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    Sinner e Draper, la foto dell’allenamento a Monte-Carlo: “Di nuovo in campo”

    Dall’indoor di Beaulieu-sur-Mer al sole di Monte-Carlo. Dopo aver ripreso gli allenamenti in Costa Azzurra nella giornata di giovedì, Jannik Sinner è tornato a casa, al Monte-Carlo Country Club. Il primo allenamento sulla terra rossa del Principato, dopo che la pioggia dei giorni scorsi ha costretto il n. 1 al mondo prima a rinviare la ripresa in campo (prevista per mercoledì) e poi a scegliere i campi indoor del Tennis Club Beaulieu. Un Sinner sorridente, come dimostra la prima foto “ufficiale” postata sui social, insieme all’amico Jack Draper che tra qualche giorno volerà a Madrid per il secondo Masters 1000 stagionale sulla terra. “Di nuovo in campo, grazie Jack” il breve messaggio di Sinner che da domenica scorsa può allenarsi senza limitazioni, essendo entrato nell’ultimo terzo della sospensione concordata con la Wada. Per Jannik il countdown prosegue verso il rientro a Roma, primo torneo del “trittico” sulla terra rossa che proseguirà con Amburgo e il Roland Garros.  LEGGI TUTTO

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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risultati di Venerdì 18 Aprile 2025

    🇪🇬 M25 Sharm ElSheikh$30.000 🇮🇹 Lorenzo Rottoli 🇪🇬 Fares Zakaria 6-3 6-0 Quarter-final 🇮🇹 M25 Santa Margherita di Pula$30.000 🇮🇹 Manuel Mazza 🇮🇹 Alessandro Bellifemine 6-1 6-1 1st Round 🇬🇧 Jay Clarke (2) 🇮🇹 Stefano D’Agostino 6-0 6-3 1st Round 🇮🇹 Gianmarco Ferrari 🇯🇵 Naoki Tajima 6-3 6-3 1st Round 🇫🇷 Arthur Gea (3) 🇮🇹 […] LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Barcellona e Monaco di Baviera: I risultati completi con il dettaglio dei Quarti di Finale. Tsitsipas si ritira dopo appena due game al Conde de Godó: Fils affronterà Alcaraz in semifinale

    Arthur Fils FRA, 2004.06.12 – Foto Getty Images

    Il pubblico del Conde de Godó è rimasto deluso nel vedere concludersi prematuramente quello che prometteva di essere uno spettacolare quarto di finale. Due dei migliori specialisti della terra battuta del circuito ATP si sono presentati sul Campo Centrale di Barcellona, ma l’atteso duello è durato appena pochi minuti.Stefanos Tsitsipas, visibilmente limitato nei movimenti, ha deciso di non rischiare ulteriori complicazioni e si è ritirato dopo appena due game di partita, sul punteggio di 2-0 in favore di Arthur Fils. Il tennista greco, dopo aver perso i primi due game, si è recato negli spogliatoi per ricevere cure mediche, senza che venisse specificata la natura del problema fisico. Al suo ritorno in campo, Tsitsipas ha tentato di proseguire l’incontro, ma è riuscito a disputare solamente due punti prima di alzare bandiera bianca.
    Per effetto di questo ritiro, il giovane tennista francese Arthur Fils avanza in semifinale senza aver praticamente speso energie, un vantaggio non indifferente in vista del prossimo impegno. Il ventenne transalpino avrà ora l’opportunità di sfidare nuovamente Carlos Alcaraz, in quella che sarà la rivincita dell’emozionante duello che i due hanno disputato appena una settimana fa nel Masters 1000 di Montecarlo. LEGGI TUTTO

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    Tre azzurri ai quarti di finale al 48° ITF Under 18 Città di Firenze Raffaele Ciurnelli nel maschile e Ilary Pistola e Carla Giambelli nel femminile

    Carla Giambelli – Foto Piero Camel

    E’ l’azzurro Raffaele Ciurnelli a qualificarsi per i quarti di finale, in programma sabato 19 aprile dalle 10, del 48° Torneo Internazionale Under 18 Città di Firenze. Il giocatore toscano che gioca per il Ct Giotto Arezzo ha sconfitto il terzo favorito del seeding l’americano Nischal Spurling [3] per 61 61 e si conferma prospetto molto interessante. Ciurnelli lo scorso anno ha conquistato il Torneo Internazionale Under 16 al Foro Italico durante gli Internazionali Bnl d’Italia e dopo aver esordito in serie A con il club aretino è pronto per il grande salto nel tennis internazionale. Allenato dal maestro Alessandro Caneschi fa del servizio e del diritto i suoi colpi migliori. La giornata degli ottavi di finale si è giocata tutta al coperto sui campi del Club Sportivo Firenze e di San Giusto e nella parte bassa lo sloveno Ziga Sesko [7] ha superato lo svizzero Adam Knis (LL) in una partita molto combattuta terminata 57 76 63 per lo sloveno che affronterà il ceco Jakub Smejcky che ha facilmente avuto la meglio sul numero 4 del seeding lo svedese Victor Ryden per 60 62.
    Buone notizie per i colori azzurri al femminile con ben due atlete italiane che conquistano i quarti. Nella parte bassa del tabellone Ilary Pistola e Carla Giambelli entrano tra le prime otto. La marchigiana che lo scorso anno ha conquistato un poker di successi partendo dal J100 di Dubrovnik, i J60 di Pescara e L’Aia, e il Tennis Europe U.16 agli Internazionali di Roma ha sconfitto per 64 63 la tedesca Emily Victoria Eigelsbach e dopo la bella affermazione al primo turno con la svedese Lea Nillson favorita numero 3 l’atleta allenata da Andrea Ramundo grazie al suo gioco vario può essere considerata una vera e propria outsider. Mentre la lombarda Carla Giambelli già vincitrice del Torneo Avvenire e dei Campionati Europei Under 16 di Parma nel 2024 e qui grazie a una wild card e testa di serie numero 5 ha prevalso sull’ucraina Polina Skliar per 64 76 in un match molto bello e giocato a viso aperto dalle due contendenti. Ora per la campionessa europea under 16 la sfida con la seconda favorita del seeding la tedesca Victoria Pohle che ha superato non senza affanni la svizzera Noelia Manta 46 61 64. Una sfida da seguire con attenzione.
    Il torneo di doppio giocherà sabato 19 aprile le sfide di semifinale con lo svizzero Thomas Gunzinger in coppia con il tedesco Tom Sickenberger primi favoriti mentre la testa di serie numero due vede lo sloveno Ziga Sesko insieme allo svedese Victor RydenNel femminile da battere il duo tedesco Eva Bennemann e Victoria Pohle [1] con seconde favorite la coppia composta dall’Ucraina Mariia Drobysheva e dalla Ceca Denisa Zoldakova [2]
    L’accesso al torneo è libero e sarà una grande occasione per i tanti appassionati di poter vedere dal vivo i futuri campioni del tennis mondiale. Il Circolo del Tennis Firenze 1898 si trova nel polmone verde della città, all’interno del Parco delle Cascine, con la sua tradizione centenaria (quest’anno festeggia i 127 anni e nell’occasione del 125° anno è stato insignito del Fiorino d’Oro massima onorificenza fiorentina) e soprattutto un luogo dove è bello poter seguire incontri divertenti e appassionanti. Sabato 19 aprile gli incontri inizieranno alle 10 con i quarti di finale. Le semifinali verranno giocate il giorno di Pasqua (domenica 20 aprile) e le finali a Pasquetta (lunedi 21 aprile). LEGGI TUTTO

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    Atp Monaco di Baviera, Darderi fuori ai quarti: Shelton vince in due set

    Si ferma ai quarti di finale il cammino di Luciano Darderi all’Atp 500 di Monaco di Baviera. Reduce da sette vittorie consecutive, l’italoargentino è stato battuto da Ben Shelton con il punteggio di 6-4, 6-3 in poco meno di un’ora e un quarto di gioco. Una partita di alto livello del n. 15 al mondo, la migliore giocata finora a Monaco di Baviera con 29 vincenti a referto, 7 ace e il 77% di punti vinti con la prima. Qualche piccolo rimpianto per Darderi soprattutto nel secondo set, in cui era avanti di un break. 

    Il racconto del match

    Il primo set è all’insegna dell’equilibrio. Darderi mette in campo tante prime e riesce a tener testa al consueto gioco spumeggiante di Shelton. L’azzurro annulla una palla break nel sesto game, ma al decimo game perde il servizio che vale anche il set per Shelton. Sul 30-30 l’americano conquista un set point con un potente passante, poi lo converte con una risposta vincente. Nel secondo set parte meglio Darderi che va avanti di un break, ma dal 2-1 e servizio perde quattro giochi consecutivi. Un passaggio che indirizza e conferma il tabù top 20 per Darderi che non ha mai battuto in carriera un giocatore tra i primi 20 al mondo. Shelton accede così in semifinale dove affronterà Francisco Cerundolo, reduce dalla vittoria su David Goffin. LEGGI TUTTO

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    Wta Stoccarda, Paolini ai quarti: perché la gara non si gioca oggi

    È un venerdì senza partite al Wta 500 di Stoccarda. Mentre negli altri tornei in corso si stanno giocando regolarmente i quarti di finale, nel sud della Germania si tornerà in campo solo sabato. Non è a causa del maltempo, bensì della legge sui giorni festivi. In alcuni Stati federali della Germania, tra i quali il Baden-Wurttemberg del quale fa parte Stoccarda, non sono consentite le manifestazioni sportive in alcuni giorni dell’anno, tra cui il venerdì santo. La sfida tra Paolini e Gauff, dunque, si giocherà sabato, già programmata come ultimo incontro sul Campo Centrale, non prima delle 18.30. Uno schedule slittato di un giorno visto che la finale del torneo è in programma il lunedì di Pasquetta, 24 ore prima dell’inizio del Wta 1000 di Madrid.  LEGGI TUTTO

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    Sospensione Sinner, Vagnozzi: “Situazione che non auguro a nessuno”

    In una lunga intervista concessa al Venerdì di Repubblica, Simone Vagnozzi ha ripercorso le ultime settimane al fianco di Sinner durante la sospensione: “Staccarci dal tennis per un po’ di settimane non ci ha fatto male. La notizia della positività era stata uno shock, non auguro a nessuno di vivere una situazione del genere. Noi non potevamo far altro che accettare quello che sarebbe arrivato, cercando di tirare fuori il meglio da questo stop”

    “Il tennis è una metafora della vita, richiede capacità di adattamento in circostanze sempre nuove. Noi non potevamo far altro che accettare quello che sarebbe arrivato, cercando di tirare fuori il meglio da questo stop”. Parola di Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner che in una lunga intervista concessa al Venerdì di Repubblica ha ripercorso gli ultimi mesi al fianco del n. 1 al mondo, durante la sospensione concordata con la Wada per il caso clostebol. “La notizia della positività era stata uno shock – ricorda Vagnozzi – Dopo aver ricostruito ciò che è accaduto ho detto a Jannik che dovevamo andare in giro a testa alta. Non aveva fatto nulla di sbagliato, chi ha letto i documenti lo sa. Non auguro a nessuno di vivere una situazione del genere”. Una situazione ormai alle spalle, con Jannik già tornato in campo per preparare il rientro agli Internazionali d’Italia: “Stiamo bene – ha aggiunto il coach – Staccarci dal tennis per un po’ di settimane non ci ha fatto male. Il circuito è una giostra che continua ad andare, ci sono poche pause. Quando sei in cima ti viene richiesto il 100 per cento ogni settimana”. 

    “Jannik può migliorare alcuni dettagli”

    Tra i tanti temi toccati da Vagnozzi c’è il rapporto con Sinner, diventati quasi amici: “Viviamo insieme 24 ore al giorno in certi periodo dell’anno, è normale instaurare un rapporto che va oltre la professione. Ma serve equilibrio, è fondamentale non diventare troppo amici, perché l’amicizia impedisce di prendere decisioni importanti, ma necessarie. È un compromesso dove non può prevalere l’aspetto tecnico, serve empatia. Siamo persone”. Poi aggiunge: “Cosa può migliorare ancora Jannik? Dettagli. Può lavorare ancora su alcune variazioni sulla terra e diventare più sicuro quando scende a rete. Di lui apprezzo che non si prende mai troppo sul serio, non si sente speciale. Insomma, non se la tira”.  LEGGI TUTTO

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    Simone Vagnozzi rivela: “Con Sinner il vero clic è avvenuto a Pechino 2023”

    Simone Vagnozzi nella foto

    Il coach marchigiano Simone Vagnozzi, a tre anni dall’inizio della collaborazione con Jannik Sinner, rivela i segreti della scalata che ha portato il tennista altoatesino al vertice del ranking mondiale. In un’intervista rilasciata a Giorgia Mecca per Il Venerdì di Repubblica, Vagnozzi racconta come sia nato e si sia sviluppato il rapporto professionale e umano con il campione italiano.
    “Il nostro è un vero lavoro di squadra, e nel tennis non è così scontato”, spiega Vagnozzi. “Quando ci siamo conosciuti Jannik era numero 10 al mondo. Oggi è il numero uno, ma il modo in cui lavoriamo non è cambiato di una virgola”. Una costanza che ha permesso a Sinner di crescere continuamente, mantenendo sempre gli stessi valori e la stessa etica del lavoro.L’incontro tra i due risale al 2022, con un obiettivo chiaro fin dall’inizio: “Abbiamo messo tutto sul tavolo. L’obiettivo era chiaro: vincere gli Slam e arrivare in cima”. Un proposito ambizioso che si è concretizzato con la vittoria agli Australian Open 2024 e la conquista del numero uno mondiale.Vagnozzi descrive il circuito come “una giostra che non si ferma mai” e rivela come il recente stop per la sospensione di Sinner, durato quasi tre mesi, sia stato gestito con intelligenza: “Ci ha fatto bene staccare. Ogni tanto è necessario scendere dalla giostra”. Una pausa che ha rafforzato ulteriormente il loro rapporto.
    Sul tema del rapporto tra coach e giocatore, Vagnozzi ha idee chiare: “Viviamo insieme 24 ore su 24 per molte settimane all’anno. È inevitabile creare un rapporto che va oltre il professionale, ma è fondamentale non diventare troppo amici”. Una distinzione sottile ma cruciale, perché “l’amicizia può ostacolare certe decisioni, serve equilibrio. Empatia, sì. Ma anche lucidità. Bisogna poter dire le cose giuste anche quando fanno male”.Sul nuovo coach al posto di Cahill: “Il nuovo coach dovrà essere una persona che sappia cosa significa stare accanto al numero uno del mondo, ma soprattutto, dovrà avere la stima di Jannik”.
    A colpire è anche la calma che contraddistingue il box di Sinner durante i match. “Il nostro compito è trasmettere serenità. Il giocatore in campo ha già abbastanza caos dentro di sé”, spiega Vagnozzi, che ricorda con emozione la finale degli Australian Open contro Medvedev, rimontata da 0-2 a 3-2: “Gli ho dato un consiglio sulla posizione in risposta. All’inizio non lo ha seguito. Poi, da lì, la partita è girata. Ma quel dritto lungolinea con cui ha chiuso? Lì c’è solo Jannik. Nessun merito nostro”.
    Il coach identifica in Pechino 2023 il momento della svolta: “Il vero clic è avvenuto nell’autunno del 2023. Contro Alcaraz e poi con Medvedev ha fatto cose che non gli avevo mai visto fare. Soprattutto la scelta di scendere a rete. Era uno dei nostri obiettivi”. E sui margini di miglioramento: “Quando l’ho conosciuto era un ottimo giocatore con poca visione tattica. Oggi ce l’ha, ha migliorato il servizio e la discesa verso rete. Può lavorare ancora su alcune variazioni sulla terra e diventare più sicuro quando scende a rete”.Inevitabile il paragone con i grandi campioni: “Si difende come Djokovic, ma riesce a essere più aggressivo. E ha qualcosa di raro: non si prende troppo sul serio. Non si sente speciale”. E sulla rivalità con Alcaraz: “Lo vedremo solo alla fine, quando conteremo i titoli. Sono entrambi straordinari, ma ogni partita è un mondo a sé”.
    Sulla vicenda sospensione che ha coinvolto Sinner, Vagnozzi è categorico: “È stato uno shock. Ma non abbiamo fatto nulla di sbagliato, chi ha letto i documenti lo sa. Ho detto a Jannik: dobbiamo andare in giro a testa alta”.L’intervista si chiude con un aneddoto significativo sull’incontro con Roberto Baggio: “Mi piace parlare con i fuoriclasse, capire come ragionano. Baggio, guardandomi, mi ha detto una sola cosa: Fallo stare bene”. Un consiglio che sembra riassumere perfettamente la filosofia di Vagnozzi: creare le condizioni ideali perché il talento possa esprimersi al massimo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO