ATP 500 Barcellona e Monaco di Baviera: I risultati completi con il dettaglio del Day 3. Avanzano Rune e Zverev
Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren LEGGI TUTTO
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Diventano sette le vittorie consecutive di Luciano Darderi. L’italoargentino, alla striscia di successi più lunga in carriera nel circuito maggiore, si è qualificato per i quarti di finale all’Atp 500 di Monaco di Baviera grazie alla vittoria in rimonta su Miomir Kecmanovic: 2-6, 7-6, 6-4 il punteggio finale in 2 ore e 30 minuti di gioco. Una prestazione in crescendo di Darderi, bravo a reagire dopo un primo set complicato e altrettanto bravo a non scomporsi nel secondo set, in cui era avanti 4-1 e ha subito il controbreak da parte di Kecmanovic. In un match segnato anche da tanti errori (44 gratuiti per Darderi, 40 per l’avversario), alla fine ha fatto la differenza il break conquistato da Luciano nel nono game del terzo set, alla sesta palla break del parziale.
Ai quarti con Shelton
Per la settima volta ai quarti di finale di un torneo Atp (tutti sulla terra rossa), Darderi tornerà in campo venerdì contro uno tra Ben Shelton, n. 2 del seeding, che ha battuto Botic Van de Zandschulp in due set. Tra l’americano e l’italoargentino sarà un confronto inedito. LEGGI TUTTO
Luciano Darderi
Ci mette un set intero ad attivarsi con le gambe e tarare la potenza del suo diritto, troppo falloso in avvio, ma una volta entrato in “azione” Luciano Darderi impone la sua maggior vivacità, spinta e progressione sul tennis geometrico ma troppo monocorde di Miomir Kecmanovic. Nel secondo turno dell’ATP 500 di Monaco di Baviera l’italiano nato in Argentina supera il serbo in rimonta, 2-6 7-6(4) 6-4 lo score conclusivo dopo due ore e mezza di battaglia, con uno spettacolo non sempre eccellente visti i tanti errori e schemi di gioco un po’ ripetitivi. Davvero un bel momento per Luciano, che solo due settimane fa ha trionfato al torneo di Marrakech, primo acuto di una stagione che non era scattata nel migliore del modi ma che, sulla “natia” terra battuta, ha preso una svolta molto positiva. Nei quarti di finale Darderi attende il vincente di Shelton – Van de Zandschulp, in campo nel pomeriggio a Monaco.
La partita non era iniziata affatto bene per Darderi: era sempre un filo in ritardo sulla palla e le sue bordate col diritto poco precise, anche quando l’apertura di campo era favorevole. Merito anche di Kecmanovic che è un tennista con precisi limiti (negli spostamenti e nella personalità) ma che quando sente bene la palla può centrare la classica monetina nell’angolino. Il serbo infatti ha iniziato molto propositivo in risposta – su troppe seconde dell’italiano – e dal centro del campo menava le danze con un ritmo preciso, cadenzato, con profondità e discreta precisione. Per spaccare lo stutus quo negativo era necessario un rilancio di Luciano, che è arrivato ad inizio secondo set, quando si è ritrovato sotto di un break in apertura. Ha reagito di rabbia Darderi, approfittando di un paio di errori gratuiti del serbo, forse un filo rilassato dal vantaggio di un set e break. Luciano invece si è scosso, si è notato subito dopo una bordata delle sue che lo sguardo verso il suo angolo si era acceso. Non più le occhiate infastidite del primo set dopo l’ennesimo errore ma un’intensità che ha portato in campo, aggredendo la palla con ancor più vigore e soprattutto profondità. È bastato sbagliare di meno e giocare un po’ più profondo e continuo per spostare Kecmanovic e rubargli spazio. Buttato un metro abbondante all’indietro, i drive geometrici ma prevedibili del serbo hanno fatto meno paura e Darderi ha progressivamente preso il controllo del match. È scappato avanti 3-1 con due break, si è fatto riacciuffare, ma è stato solido nel resto del parziale e ottimo nel tiebreak. Nel terzo si è avanzati sull’equilibrio ma era evidente che la partita ce l’avesse in mano l’azzurro, bravo a prendersi il break decisivo nel nono game e chiudere con grande sicurezza.
Solo il 54% di prime palle in gioco per Luciano, non molte, e 44 errori sono troppi a fronte di 34 vincenti (29-40 il bilancio del serbo) ma il gioco l’ha condotto lui, con tanta spinta col diritto e quella prepotenza che spesso lo porta a sbagliare, ma resta il mantra della sua visione di gioco. Darderi ha convinto per come sia riuscito a ribaltare una giornata nata storta e imporre la sua maggior fisicità. Sembra deciso anche a fare qualche passo in più verso la rete, un rischio minore dopo una bella apertura di campo rispetto ad una seconda pallata a tutta. È il processo nel quale sta investendo, per essere un tennista più completo e meno legato al rendimento sul “rosso”. Dove c’è molto da migliorare è in risposta: quando la botta a tutta non entra, la soluzione bloccata è troppo scolastica, prevedibile, non funziona ad alto livello. Intanto sono arrivate belle vittorie nelle ultime settimane, insieme ad una condizione fisica migliore. La sua corsa in Germania continua.
Marco Mazzoni
La cronaca
Fin dal primissimo punto Kecmanovic (in risposta) mette in mostra tutta la qualità del suo braccio, tanto che Darderi è costretto e spingere a tutta col diritto per impedire al serbo di prendere il comando. Sull’1 pari Miomir entra con una risposta di diritto fulminante, poi Luciano sbaglia un diritto in recupero, ancora dopo una bella risposta del rivale. 15-40, l’italiano è subito spalle al muro e subisce il BREAK per colpa di un pessimo tentativo di smorzata che Kecmanovic sfrutta senza difficoltà, 2-1. È in un’ottima giornata il serbo: sente bene la palla e le sue accelerazioni col diritto dal centro del campo sono micidiali. Pure il servizio di Miomir è in ritmo, controlla lo scambio e si porta 3-1. Brutta la ricorsa in avanti di Darderi nell’ultimo punto, come se non sapesse come rigiocare la palla nonostante fosse comodamente arrivato. Nemmeno il diritto pesante aiuta a dovere il 23enne nato in Argentina lo aiuta, va a corrente alternata. Ci pensa “Kec” a riportarlo sotto con due gratuiti (3-2). Vola in terra la racchetta di Darderi dopo l’ennesimo errore col diritto, che proprio non ne vuol sapere di funzionare stamattina. Kecmanovic tiene la palla in campo con buon ritmo e il punto arriva… 4-2. Purtroppo Luciano fa enorme fatica a tenere alto il livello e la concentrazione. Nel settimo game arriva un Ace, ma gli errori fioccano… mentre la palla del serbo è potente e precisa. Sul 30 pari un doppio fallo gli costa un’altra palla break, la cancella con una gran bordata di diritto. C’è lotta, ma non riesce a controllare la sua potenza. Si salva di nuovo spostando l’avversario con vigore, ma la terza chance gli è fatale, un diritto che muore a metà corridoio. BREAK Kecmanovic, che senza patemi chiude il set 6-2. 16 errori per Darderi, davvero troppi.
Purtroppo per Luciano il vento resta avverso anche nel primo game del secondo set. Il servizio gli porta qualche buona apertura di campo, ma da 40-15 va sotto al pressing ordinato (seppur non straordinario) del serbo e concede un’immediata palla break lasciando troppo campo sulla destra, quando il rovescio lungo linea di Miomir è preciso. Finalmente Luciano comanda e regge in uno lungo scambio, il migliore del suo match finora, e si salva. Ma non riesce a chiudere il game e la seconda palla break concessa gli è fatale, sbaglia un diritto a metà corridoio. Kecamovic si ritrova avanti di un set e di un BREAK. (1-0). Il serbo nel secondo game si complica la vita con due errori gratuiti che fruttano a Darderi la chance del contro break (la prima di tutto il match). Picchia forte l’azzurro ma non è profondo, lascia ancora campo sulla destra e Kecmanovic entra col rovescio lungo linea e lo punisce. Finalmente c’è lotta, l’azzurro sembra un po’ sbloccato e spinge con più decisione. Forza un rovescio out del rivale e si prende una seconda chance, ma Miomir avanza e il passante di Luciano non supera la rete. È un game fiume, si lotta, con “Kec” che ha perso un po’ di campo e sbaglia qualcosa. Il Contro BREAK arriva alla terza chance, con una bordata di diritto micidiale, al sedicesimo punto del game, 1 pari. Stavolta il vento cambia: Miomir non ha più i regali del nostro, e da più dietro è meno efficace, mentre Darderi è più attivo, veloce e dentro al campo. Nel quarto game sul 30 pari Luciano attacca con ottimo timing e chiude di volo. Darderi strappa un altro BREAK con una risposta potente di diritto che sorprende il rivale, 3-1 e poi 4-1 con un game lampo. Il serbo è sicuro al servizio, quindi all’improvviso la sua risposta torna profonda e precisa, e Darderi si rimette a sbagliare. 15-40, due chance per Kecmanovic. Non se le gioca bene, sbaglia malamente un diritto di scambio sulla seconda. Purtroppo Darderi lo aiuta con due errori, gravissimo il secondo sulla terza palla break che lo condanna al BREAK, e 4-3. Partita bruttina, gioco monocorde e tanti, tanti errori. Di spettacolo, pochino. Il set torna sui binari del servizio. Dopo la tanta bagarre, ora comanda chi serve e l’equilibrio non si spezza, tiebreak. Luciano si prende il mini-break nel terzo punto con una risposta delle sue, bordata di diritto che Miomir non contiene. Restituisce il punto alla battuta non riuscendo a chiudere una schermaglia sotto rete, con Kecmanovic anche un filo fortunato con un tocco. Si gira 3 pari, ottimo scambio condotto dal serbo e chiuso con un tocco sapiente. Il serbo è sfortunato (ma lento!) nel reagire ad una palla mal centrata dell’azzurro che diventa una sorta di biscia difficile da gestire, 4-3 Darderi. Luciano martella a tutta, pizzica un paio di righe in spinta e vola 5 punti a 3 e poi 6-3, con tre set point. Ok il secondo, un diritto di Kecmanovic, colpito con poco equilibrio, muore in corridoio. 7 punti a 4 Darderi, si va al terzo.
L’azzurro riparte bello convinto in risposta, ne tira un paio davvero consistenti e sbaraglia la resistenza del serbo, che si ritrova sotto 15-40. Purtroppo non riesce a sfruttare le due palle break bene Miomir sulla prima mentre sul 30-40 la risposta di Luciano è larga. 1-0 Kecmanovic, peccato. Darderi vince un buon game ai vantaggi, 1 pari. L’equilibrio sui servizi regge fino al 2 pari. Serve Kecmanovic ma è l’azzurro a salire in cattedra. Dal centro del campo spinge forte, riesce a spostare il rivale che sbaglia col rovescio. 0-30 e poi 0-40 con uno smash non chiuso dal serbo, punito dal rovescio passante in recupero di Luciano. Il break non arriva: Miomir è solido mentre Darderi si lascia prendere dalla frenesia e ne spreca un paio con la risposta. 3-2 Kecmanovic. I turni di servizio dell’italiano sono più scolastici, regolari, comanda col diritto e sfonda. Proprio la potenza e maggiore vivacità nella copertura del campo Darderi finalmente spicca il volo sul 4 pari. È bravissimo a correre avanti e rimettere con un vincente una palla corta non malvagia del serbo, 0-30, e la chance per scappare avanti arriva ai vantaggi grazie al “solito” pressing. Finalmente la sesta palla break del set è quella buona: Miomir non mette la prima palla e Luciano martella col diritto dall’angolo sinistro, sfondando la resistenza del rivale. Gran forcing e BREAK, può servire per chiudere avanti 5-4. E lo fa bene: Ace in apertura, volée vincente e diritto micidiale in lungo linea. Tre Match Point! Basta il primo, è larga la risposta del serbo. Finisce in rimonta, successo meritato vista la grande spinta dal secondo set, con meno errori e più intensità.
ATP Munich Luciano Darderi276 Miomir Kecmanovic664 Vincitore: Darderi ServizioSvolgimentoSet 3L. Darderi 15-0 ace 30-0 40-05-4 → 6-4M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-4 → 5-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace3-4 → 4-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-3 → 3-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3M. Kecmanovic 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3L. Darderi 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 6-3* 6-4*6-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6L. Darderi 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5M. Kecmanovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5L. Darderi 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4L. Darderi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-2 → 4-3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace4-1 → 4-2L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-1 → 4-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 1-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6L. Darderi 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 40-A2-4 → 2-5M. Kecmanovic 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3L. Darderi 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0
Statistica
Darderi 🇮🇹
Kecmanovic 🇷🇸
STATISTICHE DI SERVIZIO
Valutazione del servizio
255
263
Ace
6
5
Doppi falli
2
1
Prima di servizio
53/98 (54%)
65/107 (61%)
Punti vinti sulla prima
41/53 (77%)
46/65 (71%)
Punti vinti sulla seconda
22/45 (49%)
21/42 (50%)
Palle break salvate
5/9 (56%)
7/10 (70%)
Giochi di servizio giocati
15
15
STATISTICHE DI RISPOSTA
Valutazione della risposta
129
145
Punti vinti sulla prima di servizio
19/65 (29%)
12/53 (23%)
Punti vinti sulla seconda di servizio
21/42 (50%)
23/45 (51%)
Palle break convertite
3/10 (30%)
4/9 (44%)
Giochi di risposta giocati
15
15
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete
1/3 (33%)
8/11 (73%)
Vincenti
34
29
Errori non forzati
44
40
Punti vinti al servizio
63/98 (64%)
67/107 (63%)
Punti vinti in risposta
40/107 (37%)
35/98 (36%)
Totale punti vinti
103/205 (50%)
102/205 (50%) LEGGI TUTTO
Intervistato dal quotidiano spagnolo Marca, Carlos Alcaraz ha parlato della gestione degli ultimi mesi, tra la delusione a Miami e il trionfo a Monte-Carlo: “A Miami ho toccato il fondo, dovevo fermarmi e riflettere. Sento la pressione di non deludere, altrimenti mi criticano”. E su Sinner: “Chi sarà n. 1 nel 2025? Con Jannik è una bella battaglia, ma il ranking non è la priorità”
ALLENAMENTO SINNER: LE NEWS DI OGGI
Dalla delusione di Miami al trionfo a Monte-Carlo. Tutto è cambiato in meno di un mese per Carlos Alcaraz, ora impegnato all’Atp 500 di Barcellona dopo il trionfo nel Principato. Eppure è stato un periodo complesso per lo spagnolo, come rivelato in una lunga intervista a Marca: “A Miami ho toccato il fondo, faticavo persino a parlare in conferenza stampa e non sapevo cosa dire – ha ammesso – A Indian Wells giocavo bene e fuori dal campo ero tranquillo. La sconfitta con Draper mi ha fatto male. Poi a Miami, la sconfitta con Goffin è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dovevo fermarmi, riflettere. Ho imparato molto. Ho capito cosa è davvero importante nel tennis. Ho pensato di fermarmi una settimana, di non andare a un torneo, di fermarmi mesi, continuare ad allenarmi, fare vacanza… Alla fine, prendersi qualche giorno di pausa è stata la scelta migliore per pensare con lucidità e decidere”.
“Sento la pressione di non dover deludere”
Per Alcaraz tra i punti chiave c’è la gestione della pressione: “A 19-20 anni la gestivo meglio. Quando sei nuovo, è tutta una scoperta: giochi contro chi vedi in TV, vuoi dimostrare il tuo valore. È una pressione bella, che ti tiene sveglio. Ora, invece, c’è la pressione di non deludere perché, altrimenti, ti criticano. E quella non è una bella pressione”. Lo stesso peso che lo spagnolo ha accusato negli ultimi mesi senza Jannik Sinner in campo, con la possibilità di scavalcarlo in classifica: “Dopo ogni partita lo chiedevano sia a me che a Zverev – spiega – È normale, ma poi dipende da come la gestisci. Anche se cerchi di ignorarlo, ti influenza. Ora ho capito che devo focalizzarmi su ciò che conta e il ranking, adesso, non è la priorità”. LEGGI TUTTO
Scritto da italoSono sincero..l’atteggiamento di Darderi è irritante.sarà un fighter, ma a differenza di Sonego che è genuino e corretto, l’italo argentino è decisamente più sguaiato
L’atteggiamento è quello tipico di sfida dei pugili alle operazioni di peso. Io lo trovo divertente. Ad ogni modo, 7 vittorie di fila sulla terra e ancora tante partite da giocare (Madrid, Foro, e RG) sulla sua superficie preferita, con la concreta possibilità di ritoccare il suo BR. Tanta roba! LEGGI TUTTO
Tyra Caterina Grant USA, 12.03.2008
Durante la conferenza stampa di presentazione degli Internazionali BNL d’Italia della scorsa settimana, Paolo Lorenzi aveva lasciato intravedere una notizia che potrebbe entusiasmare gli appassionati di tennis italiano: Tyra Grant potrebbe presto competere sotto la bandiera azzurra.L’ex tennista, ora direttore del torneo di Roma, ha esplicitamente affermato che ci sono concrete speranze di vedere la giovane tennista rappresentare l’Italia già durante il prestigioso torneo romano, per il quale ha già ricevuto una wild card per il tabellone principale.“Ci sono speranze di vedere Tyra competere sotto la bandiera italiana già durante gli Internazionali”, ha dichiarato Lorenzi, aggiungendo che “in prospettiva può rappresentare un profilo su cui contare per gli anni a venire”.
Le origini di Tyra Grant sono, come anticipato, per metà americane e per l’altra metà italiane: il padre è Tyrone Grant, ex cestista statunitense che per tanti anni ha giocato in Italia, mentre la madre Cinzia è di Vigevano, anche lei atleta e maestra di tennis.Proprio per gli impegni agonistici del padre Tyrone, Tyra è nata a Roma il 12 marzo 2008, ma quando si è trattato di scegliere la bandiera da affiancare al suo nome la scelta è ricaduta su quella americana.Queste parole di Lorenzi sembrano confermare le voci che circolavano da tempo sull’acquisizione della cittadinanza italiana da parte della talentuosa Grant, che ha già mostrato il suo potenziale nel circuito giovanile.
Se confermata, questa mossa rappresenterebbe un importante rinforzo per il tennis femminile italiano, che potrebbe contare su un’altra giovane promessa nel suo percorso di crescita, da affiancare ai talenti già affermati come Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti.La wild card assegnata a Tyra per il tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia rappresenta già un chiaro segnale della fiducia riposta in lei e della volontà di accoglierla nel movimento tennistico italiano.
Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO
A Monte-Carlo prosegue l’attesa per il ritorno in campo di Jannik Sinner. Il n. 1 al mondo, che da domenica può allenarsi liberamente nei circoli affiliati alle Federazioni nazionali, è arrivato alle ore 10 al Country Club, accompagnato dal coach Simone Vagnozzi e dal preparatore atletico Marco Panichi. Il tennista azzurro si è dedicato martedì all’attività fisica e alla palestra, mentre oggi è prevista la ripresa degli allenamenti in campo, 66 giorni dopo l’ultimo allenamento “ufficiale” prima della sospensione di tre mesi concordata con la Wada. Tuttavia a Monte-Carlo, per il momento, piove e i campi sono impraticabili.
Verso il rientro a Roma
Pioggia permettendo, Sinner inizierà oggi la marcia d’avvicinamento verso gli Internazionali d’Italia, torneo che segnerà il suo rientro nel circuito. Prima Roma, poi Amburgo e infine il Roland Garros: la strada è già tracciata fino a inizio giugno. Sinner poteva riprendere gli allenamenti già domenica, ma ha trascorso il weekend insieme alla sua famiglia. Jannik, infatti, è stato immortalato sorridente sui kart a Vadena (in provincia di Bolzano), una delle tante attività sportive extra campo svolte dall’azzurro durante la sospensione. LEGGI TUTTO
Julie ha un segreto: dal 24 aprile al cinema
I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection sono liete di annunciare l’uscita nei cinema italiani dal 24 aprile di JULIE HA UN SEGRETO, esordio nel lungometraggio del già acclamato scrittore e regista belga Leonardo Van Dijl.Presentato in anteprima mondiale alla Semaine de la Critique a Cannes 2024 e in anteprima nazionale durante l’ultima Festa del Cinema di Roma nella sezione autonoma e parallela Alice nella Città, JULIE HA UN SEGRETO è il racconto intimo – ambientato nel microcosmo del tennis giovanile – di una atleta adolescente alle prese con il mondo degli adulti e le sue ombre.Protagonista è Julie, una giocatrice di talento, la più forte nell’accademia d’élite che frequenta. Quando il suo allenatore finisce sotto indagine per comportamenti inappropriati con un’altra allieva e viene improvvisamente sospeso, tutti le fanno domande e la incoraggiano a parlare. Ma Julie sceglie la via del silenzio: un silenzio assordante, dietro il quale si celano i temi sempre tristemente attuali dell’abuso, del controllo e delle dinamiche di potere, nello sport come nella vita.
A interpretare Julie è Tessa Van den Broeck. Al suo esordio sul grande schermo, Van den Broeck gioca a tennis da quando aveva 7 anni e si è formata in numerose accademie europee, tra cui la Kim Clijsters Academy e la Justine Henin Academy, e ha girato in prima persona tutte le azioni di gioco e di preparazione atletica.
“Ognuno ha i suoi silenzi – racconta l’attrice – e JULIE HA UN SEGRETO vuole esplorare proprio quella zona d’ombra che sta prima di una denuncia. Non è un film che spinge alla denuncia, piuttosto vuole mettere in luce l’importanza della prevenzione. Se c’è qualcosa di cui parlare, bisogna farlo, da giocatore a giocatore o da coach a coach. E se qualcuno ha il coraggio di parlare, va ascoltato. Ma non è detto che ci sia sempre la volontà di farlo”.
JULIE HA UN SEGRETO di Leonardo Van Dijl è tra i cinque film finalisti del Premio LUX del pubblico e sarà nei cinema dal 24 aprile distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
È una vita dedicata al tennis, quella di Julie, giovanissima promessa sportiva dal talento indiscutibile: passa le sue giornate tra la scuola, il campo da gioco e gli allenamenti in un’accademia d’elite destinata a formare le campionesse di domani. Quando il suo coach viene sospeso e indagato con l’accusa di comportamenti inappropriati, tutte le giocatrici sono invitate a portare la loro testimonianza. Ma Julie, che qualcosa da dire forse ce l’ha, decide di rimanere in silenzio…
Dall’acclamato regista Leonardo Van Dijl, un racconto di umanità e coraggio con protagonista la vera promessa del tennis Tessa Van den Broeck, una storia di sport e relazioni per accettare che a volte occorre concedersi tutto il silenzio che serve perché la propria voce possa arrivare a risuonare sincera e cristallina. LEGGI TUTTO