalpita per il colpaccio.
    Poi c’è l’aspetto tecnico. Più soldi a ogni turno vogliono dire meno ritiri per la gestione del calendario e partite combattute fino all’ultima palla break, perché ogni game può valere migliaia di dollari. Il risultato? Stadi sold-out, share televisivi in crescita e sponsor pronti a investire delle cifre ancora più corpose. Se aggiungiamo che New York è la vetrina mediatica per eccellenza, è facile capire perché lo US Open funzioni come un magnete per chiunque graviti intorno al tennis professionistico, dal marketing al merchandising.
    Con questi ingredienti, montepremi-record, format consolidato e storytelling social, l’edizione 2025 si prepara a battere un altro primato: quello dell’engagement globale. Dal 24 agosto al 7 settembre i riflettori del Billie Jean King National Tennis Center illumineranno il cemento più famoso del pianeta. Chi imboccherà il corridoio degli spogliatoi con la racchetta in mano saprà di avere davanti non solo degli avversari di livello stellare, ma anche la chance di cambiare per sempre la propria carriera.
    E tu, spettatore curioso o tifoso di lungo corso, avrai l’occasione di assistere a uno show dove nulla è scontato. Che si tratti di un tie-break all’ultimo respiro o di una volée in salto che finisce direttamente negli highlight planetari. Non resta che bloccare le date e preparare il caffè per le notti di fine estate: da New York arriverà un tennis scintillante, con un conto in banca che fa girare la testa e tanti campioni pronti a diventare leggenda. LEGGI TUTTO